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Peso nei tallon

Aperto da raffaele de martinis, Dicembre 05, 2018, 05:53:51 AM

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raffaele de martinis

Ma che dici?

Non sono i cavallari che criticano gli accademici, ma gli accademici che criticano i cavallari... ricordi come definisti tu e la povera Bionda, l'equitazioone di JDO?

Anzi, noi cavallari sofffriamo del complesso di inferiorità verso voi colti accademici.

Devo dire che forse coi ponigheims et l'orseboll si va nella direzione giusta, i bambini devon giuocare col lallo, è la migliore maniera per aqquisire - a loro scajola - il sentiment...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Citazione da: milla - Dicembre 07, 2018, 04:40:42 PM
Lasciando da parte l'aspetto estetico (sembra che stia facendo sci nautico) io sapevo che sedersi troppo indietro sulla sella (cosa che mi pare inevitabile tenendo le gambe così avanti) porta a gravare sulle reni del cavallo. No buono.

Non è così, il peso lo tiene la sella che è posta tal quale a quella inglese, a quella uestern, a quella maremmana.

Piuttosto la differenza è questa:

https://www.youtube.com/watch?v=LkYKBdCz8Hk

In questo video, il Maestro monta un lallo già fatto, e l'assetto è uguale a quello di JDO che a sua volta è uguale all'assetto classico "alla francese".

In quest'altro, monta un lallo in addestramento, e l'assetto è cavallaro, è vero sembra che faccia sci, ma quello da neve, le gambe si muovono nella stessa maniera, nelle curve: interna dentro e pesante, esterna indietro e leggiera.

https://www.youtube.com/watch?v=ULXzbOewnqc

Mani, spalle et equilibrio del lallo meriterebbero approfondite discussioni a parte.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

#32
Infatti ti davo ragione e se leggi bene ho scritto che "non possiamo obbligare tutti a fare gli accademici".

Giustifico i "cavallari", sono stato "cavallaro" e penso che tentare di impostare una persona in maniera accademica in senso stretto fin da subito equivale a disgustarla. La gente deve/dovrebbe provarle tutte da sola e divertendosi.

Detto questo, ribadisco inguardabile e inaccettabile per il povero cavallo, dal mio POV (point of view), il modo di stare in sella di JDO e Pollito. Non stiamo parlando di ragazzini o cavallari principianti ma di gente arrivata all'apice e che costituisce esempio. Dovrebbero, avrebbero il dovere di mostrare qualcosa di meglio. Se quei signori hanno ottenuto e ottengono 100 con quel modo lì, otterrebbero 200 stando in sella in modo più riguardoso x la schiena della bestia il che significa dare al cavallo la possibilità di fare ancora quel qualcosa in più.

Non cercano di meglio ancora, sono convinti che come fanno sia il top, tu sei convinto che quel modo sia il top. Ce ne faremo una ragione e come detto, lo giustifico e lo prendo per quel che è, non potendo certo dimostrare il contrario per convincere chi è già convinto...

Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

Riesco a rispondere ?

Forse si.

Caro Max, JDO è stato una "apocalisse" nel s.o. Polito è quanto di meglio c'è - attualmente - nell'addestramento dei lalli da polo.

Loro hanno anteposto la sostanza alla forma.
Se avessero seguito le norme accademiche non avrebbero raggiunto quei risultati.

La cossa strana è che ambo e due, pur così lontanissimi culuturalmente et geograficamente hanno adottato gli stessi metodi, le stesse assette.

Perché?

La risposta è tresempl.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Si può fare un paragone con altre discipline artistiche, la danza, la musica, il canto, eccetera, in cui un approccio "classico" è la via maestra (ma non l'unica...)?
NO.
Per il semplice motivo che queste arti usano lo stesso corpo umano o uno strumento inanimato, entrambi completamente controllabili da chi pratica l'arte. L'equitazione invece usa altro - un essere vivente, con cui si può comunicare ma che ha una sua autonomia e una sua "libertà", nel senso che può scegliere di assecondare o di non assecondare, di collaborare o di resistere. Immaginiamo quanto sarebbe diversa la musica se un violino emettesse una nota diversa dopo lastessa azione del violinista, a seconda del suo umore..... Quindi l'equitazione, IMHO, si basa sì sulla tecnica, ma soprattutto sulla capacità di "sentire" (non ascoltare: JDO) il cavallo e adeguare istantaneamente le proprie azioni alle sensazioni che si avvertono.

Mi piacerebbe essere in grado di giudicare, vedendo uno bravo in sella, la sua sensibilità e il suo tatto. Mi basterebbe. Ma come è stato detto, per giudicare un'arte non basta sapere.... occorre saper fare.  :dontknow:


La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Il lallismo è un fenomeno da semper esistito et semper esisterà, che è stato messo in risalto per un periodo passeggiero ormai passato... ovviamente mi riferisco al periodo di risalto.

Checchè ne dica Rox, la nuova realtà è: equitazione vs equitazione femminina... attenzione, il sesso di genere non ha alcuna importanza, Alex - un bel maschietto -  con quanto sopra, dimostra di appartenere (lo dice orgoglioso) alla secunda categoria; poker - che pare esser una femminuccia - alla prima.

Naturalemente, in mezzo c'è "unazonagrigia" dove ognuno si serve "a la carte" dall'una e dall'altra realtà, secondo la propria convenienza.

In quelle poche righe, Alex ha messo su almeno 6 singuli argomenti degni di discussione. Lasciamoli stare.

Questo topico riguarda il "peso nei tallon" che JDO considera (giustamente) una delle basi più importanti dell'equitatione, lovviamente, se non c'è la staffa, il peso lo sopporta solo il culo del cavaglier e la forza per restare in sella in circumatanze critiche, può essere esercitata solo dallo strignimento delle gambe.

L'evidenza ci dice che manco sviluppando i nostri "muscoli virginalis" come i bicipiti di Swarznegher dei bei tempi, ci potremmo reggere in sella in situazioni come questa:



A proposito, lo sapete che l'orsebol è nato in Argentina e si chiama "pato"?
Già, perché i miei amici gauci, si sollazzavano buttando a meta un papero, un pato, appunto... l'animal faceva da ballon da vivo o da morto? Questo non lo so, ma, conoscendo i pamperi, sospetto che fosse vivo.

Se trovate una formula efficace per definire l'assioma di JDO ditela non sono geloso; parafrasando Archimede, son arrivato a questo: datemi una staffa e a cavallo reggerò il modo... ma non sono soddisfatto.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...