• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

dove sono i maschi??

Aperto da Luna di Primavera, Maggio 23, 2016, 04:52:34 PM

« precedente - successivo »

Ospitalazzo

Citazione da: Kimimela - Maggio 24, 2016, 10:53:20 AM
Secondo me pero' mollano perche' non hanno passione.
L'equitazione, secondo me, si distingue dagli altri sport perche' devi essere motivato veramente, devi essere mosso dalla passione per I cavalli.
Bingo! Sta tutto lì, in quella parola. I / le veri/e motivati/e tengono botta, non c'è sconfitta o fatica che ne incrini la passione e fanno anche da traino agli altri, che sono i più (e che fanno quadrare il bilancio  ;D)

Ina:)

Io sono d'accordo con poker, a far certe cose serve o un bel pelo sullo stomaco o una dose esagerata di incoscienza
Mi é capitato in passato di provare i cavalli (pagati giustamente 10 volte di più di quanto io abbia pagato il mio) di alcune ragazze ed erano semplicemente dei bijoux.
Falcata corta, regolare, comoda, montabilitá perfetta, leggeri, ti portavano a saltare loro, insanguati il giusto senza essere pazzi
Ti insegnano a star bene in sella, però a mio avviso non ti insegnano veramente a montare, perché appena monti un cavallo appena più macchinoso non sai da che parte girarti
Mi capitava di sentire discorsi riferiti al mio cavallo o a cavalli con una struttura simile (ma fatti meglio eh) dove si diceva che sono cavalli da uomo...ecco io penso sia vero, perché per me montare é stata una palestra, quando scendo sono fisicamente stanca
sinceramente manco mi interessa più montare per professione, preferirei di certo montare un super cavallo e sentirmi dio...però appunto, essendo anche io molto sfigata e abbastanza poraccia monto quel che passa la convento, che sia il mio cavallo, o le due fattrici

C'é da dire anche che molte ragazze arrivano ad un certo livello e poi smettono, o si fermano, mentire magari i maschi che iniziano sono meno, ma una volta saliti in sella non scendono più
Mi chiedo tra l'altro se ci sia invece qualche amazzone arrivata nelle gare grosse senza un grosso portafogli...


Jimmyhaflinger

Citazione da: Kimimela - Maggio 24, 2016, 11:00:51 AM
Hai ragione poker...mi sa che hai centrato il punto

Certo che hai un bel coraggio ad addestrare I puledri da solo...io per l'appunto non lo farei, avrei paura.

pensa che mi sono addestrato da solo il mulo preso puledrone sdomo, brado e selvatico (fatto grossa ca**a, lo so) senza avere la minima idea di come si facesse

Kimimela

Jimmy aiutooooo....ad ogni modo  :chapeau:
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Luna di Primavera

io ringrazio poker per il suo intervento (in cui speravo), che trovo illuminante.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

AnnaQ

Secondo me si può riassumere tutto con: per andare a cavallo serve un coraggio che il 90% delle donne non ha.
Magari da ragazzine siamo più incoscienti e ci buttiamo facilmente in imprese che non sono alla nostra portata, ma come dice poker per lavorare davvero coi cavalli bisogna avere quella dose di "scavezzacollo" che pochissime donne hanno. E' biologia, non bisogna offendersi.
Io ho sognato per tutta l'adolescenza di fare l'home rider e ora che monto dei puledri sono contentissima di non averlo scelto come lavoro per la vita  :firuu:

Comunque la marea di bimbe/ragazzine/donne non più così giovani che escono in L o in B poi ci rimangono pure vita natural durante. I maschi magari si fanno il loro percorso per prendere il primo grado se possono/vogliono e poi vanno a farsi le categorie del 1G, non rimangono a vita in 100. IMHO
And but for the sky there are no fences facing

Wild

A proposito di cavalli da uomo, personalmente faccio molta più fatica nel montare cavalli abitualmente montati da un uomo (a meno che non sia una persona calma e tranquilla) rispetto a quelli abituati al "tocco femminile", la stessa fatica gli uomini non la fanno, almeno, la maggioranza di coloro che ho conosciuto, montano qualunque cavallo o quasi senza sentire più di tanto la differenza da questo punto di vista...
Io non ho la forza fisica del mio istruttore, ad esempio, quindi devo supplire in altri modi, ma non posso farlo in un tempo limitato come quello di una lezione perché il cavallo non mi conosce e non conosce questi "modi alternativi" di chiedere le cose, quindi per me è fattibile, ma molto faticoso, fisicamente, montare il suo cavallo. Meno montare i cavalli che da agli allievi per la scuola, coi quali infatti si "trattiene" molto quando li monta lui.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

