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Doma, domatori e cavallerizzi.

Aperto da raffaele de martinis, Gennaio 21, 2019, 01:27:53 PM

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raffaele de martinis

Quando il Cavallo si beve la briglia, overamente fa chiomazzuoli, benche l'uno & l'altro vitio si può correggere con la qualita della briglia, nondimeno ora mi pare, come poco avanti promisi, quando parlai delle briglie, di dirvi questo modo, il quale è degno da stimarsi.

Prederete poco piu di un palmo di cordella, che sia sottile a modo di un duplicato & grosso laccio, & legate un capo di essa all'occhio della briglia di sotto il barbazzale, & dapoi riversate al Cavallo il labro disotto, & ivi ponetegli questa cordella fra il detto labro, & la gengiva, dove sono incastrati i denti, voltandola nella banda dell'altro occhio, al quale legherete l'altro capo parimente come la legaste all'occhio di prima; & quan to maggiormen te la legherete tirata, tanto piu sara la briglia gagliarda: & se voi annodate dall'una ban da et dall'altra i nodi, non s ara mai huomo che di tal misterio si aveda. & notate, che in cambio di quella cordella se gli potrebbe ponere una catenetta. Et questo giova non solo in castigarlo che non si beva la briglia, & non solo totalmente lo corregge, che non faccia chiomazzuoli, ma anco il piu delle volte a Cavallo, che porta la lingua di fuora, fara che spessa la ritiri dentro, & lo alleggerisce quando si appoggia piu di quel che gli conviene, & s'egli fosse duro di barre, con questo artificio si fara leggiero, di sorte che non potra con esse far difesa, ne forza. Et questa cosa non solo con le briglie gagliarde, ma con ogni semplice cn none, o scaccia fara il simigliante.


Questo brano è tratto dal "Grisone" mirabilmente chiarificato da Alex.

Come avete visto, i cavallerizzo padre di tutti i cavallerizzi di ogni luogo et di tutti i tempi, si affida ad un espediente "cavallaro", passato anche agli honori dei testi di veterinaria, per corriggere un lallo troppo "furbo".

Trattasi della "catena catanese", l'estremo rimedia contro i "furbi", infatti, quì da noi in Trinacria, diciamo: Par farghela a on furbo, ghe vole on furbo e meso.

Mi pare che già raccontai della giù menta sottoposta al lieto tratta
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...