• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

« precedente - successivo »

raffaele de martinis

#2775
Moment!

Quì non si parla di eccellenze, di questo, già ne parlammo e dissi che Valentino Rossi e tutti i suoi concorrenti, per avere quei risultati devono cominiciare a 4/5 anni con le minibaic, lo stesso dicasi per Roseberg, Hamilton e Fittipaldi, che per fare la Formula Uno devono cominciare a 6/7 ani coi gocart.
Portai questi lieti paragoni ad esemplo, pereché, chiunque di noi abbia guidato una moto in piega o una auto in derapata sa che questi mezzi si sentono/si controllano col "culo radiologico" tal quale lo lallo.
Tutti i grandi cavaglieri hanno cominciato a montare da infanti, da Fillis a JDO, da Baucher a Mancinelli ad Oliveira, a L'Hotte, a Rousselet, :



Su questo non c'è discussione!

Ma non per nulla accennai agli addetti ai mercati del bestiame, ai mulattieri et ai commerciante di Sanfratello... lo feci per rispondere alle angoscie del buon Alex che sono codeste:

Stai dicendo che l'unico modo di capire veramente i quadrupedi è iniziare a dieci anni facendo i mulattieri per vari decenni? >O, alla mongola, montando in sella da bambini senza scendere più fino alla tomba? Può essere. Ma allora, che stiamo a parlare? Dillo chiaro, che chi non ha avuto la possibilità di un contatto quotidiano e profondo con cavalli, e uomini di cavalli, fin dall'infanzia, non può capire e non capirà mai. La facciamo più breve.

Maravigliomi che personcine intelligenti come voi non arrivino a capire - da sole - la differentia tra le tante "squole di relatione", i giuochetti, e le liete scemate  più o meno parrelliformi che i bravi orsmen propongono e la realté.

Ma di questo - come dissi - ne scriverò nella Imbalsamata.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Karl ha cominciato dopo aver lasciato gli studi da dottore... quindi a vent'anni o giù di li... c'è speranza per tutti quindi.

Conta quello che uno ha dentro... poi lo puoi incanalare più nella tecnica o più nell'istinto ma devi averlo dentro.

Immagino che avendo avuto la possibilità, milioni di figli di carrettieri e mulattieri siano andati con viva soddisfazione a lavorare in asettici studi in città e che meno della metà siano rimasti a seguire la vocazione del carrettiere... di quelli rimasti a vivere col bestiame quanti sono provetti horseman? Quasi nessuno, la maggiorparte si accontenta di saperci avere a che fare per metterli fuori al mattino e dentro la sera senza problemi per riuscire in tempo a vedere la partita in tivù. Cosa dovrei imparare da costoro?

Magari invece dalla città esce un figlio di avvocato con la passione per i cavalli e che a forza di studiarli e con la passione arriva a capire certi meccanismi meglio di qualunque vecchio carrettiere. Perché no?!

E' quello che hai dentro che conta.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

PokerFace

appunto.
ce l hai di default. o non ce l hai.

raffaele de martinis

#2778
Ecco come nomerò il mio nuovo metoda: Equitazione Sensazionale!

Dopo quella sentimentale e quella in morbidezza vualà l'equitatione delle sensazioni tutta basata sulle sensazioni che ci dona lo lallo... ma sono indeciso, forse  la nomarò: "equitazione senzazionale",  senza azioni sfruttando le qualità telepatiche dello lallo  - che come tutte sappiamo -  è ben fornito.

Un certo Blake, negli anni 70 del s.s. - quando andavano di moda: "di che segno sei?", le effemeridi, il paranormale e gli oroscopi sciscientifici, "dimostrò" le doti paranormali dello lallo, ecco, quelo sarà il prossimo aptudait del mondo del lallo, noi ragase non aspettiamo altro!

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Vi faccio notare che non esiste UNA parola italiana per "horseman" (la migliore approssimazione è "uomo di cavalli", ma non è UNA parola) e men che meno di "horsemanship". La mancanza di una parola è indice certo di mancanza di interesse riguardo al concetto. La nostra equitazione ha due origini: quella nobile da guerra e da parata, e quella sportiva inglese. In entrambi i casi, al cavaliere non era affatto richiesto di essere nemmeno decente in horsemanship, se ne occupavano altri. A rigore, per fare Equitazione non serve nemmeno saper condurre bene un cavallo a mano; se ne occupa uno dei "servi" (siano essi garzoni, groom, o militari di bassa leva).

