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Da sella, da tiro

Aperto da alex, Ottobre 19, 2016, 12:05:04 AM

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alex

Ok, abbiamo constatato - anche se con qualche piccola polemicuccia - che su un cavallo da tiro si può piazzare una sella e divertirsi. Ma l'inverso? Ossia usare per il tiro un cavallo da sella?

Sfogliavo l'altro giorno in maneggio un vecchio libro, "Psicologia del cavallo", di Kiley-Worthington; mi riservo di leggerlo, l'autrice mi sembra un personaggio notevole, ma qui riferisco solo un particolare: lei, allevatrice e addestratrice di buoni cavalli da sella, suggerisce e raccomanda di addestrarli un po' anche per il tiro, e di fargli fare piccole cose come sarchiare i campi o tirare carretti nei normali lavori di maneggio; e dice che non solo fa bene ai cavalli, ma fa bene anche agli allievi, che vedono e imparano cose diverse.

Ovvio che il pensiero è andato a Tony e Miki,  che non sono particolarmente teneri nei miei confronti, ma che io apprezzo ugualmente  :icon_rolleyes:

Mi sembra che questo suggerimento della Kiley-Worthington sia pochissimo applicato; a voi piace?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

rhox

Ho avuto un paio di cavalli che oltre a sella andavano anche col calesse. Sicuramente interessante, ha un paio di inconvenienti tipo l'avete il calesse,i finimenti,qualcuno He insegni a te e al cavallo..
Poi bisogna saperlo fare o finisci che fai un lavoro controproducente rispetto alla sella..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

alex

Certo, hai ragione, i finimenti sono un bel problema (delicato e pure costoso); ma il problema maximo per me è l'ultimo, qualcuno che insegni a te e al cavallo Che percentuale di istruttori sarebbe in grado di farlo? Il 5%? L'1%? L'uno per mille?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

segreto

Io avevo un trotter e lì il problema non si poneva.
Non l'ho mai attaccato ma credo non avesse dimenticato nulla (anche io credo di non aver dimenticato, anche se sono quarant'anni che non salgo su un sulky).

Siamo, noi e i cavalli, delle memorie-incise.

Segreto

Idunas-Sanni

Bha, io tutta questa diversità non la vedo. Certo un cavallo da tiro pesante sarà sempre quel che è, non toglie che si lo può montare - anche bene - ma non è lo stesso come un cavallo tipo sangue caldo.
Tra gli ultimi pero non vedo nessun problema di attaccare e montare e nella storia era una cosa normalissima. Il Lipizzano è sempre stato sia da sella che da attacchi e così tanti altri cavalli (anche i lusitani, i vecchi cavalli olandesi e tedeschi e quanto ce ne). A Piber i cavalli vengono sempre prima attaccati a 4 anni e dopo domati a sella per poi passare l'approvazione. Se le femmine vengono approvate fanno le fattrici e basta ma una volta che escono dal allevamento passano di nuovo una fase di addestramento e poi vengono vendute.

Di sicuro è un vantaggio attaccarli prima e poi sellarli. Hanno già fatto allenamento fisico e imparato a collaborare, dopo la doma sotto la sella è più facile. Inoltre il cavallo ha quasi finito la crescita e ha già forza in conseguenza la doma è meno invasiva o dannosa per il corpo del cavallo.
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

Miky Estancia

Citazione da: alex - Ottobre 19, 2016, 12:05:04 AM
Ok, abbiamo constatato - anche se con qualche piccola polemicuccia - che su un cavallo da tiro si può piazzare una sella e divertirsi. Ma l'inverso? Ossia usare per il tiro un cavallo da sella?

Sfogliavo l'altro giorno in maneggio un vecchio libro, "Psicologia del cavallo", di Kiley-Worthington; mi riservo di leggerlo, l'autrice mi sembra un personaggio notevole, ma qui riferisco solo un particolare: lei, allevatrice e addestratrice di buoni cavalli da sella, suggerisce e raccomanda di addestrarli un po' anche per il tiro, e di fargli fare piccole cose come sarchiare i campi o tirare carretti nei normali lavori di maneggio; e dice che non solo fa bene ai cavalli, ma fa bene anche agli allievi, che vedono e imparano cose diverse.

