Rileggiucchiando qua e là il lavoro di Raffaele, mi ha colpito l'umiltà di L'Hotte, dove afferma che il suo è un metodo fra i vari metodi possibili, senza pretese che sia IL metodo.
E ripensando ad alcune discussioni fatte in questo forum su cosa sia una "buona equitazione", in "buon metodo", un "buon aiuto", fattomi aiutare da La Palisse ho trovato una buona risposta: una buona tecnica equestre è quella con cui si ottengono buoni risultati. :icon_rolleyes:
Aggiungerei solo, per rendere la definizione pressochè perfetta: "con il minor dispendio possibile di energia del cavallo e del cavaliere".
Semplice, no? :firuu:
Semplicissimo, ed altrettanto vero.
Talmente vero che, in effetti, il mondo equestre si sta interrogando,in gran parte, sul concetto di "buon risultato".
Il tema è proprio questo. Cosa è un buon risultato in equitazione?
La mia opinione è che il buon risultato si riconosce da tre elementi:
- stabilità del risultato medesimo
- positiva influenza sul benessere fisico del cavallo (in un mondo ideale) ovvero limitazione estrema dei danni fisici all'equino (più realisticamente)
- piacevolezza estetica (è molto soggettivo, ma sono di quelli che "ad un certo livello forma e sostanza si fondono")
Il "calmo, in avanti, dritto" di l'Hotte mi pare un eccellente riassunto di un buon risultato (qualsiasi cosa si faccia). Il primo è premessa di tutti gli altri; e già quello, che pure è un risultato parziale, è difficile da ottenere e in molti casi basta e avanza per giudicare un metodo "no buono" a colpo d'occhio.