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Come non far strappare il mio cavallo quando é legato

Aperto da Ale.90, Agosto 24, 2018, 03:10:03 PM

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raffaele de martinis

Per milla: Hai ragione, ho scritto la ditione corretta et ho illustrato la cruel tennica nel mio ditionario che non è disponibile nel foro per il motivo che ho spiegato.

Per Zara, stranamente, l'invenzione dei cordini coincise col diffondersi delle capezza con perline e svaroschi, oggi per fortuna in disuso.
Un lallo, libero et incontrollato può fare danni incommensurabili... meglio che sia legato ad un appoggio solido e che rimanga "impiccato" piuttosto che si metta sotto un bambino o si scontri con una macchina....
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Citazione da: alex - Settembre 14, 2018, 06:47:47 PM
Una domanda per RdM. E' possibile che avvengano incidenti gravi nel far di collo/di testa (o il collo/la testa che dir si voglia) con i sistemi tradizionali? Sarebbe ragionevole immaginare, se il gioco si fa duro, che i cavalli che eventualmente si fanno male o malissimo semplicemente siano giudicati "inadatti" e quindi pazienza. Una buona emulazione della selezione naturale, che è senz'altro "naturale" ma è tutt'altro che "dolce".

Ceto che è  possibile, ma è veramente molto raro, quello che può succedere è che il lallo si scortichi la testa o resti impiccato, della scorticatura ce ne fottiamo, si ovvia all'impiccagione con un coltello ben affilato in tasca... è più facile che si faccia male il "buttero" non abbastanza esperto e svelto.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

nana

Voi parlate di metodi crudi e obsoleti dive se il cavallo si faceva male irreparabilmente se ne fregavano!
Ma vi state rendendo conto chi ha chiesto un consiglio? (Senza offesa) è una persona che si impanica se vede la cavalla tirare e spaccare...
Come potete dire su un forum di usare certi mezzi?!come?!  Voi cosi "insegnate a neofiti "il fai da te per rovinare un cavallo....

I miei consigli con i cavalli spaventati che ho avuto per colpa dei metodi cruenti hanno funzionato!

BigDream

Citazione da: Zarathustra - Settembre 14, 2018, 06:56:48 PM
Ci si chiederà allora perchè mai mettere i cordini (se i cavalli stanno lì buoni): si mettono perchè anche i cavalli che hanno imparato la lezione POSSONO eventualmente, per ragioni contingenti, spaventarsi e dare un tirone. Il fatto che si stacchi subito impedisce che il cavallo rompa l'attacco della corda, o si tiri addosso quello che c'è legato. Infatti nei maneggi i cavalli si legano un pò dove capita, non si prevedono quasi mai degli attacchi concepiti per "fare la lezione" (giudice o pali metallici vari ben infissi in terra, etc.).
Il cavallo "educato", caso mai dia il tirone, si trova subito libero, e si tranquillizza quasi subito (se è educato e sereno), in ogni caso evita di tirare giù un box o scivolare sul cemento facendo e facendosi male.

Una cosa è insegnare al cavallo a non tirare, un'altra legarlo una volta che ha capito (infatti molti appoggiano la corda senza neppure legarla).

Ma infatti! Concordo pienamente!!!

Faccio un esempio proprio riguardo a quanto scritto da Zara: l'anno scorso, una cavalla che era nella nostra scuderia, faceva i GP, subito dopo la gara il groom, evidentemente inesperto, l'ha legata "alla ca**o" ad un palo (la scena non l'ho vista, quindi non so spiegare con precisione come fosse il palo o come fosse legata) per farle la doccia. La cavalla si è spaventata di non so cosa (e  non parliamo di un figlio di Satana, né di un puledro inesperto, parliamo di  una cavalla tranquilla e serena, che usciva regolarmente in gara, abituata a tutto), strappa non solo la capezza ma si tira dietro il palo di metallo e inizia a correre come una forsennata, evidentemente sempre più impanicata a causa del predatore che le stava attaccato al didietro, verso la statale. Miracolosamente un nostro amico che stava arrivando in scuderia passava di là con l'auto, ha visto la cavalla da lontano e ha messo l'auto in mezzo. E sempre più miracolosamente la cavalla non si è fatta troppo male, ma poteva lasciarci la pelle o spaccarsi completamente.

ça va sans dire.