Per i soggetti che menziona Raffaele, non c'è bisogno che qualcuno lo insegni, lo sanno da sè come sanno camminare.

Per chi oggi si avvicina all'equitazione, se vuole impararlo qualcuno glie lo deve insegnare.

Questo è un motivo del MERITATO successo di Parelli et al; la loro equitazione non nasce nè dalla guerra o dalla parata, nè dallo sport; nasce dal lavoro con i cavalli. E si sforza di insegnare "horsemanship" prima ancora che "equitation". Un merito enorme.



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

e chi l ha detto che è un merito?e a cosa serve essere horseman o uomocavallo se non si fa equitazione.
ma soprattutto, non conosco nessuno che sia diventato uomocavallo grazie a corsi stage metodi lezioni.
ci sono cavalieri o uomini di cavalli da una vita che erano gia uomocavallo e sono diventati modaiolamente horseman.
ma non esistono persone che non avevano rapporti col cavallo che siano diventati horseman.
chi parellizza ottiene qualcosa, se è metodico e paziente.
ma qualcosa francamente non è molto. certo, sempre meglio di niente. ma il "forse meno di niente" si puo ottenere anche con il metodo mariuccia, il metodo fava, il metodo sega, il metodo sotomaior.
poi certo c è da parlare di equitazione.. che centra zero con cavallouomonave.
e allora, perchè non dedicarsi a manshippare altri animali???

raffaele de martinis

Bravo  Poker, la strada è quella, ma risparmiati per l'Imbalsamata.

Caro Alex le tue idee sono un cicinin confuse, tutti i grandi cavallerizzi son stati anco grandi orsemen, grandi uomini di lalli, anche se è vero che non si "abbassavano" a domare e a scozzonare i lalli che addestravano quella attività era reputata  da scavezzacollo, lo facevano solo per spasso personale, vedi d'Aure.

Quelo che dici forse valeva per una certa nobiltà debosciata e per degli ufficiali supariori della minchia: anche allora c'erano i "lapo" di turno che invece di scassare ferrari scassavano pregiatissimi lalli.

Ma dei "sussurratori" che si dicie? Perché non se ne parla più?

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Giusto ieri o ieri l'altro un "principiante" di wikisource ha messo il dito nella piaga riguardo a un annoso problema. Alle volte, chi ha le idee confuse può vedere più chiaro di chi ha le idee chiare: soprattutto coglie meglio la confusione.

Quanto dici vale per i cavallerizzi, non per i cavalieri; e comunque dei "grandi" al neofita che per la prima volta tocca un cavallo non gliene può fregar di meno: sarebbe un imbecille se tentasse di emularli. Se invece è intelligente deve partire da zero; con la forca a spalare letame, certo, ma prima il cavallo nel box deve incapezzarlo e portarlo fuori dal box - è da qui che si parte.

Prima di criticare chi insegna o tenta di insegnare la horsemanship, occorre che tu possa metterti nei panni di questo neofita assoluto. Io sto dalla sua parte e capisco benissimo i suoi problemi, ed è lui che voglio aiutare; non certo max, o poker, o te, o Nicola.....

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

si ma alex...
guarda  che non serve proprio niente per portare fuori dal box un cavallo.
sai quanti groom rumeni, indiani, moldavi che non hanno mai toccato un cavallo trovano lavoro nei maneggi e ivi lavorano serenamente per decenni senza fare nessun tipo di percorso sul cavallo?
migliaia e migliaia!
nella gestione il cavallo è esattamente come qualsiasi altro animale da fattoria.

siamo all'assurdo. siamo arrivati a un punto a cui alle persone va fatto un corso perfino per respirare. un paio di mesi fa ho visto un video finalizzato ad insegnarci come sederci per fare la cacca nel modo corretto.. è veramente assurdo...

non devi esultare del fatto che si siano create scuole che insegnano ai cretini a fare la cacca, ti devi invece incavolare del fatto che c'è gente che è diventata così cretina da aver bisogno di un videocorso per cagare.

capisci quello che voglio dire? non dobbiamo essere grati alla sigaretta elettronica perchè aiuta (forse) i tabagisti a smettere di fumare, dobbiamo essere sconcertati che ci siano persone che son diventate tabagiste!!

alex

I groom rumeni che lavorano nel mio maneggio in Romania lavorano con i cavalli da esbosco. "Li hanno visti già"  :horse-wink: e comunque, anche se non li avessero mai visti, lavorano a contatto con i cavalli 8-10 ore al giorno 5-6-7 giorni alla settimana, non appena mettono piede (e mano...) in un maneggio italiano.