PokerFace

no allora... il fatto che un cavallo sia montato abitualmente da un uomo o da una donna non centra nulla col modo di dire "cavallo da uomo".
se un cavallo è leggero lo si monta senza sforzo, con due dita, indipendentemente dal fatto che ci sta sopra un maschio o una femmina.
i cavalli "da uomo" non è che diventano da uomo... nascono da uomo in base alla loro dose di sangue, al loro fisico, alla genetica, ecc...
sono cavalli da uomo quelli macchinosi, grossi, lunghi, forti, che serve il fisico per montarli... semplicemente perchè per una donna sarebbero veramente troppo pesanti da montare, troppo faticosi. un uomo ha piu forza e riesce a montarli meglio, tutto li.
non è affatto vero che gli uomini montano piu con la forza rispetto alle donne. se la forza non serve non la mettono. anzi, uomini e donne devono ugualmente montare mettendo il minimo della forza che basta a fare le cose. se per fare l'esecizio X serve applicare almeno forza 3, si applica forza 3, non è che sei un uomo allora applichi forza 5 così, alla membro canino.
ma se il cavallo ti richiede di usare tanta forza, l'uomo ce l'ha. la donna non ce l'ha. e questo è abbastanza semplice da capire, fisicamente siamo diversi.

Wild

Ah, quindi lui si è scelto per sé un cavallo "da uomo" e per la scuola cavalli meno forti e macchinosi in partenza! Decisamente questo mi rende chiare molte cose...tra le quali il motivo per cui montare quel cavallo specifico mi massacra  :laugh3:
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Elisa89M

Citazione da: AnnaQ - Maggio 24, 2016, 01:59:49 PM
Secondo me si può riassumere tutto con: per andare a cavallo serve un coraggio che il 90% delle donne non ha.

Comunque la marea di bimbe/ragazzine/donne non più così giovani che escono in L o in B poi ci rimangono pure vita natural durante. I maschi magari si fanno il loro percorso per prendere il primo grado se possono/vogliono e poi vanno a farsi le categorie del 1G, non rimangono a vita in 100. IMHO
io faccio parte di questa categoria  :icon_pidu: :icon_pidu: Più di una 115 non farei...non so se è perché ho montato troppi avanzi di galera ed è prevalso ormai l'istinto di sopravvivenza che mi dice più di li non andare o se anche avessi avuto buoni cavalli mi sarei spinta molto più su...
Riguardo ai cavalli da uomo o da donna secondo me un esempio lampante sul panorama internazionale è il caso edwina Alexander- ego van orti. Così a occhio si vede che lei fa veramente fatica a gestirlo ed è totalmente diverso dagli altri cavalli che ha...deve essere un po' masochista 😂😂😂😂
"He's more myself than I am. Whatever our souls are made of, his and mine are the same."


― Emily Brontë

raffaele de martinis

Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 24, 2016, 03:42:26 AM
Come che sia, non sono ancora ben definite le conseguenze dell'influenza che avrà la femminizzazione dell'equitazione sulla cultura equestre.
Di sicuro, il primo effetto è stato di allontanare irreversibilmente gli uomini dall'equitazione.


Vediamo il perché?

... Fanciulle in fiore, madri di famiglia, donne d'affari, nubili o sposate, vanno a passo di carica verso i loro cavalli, li coccolano coscienziosamente, si sporcano le manine così ben curate la mattina,  se piove, si rovinano allegramente le loro costose acconciature e si infangano lietamente i loro vestitini griffati.
Puccipucciano le loro bestie con tenerezza,
per loro rinunciano alle feste e ai giocondi aperitivi,
per loro bisticciano ferocemente coi mariti o con gli amanti,
per loro trascurano gli amici...

Proprietarie o amazzoni, arrivano in scuderia di corsa, trovando il tempo tra i due pasti, tra due impegni; le madri si trascinano dietro i loro piccoli che piangono e protestano, e, per questo, li accusano di esser troppo mammoni.
Ma, totalmente assorbite, obnubilate dall'animale che le ha stregate, non li sentono nemmeno; le imprenditrici, le manager, reduci dalle loro battaglie in consigli d'amministrazione - come le loro "sorelle" comuni - arrivano trafelate, con le carote messe - nella preziosa borsa in pelle umana - assieme ai dossier ancora "caldi"; per far presto, si cominciano a togliere i loro tailleur di alta sartoria davanti ai garzoni di scuderia.

