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dove sono i maschi??

Aperto da Luna di Primavera, Maggio 23, 2016, 04:52:34 PM

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Jimmyhaflinger

Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 28, 2016, 12:47:36 PM
Il traffico... una invenzione moderna:

https://www.youtube.com/watch?v=kpWbp4kx7uQ

Già Xenophon (2400 a.C.) e il Grisone (1550) indicano giolivi sistemi per abituare i lalli al traffico... al lieto traffico dei campi di battalia.

Ai tempi, i carrettieri si vantavano di avere "un purosangue", in realtà si trattava di bestie da carretto leggermente insanguate.
Comunque, i carrettieri di lungo cabotaggio non volevano assolutamente  i "mollaccioni" che erano utilizzati sopratutto nei moli marittimi, negli scali ferroviari, nelle industrie nelle campagne dove spostavano grandi carichi per brevi tratti lento pede.

Tra PSI  e mollaccioni non c'è storia... e comunque non si può mischiare la lana colla seta... cosa c'entra tutto ciò coi maschietti fuori dai maneggi  solo Iddio lo sa.

fai paragoni campati in aria...

quel traffico di carrozze aveva 1/10 della velocita' e della pericolosita' del traffico moderno motorizzato... e sopratutto sia i conducenti che i pedoni ecc erano perfettamente abituati ad avere a che fare con i cavalli... non c'erano i topi di citta' che non sanno neanche cosa sia un cavallo e ti vengono attaccati al culo facendo jogging o ti sfrecciano a bruciapelo a 70 all'ora con lo scooterone smarmittato...

quanto ai campi di battaglia... beh e' un paragone assurdo... su quei cavalli c'erano soldati temerari con anni di addestramento alle spalle... non era certo gente che cade se il cavallo scarta...

il mio TPR "mollaccione" comunque mi ha portato fino a quasi 1000 mt di quota senza allenamento... alla sera il mio era uno dei pochi cavalli a non essere stremato nonostante io fossi uno dei cavalieri piu pesanti

e sopratutto e' un cavallo su cui si puo' contare sempre... se scivolo o mi incasino ecc. si ferma all'istante prima che possa cadere, e' sempre facilmente controllabile in qualsiasi situazione anche montando a pelo ed in capezza, e non ha mai reazioni di fuga ecc...

quello che c'entra col discorso dei maschietti, e' che tu classifichi i TPR, Comtois, Frisoni come cavalli da lallisti e attribuisci sempre il lallismo alle donne... io invece sono un lallista masculo...


raffaele de martinis

Il lallismo non è una esclusività di genere, anzi, si articola in varie sfaccettature e, comunque, il lallismo è stato superato dai fatti, dalla femminizzazione.

Venerdì 17 febbraio 2012, scrivevo questo:

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/02/il-lallismo.html

Il 19 Gennaio 2016 in riferimento a quanto sopra scrivevo quest'altro:
Sono passati 4 anni dall'apertura di questo post, si comincia a ben delineare la trasformazione del lallismo in qualcosa di ben più profondo:
la femminizzazione (non ho scritto apposta la parola corretta: femminilizzazione) del mondo del cavallo, infatti, le donne sono diventate oltre il 70% di coloro che frequentano i cavalli....


Un "cretino", qualche tempo fa, esprimeva un concetto che oggi - noi ragasse - ignoriamo, abbiamo capovolto:
L'energia,  l'elasticità e la franchezza di azione del cavallo sono determinate dalla percentuale di sangue,  cioè dal suo grado di parentela più o meno stretto con le razze nobili: quella del purosangue arabo o del purosangue inglese. Senza esagerare si può dire che - nel cavallo da sella - il sangue supplisce a quasi tutte le eventuali carenze,  mentre - se mancasse - niente potrebbe sostituirlo. I cavalli comuni sono di ferro,  quelli di sangue sono d'acciaio.

