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Implacabile test per valutare un uomo di cavalli

Aperto da alex, Novembre 17, 2012, 09:32:10 AM

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alex

Adocchiando da lontano chi porta un cavallo alla longhina e capezza, inevitabilmente lo considero un test; chi non supera il test, ha paura del cavallo; e se ha paura del cavallo, il mio "pregiudizio" è che non è "uomo di cavalli", e che anche come cavaliere non sarà gran che, perchè chi ha paura non sarà mai sufficientemente rilassato, non riuscirà ad avere "sensibilità e tatto".

Il parametro che uso è semplicissimo: guardo come tiene la longhina. Chi ha paura, la tiene corta e leggermente tesa; chi ha molta paura,  la tiene cortissima, la afferra a un palmo dalla capezza; chi non ha paura, la tiene lunga e pendente, e tuttavia il cavallo gli resta a fianco, anche se nulla lo trattiene di forza; l'unico caso in cui la longhina si tende, è per occasionali e brevi indicazioni; poi torna molle.

Portare un cavallo così era la prima cosa che ci insegnava Lessio; apparentemente facile, a vederlo fare, ma.... mica tanto....  :icon_rolleyes:

Sono scusati solo quelli a cui è stato insegnato di fare così, e che non hanno avuto ancora il tempo di sottoporre OGNI cosa che gli è stato insegnato a critica profonda e severa; in questo caso, il test guizza via da chi conduce il cavallo e punta dritto sull'istruttore.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

madamen67

La longhina non va tenuta nè cortissima, nè molle "a pancia" perchè potrei inciamparci io come il cavallo. Se devo sollecitare Angelz a seguirmi tengo sempre la longhina morbida, avvicino l'altra mano al moschettone e lo tiro in modo leggero. Se tirassi da lontano potrebbe farmi il giro precedendomi, zomparmi in testa, saltarmi se le aggrada, etc.
Ma anche c'è un altro test sul modo in cui si porta alla lunghina: quello che mi resta in mano lo avvolgo a forma di otto e poi lo stringo nel pugno, e così faccio con la longia quando lavoro da terra. Tanti sono quelli che avvolgono la lunghina attorno alla mano e dita...poi i danni potrebbero essere seri   
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

raffaele de martinis

Bah !

A me insegnarono a tenere il lallo corto. per un semplice fattore di sicurezza corto va tenuto.

Forse il compianto Lessio vi faceva portare lalli a dondolo, io un lallo sconosciuto lo porto corto per principio, anche il Caimano - che conosco da 12 anni - lo porto corto, a volte cortissimo, di certo non ho paura di lui e dei lalli in generale ma lui sa quando è tenuto lungo, lo sente e se c'è l'occasione ti frega.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Ho visto Lessio rieducare un giovane stallone sanfratellano difficile (per colpa dei proprietari dotati di poco polso). Conoscevo Lessio come persona estremamente affabile, anche se emanava una strana durezza.... la si sentiva quando "ti trattava da cavallo" per far sentire all'allievo nel corpo e nella psiche cosa significa "una richiesta decisa": intimidiva.  Faceva passare immediatamente la voglia di resistere. Non per violenza.... per una forma inesplicabile di energia, "palpabile".

In quella occasione, con quel giovane stallone,  l'ho visto durissimo..... l'ho visto pretendere e ottenere che lo stallone non facesse sciocchezze; al primo accenno di stupidaggine, la reazione era istantanea e molto, molto, molto energica ed efficace. Ma la longhina, finchè il cavallo non pensava la sciocchezza, era neutra.

Chiarisco il senso della "longhina lunga": non lunga da inciamparsi, non lunga da permettere al cavallo di superarti, o di mettersi dietro di te; lunga quel tanto da permettere al cavallo di stare comodo al tuo fianco, nè troppo avanti nè troppo indietro, nè troppo vicino nè troppo lontano; diciamo un'ottantina di centimetri, con una leggera "pancia" a dimostrare che non vi è alcuna tensione. Per il "contatto" basta il peso della longhina + moschettone, meglio se con un bel moschettone pesante (dovremo parlare prima o poi della palla sotto il bosal, e del pesante moschettone della "corda Parelli", strettamente apparentata...). Ogni tensione in più deve essere vista come un  segnale da interpretare e da eseguire, come pure deve essere interpretato come un segnale la sensazione leggera di tensione laterale che provoca il moschettone "non a piombo", com'è se la longhina è molle.

I miei migliori esperimenti (coronati da successo) li ho fatti con il mio "stallone", il famoso pony Spirit, in grado di trascinare via un robusto uomo di scuderia.... lo portavano in giro con la longhina a catena, passata in bocca, per controllarlo più o meno. Lui si crede uno stallone grande e forte! E io lo porto in giro con la longhina "come diceva Lessio".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#4
In quella occasione, con quel giovane stallone,  l'ho visto durissimo..... l'ho visto pretendere e ottenere che lo stallone non facesse sciocchezze; al primo accenno di stupidaggine, la reazione era istantanea e molto, molto, molto energica ed efficace. Ma la longhina, finchè il cavallo non pensava la sciocchezza, era neutra.

Questa è un'applicazione classica dell'assioma che tutti noi pratichiamo nel portare un lallo alla mano, col chifney colla catena, con la capezza, con l'imboccatura, col capezzone ecc. ecc..

Caro dottore per il tuo sollazzo ti posto questo tubo: si parla di cani ma partendo dai cavalli, guardalo tutto e dopo averlo visionato - in una lunga fredda notte carsica - trastullati a leggere i commenti dei canisti italioti, sono assai istruttivi.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Le analogie fra addestramento (e riabilitazione) di cani e cavalli sono parecchie.... affidarsi a uno strumento è efficace; ma affidarsi soprattutto allo strumento che sta, molliccio e gelatinoso, all'interno del nostro cranio è in ambedue i casi un po' più difficile, ma più risolutivo e anche più sicuro.

