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Istruzione delle reclute a cavallo (Movimenti in cavallerizza) - PARTE 2A

Aperto da alex, Luglio 20, 2012, 01:28:40 AM

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alex

Continuiamo; vedo un po' di lettura, anche se i commenti languono.

MOVIMENTI NELLA CAVALLERIZZA

PRIMO PERIODO.

Tagliare il maneggio ― Cambiamenti ― Volte. — Il tagliare il maneggio (pag. 108, tomo I) si fa già troppe volte negli angoli; sarà perciò bene farlo eseguire meno, e più tardi che sia possìbile.
Per contrario s'insegnerà subito il cambiamento diagonale (pagina 108, tomo I) quindi il cambiamento a mezza volta (pag. 109), rimettendo a più tardi i movimenti trasversali e longitunali. E lo stesso dicasi delle volte, e dei cambiamenti di volta.
Cavalcare in circolo. — Il cavalcare in circolo si farà soltanto quando le reclute avranno acquistato sufficiente franchezza sulla linea retta (pag. 108, tomo I). Sul regolamento infatti noi troviamo che il trottare (pag. 113) viene dopo la descrizione di tutti i movimenti di maneggio; e ciò significa che essi furono riuniti in un solo numero per comodità, non certo per volere indicare la progressione che deve tenere l'istruttore.
Siccome però per eseguire gli esercizi di snodamento è necessario mettere, nelle cavallerizze coperte, le reclute in circolo, l'istruttore che facesse tale istruzione prima che le reclute abbiano acquistato sufficiente franchezza in sella, avrà l'avvertenza di tenere i cavalli al passo.
Rimettere al passo. — Per rimettere al passo (pag. 113) non si dovrà pretendere dalle reclute che aiutino il cavallo in pari tempo colla pressione delle gambe; ciò farebbe nascere confusione nella loro testa. Si vuole rimettere il cavallo al passo? Basta lo si trattenga, alzando un po' i due pugni. Che se l'istruttore facesse intervenire l'azione delle gambe, provocherebbe la confusione delle idee. La recluta per ora deve sapere solo che le redini trattengono il cavallo; per impedire ad [p. 81]esso di fermarsi, la reclula non dovrà impiegare le gambe, ma bisognerà solo che trattenga un po' meno colle mani.
Se qualche recluta cadrà nel sopraddetto difetto di agire troppo forte con le redini, l'istruttore dovrà intervenire e correggerla.
Il busto sia piegato indietro, soltanto quanto basta perchè il soldato non sia tratto avanti. Si eviti quindi ogni specie di esagerazione, essendo solo sufficiente che il busto non sia portato avanti della verticale.
Per fermare le reclute (pag. 113) sarà bene che l'istruttore al comando alt, faccia precedere quello di attenti. Per ripartire, al comando trotto si dovrà far seguire subito il marc, affinchè la recluta non prenda la cattiva abitudine di muovere inutilmente le gambe, il che fa impigrire il cavallo e lo rende insensibile agli aiuti. Fin dai primi tempi adunque dell'istruzione a cavallo si insisterà colla recluta, perchè tenga assolutamente le gambe ferme ma senza sforzo e rigidezza.
Snodamenti — Circa gli snodamenti (pag. 114, tomo I) non si possono dare norme più chiare di quelle fornite dal regolamento tedesco: «I cavalieri presentano delle grandi differenze nella loro struttura, da cui risultano diverse posizioni a cavallo. È dunque necessario, per meglio influire sull'assetto, che gli snodamenti non siano applicati macchinalmente, ma sieno adattati ai bisogni di ciascun cavaliere».
Ne consegue che lo stesso esercizio non potrà essere fatto, specie in principio, contemporaneamente da tutte le reclute a cavallo.
Trottare sul circolo. — Quando si farà trottare sul circolo si avrà l'avvenenza di far tenere le redini o nella mano destra o nella mano sinistra. Così pure nel far trottare la recluta nella posizione di mani a fianco, si ricordi di non farle perdere l'assetto in sella. Per far aprire le spalle del cavaliere, si faccia molto eseguire questo esercizio a piedi, si eviti di farlo troppo a cavallo.
Sarà da evitarsi assolutamente nel soldato il piegamento del busto indietro sul piano verticale che passa per l'asse del cavallo.
I movimenti delle gambe, saranno fatti meno che sia possibile; in ogni modo, sempre da fermi e al passo, e soltanto da quei soldati che si mostreranno rigidi nelle estremità.
Lo stesso dicasi dei movimenti delle coscie.
Per fasciare il cavallo è difficile, se non impossibile, tenere il ginocchio alla sella, e ciò proviene dalla costruzione delle nostre gambe, e dalla costruzione del cavallo stesso. Il cavallo si fascia meglio colla parte centrale della coscia e col polpaccio.
L'istruttore faccia tesoro della raccomandazione regolamentare, di alternare gli snodamenti cogli altri movimenti, i quali infine si [p. 82]riducono al trottare, che è il solo esercizio che dà alla recluta assetto ed equilibrio in sella.
Trotto allungato. — Nel trotto allungato (pag. 116; tomo 1o) non si domandi un forte appoggio sulla bocca del cavallo, essendo la recluta già troppo rigida colle braccia. Così pure non si pretenda che la recluta spinga troppo il cavallo; ne soffrirebbe il cavallo e non ne guadagnerebbe certo il cavaliere; il trotto allungato non trova applicazione in manovra.
Rompere al galoppo dal trotto. — Per rompere al galoppo dal trotto, (pag. 117, tomo 1o) si formeranno due circoli, tenendo una squadra in riposo. E ciò perchè l'istruttore può sorvegliare più facilmente pochi soldati che molti; ma, se invece di farli galoppare in circolo, l'istruttore provasse a farli galoppare sulla linea, egli si accorgerebbe subito che i cavalieri se ne avvantaggiano e stanno meglio in sella. E se prima, che a sezione riunita, facesse galoppare individualmente, incominciando dalla recluta che è in testa, per il solo tratto che separa questa dalla recluta che è in coda, la sezione poi galopperebbe più ordinata.
Passare la barriera. — Il regolamento consiglia di passare la barriera senza redini alla mano (pag. 117); ma ciò può facilmente dare per risultato che la recluta strapponi il cavallo quando poi dovrà saltarla (pag. 131) con le redini alla mano. Per ovviare a questo inconveniente converrà pure abituare il cavaliere a passare la barriera colle redini alla mano, insegnandogli a farle scorrere di quanto domanda il cavallo. Questa prescrizione tanto pratica ed utile nel salto non è quasi mai applicata, l'istruttore dovrà fin d'ora spiegare al soldato, come il cavallo abbia bisogno di distendersi, per passare o saltare ostacoli, e come il cavaliere non abbia altro modo di aiutare il cavallo a ciò fare che allargare il pollice finchè si senta diminuito l'appoggio (pag. 102) e si avvertirà di fare eseguire ciò alla recluta, specialmente quando essa monti in briglia.
Uscire dalla cavallerizza. — Per uscire dalla cavallerizza (pag. 117, tomo I) si eviterà sul principio di chiamare le reclute sulla linea mediana del maneggio, ma si faranno smontare sulla pista, così non saranno obbligati a girare il loro cavallo, cosa che non sanno ancora fare. Per mettere le reclute in movimento, se l'istruttore, in luogo di dare il comando avanti-marc, darà quello di passo-marc, egli sarà compreso egualmente, e ne otterrà una semplificazione nei comandi.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.