Ovvio che il pensiero è andato a Tony e Miki,  che non sono particolarmente teneri nei miei confronti, ma che io apprezzo ugualmente  :icon_rolleyes:

Mi sembra che questo suggerimento della Kiley-Worthington sia pochissimo applicato; a voi piace?

Apprezzo molto la Marthe Kiley Worthington  :pollicesu: e mi trovo perfettamente d'accordo con il suo suggerimento (leggilo il suo libro....se è quello che penso, ti piacerà molto e troverai molti spunti interessanti).
Trovo che sia molto importante che il cavallo abbia la possibilità di ampliare il suo bagaglio di conoscenze e non limitare il tutto ad una sola disciplina; idem per gli allievi.
E hai ragione Alex, oggi questo suggerimento viene applicato pochissimo.
Almeno qui da noi in Italia, la preparazione è molto settoriale.
Chi fa salto, poco o nulla sa del reining o dell'alta scuola o degli attacchi ad esempio, e viceversa.
In questo modo, si perdono molte conoscenze, molte finezze che da una disciplina possono essere sfruttate con successo in un'altra.
E invece il pensiero ricorrente è: ma io faccio la disciplina X, non mi serve a una mazza e non mi interessa sapere del resto perchè non mi serve.
Per quel che attiene la mia esperienza, questo ragionamento è sbagliato. Infatti, nel nostro modo di addestrare, mettiamo tutte le esperienze maturate nelle varie discipline, dal lavoro agricolo, al lavoro in piano e in libertà, la bassa scuola, ecc. e i risultati sono molto buoni.

Apprezzo moltissimo molti colleghi d'oltralpe che hanno una preparazione tale che gli permette, con lo stesso cavallo da loro preparato, di uscire e piazzarsi in dressage, far spettacoli in alta scuola in collare, uscire in cross a carrozza e fare esbosco.

Perchè da noi ci sono poche strutture nelle quali il suggerimento della Marthe viene messo in pratica?
Perchè a molti interessa fare una cosa sola.
Perchè imparare tante cose è dispendioso.
Perchè studiare e apprendere è lungo.
Perchè certe discipline sono considerate di serie B...o da mentecatti nei casi peggiori.

Eppure, diversificare l'offerta ai propri soci, è una strategia vincente.
Lo sanno bene i miei collaboratori, che nel loro maneggino, propongono non solo le classiche lezioni di equitazione, ma anche volteggio, lavoro da terra, lavoro in libertà, lavoro in tondino, redini lunghe, lavoro agricolo, lezioni di teoria e a breve avranno anche la carrozza...
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

segreto

Hai ragione Idunas: l'attacco può predisporre alla sella.
Il mio non aveva mai visto la sella. L'ho sellato, gli ho lasciato la capezza sopra la testiera, ho fatto tre minuti di passo a mano, ho girato la longhina intorno a una traversa del paddock tenendone un capo nella mano sinistra con le redini del filetto e sono salito. Non ha fatto una piega. Ho mollato la longhina (che avevo agganciata con un pezzo di spago vicino al moschettone) e l'ho recuperata sempre tenendola nella mano sinistra. Poi, per il primo giorno, ho fatto dieci minuti di passo. Sono saltato giù e ho tirato il fiato.

Segreto

Miky Estancia

Citazione da: Idunas-Sanni - Ottobre 19, 2016, 02:55:40 PM

Tra gli ultimi pero non vedo nessun problema di attaccare e montare e nella storia era una cosa normalissima. Il Lipizzano è sempre stato sia da sella che da attacchi e così tanti altri cavalli (anche i lusitani, i vecchi cavalli olandesi e tedeschi e quanto ce ne). A Piber i cavalli vengono sempre prima attaccati a 4 anni e dopo domati a sella per poi passare l'approvazione. Se le femmine vengono approvate fanno le fattrici e basta ma una volta che escono dal allevamento passano di nuovo una fase di addestramento e poi vengono vendute.

