Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli.

Club House => Zona Neutra => Topic aperto da: raffaele de martinis - Novembre 03, 2018, 09:18:31 AM

Titolo: LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 03, 2018, 09:18:31 AM
Fattomi giustamente notar da una solerte utante che sto brano nulla c'entrava colla discussion corrente, l'ho extrapolato da quel loco et quì postato.
Non esistendo una sottosetion dedicata ai topici che per la qualità degli autori o per evidente verità "salvano il lallo", con una picciola forzatura metto quì un brano tratto un libro assai interessante:

La féminisation des sports équestres. Parigi 2006 - ed. Belin

nella fattispecie vi offro la spiegaazione del pereché i maschi son spariti dai maneggi, ecce li autori:

Tourre-Malen Catherine: membro della commissione pedagogica della federazione equestre francese; laureata presso l'universita provenzale in antropologie e Maître de conférences (Université de Paris est-Créteil).
Digard Jean-Pierre : direttore emerito della prestigiosissima  CNRS... vi risparmio il resto dei curricula et delle pubblicationi.

LA  MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE  A CAVALLUCCIO.
Oggi, il cavallo ha assunto una particolare condizione tra gli animali domestici, si trova in una posizione intermedia tra gli animali da reddito  e quelli da compagnia.
In più, le misure che sono state adottate per garantire il benessere del cavallo (limitazioni delle gare, controlli veterinari dei cavalli da scuola, regolamentazione dell'uso della frusta e della lunghezza degli speroni, tentativo di eliminare il concorso completo... ) fanno dire a Jean-Pierre Digard in: Cheval Mon Amour, che l'influenza di una certa esagerata sensibilità femminile che tende a far amare il cavallo in quanto tale a prescindere delle sue qualità e dall'uso che se ne fa, a lungo andare, finirà per metterlo in pericolo perché il cavallo perderà la sua vera dimensione per diventare "il lallo da compagnia", come l'idealizzato da  B. Bardot ,  destinato a non essere più utilizzato e finire - irriconoscibile - pieno di tare e fiocchettini in qualche pensionato per animali.

Rassicuriamoci, perché la maggioranza delle donne conserva il piacere di montare, non rinuncia al contatto fisico, al "corpo a corpo" col cavallo anche se la loro tendenza ad essere eccessivamente  protettrici e "puccipucciose", nei confronti del nobile equino, è oggettivamente imbarazzante.
Come che sia, non sono ancora ben definite le conseguenze dell'influenza che avrà la femminizzazione dell'equitazione sulla cultura equestre.
Di sicuro, il primo effetto è stato di allontanare irreversibilmente gli uomini dall'equitazione.

In Gran Bretagna, si è talmente associata l'immagine femminile all'equitazione che, in numerose famiglie, un ragazzo non può manifestare l'interesse per questo sport, senza suscitare l'inquietudine dei suoi genitori riguardo la sua sessualità, che - una volta - era riservata ai ragazzi che volevano fare danza classica.
I ragazzi e le ragazze costruiscono la loro identità personale seguendo un percorso identitario sessuale, questo spiega il perché la maggioranza dei ragazzi preferisce attività che rimanda loro una  rassicurante immagine di virilità, ed evitano gli "sport da donnicciole" che potrebbero metterla in dubbio.
Nei fatti, l'equitazione si salva dalla  totale desertificazione maschile, perché  - nell'immaginario collettivo - resistono ancora le figure del cow-boy, del cavaliere, del guerriero...
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 05, 2018, 04:26:31 AM
Gli autori hano evidentiato il pereché - secondo loro - son spariti i maschi dai maneggi, ma i maschi di genere maschile permangono - sia pure in sparuta minoranza - con due categorie: gli istruttori e i sapientini della staccionata... , tanti di costoro usano questa copertura, per entrar - senza sospetto - in un posto  caratterizzato dalla esagerata presenza femminile, infatti, in quei lochi, tra aglieve, mamme e zie delle aglieve si forma un concentrato di gnocca nel quale basta gettar l'amo che, prima o poi, qualecuna abbocca.

Quando frequentavo i maneggi, ho assistito e tuttora so di situazioni invero boccaccesche e posso affermare - per di certo - che un istruttore di mia cagnoscenza è particolarmente ricercato, non tanto per le sue qualità equestri quanto per quello che madre natura gli ha abbondantemente fornito... lui lo sa e cambia compagna ogni sei mesi, tutte prese tra  le carampane a cavallo e tra le genitrici delle aglieve... è abbastanza intelligente da non toccar le ragassine, che plobabilmente stravedono per lui.

Detto di questo haso particolar, devo dir che aumenta il numero delle istruttrici, il ché con la naturale allontanamenta dei "sapientini" chiuderà il circulo.

Però, la domanda: che fine hanno fatto i mascoli? Rimane.
Possiam, tentare di capir meglio ampliando lo sguardo alla femminizzazione degli uomini e alla conseguente mascolizzazione delle donne.
In questa osmosi, sono gli uomini che perdono, che sono sconfitti... mentre le femmine mascolinizzate  diventano "donne con le palle", gli uomini eterosessuali che si femminizzano diventano una sorta di fuchi sopportati per la fecondazione, oppure dei castrati, a corrente alternata, guardiani dell'harem nel quale regnano le donne.
L'argomento mi ha fatto ricordare un simpatico episodio di qualche tempo fa.
Mi trovavo in maneggio, primo pomeriggio, pochissima gente in giro, sto facendo il "mio cuoio" in selleria, quando ho un improvviso richiamo corporale, il bagno è lontano, dunque, mi apparto in un box vuoto lì vicino per espletare la bisogna.
Nel mentre, sento arrivar dei ragazzi che chiacchierando allegramente, prendono un cavallo e lo portano nel lavatoio proprio nei pressi del box dove mi ero accucciato ad evacuare l'intestino.
Sono ragazzi che ben conosco: 3 femmine e un maschio... maschio si fa per dire, sono imbarazzatissimo... spero che si allontanino in fretta, non li vedo ma capisco che cominciano a strigliare il lallo per poi bardarlo, continuando a ridere e a chiacchierare.
Stavo per prendere il coraggio a due manie e uscire quando la loro conversazione si fa interessante, evidentemente, il lallo deve aver sfoderato perché sento dire dal gay: "minchia che minchia"... da quì partono le risate e una discussione..

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 05, 2018, 10:08:42 AM
Dimmi mia hara Rox, pereché non usi la tua lodevole solertia e - alla stessa maniera - non ti attivi per dare risposta alla mia "gentile"?

La domanda è volta a te personalemente come globbale, et da te - gentilemente - gradirebbo risposta. tenchiù.
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: rhox - Novembre 05, 2018, 01:21:59 PM
Perché da stamattina è in sola lettura.
considerando il tutto cancellare non è stato ritenuto opportuno

Una risposta l'hai avuta..
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 05, 2018, 01:54:04 PM
Mai dissi di tutto cancellar ma di spostar la "Sala di Lettura" assieme alle sezioni del Colonnello e degli arabi, quelle chiuse.

