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Apprendimento

Aperto da alex, Giugno 17, 2014, 08:56:30 AM

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alex

Niente pipponi (a meno che non diventino necessari).

Vorrei solo attirare la vs attenzione sul fatto che nell'apprendimento ci sono due componenti: i meccanismi di apprendimento, e i contenuti dell'apprendimento. I meccanismi di apprendimento sono innati, naturali, invariabili, non possiamo in alcun modo modificarli (tranne, forse, con una lunghissima selezione genetica).

Per quanto riguarda i meccanismi di apprendimento, qualsiasi tecnica e qualsiasi trucco di addestramento equestre (e non solo) non può che essere "naturale": non possiamo usare un meccanismo che non c'è, non possiamo modificare un meccanismo che esiste.

Per i contenuti è un altro discorso; ma per quello che riguarda i meccanismi di apprendimento, ogni forma di equitazione non può che essere "naturale" e quindi affermare che al contrario di altre una specifica equitazione è "naturale" è, IMHO, una chiacchiera.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

 :icon_rolleyes: :icon_eek: ........ d'accordo.

Non si spiegano però i tic, le evidenti alterazioni, fino ad arrivare alla pericolosità come conseguenza di metodi di "insegnamento" non conformi al "naturale" andamento delle cose.

Se ti devo chiedere se per favore mi passi il sale, te lo chiedo e tu se mi capisci me lo passi. Il fatto che sia possibile per me guidarti attraverso la cucina a suon di botte e calci nel sedere non rende la cosa automaticamente definibile "naturale". Anche perché, appunto, quasi subito l'evento apporterà "naturalmente" alterazioni al tuo comportamento: quando ti troverai in cucina con me il tuo comportamento non sarà più..... "naturale"....
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

#2
Mica detto che "naturale è bello". La selezione naturale e l'evoluzione non producono meccanismi e organi perfetti: producono meccanismi e organi migliori dei precedenti, e statisticamente buoni; ma con dei grossi, grossissimi difetti, che tuttavia sono accettabili per la vita dell'insieme degli organismi di quella specie; infatti, tutti quelli che sono risultati non accettabili sono scomparsi per estinzione.

Un esempio di etologia equina: di fronte a un pericolo, l'istinto porta i cavalli a fare due cose: raggrupparsi, e fuggire in gruppo a perdifiato. Funziona bene per tutti i predatori. Non con il predatore uomo, che nudo, piccolo, debole, disarmato materialmente, ma fornito di un'arma micidiale, il cervello, ha imparato fin dalla preistoria più antica che basta spaventare un branco di cavalli, e spingerlo in un burrone, e il gioco è fatto. Il cavallo ha seriamente rischiato di estinguersi anche così; nel continente americano potrebbe essersi estinto proprio così, per un "difettuccio" del suo comportamento istintivo.

Nell'esempio che fai, è completamente naturale che il risultato sarebbe che ti mollerei un cazzotto.  :horse-wink:

(PS. quanto è sciocco il correttore di parole sconce, e quanto è facile fregarlo.... )
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Io sapevo che la caratteristica che ha transitato il cavallo nei secoli è la sua adattabilità.
Quindi non la sua capacità di apprendimento, ma la sua adattabilità.

Difatti la fuga verso un burrone non presuppone adattabilità. Mentre l'addomesticamento e l'addestramento la presuppongono e funziona. Funziona nei limite della sua adattabilità.

Il cavallo si adatta al peggio del peggio, ma superato un certo limite va "fuori dai gangheri anche lui" e.... difatti generalmente in quei casi finisce al macello come "cavallo difficile", "pericoloso", etc.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Sono d'accordo!

Ma l'adattabilità è un concetto più vasto, la capacità di apprendimento probabilmente può essere considerata una sua parte, e in ogni caso parlavo dell'apprendimento animale in generale - con l'occhio puntato verso il cavallo, ma senza alludere a qualche "peculiarità" del cavallo. Mi sembrava interessante distinguere, nell'apprendimento, i due aspetti: "contenente" (il meccanismo, che è, IMHO, naturale e quasi immodificabile) e "contenuto" (le cose apprese attraverso quei meccanismi, variabili a seconda delle circostanze).

Con il tempo sto sviluppando una particolare antipatia per la parola "naturale", quasi un segnale di imminente fregatura, quando è usata a scopo pubblicitario.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Ah beh!!!!! Se tocchi il tasto "business".....

Diciamo che il concetto di "naturalità" di qualcosa in commercio si può misurare dalle sue conseguenze vs le sue aspettative.

Una crema di bellezza "chimica" dà aspettative maggiori nell'immediato di una "naturale", ma per contro è probabile che a lungo andare ti sciolga la faccia. Una crema "naturale" sarà molto vicina all'effetto placebo ma darà la sicurezza di qualcosa che non ha conseguenze.

Difatti, in equitazione più ci si avvicina al "natural" e meno ci sono aspettative di ottenere qualcosa (i proprietari quasi non montano più - contenti loro), più si va verso il suo opposto cioè la meccanicissima e artificiosissima alta scuola e più sono alte le aspettative di risultati strabilianti!
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.