Di sicuro è un vantaggio attaccarli prima e poi sellarli. Hanno già fatto allenamento fisico e imparato a collaborare, dopo la doma sotto la sella è più facile. Inoltre il cavallo ha quasi finito la crescita e ha già forza in conseguenza la doma è meno invasiva o dannosa per il corpo del cavallo.

Concordo con te Idunas.
Un tempo, era normale che con lo stesso cavallo, in settimana ci aravi il campo, la domenica mattina lo attaccavi alla carrozza e ci andavi a Messa e se avevi da andare a chiamare qualche vicino di corsa, ci zompavi sopra e via al galoppo.
Questa cosa si è persa perchè il cavallo è diventato uno strumento di svago e non di lavoro.
Quindi ci si può dedicare ad una sola disciplina e si è perso il valore del cavallo tuttofare.

Per quanto attiene la mia esperienza, è veramente vantaggioso, attaccarli prima e montarli poi.
I tempi di lavoro e apprendimento si riducono notevolmente.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

maya

Ho avuto per un periodo una cavallina meravigliosa,brava,buona,volenterosa,se non fossimo stati già in sovrannumero e la mia bimba fosse stata un po' più grandicella era perfetta. .un giorno le ho messo fascione e testiera e ho iniziato a condurla alle redini lunghe,il we dopo era attaccata al calesse,io non avevo la più pallida idea di quali accorgimenti prendere,per cui io ad intuito e lei con la sua intelligenza compensava alla grande le mie lacune, oggi la cavallina in questione è l'orgoglio del suo proprietario,perfetta a sella ed estremamente diligente attaccata.
Cavalli così fanno la felicità dei proprietari❤️❤️❤️

Idunas-Sanni

#9
Purtroppo è così. Una volta come dici tu sia allievi che cavalli erano preparati meglio.
Non solo al riguardo degli attacchi ma anche cavalli solamente da sella che almeno a livello base saltavano in campo e in campagna grazie a una buona base in rettangolo. Dopo se volevi andavi avanti e in fondo in una disciplina, ma la base era vasta.
Oggi i cavalli vengono straselezionati e inquadrati in una disciplina e devono già essere super macchine nei primi due anni. Una volta la doma durava due anni e poi cominciavi con l'addestramento vero e proprio specializzato in una disciplina se volevi. Intanto però non ci sono più cavalieri che sono all'altezza di queste macchine da guerra perché hanno imparato poco e male - non per colpa loro ma perché il sistema oggi è quello.

Il mio Holsteiner avrei voluto attaccare volentieri. Ma in mancanza di soldi e conoscenze mi sono limitata ad attaccare la slitta di bambini (quelli in legno) a divertirci nella neve.
Poi l'ho preparato due anni comunque da terra con la longe e la doppia longe prima della doma a sella. Una volta salita in sella era facilissimo perché conosceva tutto e soprattutto era fisicamente preparato. Doveva solo ritrovare un attimo il suo equilibrio con una persona in groppa, ma il resto era un gioco.
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

alex

Anche Asia ha avuto la sua esperienza di tiro; ha tirato me.... in bicicletta, ma l'ho già raccontato e non lo ripeto. Mano sinistra sul manubrio, mano destra con tre cose: collare a cui mi tenevo, longhina, e bacchetta.... Uno di questi giorni devo rifarlo!
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Jimmyhaflinger

il problema n.1 nell'usare cavalli da sella per il tiro e' che si schiodano... a meno che non si tirino veicoli molto leggeri, un cavallo leggero da sella non e' strutturato per sopportare a lungo gli strappi e le fatiche del tiro anche solo di una carrozza pesante

basta che guardate la differenza tra i garretti di un TPR e di un cavallo leggero...

diciamo che per tirare quello che un TPR puo tirare comodamente da solo ci vogliono 2 cavalli leggeri...

altra cosa: gli attacchi sono cosa ben piu delicata della monta a sella ed e' meglio avere un cavallo freddo e senza grilli per la testa se non si vuole andare sul giornale...