Luna di Primavera

scusate, ma è un cane che si morde la coda.

il cavallo è educato a non strappare, ok bravo bene
lo leghi coi cordini perché non si sa mai
per ragioni contingenti una volta quello tira, i cordini si rompono, il cavallo è libero

= gli hai appena insegnato che se tira si libera.

no?

pensa big se la cavalla impazzita col palo trascinato dietro incontra sulla sua strada un bimbetto. se per qualunque motivo il cavallo vi va fuori controllo, pregate tutti i santi. ça va sans dire.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Elisa89M

Citazione da: Luna di Primavera - Ottobre 17, 2018, 12:28:32 PM
scusate, ma è un cane che si morde la coda.

il cavallo è educato a non strappare, ok bravo bene
lo leghi coi cordini perché non si sa mai
per ragioni contingenti una volta quello tira, i cordini si rompono, il cavallo è libero

= gli hai appena insegnato che se tira si libera.

no?


Mah... non direi, non è una cosa così automatica che se lo fa una volta lo farà sempre! Al mio cavallo è capitato, e nonostante ciò può stare tranquillamente legato per delle ore. Riguardo al bimbetto, per quel che mi riguarda, deve stare a debita distanza dai cavalli e soprattutto essere supervisionato dai genitori, cosa che purtroppo non accade mai, certi genitori credono che i maneggi siano delle ludoteche!
"He's more myself than I am. Whatever our souls are made of, his and mine are the same."


― Emily Brontë

BigDream

La cavalla non aveva nessun cordino. Se l'avesse avuto, non sarebbe successo nulla.

Io concordo con Elisa. Non per forza il cavallo se tira una volta tirerà sempre, perchè dovrebbe? Alla fine mica per tutti i cavalli stare legati è qualcosa di forzatamente spiacevole.

Zarathustra

Citazione da: Luna di Primavera - Ottobre 17, 2018, 12:28:32 PM
scusate, ma è un cane che si morde la coda.

il cavallo è educato a non strappare, ok bravo bene
lo leghi coi cordini perché non si sa mai
per ragioni contingenti una volta quello tira, i cordini si rompono, il cavallo è libero

= gli hai appena insegnato che se tira si libera.

no?

pensa big se la cavalla impazzita col palo trascinato dietro incontra sulla sua strada un bimbetto. se per qualunque motivo il cavallo vi va fuori controllo, pregate tutti i santi. ça va sans dire.

Non è un computer, è una questione di psiche.
Al cavallo, in sè e per sè, di stare legato o libero non frega niente, dipende TUTTO da cosa "pensa" lui dell'una o dell'altra cosa.
Ancestralmente, il cavallo vuole stare libero, il che è evidente considerando che la fuga è la sua difesa principale.
Quindi un cavallo "nature" cercherà di liberarsi "a prescindere", anche se non scorge pericoli, perchè il suo codice genetico gli dice che è "lo stare legati" il pericolo, perchè se sta impicciato diventa la cena di qualcuno. Arriviamo noi e glielo spieghiamo, con le buone (da piccolo accanto alla madre) o con le cattive (se si è stati improvvidi oppure lo è stato qualcuno prima di noi), col palo o con la longhina a mano, etc. Arriva un giorno che il cavallo SA che non gli succede una beneamata a stare legato, è una cosa normale di tutti i giorni, l'ambiente è sereno, va tutto bene, e non ci sono problemi. In realtà il mio lo "lego" (con i cordini) perchè se no biascica ogni oggetto o persona a tiro del suo collo (lungo), altrimenti potrei lasciarlo libero (e talvolta lo faccio, quando lo bardo in campo).

Un giorno arriva un cretino a carnevale e tira un petardo in scuderia. Il sistema di reazione istintiva si attiva e il cavallo vuole scappare (anche noi facciamo un bel salto, seguito da alcune considerazioni personali ed inviti rivolti all'autore), dà un bel tirone e si libera (cordino). Fa tre metri, non succede niente, guarda, è tutto a posto, gli dò la voce, si rilassa, perchè si è tornati alla situazione quo-ante: quando sto qui legato non succede una beneamata, è una cosa normale di tutti i giorni, etc. (cretini a parte, ma sono rari ed innocui).

Non è che "allora impara che si può liberare", o meglio, probabilmente lo sa già, il fatto è che non gli frega niente di liberarsi, perchè lo stare legato lì è la cosa che fa quasi tutti i giorni, è istituzionale, come che nel box c'è da mangiare, e l'acqua è nel beverino.