Conducono i cavalli alla longhina come dico io - come mi è stato insegnato - e non come gli verrebbe spiegato da molti istruttori di equitazione. Se non capisci la difficoltà, non puoi metterti in contatto con un principiante curioso; non puoi sentire alcuna "empatia", non vedi e non senti le sue difficoltà. E se non le vedi e non le senti, non puoi insegnargli nulla.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#2785
Già, gli stallieri rumeni, ricordo Victor, la sua familia faceva ippotrasporti con un carrellone gommato... l'andammo a trovare,  mi pare che raccontai del loro lallo assassino... l'ippicida!

Care ragasse, Poker ha fatto un ottimo esempio, ma voglio raccontarvi un racconto che racconta un episodio "strano" di cui fu protagonista Luigi, il commerciante di Sanfratello del quale presto vi racconterò il sua aspetto fisico, vi racconterò il suo modus vivendi e vi racconterò del suo dialetto della lingua gallico.italica che si ciacola su quelle montagne.

Era nel suo capannone, dove son messi alla rinfusa, vacche, vitelli e lalli.
La maggior parte li ha allo stato bravo o semibravo, nel capannone c'ha le bestie per il finissaggio.

Asssieme al suo anziano padre entrano in un recinto dove ci sono 4/5 polledri di un paio d'anni, lalli sanfratellani di quelli tosti,dividono dal gruppetto un bel soggetto sarà stato già 400 kili, Luigi lo fa entrare in un reparto più piccolo del recinto, sempre con la massima calma, bofonchiando chissàchecosa, si avvicina al lallo con la capezza in mano, stacca dalla parete una stecie di battifianchi di quelli che si mettono nei camions per dividere i lalli durante il viaggio, e, con naturalezza, incastra il lallo tra la parete e il battifianchi, lasciando il polledro conla testa che da verso l'uscita della trappola, si mette appoggiato alla precaria struttura e gli infila la capezza di corda chiudendola poi con una mano sola, dopo di ché esce col lallo alla mano che, appena capita la situescion,  comincia a tirare... il resto non ha importanza.

Il fatto è che era la prima volta che si incapezzava quel lallo, dopo gli domandai: ma fai sempre così?
No - mi rispose - la prima volta di solito usiamo la canna o il palo: ma questo si vedeva che era "un padre di famiglia".

Ecco, lui "vedeva" che era un soggetto docile, così come Tom Bass vedeva i ploblemi di Belle Beach e li risolse bellillamente... Tom e Luigi sono amboedue - "su pianeti lontanissimi" - due uomini di lalli o se più ti piace  tuorsemen.

...

Andare a lezione di orsemen è una colossale presa per il culo: quelo che ti inzegnano son trucchetti della minchia quello che "vedevano" Luigi e Tom niuno te lo può insegnar.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

PokerFace

eh si.
è quella la ciulata.
che per quanta passione, quanto tempo, quanti soldi uno abbia, certe cose non si possono insegnare o comprare.
però si può comprare un super cavallo, che rende superfluo il tatto, il senso.
se non puoi diventare horseman puoi sempre comprare un manhorse, un cavallo che sa far funzionare qualsiasi uomo.

dovremmo coniare il termine manhorseship ahahahahahahahhahahaahahahhaha

alex

Sì, è il vecchio discorso che i cavalieri normali non devono occuparsi nè preoccuparsi di addestramento.

La considero una delle peggiori cose dell'attuale modello standard di istruzione equestre.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

:'equivoco in cui cadiamo/in cui fanno cadere noi ragasse poarete, per mi, è claro, maravigliomi come facciate a non vederlo.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

L'equivoco maximo che io vedo in questa dicotomia cavaliere/addestratore è il seguente: "Nel momento in cui avvicinate un cavallo, e molto più quando lo montate, il cavallo inevitabilmente e sempre apprende. Lo vogliate o no, ne siate consapevoli o no. E' essenziale che ne sappiate qualcosa, perchè altrimenti il cavallo apprenderà cose che voi non desiderate che apprenda e che non vi rendete conto che gli state insegnando".

Non esiste pratica di equitazione che non sia al tempo stesso, in senso lato, addestramento, consapevole o inconsapevole, giusto o sbagliato.



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.