Il "collare magico" mi fa venire in mente la marea di incredibili, complicatissime imboccature rinascimentali di Fiaschi, ognuna descritta "quella giusta" per un determinato cavallo.
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carodubbio

Tutte le mattine passeggio il cavallo a mano dopo il lavoro per piu di 40 minuti, passati a brucare .

Da quando tengo il cavallo ultracorto nei punti e momenti che so puo fare il cretino, non si e più mosso, in altri momenti lascio la corda lunga e sto lontano, ma quando vedo che si prepara non solo lo tengo ultracorto ma ci sto appiccicato alla sua testolina esplosiva :pazzo:

raffaele de martinis

#8
Carodubbio si comporta da vero uomo di cavalli, le regole dettate dal compianto Lessio sono pura teoria, un ingenuo tentativo di adattare la realtà ai nostri desideri.

Il lallo si tiene o corto o molto lungo, la lunghezza intermedia potrebbe essere letale.

In alcuni casi dobbiamo/è necessario tenere quel determinato lallo/in quella determinata situazione corto cortissimo.

Dirò di più, il Caimano mi ha lussato una clavicola perché - ad una presentazione - invece di mettere la solita catena alla barbozza ho usato una capezza tipo Parrelli...eppure ero già molto esperto e allora ancora abbastanza forte.
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alex

Ma guarda che discussione interessante su una apparente banalità.... sapete cosa mi ha fatto venire in mente questo topic? La discussione in atto sull'uso delle redini (e sull'intensità del "contatto") nelle diverse monte (alcune: inglese, MW, camargue), oltre, ovviamente, a quanto dice il fin troppo citato McLean, chiacchiarando con un utente che chiedeva lumi sulle difficoltà che deve attendersi passando dalla monta inglese alla MW.

Lasciamo perdere Lessio, per favore; l'ho nominato ma me ne pento. Inutile discutere le sue idee, che magari io ho completamente travisato e riferisco male.

Completo comunque il mio test. Ho sbagliato a dire che giudico dalla lunghezza della lunghina: in realtà giudico dal fatto che nonostante la longhina molle il cavallo cammina sereno a fianco di chi lo conduce; nè troppo avanti, nè troppo indietro, nè troppo vicino nè troppo lontano.

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raffaele de martinis

Allora non capisco, nè cosa intendeva Lessio nè cosa intendi tu.

Condurre un lallo alla mano ha una regola di base: - mano dx a 20/30 cm dal freno, l'altra tiene le volte della longhina della corda, punto.

Detto questo - a seconda delle circostanza - cambia il freno, cambia la lunghezza della longhina, cambia la distanza per portare il lallo.

I lalli sanfratellani - non domati - presi dal branco sono portati col capezzone a strangolo e con la corda lunga 7/8 metri e anche di più, il fatto necessita di uno o due aiutanti che vanno dietro.

I PSI all'ingresso delle gabbie sono condotti con la longhina attaccata al filetto non più lunga di 2/3 metri con la mano tenuta a pochissima distanza dal freno.

Gli arabi da sciò li tengono con una longhina di 4/5 metri e li conducono alla distanza di circa tre metri.

Cosa c'entra la distanza e la maniera di tenere la longhina con la paura del lallo solo Iddio lo sa.





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alex

#11
Parlo di cavalli calmi. Mica di cavalli spaventati, o di cavalli infuriati, o di cavalli non ancora ammansiti, da rieducare per vizi comportamentali seri.... parlo della regola, non dell'eccezione. Parlo di qualcosa non facilissima da ottenere, ma che deve essere il primo obiettivo: calmo. E dell'arte di fare in modo che il cavallo resti calmo, ma attento; insieme a chi lo conduce, come dev'essere insieme a chi lo monta; ma non per costrizione continua. Fate che il cavallo voglia quello che volete voi: tu citi l'Assioma, il mio obiettivo finale (non il mio assioma, detesto gli assiomi) è questo.

Chi sa condurre alla longhina un cavallo normale, in modo che sia calmo, attento e "insieme" a chi lo conduce, secondo me ha una marcia in più; e mentre lo fa, fa un lavoro quasi invisibile, ma importantissimo.

PS: non ho usato la parola calmo per caso.  :icon_rolleyes:
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alex

Citazione da: madamen67 - Novembre 17, 2012, 12:32:46 PM
Ma anche c'è un altro test sul modo in cui si porta alla lunghina: quello che mi resta in mano lo avvolgo a forma di otto e poi lo stringo nel pugno, e così faccio con la longia quando lavoro da terra. Tanti sono quelli che avvolgono la lunghina attorno alla mano e dita...poi i danni potrebbero essere seri

Dopo che mi hanno raccontato di pollici staccati di netto dalla mano  :horse-scared:, ci faccio attenzione anch'io.... mai anelli, sulla longhina  :horse-cool:
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raffaele de martinis

Tranne che nei casi di specie già citati:

Condurre un lallo alla mano ha una regola di base: - mano dx a 20/30 cm dal freno, l'altra tiene le volte della longhina della corda, punto.

Che i lalli siano calmi o agitati è secondario.

I tedeschi attaccano i puledrini al fascione della loro mamma per abituarli ad andar corti fin da bimbi.



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alex

CitazioneCondurre un lallo alla mano ha una regola di base: - mano dx a 20/30 cm dal freno, l'altra tiene le volte della longhina della corda, punto.

Il bravo Claudio Bisio direbbe dopo il tuo commento: "Assiomatico".   :horse-wink:

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