Il punto cioè è non tanto far credere al cavallo che non si libererà mai, quanto il fargli capire, attraverso comportamenti concreti, che lo stare legato è normale e innocuo, e fa parte della sua vita.


alex

Sono convinto che i "sostenitori del cordino" hanno avuto esperienza diretta di gravi incidenti per il fatto che un cavallo, preso dal panico, si è fatto molto male tirando come un ossesso senza riuscire a liberarsi. I "sostenitori della corda che non si può rompere" hanno inveve avuto esperienza diretta da incidenti da cavallo sfuggito. Il problema è che i rischi ci sono sia in un caso che nell'altro. Però esiste una differenza evidente "di maneggio": ci sono dei maneggi dove regna una specie di tranquillità generale, per cui un cavallo che si libera non fa pazzie, fa un giretto e si ferma facendosi facilmente riprendere; altri in cui regna invece un clima teso, per cui il cavallo che si libera scorrazza di qua e di là sfuggendo a tutti. C'è inoltre il problema della collocazione del maneggio, con o senza strade trafficate raggiungibili.

Da cosa dipende il "clima"? difficile dirlo, ma è una cosa che esiste.

Da noi vige la "regola del cordino", perchè non c'è mai stato alcun incidente da cavallo libero, mentre si ha memoria di incidenti da cavallo che non è riuscito a liberarsi, e in più vige la "tranquillità generale". Succede alle volte che un cavallo si liberi ed esca pure dal maneggio, in genere esca da un'entrata e subito rientra dall'altra, e non ci sono strade trafficate per chilometri.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

monique

 Questa -del cavallo che non sta legato- è una questione su cui noi del nostro gruppo non ci siamo mai fossilizzati più di tanto, perchè fa parte di ordinaria amministrazione, in definitiva problemi seri al riguardo non ne abbiamo mai avuti.

Capita di aver un cavallo nuovo oppure verde, che fatica a rimanere legato per vari motivi, vuoi rumori molesti o altri fastidi, in quei casi non esiste da parte nostra un atteggiamento duro ad  oltranza, si modula il nostro atteggiamento  in base al caso.

Solitamente non usiamo nè cordini nè coercizioni estreme, longhina legata con i nodi che possono sciogliersi velocemente all'occorrenza e osservazione stretta per quei soggetti che sappiamo poter fare qualche scherzetto.

Può accadere che per insegnare ad un cavallo a stare legato si faccia finta di legarlo, rimanendogli vicino per intervenire in caso di necessità, di solito, non sentendosi costretti , rimangono più tranquilli e poi, piano piano acquistano la fiducia nel rimanere fermi quando sono legati. Il cavallo è un animale che si adatta, alla fine cede.

Esistono anche le situazioni imponderabili, ma questo è un altro discorso. In tantissimi anni, però,non ho mai visto un cavallo fuggire all'improvviso e travolgere qualcuno, sono eventi che possono succedere,ma sono veramente rari .

Ho visto andare nel panico un cavallo che,impaurito,non riusciva a sciogliersi, ribaltarsi,impanicarsi ancora di più e trasmettere il panico a tutti gli altri suoi simili  che hanno iniziato a tirare, per fortuna un colpo di coltello alla corda che legava il primo ha risolto la situazione, ma questo è stato un caso estremo,come può essere il fatto che un cavallo montato inizi una fuga e divenga così incontrollabile.

La certezza assoluta che non accada niente non si potrà mai avere. :horse-scared:


BigDream

Citazione da: Zarathustra - Ottobre 17, 2018, 11:37:22 PM
Arriva un giorno che il cavallo SA che non gli succede una beneamata a stare legato, è una cosa normale di tutti i giorni, l'ambiente è sereno, va tutto bene, e non ci sono problemi. In realtà il mio lo "lego" (con i cordini) perchè se no biascica ogni oggetto o persona a tiro del suo collo (lungo), altrimenti potrei lasciarlo libero (e talvolta lo faccio, quando lo bardo in campo).

Un giorno arriva un cretino a carnevale e tira un petardo in scuderia. Il sistema di reazione istintiva si attiva e il cavallo vuole scappare (anche noi facciamo un bel salto, seguito da alcune considerazioni personali ed inviti rivolti all'autore), dà un bel tirone e si libera (cordino). Fa tre metri, non succede niente, guarda, è tutto a posto, gli dò la voce, si rilassa, perchè si è tornati alla situazione quo-ante: quando sto qui legato non succede una beneamata, è una cosa normale di tutti i giorni, etc. (cretini a parte, ma sono rari ed innocui).

Non è che "allora impara che si può liberare", o meglio, probabilmente lo sa già, il fatto è che non gli frega niente di liberarsi, perchè lo stare legato lì è la cosa che fa quasi tutti i giorni, è istituzionale, come che nel box c'è da mangiare, e l'acqua è nel beverino.

Il punto cioè è non tanto far credere al cavallo che non si libererà mai, quanto il fargli capire, attraverso comportamenti concreti, che lo stare legato è normale e innocuo, e fa parte della sua vita.

Esatto, è quello che volevo dire io ma tu l'hai spiegato (come sempre) molto meglio. Però appunto se non avesse avuto il cordino probabilmente si sarebbe fatto male, o si sarebbe spaventato molto di più, e forse lo stare legato l'avrebbe associato a qualcosa di brutto, e allora lì si che avremmo avuto un problema.

Poi in realtà io il mio non lo lego mai col cordino eh, perché ormai è stra abituato, o meglio quando lo preparo non lo lego proprio, lo preparo  in box e sta libero, perché so che posso fidarmi, lo lego giusto in doccia. Però ad esempio all'inizio, visto che non lo conoscevo, ed era un po' un fifone, per un mesetto l'ho legato coi cordini. Oppure coi puledri sono al 100% per i cordini.

Citazione da: alex - Ottobre 18, 2018, 01:07:21 AM
Però esiste una differenza evidente "di maneggio": ci sono dei maneggi dove regna una specie di tranquillità generale, per cui un cavallo che si libera non fa pazzie, fa un giretto e si ferma facendosi facilmente riprendere; altri in cui regna invece un clima teso, per cui il cavallo che si libera scorrazza di qua e di là sfuggendo a tutti. C'è inoltre il problema della collocazione del maneggio, con o senza strade trafficate raggiungibili.

Da cosa dipende il "clima"? difficile dirlo, ma è una cosa che esiste.

Vero quel che dici, ci sono scuderie dove ferra M dove i cavalli sono perennemente in stato di agitazione e paura. Lui dice che, perché conosce i retroscena, i groom non utilizzano proprio dei metodi felici, idem gli altri maniscalchi. Quindi secondo me alla domanda "da cosa dipende il clima", in realtà (quasi sempre) ci sono delle risposte. Ma penso sia OT quindi non mi dilungo.

Volevo aggiungere però a quanto hai detto, che penso che oltre al clima sia davvero anche una questione di carattere. Ci sono cavalli che appena avvertono un pericolo, o si spaventano, scappano (tanti, visto che è ovviamente la reazione istintiva di tutti), però altri, come il mio o altri che conosco, fanno l'opposto: si paralizzano, al massimo fanno uno scarto ma poi rimangono sul posto.

Però calcolando il danno che può fare, a se stesso e agli altri, un cavallo impaurito che non può liberarsi, o come nell'incidente che ho descritto che si è liberato tirandosi dietro il palo e quindi fuggendo in modo incontrollabile, onestamente preferisco mille volte correre il rischio che si liberi e basta. Penso che il "trauma" che si rischia quando hanno paura ma non possono liberarsi sia poi più difficile e lungo da sistemare, rispetto al basso rischio che il cavallo poi prenda il vizio di tirare quando legato (che comunque penso sia raro, come dicevamo).

Zarathustra

#86
A dirla proprio tutta, ma non ho le "prove" scientifiche di questo, il "problema" nasce da lontano, dall'infanzia.
Al 99%, cavalli che nascono in allevamenti "seguiti", non manifestano i problemi di quelli allevati "bradi-semibradi".
Ogni tanto ne bazzico uno (dei primi), e il motivo è evidente....questi appena aprono gli occhi vedono umani che entrano, escono, legano, toccano, danno cibo, acqua, puliscono piedi, portano in giro, lavano.....sia il puledro che la madre. Si abituano alla assoluta normalità del "ruolo" di questo animaletto a due zampe sempre tra i maroni, e soprattutto alla "qualità" di questo ruolo....una sorta di "supervisione e soluzione di ogni grana", per cui non sviluppano mai, a mio parere, una completa autosufficienza ed indipendenza, restando, se così si può dire, sempre un pò puledri, cioè fiduciosi in soluzioni "dall'alto" (in questo caso "imprintate" verso l'uomo).
In fondo, ogni mammifero ha una infanzia in cui dipende dalla madre o dall'adulto, dopo di che acquista autosufficienza e l'adulto stesso lo spinge verso di essa. Negli allevamenti NI, l'autosufficienza è fortemente limitata dall'uomo, che sceglie chi mangia/beve cosa, quando e dove, chi sta in box chi fuori e quando e dove, per non parlare di capezze, maniscalchi, veterinari, etc etc.
Secondo me, ed è estensibile a tutti gli animali "domestici", questi restano "infanti", dipendenti, non sono mai adulti.

