Il Pony di Esperia

[Ospitalazzo]

Il Pony di Esperia è un cavallino italiano usato in origine come animale da soma e per il traino dei carretti e riproposto oggi come pony da sella per adulti e ragazzi. E' sopravvissuto all'estinzione grazie alla passione di alcuni allevatori del Lazio che hanno creduto fortemente alla valenza di questo animale, versatile e robustissimo.

Quando nel nostro maneggio una dozzina di anni fa abbiamo deciso di adottare un paio di puledri di questa razza non avevamo in mente un progetto di lavoro ben preciso: volevamo salvare un paio di soggetti dall'estinzione, volevamo supportare l'allevamento italiano, volevamo degli animali che fossero proporzionati ai nostri piccoli allievi, volevamo insomma un bel po' di cose senza avere in realtà le idee completamente chiare.
Avevamo lavorato per anni con pony rustici piccoli di statura ma decisamente 'inquartati': Perché dunque non provare un tipo di cavallino più leggero e proporzionato per i ragazzini?

Zendar e Barros, i nostri "Esperia" vennero acquistati all'età di sei mesi e sono il frutto di un allevamento brado; da qui le prime difficoltà di approccio: complicato caricarli sul camion per portarli a casa, difficoltoso scaricarli e farli entrare in qualche modo in un box, impossibile addirittura avvicinarli per accudirli: due ragni pelosi di pochi chili assolutamente selvaggi e impanicati!
Passano gli anni (tre) e il tempo e la convivenza con altri cavalli aiuta a risolvere gli scogli della loro diffidenza: rivelano anzi un'indole piuttosto tranquilla e mansueta. Tre anni è l'età (canonica) per la doma e ci buttiamo a capofitto nell'impresa con tutti gli alti e bassi che questo comporta: a volte sembrano perfetti, altre volte dei diavoli, in certi momenti sono in uno 'stato di grazia' e fanno i bravi pony da maneggio e in altri sembra che non abbiano nessuna vocazione verso il lavoro...
Come spesso accade la nostra ansia di raggiungere un qualsiasi risultato 'proficuo' ci impediva di capire che il fattore più importante di tutti era il tempo e che ne serviva loro un bel po' per maturare, elaborare e anche rassegnarsi ad un certo tipo di lavoro.

Oggi, a più di nove anni dalla doma, i nostri pony di Esperia hanno dimostrato la loro versatilità su tanti fronti: sono pony da scuola, fanno turismo equestre, endurance e persino prove di rettangolo e piccoli cross. Non bisogna metter loro fretta, però!

http://www.ponydiesperia.it/

[Ospitalazzo]

Zendar oggi:

[Ospitalazzo]

Nella prova di rettangolo...

[Ospitalazzo]

Come eravamo...

[kitiara]

Ecco io sono una fan di questi pony (o cavallini?).
Quei pochi che ho visto, purtroppo prevalentemente in foto, li ho sempre trovati belli e proporzionati, tutt'altra classe rispetto ai panzutellissimi shetty che invadono i nostri maneggi.
Sapevo che hanno questa gran pecca di essere piuttosto tardivi e mi chiedo: qui in italia abbiamo questo cavallino che ha una buona base e struttura fisica possibile che non ci venga in mente di selezionare dei soggetti per mitigare la "tardività"  e crearci un pony made in Italy? 

[alex]

Belli, veramente. Quanto peso reggono in un trekking ossia: sono adatti a un uomo adulto non sovrappeso? Fino a 70-75 kg ce la fanno?

[Ospitalazzo]

In Lazio vengono utilizzati da ragazzi e adulti un po' per tutto: trekking, monta western, attacchi:

https://www.facebook.com/groups/227372708102/

Noi li usiamo perlopiù con i ragazzini (mi ci metto anch'io 50 anni/55 kg  )

http://it.pinterest.com/ospitalazzo/i-nostri-pony-di-esperia-due-trekker-talentuosi/

Una cosa è certa: sono davvero robusti e frugali e sanno dove mettere i piedi in passeggiata.
Da un confronto recente con un allevatore ho saputo che ora si producono soggetti più montabili (nel senso della mansuetudine e della maneggevolezza) e che l'allevamento brado va via via calando per dare più spazio alla selezione.

