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Come si usa l'assetto

Aperto da angy, Marzo 09, 2019, 07:14:28 PM

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segreto

Penso che il problema citato da Luna si risolva con la tecnica citata da Alex.

Segreto

P.S. una considerazione a quanto scritto da Aluna: mi sembra, ma potrei sbagliare, che più che di fantasy o di romanticismo si tratti di propriocezione reciproca.

Luna di Primavera

certo, io però parlavo di "codice di segnali", che è bene che sia più o meno standard.

tu (tu generico) puoi insegnare al tuo cavallo per es. a partire al galoppo toccandogli un orecchio. e se sei un istruttore, puoi anche insegnare questo comando ai tuoi allievi che montano il cavallo.

però non so quanto questo sia conveniente 1. per il cavallo, che un domani potrebbe venire montato da uno che chiede galoppo mettendogli le gambe asimmetriche; e 2. per gli allievi quando un domani monteranno un cavallo che è addestrato "normalmente".

insomma, per fare una metafora col linguaggio, secondo me vanno benissimo le sfumature "dialettali" del binomio, però è opportuno che il binomio si parli in Italiano e non in una lingua inventata da loro.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

angy

Citazione da: Luna di Primavera - Marzo 11, 2019, 09:58:17 AM


però non so quanto questo sia conveniente 1. per il cavallo, che un domani potrebbe venire montato da uno che chiede galoppo mettendogli le gambe asimmetriche; e 2. per gli allievi quando un domani monteranno un cavallo che è addestrato "normalmente".


A questo punto mi sorge spontanea una domanda: " normalmente non si chiede il galoppo con le gambe asimmetriche?" :icon_rolleyes:

Luna di Primavera

#33
sì, ma appunto è una convenzione, universalmente accettata e conosciuta e insegnata a cavalli e cavalieri.
volendo, puoi insegnare al cavallo a partire al galoppo con un altro comando.

lo dicevo in riferimento all'idea accennata da aluna di avere un linguaggio "personale" col proprio cavallo: dipende quanto è personale, può diventare incomprensibile agli altri.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Miky Estancia

Citazione da: Luna di Primavera - Marzo 11, 2019, 09:58:17 AM
certo, io però parlavo di "codice di segnali", che è bene che sia più o meno standard.

tu (tu generico) puoi insegnare al tuo cavallo per es. a partire al galoppo toccandogli un orecchio. e se sei un istruttore, puoi anche insegnare questo comando ai tuoi allievi che montano il cavallo.

però non so quanto questo sia conveniente 1. per il cavallo, che un domani potrebbe venire montato da uno che chiede galoppo mettendogli le gambe asimmetriche; e 2. per gli allievi quando un domani monteranno un cavallo che è addestrato "normalmente".

insomma, per fare una metafora col linguaggio, secondo me vanno benissimo le sfumature "dialettali" del binomio, però è opportuno che il binomio si parli in Italiano e non in una lingua inventata da loro.

Una cosa non esclude l'altra.
Ci sono solo vantaggi, sia da parte del cavallo, che del cavaliere, ad avere un addestramento più ampio.
In pratica: si può saper parlare in Italiano, ma se sai anche altre lingue è buona cosa.
Come noi non ci confondiamo, se impariamo altre lingue, lo stesso è per il cavallo: può benissimo imparare più  comandi per fare la stessa cosa.
Del resto è normale: partono al trotto in tondino, con comandi diversi rispetto a quelli che ricevono quando c'è il cavaliere in sella.
Non vedo dove sta il problema. Per lo meno, i miei non hanno manifestato nessun problema: ad esempio, partono al galopppo sia con gli aiuti classici, sia al solo comando vocale. Dove sta la differenza?  Nelle loro preferenze.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

angy

Nella mia ignoranza, pensavo che "normalmente" venisse insegnato a partire con le gambe asimmetriche, tornando proprio al discorso del mettersi in armonia con il cavallo che montiamo.

Se non sbaglio, il galoppo è asimmetrico e la logicità di partire con le gambe disposte nello stesso modo è dettata da questo fatto.

Ho montato qualche volta una cavalla che partiva al galoppo solo con il fischio,  se io rimanevo  rigida (come lo zainetto di Miky)  si innervosiva, se mi disponevo più consona al suo movimento, andava meglio ,nonostante partisse soltanto con il comando di voce.

Aluna

Citazione da: segreto - Marzo 11, 2019, 09:48:43 AM
P.S. una considerazione a quanto scritto da Aluna: mi sembra, ma potrei sbagliare, che più che di fantasy o di romanticismo si tratti di propriocezione reciproca.

E' solo che la metafora mi piaceva in modo esagerato  :horse-wink:
Sì, hai ragione. E' un po' come camminare ad occhi chiusi... hai consapevolezza di te, riesci ad andare dritto?
(Per inciso, è questo tipo di sensibilità che mi sta facendo amare tantissimo l'equitazione, anche al livello base a cui sono).

