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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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raffaele de martinis

#3645
Poareta sei talmente conditionate dalle tue letture che non vedi l'evidenza.

Il motivo, la spinta per la nascita dell'equitazione accademica a Napoli è stato l'esibizionismo, lo sfarzo, la pompa, la parata, a tutti gli effetti era ed il dressaggio lo è ancora uno sport per dimostrare l'eleganza e lla manegavolezza del lallo manegevolezza adatta alle parate assolutamente controproducente in battaglia.
Naturalmente, i militari se ne appropriarono subito e a tutt'oggi,  passa un'idea - del tutto bislacca - che l'A.S. deriva dalla stilizzazione dei movimenti di attacco e difesa insegnati al destriero da combattimento nel medioevo, falsissimo!
O addirittura - come dice il Nostro quà sotto - erano l'addestramento del cavallo da guerra fino all'introduzione massiva delle armi da fuoco.

Infatti leggo:
Così  (con l'arrivo della polvere da sparo)
la  levata, la  corvetta,  la  sgroppata,
la  capriola, movimenti che  i cavalli,
appositamente addestrati,  compiono
per attaccare il nemico  e  per  difendersi
nei  combattimenti corpo a corpo, sono dimenticate
e non vengono più insegnate, semplice-
mente perché rallentano la mobilità e la
velocità del cavallo. Colgo l'occasione
per annotare che questi movimenti, cor-
vetta,  dal  salto  del  corvo,  sgroppata,
capriola,  dal  salto  del  capriolo  o  del
capro  o  del  caprone,  chiamati  oggi
"salti di scuola", sono stati descritti e così
si  trovano  nominati  per  la  prima  volta
nella storia dell'equitazione nei libri dei
maestri  italiani  del  Rinascimento  (circa
1450  fno  alla  fne  del Cinquecento.


Allora, se è vero che queste arie - perché riunite -  rallentano la velocità e la mobilità del cavallo, è altrettanto vero che, se pur non esistevano falconetti, spingarde, archibugi e sputafuoco, prima dell'invenzione della polvere da sparo, imperversavano gli archi (micidiale il long bow), i giavellotti, le frecce, le balestre, le catapulte e i trabucchi che erano  altrettanto letali, per non parlare di picche, lance e alabarde strumenti micidiali in mano ai fanti...

La fonte delle credenze di Sissy continua:

i principi dell'equitazione praticata allora dai
maestri,  detta  equitazione  di  scuola,  il
cui principio fondamentale è la "riunione"
del cavallo, perché  soltanto un cavallo
riunito,  cioè,  per  spiegare  brevemente,
un  cavallo  che  si  è  sottomesso  con  la
parte anteriore del corpo, testa e collo,
alle redini e con la groppa alle gambe
del  cavaliere,  solo  un  cavallo  così  ri-
unito può essere veramente rispondente
nel  bel mezzo  della  battaglia


Quì, il Nostro prende una cantonata di spigolo, nessuno gli ha detto che la più grande potenza militare a cavallo è stata quella di Gengis Kahn?
Ecco cosa dice - a proposito delle arie d'alta scuola -  il Colonel De Saint-Andrè, già Capo Cavallerizzo del Cadre Noir ed eruditissimo uomo di lalli: ...tutte queste arie, non avevano altro scopo che dimostrare la perfetta maestria del cavaliere e l'obbedienza e l'eleganza armoniosa del cavallo, al contrario, la maneggevolezza nel combattimento, restò la preoccupazione dominante dei popoli orientali.

Infatti, i mongoli costituirono - in groppa ai loro cavallini - il più grande impero (terrestre) di tutti i tempi; quei cavalli, tutto erano tranne che riuniti ma erano velocissimi e manegevolissimi e coraggiosissimi - quello che ci voleva in battaglia - pertanto fecero un culo così alle cavallerie europee, a cominciare da quella teutonica e da quella russa che, di certo, mammole non erano.