[alex]

Un po' mi dispiace che si passi alla selezione umana; da quanto mi dicevano, gli Esperia, nel loro ambiente, sono sottoposti a una selezione molto più dura, ma anche molto più efficace: quella dei predatori, lupi innanzitutto. Spero proprio che l'allevamento brado continui.

[Ospitalazzo]

Anche a me spiace.
Ultima chicca:  sempre grazie  a questi branchi di pony bradi nel dopoguerra vennero  sminati  tanti terreni...
Alla fine se questo pony è sopravvissuto è per la sua estrema economicità, per la sua capacità di sopravvivere in territori difficili e spesso aridi.

[alex]

"Cavallino rustico", quindi. Mi sembra che sia pony per la taglia, non per la conformazione.
Da noi, sul Carso Isontino e Triestino, ci sono ampi spazi aridi, sassosi, con la boscaglia che avanza ma ampie radure... con aree di vari chilometri quadrati senza urbanizzazione, e - cosa del tutto inusuale per il Carso - nelle conche più profonde c'è acqua permanente; penso che sarebbe una zona ideale per l'allevamento di cavallini bradi; ma non c'è la tradizione.

Non abbiamo i lupi - tranne presenze molto sporadiche dalla Slovenia - ma si è stabilizzata una piccola popolazione di sciacallo dorato. E, raramente, passano linci e orsi.

[Ospitalazzo]

Questo è l'habitat del nostro cavallino ciociaro. In effetti il nome ufficiale sarebbe Cavallino di Esperia ma viene chiamato pony per l'altezza contenuta (i miei sono alti 143 e146 cm al garrese).
Ho tratto questa immagine dal libro "Il Pony di Esperia" scritto dal Dott. Edoardo Battista, un veterinario che da anni segue con passione questi animali.
Una dozzina di anni fa l'Engea fece una bella campagna per promuovere questa razza e così alcuni soggetti vennero venduti fuori dal Lazio : due li comprammo noi e un paio  finirono a Pordenone, Alex; sarebbe bello sapere come è andata ai colleghi friulani...

[kitiara]

Sia chiaro non vorrei si perdesse l'allevamento brado, ma non mi dispiacerebbe se, per una volta, imparassimo a valorizzare il made in italy non solo nel piatto o nella moda. Sapevo che c'era stata qualche iniziativa per promuovere questa razza, ma ci vorrebbe qualcosa di ben più strutturato.

[alex]

Certo è che la selezione naturale è durissima - chiedevo a Francesco De Giorgio, ve lo ricordate?, appassionato degli Esperia e attento osservatore degli esemplari in libertà (organizzava anche visite guidate al loro territorio) cosa avrebbe fatto se avesse assistito all'attacco di lupi a un puledro. Da vero naturalista, mi ha risposto: non sarei intervenuto. Io invece non sono un vero naturalista, io sarei intervenuto, come penso il 99.9% delle persone comuni; il vero naturalista è fatto di un'altra pasta; rispetta la natura in tutte le sue manifestazioni, anche quelle più crudeli.

De Giorgio mi diceva che la quota di puledri uccisi dai lupi è molto alta, vicina al 50%. Una selezione tremenda. Grazie tante che poi gli Esperia hanno resistenza, buon piede, eccetera....

[kitiara]

francamente non sarei intervenuta neanche io... d'altra parte mors tua vita mea 

[Ospitalazzo]

E io alla fine li ho tolti dalla capannina in cui vivevano tutto l'anno per metterli in un box. Uno dei due è anche ferrato (davanti). Concludendo la vita di pony da scuola ha avuto la meglio... Tanti saluti al pony "nature"!

Restano comunque  un tantinello cavernicoli soprattutto con i bimbi equestramente timidi. Da qual cosa scaturisce poi una selezione dei bimbi .

Sempre di selezione si parla...