Spero lo facciate prestamente sta operazione.
Alla stessa maniera toglietemi le facolté di mod. et bannate il mio accaunt. Mille grazie.
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: milla - Novembre 05, 2018, 04:53:40 PM
Dai Raffaè non fare il pupo capriccioso!
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: maya - Novembre 05, 2018, 06:54:02 PM
Che palle!!!!
Ma non aveva lasciato il forum RDM????
Non si riesce a mandare in naftalina una volta per tutte e definitivamente ???
Abbiamo bisogno dei suoi post vuoti, sbeffeggiatori e denigratori????
Che strazio infinito .... soprattutto nel giro di qualche giorno trovo gli interventi di RDM in ogni topic come se fosse SPAM...🤢🤮
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 05, 2018, 08:16:59 PM


























































AHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHA

Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2018, 08:23:55 AM
Citazione da: rhox - Novembre 05, 2018, 01:21:59 PM
Perché da stamattina è in sola lettura.
considerando il tutto cancellare non è stato ritenuto opportuno

Una risposta l'hai avuta..

Egregia mod. globbale, tu hai scritto: "da stamattina(giorno 5 u.s.) è in sola lettura"; dopo 3 giorni, la sezion è ancora là, non è ancora emigrata nelle "sole letture".

Chiedo lumi.  Grazie per la chiara e sollecita risposta alla mia ".gentile richiesta"
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: rhox - Novembre 08, 2018, 08:41:24 AM
Raffaele hai rotto i cabasisi. La sezione è in sola lettura, non viene spostata.
stop, punto. Basta...

Non sei il proprietario del forum o l'utente fondamentale per stare ai tuoi capricci
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2018, 08:53:44 AM
Tu "punto e basta" lo dici a tua sorella.

Ho chiesto di spostare la sezione al pari del Colonnello e degli arabi, perché non lo fate?
Esigo una spiegazione logica, chiedo troppo?

Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2018, 09:05:53 AM
Citazione da: maya - Novembre 05, 2018, 06:54:02 PM
Che palle!!!!
Ma non aveva lasciato il forum RDM????
Non si riesce a mandare in naftalina una volta per tutte e definitivamente ???
Abbiamo bisogno dei suoi post vuoti, sbeffeggiatori e denigratori????
Che strazio infinito .... soprattutto nel giro di qualche giorno trovo gli interventi di RDM in ogni topic come se fosse SPAM...🤢🤮

Cara Maya, non mi sollazza affatto restare in questo forum et ho spiegato il perché.
Perché non fate una petizione all'ADM per esaudire la mia "gentile richiesta" così mi tolgo dai cabasisi?
Ve ne sarò estremamente grato e ovviamente sarò il primo firmatario.
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: rhox - Novembre 08, 2018, 09:28:18 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2018, 08:53:44 AM
Tu "punto e basta" lo dici a tua sorella.

Ho chiesto di spostare la sezione al pari del Colonnello e degli arabi, perché non lo fate?
Esigo una spiegazione logica, chiedo troppo?

Perché non è ritenuto necessario. È una spiegazione logica e sufficiente.
la sezione si chiama sala di lettura e tanto basta.

Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: Jumping Torriggia - Novembre 08, 2018, 09:29:20 AM
sicuramente il fatto che i manegggi siano pieni di femmine scoraggia i ragazzini/bambini.
non dimentichiamoci che il senso di appartenenza, di gruppo, di accettazione è importante anche sotto il profilo del genere.
i  maschietti vanno, per sentirsi accettati e per consolidare la loro identità di maschio, vanno a ricercare ambienti con elevata presenza maschile, dove trovare amichetti e fare gruppo.
sicuramente in un maneggio, oggi, trovare un gruppetto di maschi che quindi favorisca un l'ingresso di altri maschi è raro.
prima l'ambiente equestre era prima di tutto militare, pertanto offriva accettazione e mascolinità e identità di genere in modo molto marcato.
finita l'equitazione militare e vista l'entrata in massa del gentil sesso nell'ambiente equestre, ecco che i maschi sono in gran parte migrati verso altri sport.
ovviamente questo non vale per i figli d'arte o per i figli delle carampane ricche e equitanti, che stando nell'ambiente dalla nascita non lo scelgono, semplicemente lo vivono e poi ne godono i frutti crescendo (in termini di risultati e di conquiste femminili).
i pochi maschi giovani che ci sono, dunque, sono avantaggiati, perchè nati praticamente a cavallo.
diventeranno più bravi e competitivi e vicenti delle ragazzine che entrano nel mondo dei cavalli verso i 10 anni, da famiglie non equitanti.
certamente le ragioni della superiorità dei maschi in termini di risultati, a discapito del numero, sta anche in una certa predisposizione genetica ad essere impavidi, oltre che in una indiscussa supremazia fisica in termini di forza e agilità (è vero che l'equitazione non è una maratona o una gara di sollevamento pesi, ma altezza, resistenza, peso, agilità, lunghezza delle leve ecc da un certo momento in poi e soprattutto per i professionisti fanno la differenza).
personalmente, vedo che le donne hanno una resilienza e una pazienza molto superiore degli uomini e che sopportano meglio gli inevitabili fallimenti, le difficoltà e le sconfitte che fanno parte della storia equestre di ciascun cavaliere. molti maschietti mollano quando vedono che non vincono, le femmine invece di solito si incaponiscono caparbiamente.
questo perchè per le donne l'equitazione è in genere passione vera, mentre per molti uomini è il mezzo per affermarsi, vincere, essere potenti.
non credo che sia sbagliato nessuno dei due modi di vivere l'equitazione e ovviamente ci sono donne che vivono l'equitazione al maschile e uomini che la vivono al femminile.
certo l'ideale sarebbe una sana via di mezzo, quanto meno per i professionisti.
sarebbe bello che l'ambizione sportiva e agonistica andasse di pari passo con una vera e profonda passione per il cavallo, che non può essere concepito solo come un mezzo per ottenere gratificazione e successo ma va rispettato come essere vivente con le proprie esigenze e peculiarità.
l'equitazione (in tutte le sue sfaccettature) deve essere prima di tutto equilibrio: nelle emozioni (quindi no checche isteriche, bambini/e viziati/e, picchiatori, violenti, frustrati, paranoici, ipocondriachi, animalisti estremi, antispecisti ecc), nella tecnica (no gente che si schiata al primo scarto, che si tiene in equilibrio tirando le redini, che precipita sulla paletta ad ogni sobbalzo ecc), nella gestione (che tenga conto delle esigenze logistiche del cavaliere ma anche dei bisogno del cavallo) e negli obiettivi (che siano realistici e sostenibili in base a inclinazioni, capacità, forma fisica e tecnica di entrambe le parti).
detto ciò, le carampane saranno anche la rovina dell'equitazione ma sicuramente sono la fortuna di molti cavalli, che hanno trovato proprio grazie a loro una collocazione nel mercato e possono fare una vita più che dignitosa rendendo felice la loro umana.
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: maya - Novembre 08, 2018, 11:24:06 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2018, 09:05:53 AM
Citazione da: maya - Novembre 05, 2018, 06:54:02 PM
Che palle!!!!
Ma non aveva lasciato il forum RDM????
Non si riesce a mandare in naftalina una volta per tutte e definitivamente ???
Abbiamo bisogno dei suoi post vuoti, sbeffeggiatori e denigratori????
Che strazio infinito .... soprattutto nel giro di qualche giorno trovo gli interventi di RDM in ogni topic come se fosse SPAM...🤢🤮

Cara Maya, non mi sollazza affatto restare in questo forum et ho spiegato il perché.
Perché non fate una petizione all'ADM per esaudire la mia "gentile richiesta" così mi tolgo dai cabasisi?
Ve ne sarò estremamente grato e ovviamente sarò il primo firmatario.