E quelle ninfette, che farebbero la gioia di tanti loro coetanei adolescenti, perché - dopo aver fatto i compiti - vengono a  sprecare il loro tempo libero nel "lavare la testa all'asino" che,  dopo esser stato a lungo toelettato - felice - si rirotola nel fango e nel letame?
Qual'è quella forza che le fa ignorare le frecce di Cupido, le fa allontanare dai gentili pettegolezzi delle compagnette... perché i loro occhioni scintillano solo per la "bestia"?
Quale che sia il loro stato civile o la loro condizione sociale, le donne trovano sempre il tempo da consacrare al cavallo non foss'altro che per accudirlo, per accarezzarlo, per guardarselo...


Attenscion, questo ritratto lo fa una donna, una che in Francia tratta da molti anni l'argomento, vi riconosciete? Posso continuare?

Bene, che vi riconosciate o no, la situazione è più o meno quella che ho descritto ed è tratta da:

Femmes à cheval, la féminisation des sports et des loisirs équestres : une avancée ?
Catherine Tourre-Malen
ed. Belin


L'autrice da una brillante spiegazione del perché gli uomini hanno abbandonato il mondo dell'equitazione alle donne e si lascia andare in una previsione, dal mio punto di vista, invero funesta.

A questo proposito, abbastanza di recente senza volerlo, ho ascoltato - a loro scajola - i discorsi di tre ragasse e un ragasso (di certo ghei) che stavano accudendo un lallo nel lavatoio, quando si sono accorti della mia presenza...   :shocked2: :shocked2:

Pare che in questo inclito foro non si possa parlare di ploblemi intimi, se non nella apposita sectione, peretanto, chi vorrà potrà cognoscere il seguito da altra parte...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

carodubbio

La questione forza fisica va tolta , unico sport dove donne-uomo gareggiano in una unica categoria per il fatto che la forza fisica conta ZERO

conta quello che si ha in testa ,

voglia di arrivare e carattere deciso,

da non confondere  con maniere dure.

Le ragazze cedono troppo facilmente nel gestire un cavallo,

i maschi in pochi sanno cedere quando serve,

sono un unico difetto messo in pratica  in maniera  poco efficace

AnnaQ

Citazione da: Elisa89M - Maggio 24, 2016, 03:39:42 PM

io faccio parte di questa categoria  :icon_pidu: :icon_pidu: Più di una 115 non farei...non so se è perché ho montato troppi avanzi di galera ed è prevalso ormai l'istinto di sopravvivenza che mi dice più di li non andare o se anche avessi avuto buoni cavalli mi sarei spinta molto più su...


Esatto Elisa, e mi ci ritrovo perfettamente anch'io... Sempre che non vinca la lotteria e mi riesca a comprare l'elicottero  ;D
Ma rischiare la pelle per fare 10 cm in più in gara (come devono fare i professionisti con certi cavalli) ho capito che non fa per me
And but for the sky there are no fences facing

Ina:)

Raffaele io personalmente non mi riconosco. Io sono in scuderia quasi tutte le mattine per tutta la mattina, monto spesso due cavalli, a volte riscaldo i cavalli prima che il cavaliere faccia percorsi/esercizi, sistemo i salti, aiuto nella doma dei puledri e sto imparando a fare le rimesse quando i cavalli perdono i ferri
Questo tutte le mattine, sabato e domenica compresi.

Carodubbio certo che conta la forza di volontà
É l'unica cosa che conta in realtà

Perché con certi cavalli ci vuole tempo, bisogna impegnarsi e ascoltarli, provare e provare fino a trovare la chiave di interpretazione
E a quel punto fioriscono
Ma non é facile, tutti cercano il cavallino pronto, oppure ne prendono uno giovane e lo spaccano cercando di ottenere in modo veloce tutto
Io stessa cerco di essere il più possibile autocritica per capire se sto lavorando bene o no.

C'è anche da dire che tanti istruttori non sono capaci di insegnare agli allievi ad interpretare i cavalli. Perché magari loro per primi hanno sempre e solo montato cavalli pronti...

Però la forza fa una grossa differenza, quando hai a che fare con cavalli grossi, macchinosi, lunghi e con tanta forza per una persona piccina, é sicuramente molto più impegnativo gestirli rispetto a cavallini piccoli e leggeri

Comunque tutto questo é OT😂


Io non so esattamente cosa farò in futuro, comunque trovo molto bello essere onesti con sé stessi.
Io di mio proprio sta mattina stavo per fare un bel volo di faccia perché per saltare nette le categorie del brevetto con il mio cavallo devo cambiare qualcosina nel mio modo di montare...vedremo😂
Comunque il fatto del coraggio secondo me centra si e no...io credo che tutti abbiamo un pochino di timore quando vediamo alto davvero per la prima volta, la cosa determinante é come affronti quel timore
"Il mestiere si impara, il coraggio ti viene"👍