Il Generale, il più grande cavallerizzo militare di tutti i tempi, aglievo prediletto di Baucher, quando diventò cavallerizzo capo alla squola di equitazione di Saumur, vietò categoricamente il metodo Baucher e le sue riunioni, adottando il sistema di d'Aure (altro suo maestro)  un caprilliano ante litteram.

Quando divenne direttore generale della scuola,  ma, addirittura anche quando era in pensione,  si scagliò come una furia (secondo me sbagliando)  contro chi tentava una fusione tra i metodi di Baucher e quelo di d'Aure, vedi che fine fece il comandante Dutilh... poareto!

Lui concesse la pratica dell'equitazione accademica/del dressage solo agli ufficiali coi propri lalli personali.

Eppure L'Hotte amava sinceramente il suo Maestro, commoventi sono le parole con le quali lo ricorda, ma, da grande uomo di lalli, qual'era, capisce benissimo che l'alta squola può esser dannosa in mani non preparate ed è inutile in un campo di battaglia dove - per salvare la pelliccia - ci vuole agilità, velocità e prontezza di risposte non le liturgie compassate del dressaggio.

Infatti,  riservò gli insegnamenti di Baucher alla "ripresa dei cavallerizzi", che sarebbe poi diventata il "Cadre Noir", strumento di esibizione della storia della Scuola di Saumur, appunto.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

sissy

 Riporto a grandi linee qunto ho precedentemente scritto,perchè,probabilmente si identifica la riunione solo nelle figure molto riunite e spettacolari,come le arie alte,ma non è così,la riunione,omeglio la capacità di riunirsi,va identificata nell'elasticità dei movimenti,nella loro leggerezza,nella capacità di portare peso dei posteriori.

Detto questo nessuno potrà dire che i Mongoli non avessero cavalli riuniti,già il fatto che fossero maneggevoli presuppone la capacità di essere elastici.


Altra cosa, non ho detto che il dressage derivi dall'equitazione militare, caso mai è il contrario.

Nel mio brevissimo excursus sulla storia dell'equitazione,ho tralasciato l'era in cui vi fu un declino dell'arte equestre,compreso il medioevo.

Torna in auge con il Grisone,nella cui epoca l'arte equestre eracomplementare all'attività di guerra.


E' vero che con l'invenzione della polvere da sparo e altre cose simili si privilegiò più la capacità di "fuggire" del cavallo,rispetto a quella di movimenti virtuosi e questo contribuì a un diverso approccio all'equitazione (avevo scritto anche questo),ma sono cose che non deviano dalla elasticità del cavallo,qualità principale della riunione.




alex

Allora è chiaro. Chiunque monti un cavallo agile, "scattante", apparentemente non intralciato dal cavaliere nei suoi movimenti, allora lo sappia o no monta un cavallo riunito, mongoli e cavallari vari compresi.

E io tapinello che ritenevo che la riunione fosse lo spostamento del peso sui posteriori, fino alla riunione massima, in cui il cavallo porta il 100% del peso sui posteriori, e quindi può sollevare gli anteriori da terra, nella posata.... Mi aveva ingannato il vecchio Mueseler, che evidentemente aveva le idee poco chiare. Purtroppo è tardi per farlo ravvedere.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

questo è un cavallo mirabilmente riunito.

Tutto ciò che sta fra questo e la "schiena non rovesciata" va bene,dimostra un buon lavoro muscolare del cavallo,maggiore sarà la  flessibilità delle articolazioni posteriori e migliore sarà l'elasticità e la compliance del cavallo ,che è quello che interessa.



questi sono  disegni dei Cavalieri Mongoli,non mi sembra che ci sia una differenza abissale.


Va da sè che tante cose si possono fare con il cavallo "rovesciato",ma vengono male e il cavallo "dura" poco.

prendiamo esempio dalle corse...

sissy

Citazione da: alex - Giugno 05, 2017, 08:59:47 AM
Allora è chiaro. Chiunque monti un cavallo agile, "scattante", apparentemente non intralciato dal cavaliere nei suoi movimenti, allora lo sappia o no monta un cavallo riunito, mongoli e cavallari vari compresi.

E io tapinello che ritenevo che la riunione fosse lo spostamento del peso sui posteriori, fino alla riunione massima, in cui il cavallo porta il 100% del peso sui posteriori, e quindi può sollevare gli anteriori da terra, nella posata.... Mi aveva ingannato il vecchio Mueseler, che evidentemente aveva le idee poco chiare. Purtroppo è tardi per farlo ravvedere.

Certo,un cavallo leggero è un cavallo che lavora con gli anteriori leggeri, e che quindi ha la le articolazioni posteriori molro flessibili,in gradi di portar peso.

Poi esistono leandature molto riunite dove la riunione è massima e le andature allungate dove è richiesta la capacità di riunirsi,

Un galoppo allungato non lo può fare un cavallo che non è in grado di "caricare il posteriore".

Si sbaglia spesso,perchè si identifica la riunione con le  andature riunite,ma queste ultime sono solo un aspetto di questa caratteristica.

Se la riunione fsse solo un cavallo chiuso,allora basterebbe tirare le redini e chiudergli il collo,invece è tutt'altra cosa,è leggerezza dell'anteriore,elasticità, facilità delle andature,rispondenza alle richieste di aiuti minimi.

Si può avere un pessimo piaffe,una pessima levade,una pessima appoggiata senza riunione,o meglio con una riunione falsa

raffaele de martinis

Dimmi, gentilissima Sissy, perché fai fare ai tuoi lalli dei maestosi passage?
Perché metti il tuo lallo in un superbo piaffero?



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Aimè non capisco più niente. Come fa un cavallo a fare un galoppo qualsiasi, se non è capace di portare tutto il peso sui posteriori, nel momento del "salto in avanti" che è caratteristico del galoppo? Ok, nel canter e nel canterino il "salto" non c'è, ma in qualsiasi galoppo normale?

Mi viene solo in mente Carducci e S. Martino:

     La nebbia agli irti colli
         piovigginando sale....


Però è vero: fra quella "mirabile riunione" e i disegni dei cavalieri mongoli (con beneficio di inventario.... le rappresentazioni pittoriche dei cavalli in movimento spesso sono assai poco fedeli, per secoli è stato rappresentato un galoppo assolutamente immaginario) non c'è quasi alcuna differenza.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

#3652
Aggiungo una nota da barefuttero: si afferma che i cavalli che lavorano molto in riunione hanno una particolare deformazione degli zoccoli dei posteriori - la "punta lunga" - identica a quella che si riscontra nei cavalli laminitici; infatti anche il cavallo laminitico è indotto, a causa del dolore prevalente agli anteriori, a portare più peso sui posteriori, tenuti "sotto di sè". E' curioso che la riunione prolungata e abituale  provochi una deformazione patologica degli zoccoli dei posteriori, non trovate?

Per quanto riguarda la "mirabile riunione": ok sono miope, ma mi sembrerebbe che quel cavallo sia sotto la verticale e che la nuca non sia affatto "il punto più alto" dell'incollatura; insomma, in rollkur. La mirabile riunione coincide con il rollkur?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

@Raffaele: ti ricordo che avevi promesso un approfondimento del ramener - rileggerò JDO per prepararmi. Vorrei inoltre incoraggiarti a leggere il capitolo iniziale di Mazzucchelli, dove descrive la sua "illuminazione tardiva" - l'italiano è scoraggiante, ma fatti forza e cerca di capire se c'è una relazione con quella illuminazione e le tue riflessioni attuali sull'equilibrio del cavallo. Vedi: https://it.wikisource.org/wiki/Dell%27obbedienza_del_cavallo/Prefazione ed eventualmente i primi capitoli.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2017, 09:22:14 AM
Dimmi, gentilissima Sissy, perché fai fare ai tuoi lalli dei maestosi passage?
Perché metti il tuo lallo in un superbo piaffero?

Mai detta una cosa simile

alex

L'invito a leggere e commentare Mazzucchelli lo estendo anche a te, sissi. Sono pochi gli autori che, sulla base dell'esperienza di un bel pezzo di vita fra i cavalli con grandi responsabilità, affermano "Fidandomi dei principi dei Maestri non avevo capito niente, adesso le cose risultano molto, molto più facili". Molto interessanti anche gli ultimi capitoli del libro, sull'allevamento semibrado in harem.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

Citazione da: alex - Giugno 05, 2017, 09:32:56 AM
Aimè non capisco più niente. Come fa un cavallo a fare un galoppo qualsiasi, se non è capace di portare tutto il peso sui posteriori, nel momento del "salto in avanti" che è caratteristico del galoppo? Ok, nel canter e nel canterino il "salto" non c'è, ma in qualsiasi galoppo normale?

Mi viene solo in mente Carducci e S. Martino:

     La nebbia agli irti colli
         piovigginando sale....


Però è vero: fra quella "mirabile riunione" e i disegni dei cavalieri mongoli (con beneficio di inventario.... le rappresentazioni pittoriche dei cavalli in movimento spesso sono assai poco fedeli, per secoli è stato rappresentato un galoppo assolutamente immaginario) non c'è quasi alcuna differenza.


Guarda,spesso si prendono frasi coniate senza dar.loro l'effettiva valenza, "il portar peso sui posteriori "significa lavorare con le anche abbassate,ma non per un attimo... e questo è ciò  che fa un cavallo riunito,abbassa le anche ruotando il bacino in avanti per la durata del lavoro ,ora piu'ora meno, a seconda dell'esercizio.

Ritornando alle foto e disegni,ripeto che la  capacità  riunirsi e quindi di far lavorare bene la schiena, inizia con la decontrazione della mascella e la flesso estensionedelle articolazioni posteriori, quando si vede un cavallo che non rovescia l'incollatura (e di  conseguenza la schiena) significa che et sulla strada giusta,lavora bene,se arriverà  ad abbassare le anche più  che può, lavorerà  benissimo.

Nel salto ostacoli si vedono cavalli che  saltano rovesciati,eppure saltano...magari se saltassero  con l'utilizzo giusto della schiena,sarebbe una cosa migliore.

sissy

Citazione da: alex - Giugno 05, 2017, 01:32:38 PM
L'invito a leggere e commentare Mazzucchelli lo estendo anche a te, sissi. Sono pochi gli autori che, sulla base dell'esperienza di un bel pezzo di vita fra i cavalli con grandi responsabilità, affermano "Fidandomi dei principi dei Maestri non avevo capito niente, adesso le cose risultano molto, molto più facili". Molto interessanti anche gli ultimi capitoli del libro, sull'allevamento semibrado in harem.

Grazie;lo leggerò  volentieri,ma vedi,io sono come San Tommaso, credo solo a quello che vedo e quindi,racconto le mie esperienze, proiettandole un po'più  avanti.
Non faccio né arie alte,né passage o piaffe,però  il mio obiettivo attuale é  quello di andare verso la riunione completa,la strada é  quella.
Sto con chi fa quegli esercizi,vedo,chiedo,apprendo...
Sarebbe diverso se  avessi imboccato la strada sbagliata,d'altronde lo vedo con il mio cavallo cosa ho ottenuto partendo da sotto zero!

alex

Io al contrario diffido molto da quello che vedo; tutto il mio lavoro sta proprio nel vedere e constato che io vedo cose che altri, meno esperti,  non vedono, e non vedo (aimè) cose che altri, più esperti di me,  vedono.  :dontknow:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Citazione da: sissy - Giugno 05, 2017, 01:21:42 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2017, 09:22:14 AM
Dimmi, gentilissima Sissy, perché fai fare ai tuoi lalli dei maestosi passage?
Perché metti il tuo lallo in un superbo piaffero?

Mai detta una cosa simile

Allora vuol dire che il passage manco sai dov'è di casa, e il piaffero - per te - è ancora un mistero... o no?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...