Puoi sempre andartene spontaneamente, una mezza idea a chi mancherai ce l'ho già e magari preso dal dispiacere anche chi tiene tanto ai tuoi inutili sproloqui potrebbe seguirti :blob3: :blob9: :blob9: :blob3:
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: alex - Novembre 08, 2018, 11:36:47 AM
La questione della femminizzazione dell'equitazione mi pare altrettanto interessante come quell'altra questione, se è nato primo l'uovo o la gallina. Oggi. l'equitazione è quello che è.

Piuttosto, un flash. Ho visitato anni fa il maneggio di un amico, e ho visto un campo pieno di ragazzini che praticavano horseball su piccoli pony. L'impressione è che si stessero divertendo, ragazzini e pony. Ed erano in gran parte maschietti. Ergo... volendo qualcosa si può fare.
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: BigDream - Novembre 08, 2018, 12:19:21 PM
Secondo me è anche una questione geografica. Scommetto che in Germania, Francia o Inghilterra le cose stanno diversamente. Credo che in altri Paesi ci sia una diversa visione del "figo, fighetto, maschio macho" ecc rispetto all'Italia o magari altri Paesi del Sud. Penso eh, è una mia opinione.
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2018, 01:44:40 PM
Citazione da: rhox - Novembre 08, 2018, 09:28:18 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2018, 08:53:44 AM
Tu "punto e basta" lo dici a tua sorella.

Ho chiesto di spostare la sezione al pari del Colonnello e degli arabi, perché non lo fate?
Esigo una spiegazione logica, chiedo troppo?

Perché non è ritenuto necessario. È una spiegazione logica e sufficiente.
la sezione si chiama sala di lettura e tanto basta.

Allora non ci siamo capiti, ho detto in tutti i modi che: QUESTO FORUM E' DIVENTATO UNA SPECIE DI SALA D'ATTESA DA PARRUCCHIERE... SON SPARITI TUTTI GLI UTENTI DI UN QUALCHE SPESSORE.

Sottolineo che non ho nulla contro le sale d'attessa, solo non le frequento, le evito come il noto morbo manzoniano.


Siccome credo che la"Sala di Lettura"  (che si è sempre chiamata "Sala di Lettura") nulla ha più a che fare col resto del forum, ritengo necessario - dato che ne sono stato l'ideatore e il promotore - che vada chiusa ed isolata al pari del Colonnello e degli arabi.

Allora, a questo punto, bisogna stabilire cosa prevale il diritto dell'autore giustificato ed argomentato, o la ingiustificata decisione d'imperio dell'ADM?

Il Tribunale lo sancirà!!!

Scherzo, scherzo... mi divertirò di più a frequantare - con la massima educazione e coerenza di argomenti - i vostri diarii et le vostre liete discussioni.

Con questo ho risposto pure a Maia...

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHHAHAH


Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2018, 02:15:35 PM
Ho letto il pippone di Jampi, mi permetto di controppipponare  con un pippone di grande qualità, citando uno dei più grandi "novellieri" di tutti i tempi: Guy de Mauntpassant, che in questa novella: FOU? Estremizza le ragioni della femminil passion per i lalli:

Sono pazzo? O soltanto geloso?

