• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

L'incidente di Valentina truppa: ricominciamo daccapo

Aperto da alex, Giugno 09, 2015, 08:14:00 AM

« precedente - successivo »

alex

Questo il comunicato ufficiale della famiglia sull'incidente di Valentina:

"Ieri pomeriggio, 7 giugno 2015, il Carabiniere Scelto Valentina Truppa con indosso il Cap, protezione del capo come da regolamento internazionale delle competizioni equestri, è caduta da un cavallo di 7 anni durante un concorso nazionale di dressage organizzato presso l'Arezzo Equestrian Center (Località San Zeno) - recita il comunicato - La causa della caduta è stata il violento scarto del cavallo provocato dalla vista degli inserventi ed addetti in servizio al rettangolo del concorso che si erano attardati nel campo gara. Ogni altra ricostruzione è priva di ogni fondamento e riscontro".

Ne abbiamo discusso in altro topic, io direi di ricominciare daccapo, perchè abbiamo commentato notizie imprecise e fuorvianti.

Dal comunicato desumo:
1. si sottolinea che Valentina indossava il cap; quindi la questione del cap è importante.
2. non si è trattato di un'ìmpennata, men che meno Valentina è "rimasta sotto il cavallo"; è stato un violento scarto laterale e conseguente caduta, il che spiega bene perchè ci sia stato un trauma cranico.
3. il cavallo era giovane, un sette anni.

Nel topic parallelo, ho commentato le notizie esprimendo dubbi sulla ricostruzione dell'incidente e affermando l'importanza capitale della questione del cap; questi commenti hanno "dato fastidio" avendo l'aria di una "polemica inutile, tirata per i capelli". Non capisco perchè. Ho forse sbagliato tono? Forse sarebbe stato meglio badare alla sostanza (i miei commenti si sono dimostrati "indovinati"), piuttosto che al tono. Vogliamo ricominciare la discussione badando più alla sostanza (ai fatti, alla loro dinamica, e a quello che possono suggerire) piuttosto che al tono?



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Aggiungo un ulteriore commento sui fatti.

Non ho trovato alcuna menzione delle caratterestiche della superficie su cui Valentina, cadendo, ha battuto la testa. Viene riportato da qualcuno che l'incidente sia accaduto prima della gara, quando l'amazzone non era ancora entrata in campo; il che permette di immaginare che il fondo fosse diverso dalla sabbia del campo ossia: fosse duro. Avete conferma su questo particolare? Volendo discutere dell'incidente, e di quello che l'incidente può insegnare per ridurre i rischi che succeda di nuovo, mi pare un particolare importante.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Fioravante Patrone

alex, mi stupisci.
Con la tua lunga esperienza da wikipediano ti dimentichi di:

1. citare le fonti

Questo comunicato è reperibile sul sito di Valentina Truppa, più precisamente, qui:
http://www.valentinatruppa.com/mostra_news_nr.php?id=244
C'è anche un impegno a pubblicare i comunicati sanitari emessi dall'ospedale in cui è ricoverata. Il primo bollettino lo si trova in home page

2. ricordare che sono importanti le fonti terze

Il comunicato della famiglia di Valentina Truppa è importante, innegabilmente, ma non c'è nessuna garanzia che esso sia più aderente alla realtà dei fatti rispetto alla testimonianza di altri soggetti presenti


Una osservazione sui tuoi commenti relativi all'altro thread. Io sono intervenuto, a fronte di interventi fondati sulla propria parola, portando elementi documentali ufficiali (e aggiornati...). Piaccia o non piaccia, è il regolamento della FISE che appunto regola i concorsi nazionali.
Anche se soggettivamente avvertivo un certo disagio nel fare questo tipo di interventi in un thread che a mio parere avrebbe dovuto essere più centrato sulla vicenda umana specifica, che non trasformarsi in una discussione sulle protezioni del cavaliere.

alex

Il comunicato - più o meno completo - è riportato da molte fonti, in questo caso specifico mi sembrava inutile citarle.

Mi pare che abbia particolare valore, perchè smentisce esplicitamente alcune notizie circolate (e riprese in questo forum). Non lo prendo come "verità", semplicemente al momento è quello che mi pare più attendibile e che spiega meglio i fatti.

Quanto all'importanza relativa dell'aspetto umano e della fredda ricostruzione "tecnica" dell'accaduto, ho aperto questo secondo 3d proprio per lasciare il primo ai commenti "umani", qui mi piacerebbe che si facesse un'analisi dell'accaduto (nel nostro piccolo) con i criteri della "gestione del rischio" ossia: analizzando le cause dell'incidente (a partire dal regolamento, che si è rivelato confuso, contradditorio, difficile da interpretare) e la sua dinamica. Se è successo a Valentina, amazzone eccellente, può succedere a chiunque di noi e può ripetersi in molte circostanze.

Se nella dinamica dell'incidente il regolamento FISE (che riprende quello FEI ma "amputandolo" di una raccomandazione finale) ha una sua importanza, allora mi pare doveroso discuterne; non ha senso accettarlo a scatola chiusa, come fosse il Vangelo.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

bionda

A me, anche se apri 4 topic diversi, continua a sembrare una specie di sciacallaggio il mettersi a discutere l'accaduto.

A tutti ogni tanto capita di cadere in modo stupido. Punto.