PokerFace

tante cose uno vorrebbe dirle ma non può. ma tanto non mi conosce nessuno, non ci metto la faccia.
saltare quei 10 cm in più, invece, per me è tutto. sono solo 10 cm ma sono la misura di me stesso, di quello che valgo.
io non solo voglio, la devo saltarli. e poi devo saltarli facendo sembrare che il percorso viene facile, che il cavallo è automatico e nessuno deve accorgersi che magari mi sono preso il cavallo in braccio e mi sono fatto il percorso praticamente tutto da solo, con la mia sola forza di volontà.
ma la cosa piu dura è fallire. perchè si fallisce sempre in questo sport. e non è come la ragazzina che il pony le si pianta e pazienza, fa altro nella vita. è un uomo che mette tutto se stesso nel suo lavoro e che fallisce. un uomo grade e grosso che vive per questa cosa, per questo sport, e non riesce nell'unica cosa che ama. e allora lì è dura perchè se non sei piu che solido ti demolisce l'autostima e la sicurezza e sei fottuto. poi ti ingrani.
quando fallisci in concorso davanti alla gente niente, prendi e porti a casa e i commenti della gente ignorante bruciano come tizzoni ardenti sulle tue spalle. ti fai mille paranoie. dove hai sbagliato e perchè. e devi imparare sì a essere obiettivo. e cioè a prenderti le tue responsabilità. ma anche a dare al cavallo le sue. e devi imparare a essere saggio e a distinguere quando è il caso che è colpa tua e quando è del cavallo. e devi avere il coraggio di fare quello che va fatto. l'umiltà di fare un passo indietro, una gara piu bassa. il coraggio di insistere in quella altezza anche se è andata male. e ancora una volta la saggezza di distinguere quando devi fare una cosa e quando l'altra. e prenderti comunque sempre la responsabilità di quello che scegli.
e devi ricordarti, quando scendi da cavallo umiliato dopo un eliminato, che benchè vorresti ammazzare il cavallo di legnate nel box, non lo devi fare. perchè quel cavallo te lo ritroverai tutta la settimana, tutto il mese, non puoi cambiarlo, non puoi sceglierne un altro. e lui deve aver fiducia in te. e tu devi meritartela quella fiducia. quindi il nervoso te lo tieni, perchè non serve a nulla dargliele ex post. e devi avere anche la lucidità di capire che invece, certe volte, il cavallo va punito e che non bisogna avere pietà. e devi sapere quando è il momento di torchiare e piegare e quando è il momento di scendere. e devi medicare da solo le ferite al tuo orgoglio perchè non ci sarà nessuna mammina e nessun paparino e un cane di nessuno che ti consola e che ti dice che sei bravo, che sei forte, che ti rifarai. c'è solo il tuo capo, a cui hai fatto fare una figuraccia (perchè i suoi cavalli devono andare bene, devono). e ci sono 20 ragazzi come te che sono lì pronti a farti le scarpe e a prendere il tuo posto e scipparti il lavoro. e tu entri in campo sfigato come pochi sapendo tutte queste cose. che se dai una frustata in piu sei un picchiatore. che se non la dai sei un molle. che se usi una imboccatura forte sei un macellaio. che se ti muovi in sella sei una scimmietta. ma è il tuo lavoro. si sta parlando del tuo lavoro. e ogni cosa farai ci sarà sempre qualuno che dirà che è sbagliata e che ti criticherà. e se andrai bene e farai zero sarà tutto bello. e se no sarai un fallito, incapace, inetto.
e tu entri in campo così, con questo fardello. altro che leggerezza e concentrazione.
ma poi parti e senti il ritmo del respiro del cavallo e senti i suoi piedi che battono sulla sabbia bianca e tutto il resto sparisce. e fai cose che non pensavi di fare. e per te quel cavallo, in quel momento, può essere qualsiasi cosa, può arrivare dovunque, tu ci credi come se fosse il cavallo migliore del mondo. e quando arriva la difficoltà c'è una forza disperata che hai dentro che ti dice di non mollare, e stringi le gambe (e tu sai che ce le hai le gambe, monti 10 cavalli al giorno, lo sai che le hai) e inquadri il salto e l'ultima cosa che ti passa per la testa è la paura.
forse la rabbia. forse l'adrenalina. ma la paura mai. anche mentre ti sfracelli per terra, non hai paura, solo la voglia di restare attaccato alla sella, perchè la tua vita è lì sopra, sopra la sella. e alla fine di sabbia ne hai mangiata e ne mangerai ma sei ancora lì a lottare tutti i weekend perchè sei un cavolo di romantico e non riesci a rinunciare.