Il "cretino", in un attacco di lapallissianite, così continua:
Poiché il cavallo da sella deve essere veloce e scattante, la prima qualità richiesta è la leggerezza, essendo la sua dinamicità inversamente proporzionale al suo peso...
... Tuttavia i cavalli di gran mole trovano il loro utilizzo come monta per cavalieri pesanti e corpulenti dal momento che - ovviamente - il cavallo porta tanto più facilmente il suo cavaliere quanto più il peso di questi è giustamente proporzionato al suo.


Domanda secca a Raffaele: hai prove provate che la femminilizzazione dell'equitazione stia già riducendo il numero dei cavalli "buoni"?

Il ploblema è che il concetto di buono - come ho detto sopra - è cambiato, per la maggior parte di noi ragasse questi sono "buoni":





Per me sono ottimi, ma sapete dove...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Bubba

Bionda che spettacolo di video! Me lo son guardata tutto, pur non capendo una parola.
Guatdandolo ho pensato a molte cose ma restando in " tema" ( si fa per dire) mi sembra davvero cge una vokta l' idea di buon cavallo fosse piu' o meno simile ovunquue mentre adesso ci sia una gran confusione.
I cavalli del video mi sembrano piu' bassi rispetto ai cacalli sportivi di oggi e ancge le loro andature sono meno accentuate.
Lo stesso nei quarter. Yellow Jersey a me piace ma probabilmente in un maneggio " inglese" nessuno lo. Valuterebbe buono.
Lo stesso per i psi o gli arabi.
La mia impressione e' che una volta una bella bestia fosse riconosciuta da tutti, mentre adesso ognuno valuta in base ai propri parametri/ esigenze.
Forse e' la troppa selezione che ha creato macchine perfette ed estreme, a danno della versatilita'.

Un tempo un mezzosangue faceva di tutto e i psi andavano alle olimpiadi.

Pure il quarter, cavallo eclettico per dfinizione, si e' diviso in tante " sottorazze". La vita/ il lavoro chiede cavalli eclettici e buoni, l' agonismo chiede cavalli specializzati ed eccellenti.

Noi lallisti.. chiediamo un cavallo che non ci uccida e sopperisca alla nostra mancanza di tempo o tecnica.  O forse no.



Jimmyhaflinger

Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 29, 2016, 03:36:50 AM
Poiché il cavallo da sella deve essere veloce e scattante, la prima qualità richiesta è la leggerezza, essendo la sua dinamicità inversamente proporzionale al suo peso...
... Tuttavia i cavalli di gran mole trovano il loro utilizzo come monta per cavalieri pesanti e corpulenti dal momento che - ovviamente - il cavallo porta tanto più facilmente il suo cavaliere quanto più il peso di questi è giustamente proporzionato al suo.[/i]

mi piacerebbe capire per quale motivo il cavallo "da sella" (concetto gia di per se' aleatorio) DEVE a tutti i costi essere veloce e scattante... e se a qualcuno non interessasse correre e saltare ma solo fare passeggiate in relax che se ne fa' della velocita' e dello scatto? visto che oltretutto non sono cose che non comportano inconvenienti: un cavallo veloce e scattante e' anche un cavallo piu difficile da gestire e piu pericoloso come reazioni...

un po' come dire che l'auto deve essere solo la Ferrari e le panda 4x4 vanno mandate tutte alla pressa perche' non saranno mai altrettanto veloci...

i cavalli pesanti sono cavalli facili e tranquilli che possono portare cavalieri pesanti ed inesperti (come il sottoscritto) a fare bellissime passeggiatone rilassanti...

ma c'e' altro... sono anche cavalli rustici e longevi... hanno raramente problemi di salute, invecchiano lentamente e bene e rimangono montabili fino ad eta' molto avanzata... col mio Lampo ho fatto intere giornate a sella fino a che non ha avuto circa 34-35 anni... oggi ha 40 anni e ci faccio ancora brevi passeggiatine per portarlo a pascolare...

io invece penso che il "lallismo" e la "femminilizzazione" di cui ti lamenti siano ottime cose... finalmente si sta cominciando a formare una generazione di cavalieri che ama il cavallo come animale e non come sport... finalmente si sta cominciando a vedere sempre piu gente che compra il cavallo con l'intenzione di tenerlo fino a che non muore di vecchiaia...

io ricordo quando ho cominciato ad andare a cavallo 22 anni fa'... era uno schifo... i cavalli erano trattati alla pari di motorini, venivano comprati, usati, consumati e rottamati... era raro vedere in giro cavalli piu vecchi di 15 anni... non essendoci ancora la possibilita' di metterli "NON DPA" come oggi, praticamente erano come le palline del flipper: potevano fare mille giri ma prima o poi finivano tutti nello stesso buco (il macello)

sinceramente non mi sembrano cose da rimpiangere...