Aluna

#37
Citazione da: Luna di Primavera - Marzo 11, 2019, 09:58:17 AM
insomma, per fare una metafora col linguaggio, secondo me vanno benissimo le sfumature "dialettali" del binomio, però è opportuno che il binomio si parli in Italiano e non in una lingua inventata da loro.

Sìsì Luna, io intendevo proprio questo: che nel binomio consolidato si trova un "dialetto" personale (questione di millimetri per la differenza fra un comando e l'altro)... Il linguaggio madre resta ovviamente lo stesso.
Per esempio, a vedere i cavalieri e amazzoni di livello olimpico, ti sembra che stiano seduti in sella immobili, a non far niente... evidentemente a loro bastano comandi appena accennati per ottenere dal cavallo ciò che vogliono, al punto che i due sembrano parlare con il pensiero.


Citazionead esempio, partono al galopppo sia con gli aiuti classici, sia al solo comando vocale. Dove sta la differenza?  Nelle loro preferenze.

Ecco, intendevo proprio questo: nel binomio consolidato sai esattamente cosa preferisce il tuo cavallo ed il cavallo reagisce bene a quello stimolo... sai come ottenere la massima resa.

Miky Estancia

Aluna, hai scritto ad occhi chiusi...

La mia vecchia istruttrice mi fece fare tanti esercizi a occhi chiusi...ti si apre un mondo, inizi a sentire il cavallo.

È incredibile come, togliendo qualcosa (la vista, le redini dalle mani, le staffe, la sella), entrino in gioco tante cose...
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

milla

"I due sembrano parlare con il pensiero"
Diverso tempo fa un'istruttrice mi disse che il "comando" per partire al galoppo/trotto ecc. era PENSARE al galoppo/trotto ecc.
Sul momento pensai che desse i numeri, poi con il passare del tempo mi sono resa conto che davvero è così, io penso e la mia cavalla fa, sicuramente perchè ormai ci conosciamo molto bene e anche perchè, quando io penso ad un'azione il mio corpo si predispone per quella azione e la cavalla lo sente benissimo.

A me piace molto il sistema di Micky di usare cavalli addestrati alla voce, così il principiante può concentrarsi sull'assetto invece che sgambettare per tentare di far partire il cavallo, ottimo anche montare per piccoli tratti ad occhi chiusi, idem le lezioni a corda senza redini o anche senza staffe (queste però facendo molta attenzione che l'allievo non si irrigidisca e stringa le gambe modello polpo per paura di cadere)

BigDream

eh. Far capire il concetto di assetto corretto a parole credo sia una delle cose più difficili (se non impossibili) dell'equitazione. Uno può dare una definizione, certo, ma sentirlo e capirlo a livello pratico richiede, a mio parere, anni. Dicono, in media, che servano circa 10 anni di equitazione per avere il giusto assetto (non perfetto eh, anche perché poi il perfetto è relativo, in base a corpo, fisico, cavallo, tipo di monta ecc), però diciamo quando si inizia ad avere un assetto decente ci si accorge, perché viene tutto un po' meno difficile, o meglio, si sente che il cavallo è con noi, che reagisce in modo corretto alle nostre rischieste.

Almeno, per me, che ho iniziato recentemente a poter considerare il mio assetto decente, è stato così: come l'accendersi di una lampadina.

Tra l'altro mi hanno aiutato molto due cose: gli stivali giusti e il cambio sella. Con la mia vecchia sella era praticamente impossibile per me, tenere un assetto decente. Come l'ho cambiata, in pochissimo tempo ho cambiato totalmente il mio assetto.

Poi qui, troverai gente che dice A e gente che dice B (ad esempio: la discussione della posizione delle gambe/talloni; chi dice gamba avanti e tallone alto, chi dice (come me) gamba in linea con spalle e testa, o al massimo leggermente indietro, tallone basso). Non voglio entrare nel merito perché se ne è già parlato a lungo e non ne siamo arrivati a una, perciò.... lo deciderai tu quando avrai raggiunto, a tuo parere, un livello decente di assetto  :horse-wink:

Aluna

#41
Citazione da: milla - Marzo 11, 2019, 12:16:49 PM
"I due sembrano parlare con il pensiero"
Diverso tempo fa un'istruttrice mi disse che il "comando" per partire al galoppo/trotto ecc. era PENSARE al galoppo/trotto ecc.
Sul momento pensai che desse i numeri, poi con il passare del tempo mi sono resa conto che davvero è così, io penso e la mia cavalla fa, sicuramente perchè ormai ci conosciamo molto bene e anche perchè, quando io penso ad un'azione il mio corpo si predispone per quella azione e la cavalla lo sente benissimo.

Così come mi sono accorta che sentono benissimo quando NON vuoi partire al galoppo / trotto. Le prime volte partire al trotto era un incubo, perché avevo paura e sebbene ordinassi al cavallo di farlo, il mio corpo diceva "nonono".
Ora invece non vedo l'ora di partire a trottare e galoppare... mi sa che il cavallo lo sente: cambia il suo modo di incedere, si "attiva" quando penso di voler andare al trotto.
Magari i pensieri cambiano inconsciamente qualcosa nel tuo assetto... un po' come quando qualcuno fa per lanciarti una palla e tu sei pronto a scattare per prenderla?