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

alex

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

silviasco

Io non ci vedo alcuno sciacallaggio. Mi sembra cosa utile ricostruite la dinamica di un incidente per cercare di capire se e che cosa poteva essere fatto per evitarlo. Se cadessi io, farei lo stesso ed avrei piacere di ricevere commenti ed opinioni(garbati s'intende). Non mi accontenterei affatto di liquidare la cosa con un "sono caduta in modo stupido ".
Ora chiaro che in questa sede la discussine non serve certo alla diretta interessata, che non appena si riprenderà (e voglio credere che si riprenderà al più presto) sono sicura che con i suoi farà di certo un'analisi dell'accaduto, ammesso.che lo ricordi. Dubito che per lei la cosa si concluda con un banale "sono caduta in maniera stupida" e via.
Non mi pare che si sia mancato di rispetto all'atleta.
Secondo me questa discussione può proseguite tranquillamente, a meno che i mod non la giudichino inopportuna.
Un dato di fatto che possiamo prendere per quasi certo è che se l'atleta non avesse avuto il casco, a quest'ora non sarebbe in rianimazione...

Fioravante Patrone

Se questo è il luogo deputato per la discussione "tecnica", ripropongo qui la mia domanda finale dell'altro thread:
quale è la differenza tra cap e casco? La lettura dell'art. 14 del regolamento dressage fa presumere che ci sia (vedi mio primo intervento), ma allo stesso tempo quel che riportavo nel secondo intervento mi fa sorgere dubbi. "Distrazione" nel redigere il regolamento? Non mi stupirei, ormai i regolamenti FISE assomigliano a sedimenti alluvionali

Come al solito, per quel che mi riguarda mi interessano opinioni fondate e fontate

mr. Ed

in inglese cap (o meglio riding cap) identifica un berretto morbido per l'equitazione. per casco rigido si intende invece helmet:

http://www.wordreference.com/enit/riding%20cap

ora c'è solo da capire se è un vizio di traduzione o un uso improprio della parola... ma non la vedo semplice

silviasco

Le protezioni per il capo, se non erro, sono soggette a specifiche norme che ne descrivono le caratteristiche tecniche (es resistenza meccanica, ecc), e che determinano la loro marcatura CE o meno. Si potrebbe innanzitutto vedere se esistono due tipologie di protezione per il capo omologate in equitazione, o che tipo di categorie di omologazione esistono: es da decathlon ho visto caschi per bimbi omologati per pattinaggio e bicicletta, ovviamente diversi da quelli per equitazione, ma non ho capito se questi sono suggerimenti del fabbricante o norme di legge. Chi sa dove si possono cercare queste informazioni?

max

A mia interpretazione le parole "cap" e "casco" nel regolamento FISE sono sinonimi. L'importante è che siano a tre punti e omologati.
Immagino che non lo abbia redatto il ministero della guerra ma solo una segreteria federale sportiva, sulla base di un testo preesistente, e le due parole siano rimaste mescolate.

NOTA TECNICA - non leggere se si ritiene di far parte della categoria "fatalisti":
Quando un cavallo scarta, se lo si realizza per tempo, la prima cosa è letteralmente buttarsi subito nella stessa direzione dello scarto al fine di recuperare il "ritardo" della nostra massa rispetto alla sua, per rimanere sopra. Rimanendo sopra più o meno centrati si può ricorrere alle redini o alla stretta delle gambe per risolvere il resto della situazione. Ma mai avvinghiarsi o peggio aggrapparsi alle redini senza prima aver ripreso l'equilibrio: si risulterebbe comunque in ritardo rispetto a lui, fuori dalla sella, aggrappati solo alle redini causandogli ancora più panico che potrebbe risultare nell'inizio di una fuga che magari non ci sarebbe stata. Ho dovuto fare un certo allenamento con questa "cosa" mio malgrado. Quando si sente il cavallo scartare il primo pensiero deve essere la vostra testa e il vostro busto da fiondare immediatamente verso dove ha scartato. Non dà la certezza ovviamente, ma aumenta molto le probabilità di rimanere sù.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

crazycat

Citazione da: mr. Ed - Giugno 09, 2015, 11:04:43 AM
in inglese cap (o meglio riding cap) identifica un berretto morbido per l'equitazione. per casco rigido si intende invece helmet:

http://www.wordreference.com/enit/riding%20cap

ora c'è solo da capire se è un vizio di traduzione o un uso improprio della parola... ma non la vedo semplice

Confermo, con cap in EN si intendono vari copricapi morbidi.
Helmet è invece il termine usato per protezioni rigide.

Per "cap" in IT invece il fido Sabatini Coletti riporta:


Direi che più che di "vizio" di traduzione si potrebbe parlare di uno "scivolamento lessicale" nell'inserimento dell'anglicismo nell'italiano.
Passo - e chiudo la parentesi linguistico-traduttiva  :ciao:
Giulia

nala

Io credo che di fronte ad uno scarto violento (a cui nemmeno Valentina Truppa è stata pronta a reagire) c'è davvero poco da poter dire o fare. Si, la tecnica di certo suggerisce alla mente come gestire il corpo, ma spesso si tratta talmente di frazioni di secondo che prima di avere l'istinto di buttarti verso la direzione dello scarto sei già per terra. Quando si parla di scarto violento, credo ci si riferisca ad una massa in movimento laterale di difficile contenimento, a meno che il cavaliere sia l'incredibile Hulk.   

Alexis85

i cap sono quelli che si usavano una volta a protezione della testa: erano rigidi all'interno ma erano vellutati all'esterno. Il casco e' diverso: e' chiamato anche elmetto, e sono quelli che vanno di "moda" maggiormente oggi giorno sopratutto tra ibambini. comunque mi risulta che anche gli attuali cap abbiano una protezione piu rigida e spessa rispetto ai cap usati negli anni 80 (per dire).

Luna di Primavera

I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming