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Influenza della luna ed equitazione

Aperto da alex, Dicembre 17, 2014, 08:34:03 AM

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alex

CitazioneINFLUENZA DELLA LUNA.
§ 182. Parlate con tutti i contadini, e singolarmente coi più vecchi, che tutti vi diranno che la luna ha una grandissima influenza in agricoltura; domandate se i fatti che riferiscono li abbiano osservati loro stessi, che vi risponderanno: «Diamine! li dicono tutti, è dunque segno che siano veri». Portate loro qualche ragione in contrario e vi diranno: Sarà così, io già non ho proprio provato, ma lo diceva buon anima di mio nonno, ecc. ecc. Infine, sapete perchè in generale i contadini non osservano molto? Perchè hanno paura di abbandonare dei pregiudizj che loro risparmiano di ragionare; perchè dal volgo in generale si crede più volontieri a quanto non si vede e non si tocca, che a quanto possiamo vedere e toccare con mano; perchè si presta fede a due casi sopra cento che combinano coi pregiudizj, mentre gli altri novantotto o si trascurano o non si vogliono osservare.

Ripeto questa citazione perchè vorrei svilupparla un pochino, in funzione dell'equitazione (e di moltissimi altri argomenti del genere: l'equitazione è un "modello" di molte cose, e volendo si può ragionare sull'equitazione come chiave per capire moltissimi altri argomenti importanti; è per questo che io seguo e partecipo ai forum di equitazione, mica per altro!)

L'impressione che io ho è che l'equitazione sia piena, ancora oggi, di idee di questo tipo e di atteggiamenti del tutto analoghi a quello del vecchio contadino che "ha paura di abbandonare i pregiudizj", e che ne siano particolarmente piene le forme di equitazione "tradizionale", quelle basate sulla cultura popolare, e più sono antiche e più ne sono piene. La spiegazione psicologica del perchè le credenze si perpetuino e del perchè ciascuno, che ci crede, ha l'impressione che siano confermate dalla propria personale esperienza è nell'ultima frase, straordinaria, per me: perchè si presta fede a due casi sopra cento che combinano coi pregiudizj, mentre gli altri novantotto o si trascurano o non si vogliono osservare.

Ora, con tutti i suoi pregiudizi e le sue vecchie credenze, con una zappa in mano, un vecchio contadino che ha sempre coltivato è in grado di umiliare qualsiasi "cittadino" che non abbia la stessa abilità; proprio come un mongolo o un cosacco, nati a cavallo, umilierebbero chiunque monti occasionalmente, magari avendo imparato a trent'anni. Questo non significa affatto che le credenze del mongolo o del cosacco sui cavalli e sull'addestramento siano vere; e la prova è che fra le credenze di un mongolo e quelle di un cosacco, esaminate per bene, ci saranno un sacco di differenze e di contraddizioni inconciliabili, e così trovo differenze e contraddizioni nelle credenze riguardo a qualsiasi aspetto dell'equitazione e del governo dei cavalli in gruppi e gruppetti di cavalieri più vicini a noi. Ognuna di queste differenze ha alla base una credenza ostinata e un pregiudizio; perchè se non fosse così, l'evidenza dimostrerebbe che per ogni pratica diversa una soluzione è migliore, e l'altra peggiore.

Basta così, siamo già nel pippone.  :icon_rolleyes:

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Cominziamo col dire che l'equitation, l'arte e la tennica di andare a lallo, è semplicissima: si prende un lallo gli si mette un freno, ci si munisce di un acceleratore, si salta in groppa all'animala e vià.

Da Xenophon in poi, gli uomini di lalli si son sforzati di ottenere il massimo col minimo disturbo per il lallo e il cavagliere capendo che è meglio usare la dolcezza che la forza.
Il principe ateniese, consilia di montare rilassati, di non irrigidirsi per non mandare in ambasce lo lallo, raccomanda la mano leggiera e tesse elogi alle imboccature poco severe assai simili al nostri filetto. addirittura, dice di mitigare le imboccature tropo ardenti ricoprendole di cuoio... è più caprilliano di Caprilli perché il suo lallo è libero di muoversi a suo agio senza usare azioni brusche e intempestive.

Il lallo è visto in maniera largamente qntropomorfa, è considerato un pò un bambino e come tale va trattato, bisogna corriggerlo senza disgustarlo e senza usare la forza, se ci penziamo, questo è l'atteggiamento attuale di quasi tutte noi ragasse del 21esimo secolo, inoltre....
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

... il lallo - da Xenophon a Caprilli - era considerato sopratutto come un arma da guerra dunque, poche ciance, si badava al sodo.