Si vedono scene interessanti, a volte....uno che resta impigliato in una recinzione, e che dopo qualche tentativo si gira e GUARDA l'umano fermandosi......secondo me significa "guarda che casino, vieni qui a toglimi dai guai, tu che PUOI".
A me è capitato almeno due volte, cavalli incastrati in situazioni serie, che se si agitavano più di un tot si facevano male, ma male sul serio....data la voce, si sono fermati ad aspettare l'intervento buoni buoni (grazie al cielo).

Di converso ho visto puledri allevati bradi lacciati e messi in un recinto, scappavano a 60 metri di distanza dall'uomo, come caprioli selvatici. Chiaro che poi ci lavorano, ma considerato che in un mese dovrebbero arrivare al risultato che hanno quelli che allevano dalla nascita....la vedo durissima, se non altro per l'imprinting completamente diverso.

BigDream

Citazione da: Zarathustra - Ottobre 18, 2018, 12:56:03 PM
A dirla proprio tutta, ma non ho le "prove" scientifiche di questo, il "problema" nasce da lontano, dall'infanzia.
Al 99%, cavalli che nascono in allevamenti "seguiti", non manifestano i problemi di quelli allevati "bradi-semibradi".
Ogni tanto ne bazzico uno (dei primi), e il motivo è evidente....questi appena aprono gli occhi vedono umani che entrano, escono, legano, toccano, danno cibo, acqua, puliscono piedi, portano in giro, lavano.....sia il puledro che la madre. Si abituano alla assoluta normalità del "ruolo" di questo animaletto a due zampe sempre tra i maroni, e soprattutto alla "qualità" di questo ruolo....una sorta di "supervisione e soluzione di ogni grana", per cui non sviluppano mai, a mio parere, una completa autosufficienza ed indipendenza, restando, se così si può dire, sempre un pò puledri, cioè fiduciosi in soluzioni "dall'alto" (in questo caso "imprintate" verso l'uomo).
In fondo, ogni mammifero ha una infanzia in cui dipende dalla madre o dall'adulto, dopo di che acquista autosufficienza e l'adulto stesso lo spinge verso di essa. Negli allevamenti NI, l'autosufficienza è fortemente limitata dall'uomo, che sceglie chi mangia/beve cosa, quando e dove, chi sta in box chi fuori e quando e dove, per non parlare di capezze, maniscalchi, veterinari, etc etc.
Secondo me, ed è estensibile a tutti gli animali "domestici", questi restano "infanti", dipendenti, non sono mai adulti.

Si vedono scene interessanti, a volte....uno che resta impigliato in una recinzione, e che dopo qualche tentativo si gira e GUARDA l'umano fermandosi......secondo me significa "guarda che casino, vieni qui a toglimi dai guai, tu che PUOI".
A me è capitato almeno due volte, cavalli incastrati in situazioni serie, che se si agitavano più di un tot si facevano male, ma male sul serio....data la voce, si sono fermati ad aspettare l'intervento buoni buoni (grazie al cielo).

Di converso ho visto puledri allevati bradi lacciati e messi in un recinto, scappavano a 60 metri di distanza dall'uomo, come caprioli selvatici. Chiaro che poi ci lavorano, ma considerato che in un mese dovrebbero arrivare al risultato che hanno quelli che allevano dalla nascita....la vedo durissima, se non altro per l'imprinting completamente diverso.

È importantissimo maneggiare i puledri sin da piccoli, cambia un sacco la testa del cavallo. I puledri che doma il mio moroso vengono quasi tutti dallo stesso allevamento, e comunque tutti dalla Normandia, ed è pazzesco quanta testa hanno. Loro stanno fuori fino ai 3/4 anni al prato, ma li maneggiano già da piccolini con la mamma (capezza, qualche trasporto ecc), e sono veramente tutti dei santi, come se l'uomo fosse un loro simile.

Miky Estancia

Citazione da: maya - Settembre 12, 2018, 10:25:36 AM
Secondo me non è che se il cavallo è adulto non si può raddrizzare.
Certo a vederlo non è il massimo,ma alla fine non è manco tutto sto spettacolo cruento...ripeto io fatto con cavalla bella adulta e smaliziata,ha data 4tironi,se avessi provato la soluzione suggerita da Nana probabilmente avrebbe vinto anche con quella ma con il capezzone con 12fili di nylon, nemmeno un TPR esuberante riesce a spaccare.

Trova qualcuno che non cada dalle nuvole a fare un trattamento del genere!

Il capezzone con 12 fili di nylon....made in Estancia?😆😆😆
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

rhox

Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso