• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

Il cavallo da trekking

Aperto da Wild, Giugno 14, 2016, 07:16:59 PM

« precedente - successivo »

rhox

Citazione da: Kimimela - Giugno 15, 2016, 01:18:15 PM
beh partiamo dal presupposto che IO dal commerciante non ci vado :horse-wink:
detto questo, non sono  questioni personali perche' chiunque ami l'equitazione di campagna desidera divertirsi in sicurezza...pertanto suppngo che magari si orienti verso un cavallo tranquillo piuttosto che verso uno sclerato.
e' vero che in 1/2 volte non capisci fino in fondo come puo' essere un cavallo ma un'idea te la fai

Ci sono cose difficili da valutare nelle.prove tipo:quanto si scalda il cavallo in frotta? Quali reazioni ha agli spaventi (magari non trovi nulla che lo impensierisca mentre provi, anche perché potrebbe essere un luogo conosciuto), non puoi valutare quanto cambia nei luoghi nuovi o vecchi, ecc..

La mia psi quando l'ho provata in campo ha fatto due scatti per uno spavento, avessi considerato quella mezz'ora come significativa ora non avrei sotto la sella uno dei migliori cavalli da campagna che conosca
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Kimimela

Rhox non capisco dove tu voglia arrivare  :icon_rolleyes:
I cavalli in prova per mesi non te li lascia nessuno.
Purtroppo ci si deve basare sulla prime impressioni e sulle sensazioni.
Provare il cavallo 2 o 3 volte possibilmente in situazioni diuverse a seconda del cavallo che sis ta cercando e magari farsi aiutare da qualcuno che ne sa piu di noi in fatto di scelta
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

alex

Dopo i primi giorni a 30-40 km al giorno, magari con dislivelli, anche gli sclerati si danno una calmata  :horse-wink:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Kimimela

Citazione da: alex - Giugno 15, 2016, 05:04:27 PM
Dopo i primi giorni a 30-40 km al giorno, magari con dislivelli, anche gli sclerati si danno una calmata  :horse-wink:
QUESTO e' vero, ne e' la prova la mia ex cavalla...ma il problema si pone quando arrivi in pianura  :laughter-485: :laughter-485: :tornado:
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

rhox

Non voglio arrivare da nessuna parte..
Solo considerare che anche facendo un elenco di caratteristiche di tipo soggettivo queste sono difficili da vomprendere in fase di acquisto di un cavallo sconosciuto
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

blackhorse68

Ho fatto passeggiate (corte) impegnative e trek (lunghi) molto rilassati.
Nello specifico, nel primo caso, in 2 ore ho passato alcuni punti che se non hai un cavallo a posto ti fai male, strettoie tra due massi dove il cavallo passa appena, ponticello in legno  largo 2mt ,lungo 10  sul torrentello impetuoso che faceva un rumore inquietante, piante sul sentiero che mi hanno costretto a lunghi tratti a piedi. Era una ricognizione.
Nel secondo caso, quasi 60 Km in 2gg, 2800 metri di dislivello, 8 cavalli, 2 calessi, strade in montagna larghe percorse al passo. Ho fatto un solo pezzo di trotto, mi ero fermato un attimo e ho dovuto raggiungere gli altri.
Cavallo utilizzato: lo stesso, Kyra, 15anni, esperta, impassibile, ma soprattutto abituata a queste cose e al sottoscritto, non adatta a principianti.
La differenza stava, come dice Alex, nell' allenamento, sia suo che mio. Per fare certe cose non devi allenare solo l' equino, anche l' umano deve essere allenato a restare calmo e saper fare la cosa giusta al momento giusto.

Buona giornata
Gigi 
Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e voglio cambiare me stesso.
                                                               Dalai Lama

Ina:)

Secondo me l'unica cosa che conta davvero é il coraggio
Tutto il resto é un optional☺

Kimimela

Citazione da: Ina:) - Giugno 16, 2016, 01:20:25 PM
Secondo me l'unica cosa che conta davvero é il coraggio
Tutto il resto é un optional☺
no dai...se hai un cavallo ignorante puoi avere tutto il coraggio che vuoi ma ti puoi fare del male.
non confondiamo il coraggio con l'incoscienza  :horse-wink:
sara' che io ultimamente sono diventata fifona ma sicneramente con certi cavalli non ci entrerei manco in arena  :horse-embarrassed:
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Ina:)

Io parlavo del cavallo infatti ahahahahhahaha
Il cavallo deve avere coraggio, tutto il resto é un optional

maya

Più che coraggio nel cavallo,direi che il cavallo deve essere ampiamente desensibilizzato,le basi le getti in campo,ma fuori ti confronti con qualsiasi cosa e all'inizio è' bene farlo in sicurezza,dopo quando sai che il cavallo non ha reazioni da sclerata impazzito ti puoi permettere di passare anche nel fuoco!😉

Hadban

Citazione da: Wild - Giugno 14, 2016, 07:16:59 PM
Il cavallo da trekking e quello da passeggiata...esistono entità meno definite di queste?
Chi lo vuole caldo, chi freddo, chi grosso, chi piccolo, chi americano, chi italiano, di nevrile, chi tranquillo, chi morfologicamente perfetto e chi ritiene che qualche difettuccio ci possa stare...
Su una sola cosa sembrano essere tutti d'accordo: il coraggio. Il cavallo da trekking deve essere coraggioso.
E poi? Come definiamo questa entità tanto indefinita?

Inizierei col distinguere il cavallo da trekking da quello da passeggiata. Quello da passeggiata può non essere adatto per i trekking, quello da trekking sarà adatto per le passeggiate? Penso di sì, ma cerchiamo di definire le caratteristiche del cavallo da trekking e decidere quali di queste possono non trovarsi in un cavallo da passeggiata.

Per il trekking sarà più indicato un cavallo più in avanti o meglio indietro? Ovvio, dipenderà dal cavaliere, ma appunto, voi che dite, in generale?

Le prime caratteristiche che mi vengono in mente se penso a un cavallo da trekking sono:
- il coraggio
- una certa tendenza alla dominanza, ma controllata
- intelligenza
- docilità
- l'essere in mano
- appiombi se non perfetti, i migliori possibili
- buonissimi piedi
- piede sicuro
- stazza contenuta, ma sempre proporzionata al cavaliere che lo monta
- agilità
- controllabile a tutte le andature e disponibile alle richieste
- generoso
- più o meno nevrile a seconda dei gusti e delle capacità di chi lo monta, ma mai troppo indietro: deve essere un cavallo che se c'è da galoppare galoppa
- ottimo addestramento generale: le figure di maneggio e andature come il canter o il trotto riunito, sono tutt'altro che inutili in trekking
- se il proprietario è una guida equestre dovrebbe preoccuparsi del fatto che, in caso di necessità, il proprio cavallo sia montabile da molti tipi differenti di cavalieri
- desensibilizzato o di suo insensibile a rumori, cose svolazzanti o sbatacchianti soprattutto se esse si trovano sulla sua schiena.

Altro?

Col cavallo da passeggiata sarei molto meno severa:
- la stazza ha meno importanza, può essere anche un gigante alto due metri
-può avere un addestramento meno accurato e approfondito
- Può avere difettucci di appiombi
-può essere un po' più impacciato e rigido
- l'intelligenza intesa come capacità di tirarsi fuori dai guai diventa meno determinante
- sicuramente più tranquillo è meglio del nevrile.
- deve essere tendenzialmente più docile e paccioso di quello da trekking: in passeggiata è più facile incontrare gente in gita e spesso bambini, cani e chi più ne ha più ne metta.

Inoltre forse è più facile trovare cavalli di determinate razze nei trekking rispetto alle passeggiate.

Voi che ne pensate?

Vi sono razze che, coi loro pro e i loro contro, meglio rispondono ai requisiti del cavallo da trekking?

Dici che è più facile incontrare certi tipi di razze nei trekking rispetto alla totale variabilità dei cavalli in passeggiata..
Quali sono secondo la tua esperienza ?

alex

#26
Se io dovessi scegliere, oggi, un cavallo da trekking, al primo posto fra i requisiti metterei la qualità del passo fuori maneggio. A pensarci bene, è la caratteristica che ho valutato nell'unico cavallo che ho acquistato io, Ami. Sentito il passo, dopo un minuto ho detto sì. Incurante di tutto il resto (una ragazza esperta, visto come la cavallina si muoveva in campo, nervosa, scontrosa, mi aveva caldamente sconsigliato! Ma era solo il risultato di un carattere mareish + mani dure).

Con un cavallo che ha un bel passo naturale, lungo e energico, si può fare il giro del mondo.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Wild

Citazione da: Hadban - Dicembre 30, 2016, 04:02:57 PM
Citazione da: Wild - Giugno 14, 2016, 07:16:59 PM
Il cavallo da trekking e quello da passeggiata...esistono entità meno definite di queste?
Chi lo vuole caldo, chi freddo, chi grosso, chi piccolo, chi americano, chi italiano, di nevrile, chi tranquillo, chi morfologicamente perfetto e chi ritiene che qualche difettuccio ci possa stare...
Su una sola cosa sembrano essere tutti d'accordo: il coraggio. Il cavallo da trekking deve essere coraggioso.
E poi? Come definiamo questa entità tanto indefinita?

Inizierei col distinguere il cavallo da trekking da quello da passeggiata. Quello da passeggiata può non essere adatto per i trekking, quello da trekking sarà adatto per le passeggiate? Penso di sì, ma cerchiamo di definire le caratteristiche del cavallo da trekking e decidere quali di queste possono non trovarsi in un cavallo da passeggiata.

Per il trekking sarà più indicato un cavallo più in avanti o meglio indietro? Ovvio, dipenderà dal cavaliere, ma appunto, voi che dite, in generale?

Le prime caratteristiche che mi vengono in mente se penso a un cavallo da trekking sono:
- il coraggio
- una certa tendenza alla dominanza, ma controllata
- intelligenza
- docilità
- l'essere in mano
- appiombi se non perfetti, i migliori possibili
- buonissimi piedi
- piede sicuro
- stazza contenuta, ma sempre proporzionata al cavaliere che lo monta
- agilità
- controllabile a tutte le andature e disponibile alle richieste
- generoso
- più o meno nevrile a seconda dei gusti e delle capacità di chi lo monta, ma mai troppo indietro: deve essere un cavallo che se c'è da galoppare galoppa
- ottimo addestramento generale: le figure di maneggio e andature come il canter o il trotto riunito, sono tutt'altro che inutili in trekking
- se il proprietario è una guida equestre dovrebbe preoccuparsi del fatto che, in caso di necessità, il proprio cavallo sia montabile da molti tipi differenti di cavalieri
- desensibilizzato o di suo insensibile a rumori, cose svolazzanti o sbatacchianti soprattutto se esse si trovano sulla sua schiena.

Altro?

Col cavallo da passeggiata sarei molto meno severa:
- la stazza ha meno importanza, può essere anche un gigante alto due metri
-può avere un addestramento meno accurato e approfondito
- Può avere difettucci di appiombi
-può essere un po' più impacciato e rigido
- l'intelligenza intesa come capacità di tirarsi fuori dai guai diventa meno determinante
- sicuramente più tranquillo è meglio del nevrile.
- deve essere tendenzialmente più docile e paccioso di quello da trekking: in passeggiata è più facile incontrare gente in gita e spesso bambini, cani e chi più ne ha più ne metta.

Inoltre forse è più facile trovare cavalli di determinate razze nei trekking rispetto alle passeggiate.

Voi che ne pensate?

Vi sono razze che, coi loro pro e i loro contro, meglio rispondono ai requisiti del cavallo da trekking?

Dici che è più facile incontrare certi tipi di razze nei trekking rispetto alla totale variabilità dei cavalli in passeggiata..
Quali sono secondo la tua esperienza ?

Ho espresso l'ipotesi che sia più facile trovare determinate razze nel trekking rispetto alle passeggiate basandomi sul discorso precedente riguardo i criteri che addotterei per scegliere un cavallo per il trekking rispetto a  quelli che addotterei per un cavallo da passeggiata.

Per la mia esperienza le razze migliori per i trekking sono il bardigiano (forse la meglio in assoluto, per me), l'avelignese e il monterufolino. Ho visto che molti scelgono gli arabi e si trovano da dio.
Un ragazzo che conosco fa trekking e non ritiene adatti i qh, ad esempio, che però sono frequentissimi in passeggiata.

Però tantissimi cavalli da trekking e passeggiata sono "meticci" e vanno benissimo, quello che volevo evidenziare con questo topic sono proprio le caratteristiche comuni ai cavalli da trekking e provare a dimostrare o meno la veridicità della tesi "il cavallo da trekking va tranquillamente in passeggiata, ma non viceversa" e quindi che i requisiti di un cavallo scelto per la passeggiata possono non essere gli stessi di quelli di un cavallo scelto per i trekking.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Jimmyhaflinger

#28
tu conosci il mio Clinton... e ti posso dire che mentre e' un cavallo da passeggiata fantastico, in trekking non e' il massimo...

il suo problema n.1 e' che essendo molto freddo e' anche molto distratto e mollaccione e inciampa facilmente... finche' sei in pianura pace ma se sei in un posto pericoloso un inciampo puo essere molto pericoloso... poi lui a volte ha anche degli specie di colpi di sonno... una volta io ero distratto lui si e' addormentato mentre camminava e siamo finiti in un fossetto...

poi ovviamente lui figure di maneggio ne sa fare ben poche... e' gestibile perche' e' bravo ma di addestramento ne ha poco

per contro e' un cavallo che e' difficilissimo che abbia reazioni da preda... e' sempre freddo in qualsiasi situazione e ha reazioni minime ed e' facilissimo da montare anche da parte di principianti

Hadban

Ecco i cavalli "inciamponi" sono decisamente per me insopportabili, sarà che ho avuto un arabo così che alla fine si è fatto male ad un ginocchio (niente di irreparabile ma è rimasto coronato), suo fratello pieno invece aveva un passo meraviglioso, lungo e cadenzato, ci stavi da papi e non inciampava mai