Come si vede, sin dagli albori, l'equitazione si presentava con le due faccie della stessa medaglia con le due "verità" fondamentali: la durezza, era n gioco la vita non si andava per il sottile, e la dolcezza, si era già capito che quella è la strada migliore per l'addestramento, quelle che Alex chiama pregiudizi e credenze sono espressioni comuni a tutto l'aere humano delle varie epoche in altre parole: superstizioni, ignioranza, esoterismo, fantasie che comunque resistono anche in ambiti non equestri, vedi i vari maghi otelmi, i padre pii, le medicine alternative. le madonnine di megiugorie etc. etc.

Detto questo, nel bel video postato da Max in altro loco, ho scoperto che l'equitazione alla francese è stata dichiarata: http://www.unesco.org/culture/ich/fr/RL/00440 dunque, c'è stata una evoluzione artistica e culturale che ha toccato il suo apice tennico (la legerezza) nell'ottocento in Francia, appunto, questo bagaglio, nel novecento, si è arricchito di concetti etici importanti forse un pò fantasiosi nelle espressioni (relazione/collaborazione/amicizia/etc.) ma importanti nella sostanza: il rispetto del lallo, da cui il giusto riconoscimento.

Dunque, non siamo all'anno zero dell'equitazione, la luna - per fortuna - continua a rispender sul mar ma l'allegro agricoltore si rivolge ad agronomi e genetisti per impiantare le sue produzioni, così pure fanno i giocondi cavaglieri, si fanno consiliare da nutrizionisti, osteopati, podologisti etc. etc.
forse, qualche igniorante cavallaro fa ancora dei salassi al suo lallo a luna calante convinto di togliergli così la credenza, la cosa non mi sorprende, infatti, ci sono persone che sperano di guarire  dal cancro facendo un semicupio nelle acque di una fontana di un paesino dei Pinerei.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#3
La fai troppo facile; confondi i livelli di competenza. Posso assicurarti che qui, oggi ed ora vi sono miriadi di agricoltori non professionisti che - a oltre centocinquant'anni dalle parole di Cantoni - credono fermamente nell'influenza della luna; compresi i negozianti di attrezzi, sementi, eccetera; che sia nelle pubblicazioni scritte, che nel web, vi sono tonnellate di raccomandazioni scritte su come accordare le pratiche di coltivazione alla luna; eccetera.

Il fatto che un piccolo numero di persone illuminate abbia la consapevolezza di cosa dice la ricerca scientifica sulla luna non ha la minima relazione con le convinzioni più diffuse al proposito.

La mia idea è che in equitazione siamo esattamente a questo punto; forse, un pochino più indietro. Come dice Mclean, pochi istruttori conoscono a fondo la questione della "contestualità della punizione", per dirne una; e questa non è un'opinione, mcLean ha raccolto i numeri su tale consapevolezza, mediante questionari. Il fatto che sia noto, ai migliori, da un paio di millenni che per essere efficare la punizione dev'essere istantanea, contemporanea o quasi al comportamento da scoraggiare, non cambia nulla sulle convinzioni radicate di legioni di cavalieri e di istruttori. E' solo un esempio; ma io esamino tutte le convinzioni riguardo ai cavalli con questo "microscopio", tutte; e diffido enormemente da chiunque mi indichi la "vecchia saggezza equestre popolare" come fonte di verità - e più la persona che lo fa è autorevole, es. tale Raffaele quando cita gauci e cowboi o qualche buonanima, più mi irrito.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Fioravante Patrone

Penso che il mondo dei cavalli sia un po' come l'economia. Troppi fatti, troppe variabili, per poterci fare scienza in modo facile.

Per questo motivo credo che, in un bilancio complessivo, le"credenze popolari degli antichi" forniscano un buon corredo per operare correttamente con i cavalli. Il che non esime, naturalmente, dal sottoporre a verifica critica ogni singola affermazione.

alex

"Sottoporre a verifica critica" è, oggi, sinonimo di "affrontare il problema con metodo scientifico". Mica detto che il problema, una volta affrontato con il metodo corretto, sia facilmente risolvibile; ma se non è risolvibile con il metodo migliore esistente, tanto meno ci si può illudere di risolverlo altrimenti. Usando altri metodi, restiamo al livello primordiale della conoscenza delle evidenze, basate sull'esperienza individuale o sull'opinione e sulle congetture di esperti - in sostanza, su chiacchiere, più o meno autorevoli, ma sempre chiacchiere.

Nulla di male, se non c'è di meglio: ma non crediamoci più di tanto anzi: crediamoci poco.



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Lasciamo stare le fandonie e i detti antigui et le credenze popolari: cavallo bianco mai stanco, etc. etc. queste sono sciocchezze, però gli avi erano pragmatici e se un sistema/una actione empirica funzionava la adottavano senza farsi troppe domande e senza analizzare il pereché.

Le flessioni e le iperflessioni di Baucher sono null'altro che strechking, (oltre che un preaddestramento psichico) un moderno fisiatra ci può spiegare per segno e per filo come funziona e pereché funziona, Baucher no, le praticava le insegnava perché funzionavano per il suo scopo, ma non aveva alcuna preparazione in fisiatria (disciplina che non esisteva) o più generale in anatomia.

Ora, se giustifico gli antichi: coi loro mezzi e colla loro cultura più in là non potevano ire, non giustifico affatto i nostri contemporanei che dicono sciocchezze pur avendo la possibilità di verificare che sciocchezze sono, pereché non gli conviene, vogliono che la sciocchezza passi per interesse personale a supporto di loro teorie.

Ad esempio, la liderscip: per alcuni anni partecipai all'impresa di un piccolo allevamento di lalli sembradi,  è inutile dire che la cosa fallì miseramente e che ci rimisi parecchi miglioni di lirette, però mi sono rimasti dei ricordi sul comportamento dei lalli che sconfessano il fatto che esiste una liderscip nei lalli come ci viene propinata: bisogna diventare il lider del tuo lallo.

Dire liderscip e come dire giobsact: è un titolo che abbaglia gli sciocchi e dentro ci puoi mettere ciò che vuoi, tutto e il contrario di tutto...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Vedi? Contrapponi la tua esperienza a determinate teorie. Il fatto che tu abbia ragione su questo argomento non cambia le cose: esperienza contro esperienza, teoria contro teoria, congettura contro congettura, non è così che se ne esce. Al massimo, quando si contrappongono opinioni, prevale chi sa raccontarla meglio ed essere più convincente (anche a scopo di lucro  :horse-wink:) ma non si fa un passo in avanti. Hai poco da sostenere che secondo la tua esperienza la luna poco fa sulle semina; altri ti diranno che invece nella loro esperienza hanno visto che è importantissima.

E così, in equitazione, nella melassa di teorie contrapposte, non c'è mai il modo di fare un passo in avanti; opinioni magnifiche del passato vengono dimenticate, opinioni già "andate fuori moda" in passato perchè inconsistenti riemergono. E' vero che in equitazione "tutto è stato già detto"; disgraziatamente, è stato detto tutto e il contrario di tutto.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Moment, le mie esperienze sono una cosa, le offro aggratis, chi impianta ste teorie lo fa per vendere il proprio prodottino, La differenza non è poca.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

E allora? Tutti i professionisti vendono se stessi - chi le braccia, chi il cervello - chi altro  :horse-wink:, eppure il 99% delle persone è convinto che il professionista sia più affidabile del dilettante.

Dimostrami che mentono (ossia: affermano cose che sanno che non sono vere) e ti darò ragione; ma non seguendo un metodo scientifico, e basandosi sostanzialmente sulla propria esperienza, sono convinto che quasi tutti sono convinti, in buona fede, di aver ragione.
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raffaele de martinis

Con questo sistema/con questa procedura, allora:  siamo todos caballeros- saremmo in balia delle minchiate, senza poter neanche ribattere, è quello che vogliono/vorrebbero i venditori dei bei prodottini.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 18, 2014, 02:46:38 PM
Con questo sistema/con questa procedura, allora:  siamo todos caballeros- saremmo in balia delle minchiate, senza poter neanche ribattere, è quello che vogliono/vorrebbero i venditori dei bei prodottini.

No; il rimedio è lo studio - con particolare riferimento allo studio di chi si sforza di usare la vera novità: un buon metodo, e un buon metodo non può essere che il medoto scientifico. Lo fanno alcuni veri etologi; lo fanno molti veterinari; lo fanno alcuni isolati addestratori (es. McLean).

Di certo non aiuta che molti professionisti che in teoria dovrebbero usarlo, poi lo ignorino o lo rinneghino; la "veterinaria basata sull'evidenza" è una cosa che ho trovato con molta fatica, e che è in uno stadio embrionale, a quanto mi risulta. Nel frattempo continuo a vedere macchie bianche da focatura.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.