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I principi comuni ad ogni buona equitazione

Aperto da alex, Dicembre 17, 2014, 12:45:16 PM

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Nicola

Citazione da: alex - Dicembre 19, 2014, 01:31:57 PM
ma può avvenire che alcuni principi richiedano di necessità determinati mezzi; ad es. l'Assioma presuppone, per essere applicato, che per ottenere l'obbedienza si usino mezzi potenzialmente dolorosi. Senza quei mezzi, l'Assioma non può essere applicato.

Un amico sardo usava morsicare un orecchio ai puledri per farli restare fermi durante le visite del veterinario.

Ciò per dire che un cavaliere, anche senza strumenti, può causare dolore ad un cavallo. Il problema, fondamentale, è l'efficacia dei mezzi, nell'applicazione, ma soprattutto nell'estinzione.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

raffaele de martinis

Estinzione, già!

Quando il mio lallo si spaccò il naso, dovevo medicare ogni giorno le nari - punto, come si sa, delicatissimo - per tenerlo fermo usavo il torcinaso applicato al labbro inferiore.

All'inizio cercavo qualcuno che mi aiutasse a tenere il torci, poi - facevo da solo - lo stringevo e lo fissavo alla capezza, infine, lo applicavo senza quasi stringerlo e lo legavo alla capezza.

Splendido esempio di applicazione dell'assioma: il mezzo c'è, non stringe ma - in caso di necessità - avrebbe procurato vivo e vibrante "fastidio" con una stretta pitonesca.  :icon_eek:
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Forse nel titolo "I principi comuni ad ogni buona equitazione" c'è un elemento di ambiguità; precisamente quel "buona". Ci pensavo oggi in sella ad Asia.

Fermo restando la durevole salute del cavallo, vi propongo tre aggettivi per "stratificare" quel "buona".

* decente: ogni equitazione che praticata all'aperto porti al cavaliere "la gioia nel cuore"
* buona: un'eq
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Forse nel titolo "I principi comuni ad ogni buona equitazione" c'è un elemento di ambiguità; precisamente quel "buona". Ci pensavo oggi in sella ad Asia.

Fermo restando la durevole salute del cavallo, vi propongo tre aggettivi per "stratificare" quel "buona".

* decente: ogni equitazione che praticata all'aperto porti al cavaliere "la gioia nel cuore"
* buona: un'equitazione da "completo", ossia: dressage, salto, resistenza, e aggiungerei pure velocità;
* eccellente: l'alta scuola.

Chi scopre quanto è facile la prima, e lo si scopre appena vinta la paura, rischia di perdere completamente lo stimolo per andare avanti.  :horse-cool:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Riapro sottoponendovi le conclusioni di una mia riflessione dilettantesca sulla spinosa questione.

A parte La Palice, mi pare che i punti comuni a ogni buona equitazuione siano:

1. avere le idee chiarissime sul risultato finale da ottenere;
2. avere le idee chiarissime su come spezzettare il risultato finale da ottenere in piccoli e semplici obiettivi intermedi, da ottenere progressivamente, un passo alla volta;
3. avere le idee chiarissime su come ottenere, passo passo, ciascuno di questi obiettivi intermedi, adattando opportunamente le richieste alle effettive risposte del cavallo.

E' ovvio che ciascuno di questi principi comuni comprendono una enorme varietà di possibilità; possono variare le aspettative sui risultati; possono variare le strategie di spezzettamento; variano moltissimo, da cavallo a cavallo, le risposte e il tatto e la sensibilità permetteranno di adattare le richieste alle risposte in una infinita serie di combinazioni; ma quei tre principi mi sembra che valgano sempre.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Ne aggiungo un quarto!

4. L'apprendimento del cavallo è continuo, e ogni interazione fra uomo e cavallo, sia in qualsiasi circostanza, costituisce occasione di apprendimento e deve seguire le regole 1-3 per ottenere un buon risultato.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Bubba

Mi piacciono questi 4 punti! :pollicesu:

Io forse arrivo al primo, gia'  il secondo e' " roba da gente che sa"



alex

Aggiungo un principio generale, può essere che sia la scoperta dell'acqua calda, pazienza.

"Il premio insegna cosa fare; la punizione insegna cosa non fare".



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Invece non è vero, esempio semplice semplice: Boy, senza la catena sotto la babbozza si fionda fuori dalla scatola come un razzo, colla catena, le prime volte si fiondava lo stesso ma, siccome la catena è scomoda desisteva... non faceva come dici tu, ma si rassegnava a camminare lento pede al mio lato, e se reiterava lo scappamento, la hatena entrava in actione.

Quasi subito la rassegnazione è diventata insegnamento, ora colla hatena, non ci prova nemmeno a tirare, dunque. la catena/la punizione della catena gli ha insegnato - oltre a cosa non fare: scappare - anco cosa fare: promenare bonobono al mio fianco... è inutile sottolineare che senza la catena mi trascinerebbe per le terre senza ploblema.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Precondizione per capire il mio "assioma" è avere chiara la distinzione fra rinforzo negativo e punizione (per quanto la distinzione sia abbastanza teorica; ma c'è). Non è obbligatorio aver chiara questa distinzione; ma se non è chiara, è perfettamente inutile parlarne  :horse-wink:.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Già, io do uno strappone alla catena ed è punizione, lo dai tu ed è rinforzo negativo... come che sia, per il lallo è sempre una gioconda scomodità.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

A prenderti alla lettera, i nostri strattoni sono diversi perchè dati in momenti diversi. Invece probabilmente li diamo nello stesso momento: e allora c'è un problema di comunicazione e di definizione dei termini.

Strano, da parte tua, in genere così preciso, essere impreciso su questo punto fondamentale.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

L'addestramento equestre del lallo è basato su premi punizioni, questa è una evidenza, un assioma inconfutabile.

Questo è il punto fondamentale che tu non accetti... per i termini non c'è ploblema possiamo accordarci.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#28
Figuriamoci se io - profondamente ammirato dell'approccio McLean - non lo accetto. Semplicemente mi pare che abbia ragione anche nel suo articolo specifico sulla punizione; e ancora di più, là dove parla di tutt'altro, ossia sulla necessità di intensificare gli aiuti - fino al massimo efficace: la tua "punizione" - restando nel contesto del rinforzo negativo.

Tieni conto che nell'assioma che tanto ami non è menzionata la punizione: parla solo di aiuti molto energici, fino ad arrivare a quelli che, provocando dolore, costringono il cavallo all'obbedienza. Nulla a che fare con la punizione. Lo capiscono in una manciata di persone, e sono così poche perchè personaggi autorevoli come te si ostinano testardamente a fare confusione.

McLean segue l'assioma: nè più nè meno; chi l'ha visto lavorare infatti, aspettandosi un atteggiamento lallopuccioso, è rimasto deluso da un'impressione di brutalità, per il semplice fatto che McLean usa l'assioma e aumenta rapidamente l'intensità degli aiuti in caso di mancata risposta. Ma un aiuto molto forte, perfino un aiuto doloroso, è tutt'altro che una punizione.

Che poi io sia molto interessato anche a tecniche del tutto diverse, nelle quali in caso di mancata risposta NON si intensifica l'aiuto, è un altro paro di maniche. Qui si siamo in un campo "nuovo", in una strada poco esplorata; e qui sta il suo interesse.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Quì siamo nella piena ippocrisia, cambiando il nome alle cose non cambia l'effetto sullo lallo ma cambia l'appetibilità del lallista verso le nuove proposte e accetta per l'addestramento - senza batter ciglio - di mettere il lallo in scomodità ma non che gli si procuri dolore...

Non faccio confusione è inutile ripetermi, chi volesse vada a leggersi il linco sotto:
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/03/condizionamento-operante.html
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...