Ina:)

Io sono d'accordo con te Jimmy.
Una persona che vuole andare in passeggiata in sicurezza, senza una grande tecnica equestre e soprattutto che desidera un cavallo molto molto freddo perché di uno con più sangue avrebbe paura fa benissimo a prendere un cavallo pesante, anzi, sarebbe stupido e pericoloso prendere un cavallo con un po' di sangue quando non si é in grado di gestirlo

Ogni cavallo ha la sua indole e le sue "specialità", quello che io trovo sbagliato e con poco senso, é usare cavalli in attività non adatte a loro per egoismo personale..come se io mettessi un esile cavallino a tirare i tronchi, per carità, li tira anche, ma non é il suo lavoro, sarebbe meglio utilizzare un cavallo con una struttura più adatta
La cosa che a volte a me da " fastidio" é il voler screditare le altre razze (sia da una parte che dall'altra).
Uno é libero di prendere un cavallo pensante, ma che non mi venga a dire che in piano o sul salto é piú bello di un cavallo leggero, così come chi sceglie un cavallo insanguato e esile non si venga a lamentare se non é freddissimo e molto forte
É tutta una questione di necessità personali

raffaele de martinis

"Uomo di cavalli", personaggio che non aveva/non ha un corrispondente femminile.
Noi ragasse d'oggi, non sappiamo che - questa espressione - aveva una forte connotazione positiva e lo "uomo di cavalli" era un punto di riferimento, una certezza che racchiudeva in se, oltre il saper cavalcare, anche/sopratutto la conoscenza dei lalli acquisita sul campo a prezzo di una lunga esperienza personale, spesso, supportata da una solida tradizione famigliare.

In Itaglia, a partire dagli anni 70 del s.s. a seguito della democratizzazione, o meglio della massificazione dell'equitazione, questi capisaldi son venuti a mancare, non sono stati più riconosciuti.

I  parvenus, i novellini, le ragasse che si sono avvicinate allo lallo negli ultimi 20/25 anni, non sospettano neanche della loro esistenza, infatti, si domandano:

... mi piacerebbe capire per quale motivo il cavallo "da sella" (concetto gia di per se' aleatorio) DEVE a tutti i costi essere veloce e scattante...

Già, non lo capirà/non lo capiranno mai dato che la culutura equestre - specie in Itaglia - è stata completamente distrutta, infatti, quando i cavalli facevano i cavalli, i "mollaccioni" facevano ciò che sapevano/dovevano fare, punto.

Ci son voluti millenni di selezione, l'allevamento elevato a precetto religioso, con sansioni punissioni tremende per creare il lallo ariano, il berbero e poi l'Arabo e dunque il PSI... i cavallo che più cavallo non si può.

Oggi - stranamente - non esiste al mondo rassa di lallo da sella decente che non abbia una % più o meno significativa di "sangue nobile" nelle vene.

Ovviamente, ognuna di noi può sollazzarsi montando ciò che vole:



Come al solito, vi segnalo che quello che ho appena scritto non è farina  del mio sacco ma di un paio di "cretini" che hanno passato la vita a studiare il lallo ma non solo quello.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Jimmyhaflinger

Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 29, 2016, 06:26:41 PM

Già, non lo capirà/non lo capiranno mai dato che la culutura equestre - specie in Itaglia - è stata completamente distrutta, infatti, quando i cavalli facevano i cavalli, i "mollaccioni" facevano ciò che sapevano/dovevano fare, punto.


non ti viene in mente che magari il mondo cambia? oggi ci sono in giro molti piu cavalli rispetto a quando c'era la cultura equestre che piace a te...

oggi per chi ha il cavallo ci sono fiere, raduni, feste, festicciole, balli country ecc... una volta non c'era un tubo...
figurati che qui noi abbiamo persino una discoteca con le poste per i cavalli...
questo perche' oggi il cavallo e' molto diffuso ed e' alla portata di tutti, non solo come soldi ma anche come capacita' di condurlo... grazie ai mollaccioni facili e tranquilli (che non sono solo i comtua' ma anche i paint, i quarter ecc)

non capisco proprio di cosa bisognerebbe essere nostalgici...
dei tempi in cui il cavallo "da sella" era un lusso sfrenato alla portata solo di nobili e ricchi sfondati?
dei tempi in cui i cavalli raramente arrivavano alla vecchiaia?
dei tempi in cui i cavalli da tiro o comunque non sportivi erano solo oggetto di ridicolizzazione e nessuno ne sospettava nemmeno le qualita'?
dei tempi in cui le passeggiate ed i trekking a cavallo praticamente non esistevano e non esisteva nessuna struttura per i pochi che provavano a farli?


carodubbio

Raffaele sei fuori categoria ,

numero 1 :complimenti:

alex

Anch'io non vedo i motivi di un fondato pessimismo.

Quanti erano, un tempo, i praticanti di una eccelente equitazione, della Equitazione che è arte? Mica poi tanti; forse meno di oggi. Il fatto è che oggi sembrano pochi perchè - rispetto al periodo più nero dell'equitazione, i primi decenni del dopoguerra - adesso è cresciuto a dismisura il numero di coloro che praticano un'equitazione senza e maiuscola, un'equitazione "normale" senza pretese; oppure, con pretese sì, ma con risultati mediocri. E allora? Dove sta il problema? Chi vuole un cavallo eccellente, perchè è un cavaliere eccellente, lo trova. Chi si accontenta di un cavallo così così, giusto per lui, che è un cavaliere così così, ne trova a bizzeffe di tutti i tipi, e se lo gode con piena soddisfazione, sempre che abbia l'intelligenza di sapersi accontentare.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Jimmyhaflinger

io vedo tutt'altri rischi per il mondo del cavallo... in particolare la crisi economica e la burocrazia...

ma tolti questi due possibili ostacoli secondo me le prospettive sono buone... il cavallo non e' piu un lusso riservato a ricchi, nobili, militari ecc... i costi sono calati e finalmente la "plebe" se ne e' appropriata, ed e' diventato un modo per stare in compagnia, fare festa ecc... ed e' sempre piu concepito come un'amico, un cagnone su cui si puo' montare e non un banale attrezzo sportivo...






Jimmyhaflinger

in tutto questo bisogna anche ringraziare la disponibilita' di cavalli "mollaccioni" facili e tranquilli, che siano quarter o Comtois ecc... che hanno consentito a tanta gente non abbastanza salda di nervi per gestire un cavallo caldo, di poter montare in tranquillita'

raffaele de martinis

#131
Citazione da: alex - Maggio 29, 2016, 11:42:09 PM
Anch'io non vedo i motivi di un fondato pessimismo.
Quanti erano, un tempo, i praticanti di una eccelente equitazione, della Equitazione che è arte?

Mio caro, il tuo giolivo cavallaro non si riferisce affatto alla "arte equestre" (quella sopravvive et è migliorata et forse migliorerà ancora) e neanche agli eccellenti praticanti (ai tempi erano i nobbili e i marmittoni) che sopravvivono anche nelle vesti di tante donne vedi: dressage, spetaccoli equestri et sports in generale... e sopratutto non rimpiange affatto i loro tempori.

Mi riferisco alla massificazione et alla femminizzazione della "equitatione" sotto gli oculi di tutti.

La massificazione a scapito della democrazia et la femminizzazione degli uomini (pur restando etero) a scapito della mascolinità sono due fenomini evidenti nelle società "avanzate" dettate dalle lobbies femminili, i disagi del masculo occidentale sono fin troppo chiari, ma non è questa la sede per analizzarli.

Nell'ambiente del lallo - per ragioni che ormai dovreste ben cognoscere - il fenomeno della femminizzazione è assai più evidente et esasperato che nel resto della sosaieti.

Il pessimismo, in qualsiasi uomo di cavalli sopravvissuto, è grande.
La Sicilia, da oltre 3000 anni è "terra di cavalli": fenici, greci, arabi, normanni e sopratutto arabi hanno contribuito a formare un cavallo indigeno ben preciso dalle caratteristiche orientaleggianti, tipicizzato in due razze eccellenti: la sanfratellana e il PSO.

Bene, il commercio dei cavalli non da competizione è sostenuto dai commercianti che importano sopratutto (scarti) di: frison, spagnuoli, e - mi dicono  - anche di comtuà.

I costosi lalli - a colpi di lunghe criniere e appariscenza e imponenza e a movimenti da carrozzieri - mandano al macello gli economici cavallini siciliani: forti, frugali, mansueti, affidabili, resistenti...

Prima o poi passerà una legge sostenuta in Itaglia - stranamente - da una donna:
http://www.greenme.it/informarsi/animali/9842-carne-cavallo-brambilla-legge

Allora la demolizione sarà completata, sarà la fine del cavallo e il trionfo dello lallo.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Vedo che hai interpretato letteralmente, ma estensivamente, la domanda iniziale del topico: Dove sono i maschi?

Bene, l'umanità intera sta attraversando un momento di crisi, le prossime due-tre generazioni dovranno affrontare di petto il problema; e questa situazione, l'hanno causata i maschi. Le cose cambieranno comunque, e molto; sia che si sperimenti qualche soluzione, sia che si rinunci; ma non sarà rimpiangendo il passato - costruito dai maschi - che si troverà la soluzione. La mia unica speranza di una soluzione ragionevole è la femminilizzazione non solo dell'equitazione, ma di tutto: dei valori, dell'economia, della politica, del modello di sviluppo. Noi italiani siamo all'avanguardia nella crisi; dovremmo vederla come un'opportunità, non come una vergogna. La denatatilità italiana, ad esempio, io la vedo come un'occasione straordinaria, non come un disastro: è il futuro con i suoi problemi e pure con le possibili soluzioni, non è affatto un segno di decadimento.

Restare lì, nostalgici del passato, è solo la premessa per ripetere gli stessi errori; ma non possiamo ripeterli a lungo, non c'è più nè il tempo nè lo spazio.

Il cavallo semplicemente seguirà il destino dell'uomo; i pochi cavalli che non lo seguiranno saranno quelli liberi, inselvatichiti, sempre che gli si lasci lo spazio necessario per sopravvivere, almeno in qualche landa desolata.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Bene, vedo che hai inrettangolato il ploblema... abbiamo avuto la Taccer, abbialo la Merchel, avremo la Clinton, l'incubo continua!
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Dopo alcune migliaia di anni di predominio maschile, e di mentalità e valori maschili, che hanno condotto al bel risultato del mondo di oggi, avresti forse il fegato di darne una responsabilità alle pochissime donne di potere che hai nominato?

Un vecchio cavaliere ed esperto di equitazione ha fatto, una volta, una affermazione sorprendente riguardo ai "sollazzi" dei cavalli (tipo sdraiarsi, sedersi, ecc.... le famose "cose da circo"): ha detto che gli ripugnano perchè offendono la dignità del cavallo. Non l'ho contraddetto, ma dentro di me ho sorriso, perchè vedevo in quella affermazione un vecchio retaggio di "cose maschie e onorevoli", come, innanzitutto, il combattimento e la guerra. Personalmente, non vedo nei sollazzi alcuna "offesa alla dignità del cavallo" superiore a quella dell'ottenimento della totale sottomissione, anzi: forse questa è un'offesa più grave. Ma resta un interessante squarcio sull'equitazione maschile, e sulla sua "onorabilità".

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.