Non lo so, ma, quello che è certo è che  ho sofferto orribilmente e ho compiuto - accecato dalla gelosia - una pazzia, una pazzia furiosa, è vero... ma, la gelosia lancinante, l'amore esaltato, tradito, condannato e il dolore abominevole che ho sopportato, tutto ciò non basta a giustificare la follia e l'atroce delitto senza esser dei veri criminali nel cuore e nel cervello.
Oh! Ho sofferto, sofferto, sofferto in modo continuo, acuto, spaventevole. Ho amato quella donna con uno slancio frenetico...
Ma... l'ho amata davvero?
No, no, no, mi ha posseduto anima corpo, invaso, incatenato, sono stato... sono cosa sua, il suo schiavo, il suo giocattolo, appartengo alla sua bocca, al suo sorriso, al suo sguardo, alle linee del suo corpo,  alla forma del suo viso; mi manca il fiato sotto il dominio della sua bellezza carnale; 
ma Lei, la donna, che abita quel corpo, la odio, la disprezzo, la esecro, l'ho sempre odiata disprezzata, esecrata.
Perché è perfida, bestiale, immonda, impura... ma lei è la donna della perdizione, animale  sensuale e falso, in cui non esiste l'anima, il cui pensiero non circola mai come l'aria libera e vivificatrice; lei è una bestia umana, anzi meno di ciò; ella non era che un grammo di una meravigliosa carne dolce e rotonda dove l'infamia si annida.
I primi tempi del nostro legame furono strani ma deliziosi, tra le braccia di lei sempre aperte mi esaurivo in una furia di insaziabile desiderio.
I suoi occhi, come se mi avessero fatto venire la sete, mi facevano aprire la bocca ed erano grigi a mezzogiorno, verdi al cader del giorno, turchini al levar del sole.
Io non sono pazzo, giuro che avevano questi questi tre colori, e nelle ore d'amore diventavano di un blu intenso... come occhi di teschio, lividi e lucenti con  pupille enormi e nervose.
Le sue labbra, scosse da un fremito, lasciavano intravedere la punta rosea e umida della lingua guizzante come quella di una serpe: e le palpebre pesanti si sollevavano lente lente scoprendo uno sguardo ardente di desiderio che mi faceva impazzire.
La stringevo forte tra le braccia, e sprofondavo nei suoi occhi e fremevo scosso dal bisogno di  uccidere quella bestia, come dalla necessità di  possederla  senza fine.
Quando camminava nella mia camera, già il rumore dei suoi passi faceva battere il mio cuore, e quando cominciava a svestirsi lasciando cadere gli abiti a terra e usciva, infame e radiosa, dalle  vesti che calpestava attorno a se, mi sentivo soffocare e mi correva nelle braccia e nelle gambe uno sfinimento infinito e vile.
Un giorno, mi accorsi che era stanca di me. Lo vidi scritto nei suoi occhi.
Al risveglio, curvo su di lei, attendevo ogni mattina,  il  suo primo sguardo, lo aspettavo, pieno di rabbia, di odio, di disprezzo per quella femmina addormentata di cui ero schiavo.
Ma quando l'azzurro pallido della sua pupilla, quel turchino liquido come l'acqua, appariva di nuovo ancora languido, ancora stanco, ancora sofferente per le recenti carezze d'amore, come una fiamma rapida attizzava violentemente i miei ardori.
Quel giorno, quando aprì le palpebre, ho visto uno sguardo indifferente e spento che non desiderava  più nulla.
Oh! Lo vidi, lo seppi, lo sentii, lo compresi subito. Era finita, finita, per sempre. Ebbi la prova ad ogni ora, ad ogni secondo.
Quando la chiamavo con le braccia e le labbra, lei mi si rivoltava contro infastidita sibilando: "Lasciatemi, via! " Oppure: "Siete odiosoo!" O ancora: "Fatemi star tranquilla!".
Ero geloso, geloso come un cane,  ma scaltro, diffidente, dissimulatore. Sapevo che presto sarebbe venuto un altro uomo a far esultare i suoi sensi. Ero freneticamente geloso; ma non sono pazzo; No, certo che no, non sono pazzo.
Aspettavo che questo prima o poi accadesse, che cercasse qualcuno; oh! Mi son messo a spiarla con discrezione; certamente non mi avrebbe mai potuto ingannare; ma - contrariamente a quanto mi aspettassi  - rimase fredda, indifferente.
A volte diceva: "Gli uomini mi disgustano"... ed era vero.
Allora diventai geloso di lei stessa, geloso della sua indifferenza, geloso della solitudine delle sue notti; geloso dei suoi gesti, geloso dei suoi pensieri infami, geloso di tutto quello che immaginavo vero o falso che fosse.
A volte, si alzava con quell'aspetto morbido che un tempo aveva dopo le nostre ardenti notti d'amore... certamente qualche sogno lascivo aveva tormentato la sua anima e risvegliato i suoi istinti lussuriosi.
Allora mi sentivo soffocare dalla collera, e tremante di rabbia, sentivo una voglia pazza di strangolarla, di mettermela sotto le ginocchia per farle confessare, stringendole la gola, tutti i segreti vergognosi del suo cuore. Sono pazzo? No, non sono pazzo!.
Voilà, una sera la sentii felice, era veramente felice e vibrava nuovamente di passione, ne ero certo, indubitabilmente certo
Si, pulsava come dopo i miei abbracci; gli occhi fiammeggianti, le mani calde, tutta la persona vibrante trasudava quell'odore di sesso che era stato la causa della mia rovina.
Finsi di nulla comprendere, ma la avvolsi in una ulteriore rete di controlli nascosti e di attenzioni discrete ma non scopersi niente, attesi una settimana, un mese, una stagione; ella si schiudeva in un quell'incomprensibile ardore, si placava nella felicità di una ineffabile una carezza.
D'un tratto indovinai! Non sono pazzo. Lo giuro, Non sono pazzo! Come dire? Come farmi capire? Come esprimere questa abominevole e incomprensibile cosa?
Ecco, in qual modo me ne accorsi: una sera, appena tornata da una lunga passeggiata a cavallo
si lasciò cadere, ansimante, le guance rosse, le gambe fiacche, gli occhi appannati e lividi, sul divano di fronte a me,
L'avevo già vista così!
Godeva, aveva goduto!
Non potevo sbagliarmi!
Mi salì il sangue alla testa, e, per non guardarla più oltre, mi girai verso la finestra e vidi un domestico che portava per la briglia il suo grande cavallo che si impennava.
Anche lei seguiva con lo sguardo il suo grosso, focoso e scalpitante destriero.
Poi, quando sparì dalla visuale, si addormentò di colpo.
Rimasi a pensare tutta la notte; e mi addentrai in misteri che non avevo mai sospettati.
Chi approfondirà mai le perversioni della sensualità delle donne? Chi comprenderà i loro improbabili capricci e l'appagamento strano delle loro più strane fantasie?


Ogni mattina, all'alba, partiva di galoppo per campagne e nel boschi, e, ogni volta, ritornava sfatta e languida, come dopo una notte d'amore.

L'avevo capito finalmente! Ed ero geloso!
Ero geloso di quel cavallo muscoloso e veloce; geloso del vento che le accarezzava il viso quando si lanciava in quella folle corsa; geloso delle foglie che le baciavano le orecchie quando passava nella selva; geloso delle gocce di sole che - attraverso i rami - le cadevano sulla fronte ; geloso della sella che la portava e che stringeva con le cosce.
Ero geloso di tutto ciò; di tutto ciò che la rendeva felice, che la esaltava, la saziava, la esauriva, e  - dopo - me la restituiva insensibile, prostrata... quasi svenuta.


Decisi di vendicarmi. Diventai dolce e pieno di premure per lei, quando tornava dalle sue folli galoppate le tenevo la mano per farla smontare; la bestiaccia - furiosa - scalciava verso di me; ma lei lo tranquillizzava accarezzandogli il collo ricurvo e lo baciava, baciava le froge frementi e bagnate senza poi asciugarsi le labbra; e il profumo del suo corpo accaldato, come appena uscito dal tepore del letto, si mischiava - nelle mie narici - con l'odore acre e selvatico della bestia.

Pazientemente aspettai il mio giorno e la mia ora.
Lei passava, ogni mattina, per lo stesso stretto sentiero tra gli alberi di betulle che si perdeva nella  foresta.
Prima dell'alba, sono uscito con una lunga corda in mano e le mie due pistole infilate nella cintola, sembrava che andassi a battermi a duello.
Corsi verso il sentiero che preferiva e tesi la corda tra due alberi, poi mi nascosi tra le frasche e  attesi con l'orecchio per terra... intesi il galoppo lontano avvicinarsi, poi, li scorsi laggiù sotto le foglie, come in fondo a una volta, giungeva in un galoppo sfrenato.
Oh! Non mi ero ingannavo!
Era quello che avevo immaginato, sembrava al culmine del piacere, il sangue alla guance, folle lo sguardo, e il movimento convulso della corsa, la faceva vibrare i nervi di... une jouissance solitaire et furieuse .


L'animale cadde con le zampe anteriori nella mia trappola e ruzzolò, le ossa spezzate. Lei! La ricevetti tra le braccia. Sono tanto forte da sostenere un bue.

Poi, dopo averla deposta delicatamente per terra, mi sono avvicinato  all'altro che ci guardava, e, mentre tentava ancora una volta di mordermi, gli avvicinai la canna della pistola all'orecchio e..... l'ho ucciso, l'uccisi, come si uccide un uomo.
Ma caddi su me stesso, con il viso sferzato da due colpi di scudiscio, e poiché ella si avventava di nuovo verso di me, la colpii nel ventre con l'altra pallottola che restava.
Ditemi, sono forse pazzo?Sono pazzo? O soltanto geloso?