CitazioneLa mia vecchia istruttrice mi fece fare tanti esercizi a occhi chiusi...ti si apre un mondo, inizi a sentire il cavallo.

Bello scoprire queste cose! Immagino in lezione privata... la vedo dura con altri cavalli davanti / dietro o che ti passano accanto. Così come mollare le redini al trotto sembra molto rischioso nel contesto di una lezione di gruppo.


Faccio un appunto sulla voce: molti dei cavalli della scuola dove vado io riconoscono quella dell'insegnante, si "attivano" quando parla.
In particolare, una cavallina araba quando sente "andiamo al trotto..." parte in automatico senza il tuo comando, ascolta l'insegnante (che per certi esercizi ha sempre la stessa intonazione di voce). Bellissimo all'inizio quando sei alle primissime armi e perfetto per imparare a stare in sella... un po' meno quando ti rendi conto di essere semplicemente il suo fardello (per inciso, se capisce che vuoi comandare tu, segue te... basta un po' di impegno).

Mi viene in mente: l'ultima volta che ho montato questa cavallina araba molto semplice da gestire, l'insegnante non mi ha dato il frustino.
Così che averci a che fare è diventato improvvisamente più difficile.
Che fosse un modo per insegnarmi a "usare" tutto il resto? Anche voi ogni tanto togliete il frustino ai vostri allievi?


Citazionelo deciderai tu quando avrai raggiunto, a tuo parere, un livello decente di assetto

ok... tornerò tra 10 anni  :pollicesu: :)

BigDream

Citazione da: Aluna - Marzo 11, 2019, 12:45:19 PM

ok... tornerò tra 10 anni  :pollicesu: :)


ahahah ma no dai, per raggiungere un livello almeno discreto spero non ci si metta sempre così tanto (io ci ho messo un po' perché il mio cavallo non mi ha facilitato la vita, e quindi ho preso dei vizi a livello di assetto terribili), ma se si riesce a montare diverse volte a settimana e con cavalli che collaborano, si accorciano sicuramente i tempi. Poi magari uno è particolarmente portato e in un anno ha un assetto bellissimo eh, never say never!

Miky Estancia

Citazione da: milla - Marzo 11, 2019, 12:16:49 PM
"I due sembrano parlare con il pensiero"
Diverso tempo fa un'istruttrice mi disse che il "comando" per partire al galoppo/trotto ecc. era PENSARE al galoppo/trotto ecc.


A me piace molto il sistema di Micky di usare cavalli addestrati alla voce, così il principiante può concentrarsi sull'assetto invece che sgambettare per tentare di far partire il cavallo, ottimo anche montare per piccoli tratti ad occhi chiusi, idem le lezioni a corda senza redini o anche senza staffe (queste però facendo molta attenzione che l'allievo non si irrigidisca e stringa le gambe modello polpo per paura di cadere)

Eh milla, trovo bellissima questa frase, che fa bella mostra di se, su un disegno attaccato al muro sulla scrivania di Tony: "No darme nada mas, caballo en el tiempo, que bailar, a mi solo pensamiento", che tradotta, suona più o meno così: "cavallo, non darmi nient'altro, col tempo, che ballare al mio solo pensiero".

Per il resto, grazie e....dovresti vedere gli esercizietti carini che faccio fare alle mie povere vittime, ooops, pardon, volevo dire allievi  :firuu: per non fargli fare i polipetti  :laughter-485:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: Aluna - Marzo 11, 2019, 12:45:19 PM

CitazioneLa mia vecchia istruttrice mi fece fare tanti esercizi a occhi chiusi...ti si apre un mondo, inizi a sentire il cavallo.

Bello scoprire queste cose! Immagino in lezione privata... la vedo dura con altri cavalli davanti / dietro o che ti passano accanto. Così come mollare le redini al trotto sembra molto rischioso nel contesto di una lezione di gruppo.

Anche voi ogni tanto togliete il frustino ai vostri allievi?



Ehm, veramente no, era lezione di gruppo...3 massimo 4, tutti con cavallo di proprietà.
Eh, ci faceva fare delle belle cose, che ci "svegliavano" parecchio  :blob9:
Il top del divertimento era quando ci faceva lasciare le redini sul collo e poi cominciava con: per uno, mezza volta; per uno, tagliate; per uno, volta; per uno, alt....le prime volte...un delirio :icon_pidu:

A pensarci bene, forse mi capita più spesso di metterlo in mano, piuttosto che toglierlo il frustino agli allievi. Questo perché frustino da dressage e frusta da attacco per le redini lunghe, sono un pò particolari da usare ed entrano in gioco in una fase successiva,  quando l'allievo a cominciato a capire come usare le mani.
Nel caso delle redini lunghe, devono capire anche come raccoglierle e gestirle...sono lunghe qualche metro...anche 8  :firuu: quindi la frusta arriva dopo, quando fanno meno casino  :blob9:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.