Non lo so, ma, quello che è certo è che  ho sofferto orribilmente e ho compiuto - accecato dalla gelosia - una pazzia, una pazzia furiosa, è vero... ma, la gelosia lancinante, l'amore esaltato, tradito, condannato e il dolore abominevole che ho sopportato, tutto ciò non basta a giustificare la follia e l'atroce delitto senza esser dei veri criminali nel cuore e nel cervello.
Oh! Ho sofferto, sofferto, sofferto in modo continuo, acuto, spaventevole. Ho amato quella donna con uno slancio frenetico...
Ma... l'ho amata davvero?
No, no, no, mi ha posseduto anima corpo, invaso, incatenato, sono stato... sono cosa sua, il suo schiavo, il suo giocattolo, appartengo alla sua bocca, al suo sorriso, al suo sguardo, alle linee del suo corpo,  alla forma del suo viso; mi manca il fiato sotto il dominio della sua bellezza carnale; 
ma Lei, la donna, che abita quel corpo, la odio, la disprezzo, la esecro, l'ho sempre odiata disprezzata, esecrata.
Perché è perfida, bestiale, immonda, impura... ma lei è la donna della perdizione, animale  sensuale e falso, in cui non esiste l'anima, il cui pensiero non circola mai come l'aria libera e vivificatrice; lei è una bestia umana, anzi meno di ciò; ella non era che un grammo di una meravigliosa carne dolce e rotonda dove l'infamia si annida.
I primi tempi del nostro legame furono strani ma deliziosi, tra le braccia di lei sempre aperte mi esaurivo in una furia di insaziabile desiderio.
I suoi occhi, come se mi avessero fatto venire la sete, mi facevano aprire la bocca ed erano grigi a mezzogiorno, verdi al cader del giorno, turchini al levar del sole.
Io non sono pazzo, giuro che avevano questi questi tre colori, e nelle ore d'amore diventavano di un blu intenso... come occhi di teschio, lividi e lucenti con  pupille enormi e nervose.
Le sue labbra, scosse da un fremito, lasciavano intravedere la punta rosea e umida della lingua guizzante come quella di una serpe: e le palpebre pesanti si sollevavano lente lente scoprendo uno sguardo ardente di desiderio che mi faceva impazzire.
La stringevo forte tra le braccia, e sprofondavo nei suoi occhi e fremevo scosso dal bisogno di  uccidere quella bestia, come dalla necessità di  possederla  senza fine.
Quando camminava nella mia camera, già il rumore dei suoi passi faceva battere il mio cuore, e quando cominciava a svestirsi lasciando cadere gli abiti a terra e usciva, infame e radiosa, dalle  vesti che calpestava attorno a se, mi sentivo soffocare e mi correva nelle braccia e nelle gambe uno sfinimento infinito e vile.
Un giorno, mi accorsi che era stanca di me. Lo vidi scritto nei suoi occhi.
Al risveglio, curvo su di lei, attendevo ogni mattina,  il  suo primo sguardo, lo aspettavo, pieno di rabbia, di odio, di disprezzo per quella femmina addormentata di cui ero schiavo.
Ma quando l'azzurro pallido della sua pupilla, quel turchino liquido come l'acqua, appariva di nuovo ancora languido, ancora stanco, ancora sofferente per le recenti carezze d'amore, come una fiamma rapida attizzava violentemente i miei ardori.
Quel giorno, quando aprì le palpebre, ho visto uno sguardo indifferente e spento che non desiderava  più nulla.
Oh! Lo vidi, lo seppi, lo sentii, lo compresi subito. Era finita, finita, per sempre. Ebbi la prova ad ogni ora, ad ogni secondo.
Quando la chiamavo con le braccia e le labbra, lei mi si rivoltava contro infastidita sibilando: "Lasciatemi, via! " Oppure: "Siete odiosoo!" O ancora: "Fatemi star tranquilla!".
Ero geloso, geloso come un cane,  ma scaltro, diffidente, dissimulatore. Sapevo che presto sarebbe venuto un altro uomo a far esultare i suoi sensi. Ero freneticamente geloso; ma non sono pazzo; No, certo che no, non sono pazzo.
Aspettavo che questo prima o poi accadesse, che cercasse qualcuno; oh! Mi son messo a spiarla con discrezione; certamente non mi avrebbe mai potuto ingannare; ma - contrariamente a quanto mi aspettassi  - rimase fredda, indifferente.
A volte diceva: "Gli uomini mi disgustano"... ed era vero.
Allora diventai geloso di lei stessa, geloso della sua indifferenza, geloso della solitudine delle sue notti; geloso dei suoi gesti, geloso dei suoi pensieri infami, geloso di tutto quello che immaginavo vero o falso che fosse.
A volte, si alzava con quell'aspetto morbido che un tempo aveva dopo le nostre ardenti notti d'amore... certamente qualche sogno lascivo aveva tormentato la sua anima e risvegliato i suoi istinti lussuriosi.
Allora mi sentivo soffocare dalla collera, e tremante di rabbia, sentivo una voglia pazza di strangolarla, di mettermela sotto le ginocchia per farle confessare, stringendole la gola, tutti i segreti vergognosi del suo cuore. Sono pazzo? No, non sono pazzo!.
Voilà, una sera la sentii felice, era veramente felice e vibrava nuovamente di passione, ne ero certo, indubitabilmente certo
Si, pulsava come dopo i miei abbracci; gli occhi fiammeggianti, le mani calde, tutta la persona vibrante trasudava quell'odore di sesso che era stato la causa della mia rovina.
Finsi di nulla comprendere, ma la avvolsi in una ulteriore rete di controlli nascosti e di attenzioni discrete ma non scopersi niente, attesi una settimana, un mese, una stagione; ella si schiudeva in un quell'incomprensibile ardore, si placava nella felicità di una ineffabile una carezza.
D'un tratto indovinai! Non sono pazzo. Lo giuro, Non sono pazzo! Come dire? Come farmi capire? Come esprimere questa abominevole e incomprensibile cosa?
Ecco, in qual modo me ne accorsi: una sera, appena tornata da una lunga passeggiata a cavallo
si lasciò cadere, ansimante, le guance rosse, le gambe fiacche, gli occhi appannati e lividi, sul divano di fronte a me,
L'avevo già vista così!
Godeva, aveva goduto!
Non potevo sbagliarmi!
Mi salì il sangue alla testa, e, per non guardarla più oltre, mi girai verso la finestra e vidi un domestico che portava per la briglia il suo grande cavallo che si impennava.
Anche lei seguiva con lo sguardo il suo grosso, focoso e scalpitante destriero.
Poi, quando sparì dalla visuale, si addormentò di colpo.
Rimasi a pensare tutta la notte; e mi addentrai in misteri che non avevo mai sospettati.
Chi approfondirà mai le perversioni della sensualità delle donne? Chi comprenderà i loro improbabili capricci e l'appagamento strano delle loro più strane fantasie?


Ogni mattina, all'alba, partiva di galoppo per campagne e nel boschi, e, ogni volta, ritornava sfatta e languida, come dopo una notte d'amore.

L'avevo capito finalmente! Ed ero geloso!
Ero geloso di quel cavallo muscoloso e veloce; geloso del vento che le accarezzava il viso quando si lanciava in quella folle corsa; geloso delle foglie che le baciavano le orecchie quando passava nella selva; geloso delle gocce di sole che - attraverso i rami - le cadevano sulla fronte ; geloso della sella che la portava e che stringeva con le cosce.
Ero geloso di tutto ciò; di tutto ciò che la rendeva felice, che la esaltava, la saziava, la esauriva, e  - dopo - me la restituiva insensibile, prostrata... quasi svenuta.


Decisi di vendicarmi. Diventai dolce e pieno di premure per lei, quando tornava dalle sue folli galoppate le tenevo la mano per farla smontare; la bestiaccia - furiosa - scalciava verso di me; ma lei lo tranquillizzava accarezzandogli il collo ricurvo e lo baciava, baciava le froge frementi e bagnate senza poi asciugarsi le labbra; e il profumo del suo corpo accaldato, come appena uscito dal tepore del letto, si mischiava - nelle mie narici - con l'odore acre e selvatico della bestia.

Pazientemente aspettai il mio giorno e la mia ora.
Lei passava, ogni mattina, per lo stesso stretto sentiero tra gli alberi di betulle che si perdeva nella  foresta.
Prima dell'alba, sono uscito con una lunga corda in mano e le mie due pistole infilate nella cintola, sembrava che andassi a battermi a duello.
Corsi verso il sentiero che preferiva e tesi la corda tra due alberi, poi mi nascosi tra le frasche e  attesi con l'orecchio per terra... intesi il galoppo lontano avvicinarsi, poi, li scorsi laggiù sotto le foglie, come in fondo a una volta, giungeva in un galoppo sfrenato.
Oh! Non mi ero ingannavo!
Era quello che avevo immaginato, sembrava al culmine del piacere, il sangue alla guance, folle lo sguardo, e il movimento convulso della corsa, la faceva vibrare i nervi di... une jouissance solitaire et furieuse .


L'animale cadde con le zampe anteriori nella mia trappola e ruzzolò, le ossa spezzate. Lei! La ricevetti tra le braccia. Sono tanto forte da sostenere un bue.

Poi, dopo averla deposta delicatamente per terra, mi sono avvicinato  all'altro che ci guardava, e, mentre tentava ancora una volta di mordermi, gli avvicinai la canna della pistola all'orecchio e..... l'ho ucciso, l'uccisi, come si uccide un uomo.
Ma caddi su me stesso, con il viso sferzato da due colpi di scudiscio, e poiché ella si avventava di nuovo verso di me, la colpii nel ventre con l'altra pallottola che restava.
Ditemi, sono forse pazzo?

Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: BigDream - Novembre 08, 2018, 02:19:18 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2018, 01:44:40 PM
SON SPARITI TUTTI GLI UTENTI DI UN QUALCHE SPESSORE.


Boh, io vorrei sapere chi erano, secondo te, tutti questi professori.

Poker: ti assicuro che non è sparito. Diciamo che è tornato sotto altre vesti.

Altri??

Inoltre, non mi pare che utenti come Idunas, Max, Miky siano esattamente degli sprovveduti o clienti da parrucchiere.

E comunque, non vedo chi tu sia per poterti permettere di dare agli altri delle "persone di poco spessore". Io non sono nessuno e lo so: tu invece mi sembri un pochino sopravvalutato (da te stesso).
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 08, 2018, 03:03:22 PM
Big Dream for president! :occasion14:
Tornando in topic....
Carampane a cavalluccio, femminizzazione dell'equitazione....bho, dipende dagli ambienti legati al cavallo che si frequentano....
Visto il mio lavoro, ho modo di toccare con mano diverse realtà: ad esempio nell'ambiente del cavallo da lavoro, frivolezze ed isterismi ed estremismi non ne ho visti (almeno per ora e mi auguro che si continui così ), la maggior parte dei frequentatori di questo ambiente è maschile, a volte coadiuvati dalle mogli/compagne/fidanzate (e che coppie....gente che piega la schiena e si sporca le mani di terra...scarpe antinfortunistica  e calli sulle mani, altro che stivalini lucidi e guantini a proteggere  la manicure).
Anche il settore cavalli da trek lo vedo sobrio....per lo meno quello dove si fa trek seriamente e non il giro dell'isolato intervallato da pause di tre ore al ristorante dell'agriturismo. La frequentazione è prevalentemente maschile...poche balle e tanti km in sella.
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: milla - Novembre 08, 2018, 03:10:19 PM
Raffaele ti stai ripetendo, il racconto di Maupassant l'avevi già postato ai tempi delle tue elucubrazioni ispirate dalla Ravello su donna ed equitazione come sostituta  di altro. ..
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: Miky Estancia - Novembre 08, 2018, 03:25:22 PM
Citazione da: alex - Novembre 08, 2018, 11:36:47 AM
La questione della femminizzazione dell'equitazione mi pare altrettanto interessante come quell'altra questione, se è nato primo l'uovo o la gallina. Oggi. l'equitazione è quello che è.



Concordo.
Mi sembrano più che altro seghe mentali.
Per carità,  ognuno si fa le seghe che vuole, però trovo più interessanti le discussioni dove si parla di cose pratiche....per me (ed è un mio parere personale, ognuno è  libero di  pensarla come gli pare), questo argomento è interessante al pari del coordinare cuffiette con paracolpi....su una scala da zero a 10 sta a 1.....sarà perché vado dal parrucchiere al massimo due volte all'anno?  :dontknow:
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 08, 2018, 06:40:30 PM
Citazione da: milla - Novembre 08, 2018, 03:10:19 PM
Raffaele ti stai ripetendo, il racconto di Maupassant l'avevi già postato ai tempi delle tue elucubrazioni ispirate dalla Ravello su donna ed equitazione come sostituta  di altro. ..

Per lo vero, questa è un'altra versione, migliore della mia traduzione, offerta in audio da Davide Zanardi, (https://www.youtube.com/watch?v=a2FfbWFSlNk&t=26s) eppoi, tante ragasse nuove come la Jumpi - forse - non la cognoscono.

L'equitazione è quella che è, ma perché è diventata quella che è?

Quelle mie elucubrazioni, hanno trovato conferme in una solida documentazione storica...

(https://3.bp.blogspot.com/-wnD-zhmo0Ls/VcKg62IJa4I/AAAAAAAAL4g/rNTLezzYpp0/s1600/02.jpg)

Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 09, 2018, 03:31:30 AM
La bellissima novella di Mauntpassant, ci introduce ad un altro brano, perfettamente coerente:

L'ivresse érotique du galop.

E' la "confessione" di una amazzone... attenzione, non si tratta di letteratura porno da 4 soldi, ma della esperienza diretta di JYLG l'ottimo cavallerizzo francocanadese, autore del libro che tanto è piaciuto - sia pur nella orrenda traduzione della Crimini - a Monique (già sparita?).
Sto affinando la mia traduzione per offrirvela al meglio....
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: monique - Novembre 09, 2018, 08:24:26 AM
 :ciao: eccomi qua.
Non sono sparita, mi sono un po' defilata, perchè faccio fatica a seguire la maggior parte dei post recenti non conoscendo gli antefatti  a cui vi riferite, tento di rimediare   leggendo vecchi argomenti e qualche diario! :horse-wink: ma non è affatto semplice,a volte ci vorrebbe un interprete, a volte un riassunto :horse-scared:

Sono arrivata su questo forum pensando di  confrontarmi sull'equitazione vera e propria! :firuu: , ho dovuto fare un passo indietro e resettarmi.

A parte questo, leggerò con piacere sul cavallerizzio francocanadese, perchè ho letto un suo libro e so di cosa andrete a discutere.
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 09, 2018, 03:01:39 PM
Sono arrivata su questo forum pensando di  confrontarmi sull'equitazione vera e propria! :firuu: , ho dovuto fare un passo indietro e resettarmi.

Mia cara, è dal 1922 che in questo foro non ci si confrontaa sull'equitazione vera e propria, per quanto riguarda JYLG, temo che tu non abbia capito.
Io mi riferivo alla sua pubblicazione:
L'Équitation respiratoire et angulaire. Jean-Yves Le Guillou  - Lavauzelle, Paris 1991. dove, in tempi non sospetti, il Nostro affronta l'argomento sessualità et lallo...  a seguito di una sua sensazionale scoperta: ... Le jeu du rein à cheval est le même que celui de l'amour physique entre la femme et l'homme...   :icon_eek:

Ho già tradotto il malloppone, devo adattarlo alla senzibbilité delle ragasse, poiché la prosa di JYLG è fin troppo esplicita, appena concluso lo pubblicherò per il sollazzo delle mie amiche "bizoche"...
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: monique - Novembre 09, 2018, 03:17:14 PM
Prima di iscrivermi avevo letto qualcosa su questo forum e mi era sembrato che venissero trattati anche gli aspetti tecnici.Va bene lo stesso, non e' un problema.

Avevo capito bene sul cavallerizzo franco canadese :horse-wink:
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 09, 2018, 08:24:04 PM
Bé, per prima hosa devi aprire un diario, dove ci informi dettagliatamente dei fatti tua, raccomandoti di allegare, nei giornalieri resoconti, delle liete fotine che son sempre graditissime, in questa maniera potrai entrar facilemente in sintonia con noi ragasse.

JYLG predica la morbidezza dell'assetto come base fondamentale della sua equitazione, e per ottenerla la maniera migliore - secondo lui - è lasciarsi andare al piacere sensuale dell'equitazione, è un piacere che tutti - chi più chi meno - dovremmo provare, purtroppo, i condizionamenti culturali e i relativi tabus sessuali impediscono quest'approccio o - quando esiste - viene negato dagli interessati.

Infatti, alla domanda: avete mai provato sensazioni erotiche a cavallo ?
Cosa rispondete?

JYLG pone questa stessa domanda a distanza di 15 anni alle sue aglieve e ottiene delle liete differenti risposte, per le ragioni sopraesposte,.
Siccome in Itaglia, a differenza della libertaria Francia, la culutura clericalfascista, volenti o nolenti, ci condiziona ancora, so già cossa risponderete/non risponderete...
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 10, 2018, 02:36:59 AM
Dunque, avete mai provato sensazioni erotiche a cavallo ?
La prima volta che JYLG fece sta domanda, ani 80 del s.s. le risposte di amazzoni e cavalieri furono quasi tutte negative e le giustificazioni furono più o meno di questo tono:
"Io non ho mai provato niente del genere, è una sciocchezza" .
"Sono vent'anni che vado a cavallo, non mi è mai successo.
"Si tratta di costruzioni mentali, di frutto dell'immaginazione, è una legenda metropolitana".
"Personalmente, al contrario, ho provato dolore, quello che dici è soltanto una fantasia, un mito".

Eh si, ammesso ma non concesso che le risposte fossero sincere, potete credere a questi poareti, essi non sentono niente di sensuale, perché, in realtà, essi non sentono niente del tutto!

Eh oui, et ces cavalières et ces cavaliers ont raison. Ils ne sentent rien de sensuel, et, en réalité, ils ne sentent rien du tout.

Il mio manuale è dedicato a queste disgraziate, che, rigide sui loro cavalli non possono sentire niente, e, ignorano che ci possano essere delle donne che provano piacere a cavallo, non riescono neanche a concepire che possano addirittura sentire leur clitoris gonflé, raide, le gland sorti, et dans leur vagin qui se transforme en fontaine.
Esse ritrovano a cavallo la "posizione Andromaca", a squola non ce lo dicono, ma Omero descrisse questa posizione 3000 ani fa, posizione che - stranamente - si appella anche "all'amazzone".

Volete che vi faccia un disegnino?

Attenzione, il più delle volte, nella maggioranza dei hasi, non si raggiunge l'orgasmo ma si mantiene - con diverse intensità - quella fase che gli scisciscienziati, i sessuologhi appellano "plateau" e questo vale anche per i maschietti, infatti, il perineo ha una sua sensiblità erotica, anche se è imparagonabile con quella della vulva.

Come che sia, andare a lallo ci fa stare bene, sono sensazioni piacevoli che vanno dalla leggera euforia, al "godimento solitario e furioso" gioornalmente ripetuto della protagonista di "FOU?".

Bene, siamo negli ani 2000, JYLG ripete la domanda ai suoi allievi... molto è cambiato (in Francia) ed ecco le risposte....
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 10, 2018, 10:42:11 AM
Citazione da: Miky Estancia - Novembre 08, 2018, 03:25:22 PM
Citazione da: alex - Novembre 08, 2018, 11:36:47 AM
La questione della femminizzazione dell'equitazione mi pare altrettanto interessante come quell'altra questione, se è nato primo l'uovo o la gallina. Oggi. l'equitazione è quello che è.



Concordo.
Mi sembrano più che altro seghe mentali.
Per carità,  ognuno si fa le seghe che vuole, però trovo più interessanti le discussioni dove si parla di cose pratiche....per me (ed è un mio parere personale, ognuno è  libero di  pensarla come gli pare), questo argomento è interessante al pari del coordinare cuffiette con paracolpi....su una scala da zero a 10 sta a 1.....sarà perché vado dal parrucchiere al massimo due volte all'anno?  :dontknow:

Cara Miki, sarà pure onanismo cerebrale, ma come sto cercando di dimostrare. il "ploblema" esiste e non è che ignorandolo si autorisolva.
Definire quest'argomento futile al pari delle cufiete è da ippocrita, pereché, essendo tu donna et professionista di lalli sai benissimo di hosa parlo, tanto più che hai "partecipato" alla fondamentale pubblicazione della Ravello: Passione di donne, losoloso, la Roberta è stata bollata conil lieto epiteto di "cretina" e fu chiusa lì.

Losoloso, affrontare l'argomento può far scappare le clienti, ma può essere una occasione di crescita, JYLG l'ha fatto e tu lo stai facendo, forse a tua scajola.

Il fatto che tu sia passata dai materialissimi lalli da carne allo effimerissimo argomento "equilibrio", dimostra che sei nella giusta direzion... certo è presto per ciacolar come JYLG, ma si puuò cominciar così:

Il lallo è un energetizzante:
basta la sua presenza magnetica;
ancora di più: toccare la sua pelle, il suo corpo, le sue membra:
di più: questa energia vis-a-vis  aumenta se l'uomo gli sale in sella;
e raggiunge l'acme nell'equitazione, l'energia passa attraverso la stretta delle gambe, e risuona attraverso il bacino, infatti le due spine dorsali - del lallo e del cavaliere - sono intimamente legate dai movimenti musicalmente accordati.
Così il cavaliere può entrare nel  mistero del movimento del cavallo, capire le andature e verificare la locomozione che non è solo trasporto ma energia vitale, vis vitalis:

... il resto a poi.

Il tuo affffetionatissimo, ha raggiunto - ahilui - la pace dei sensi, ma sa ancora coglier la differentia tra una sega, sia pur essa mentale, e una metaforica scopata matura e completa.

Alla fine metterò gli autori e i libri/i siti di riferimento, ti anticipo che definirli segaioli mentali mi pare per lo meno azzardato... poi fai tu, come già è stato detto da una autorevole utante di questo foro: "ognuno è libero di dire le sciocchezze che vuole"...

AHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHHHHHHHHHHAAAAAAAAAHHHHHHHHHH
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: BigDream - Novembre 13, 2018, 09:19:32 AM
Questo week end sono stata in Normandia e ho assistito ad una partita dei campionati di Francia di Horseball femminile.

Caro RdM avresti dovuto vederle, altro che lallo puccioso e cuffiette coordinate... queste c'hanno le contropalle, noi tutti in confronto possiamo andare a fare lana.

Quindi come vedi, come abbiamo già detto e ripetuto mille volte, non per forza tutte le donne che montano a cavallo sono sfigate e portano solo negatività allo sport.
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 13, 2018, 10:50:03 AM
Mia B.D. ma i dettto questo, il ploblema - se vogliam chiamarlo problema - è la deriva/la trasformation dell'equitazione (nel cosidetto mondo avanzato) in quanto movimento globbale lallista.

Dirotti di più, la mia trasformatio, è dovuta anco alla freequentatio di questo inclito, da semper i veri uomini di lalli e moltissimi cavallari... (mai esistite le donne di lalli, tantomeno le cavallare) sono stati in qualche modo "lallisti".

Un mio vecchio amico di "cavallinitudine" nel ueb mi chiese: - "quand'è cominciato il lallismo? Conosci episodi di lallismo storici?".

Belle domande! Pur essendo il massimo "lallistologo" italiano, non ci avevo pensato seriamente. Per rispondere, bisogna stabilire cosa si intende per lallismo; dettoin poche parole, il lallismo è una sorta di "imbecillità" assimilabile allo stato di beozia nel quale si trova l'innamorato nel pieno della fregola.
In varia misura, l'innamorato - in quello stato - fa cose che farebbe mai normalmente, crede all'inverosimile, esce dagli schemi della ragione e della logica, è disposto a sacrifici e a spese pazze, fa "beate figure di mierda" ben felice di tutto ciò...chi di noi - almeno una volta nella vita - non si è trovato in questo stato ?
Normalmente, questo stato di ottenebramento mentale va scemando e ben presto si rientra in un sano rapporto affettivo più o meno durevole, oppure ci si manda allegramente "aff***ulo" e tutto finisce lì.

Coi lalli, spesso succede che la beozia duri tutta la vita e vedi gente di 70anni
convintissima che qualsiasi lallo può esser condotto solo con una capezza
speciale e che la ferratura sia stata un'invenzione dannosa e superflua e che
il lallo si possa educare "giocando", senza costrizioni/punizioni.

Se è vero che l'uomo ha sempre sfruttato i lalli, spesso brutalmente, è altrettanto vero che un innato trasporto e un sincero amore per i lalli è sempre esistito ed è istintivo nella nostra specie... Giacomo, il mio nipotino - a 2 anni - "impazziva" per i cavalli, bisognava vederlo perché non lo si può descrivere.

Quest'amore, ha trovato in ogni epoca e in ogni luogo la sua espressione nella letteratura, nella scultura, nella pittura, le rappresentazioni artistiche del lallo non si contano; - dagli ignoti artisti della caverna di Lescaux a Picasso, da Omero a Muir : - ma costoro non erano lallisti.

Lo stesso dicasi delle stranezze di Caligola e di tanti altri potenti nella storia, sappiamo di mangiatoie per lalli fatte d'avorio intarsiate d'oro, di bardature arricchite di corallo e d'argento, sappiamo che in alcune culture i condottieri si facevano seppellire con le loro armi e coi loro lalli et le loro concubine: - ma questa gente non era lallista.

Mio nonno - fece per 50anni il carrettiere - quando il suo lallo si ammalava - lo accudiva giorno e notte... gli stava vicino, gli parlava dolcemente, lo accarezzava, dormiva con lui: - ma don Raffaè non era un lallista.

Il generale L'Hotte piange "come un vitello" quando è costretto a lasciare Sabine, la sua prima vera cavalla:  ma il Generale non era un lallista.

Quando è morto mio padre non ho pianto, purtroppo era già "andato" con la mente da tempo; ho pianto senza ritegno quando Fiorello - steso a terra, la testa tra le mie braccia - ha fissato il cielo senza più vederlo: - ma io non sono un lallista.

Di episodi storici di vero e proprio lallismo...


Quì fermo il pippone ma la storia continua, se la volete cognoscere chiedeto.
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: BigDream - Novembre 13, 2018, 11:10:25 AM
Appunto, quindi non è che in realtà la percentuale di "vero lallismo" non sia in realtà poi così alta come pensi? Ovvio che esiste, ma come la intendi tu secondo me non è poi così diffusa.
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 13, 2018, 02:06:53 PM
Cara Luna, so benissimo che la realtà è fatta di cacca e sangue, dunque, il lallismo, quando si scontra con la vita quotidiana cede lo passo.

Altra cossa è questo foro dove se non parli di cuffiette e "PLOCCIO" sei emarginato...
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: milla - Novembre 13, 2018, 03:02:06 PM
Ma quando mai un utente (nel pieno delle sue facoltà mentali eh perché ci sono stati casi che. ..capisciamme ) che ha affrontato argomenti 'seri ' è stato emarginato? Esempi?
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: Luna di Primavera - Novembre 13, 2018, 03:07:51 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 13, 2018, 02:06:53 PM
Cara Luna, so benissimo che la realtà è fatta di cacca e sangue, dunque, il lallismo, quando si scontra con la vita quotidiana cede lo passo.

che c'entro io? :icon_eek:

se mi stai scambiando con big dream ti avviso che ci rimetti, lei è molto più giovane e più bella e col cavallo più figo AHAHAHAHA
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 13, 2018, 04:03:10 PM
Cara Luna, perdona il simpatico vecchietto, si vede che eri in cima ai miei penzieri, scherzo... si tratta solo di rimbambimento galoppans.

Il vostro affetionatissimo vi considera tutte giovini e belle solo per il fatto che siete donne... attenzione, non mi riferisco al vile "purché respiri" anzi il quel campo fui piuttosto selettivo... o forse selezionato, ma perché credo fermamente che voi siete il vero "sale della terra", l'unica speranza di riscatto per l'umanité...
Titolo: Re:LA MINACCIA DELLE "DIABOLICHE" CARAMPANE A CAVALLUCCIO.
Inserito da: Luna di Primavera - Novembre 13, 2018, 05:15:32 PM
eeeeh esagerato