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La monta millepiedi e il soffio dello stivale

Aperto da alex, Novembre 22, 2018, 02:27:49 PM

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alex

Chiarito che la monta millepiedi è quella di chi ritiene che per montare ci vogliano tante gambe, vi chiedo come si armonizza questo tipo di monta con l'ideale classico del "soffio dello stivale", ossia della estrema leggerezza dell'uso dei polpacci. Non rispondetemi "dipende".... in equitazione ci sono effettivamente differenze che possono dipendere dagli stili di monta, dalle circostanze, dal cavallo ecc. ma secondo me esistono differenze classificabili come "giusto" e "sbagliato", anche se consacrate dall'abitudine.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Luna di Primavera

mah, se "tante gambe" vuol dire stritolare il cavallo, ovviamente le due cose sono antitetiche.

tuttavia, non è detto che la gamba debba essere "assente" e staccata. secondo le mie istruttrici (monta inglese) le gambe abbracciano gentilmente il cavallo, e agiscono (pressione) solo quando serve (.. e lì si vede se il cavallo risponde al soffio dello stivale!). concetto reso anche con la metafora dell'asciugamano bagnato: le gambe aderiscono al costato del cavallo come un asciugamano bagnato.


I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

BigDream

io posso solo dirti che mi piacerebbe applicare il "soffio dello stivale" e che funzionasse col mio cavallo, peccato che invece a me sembra di usare chissà quanta gamba e lui non mi considera minimamente  :laughter-485:

L'unico "dipende" che mi permetto di utilizzare, è il "dipende dal cavallo". Purtroppo con un cavallo indietro qualsiasi teoria va un po' a farsi benedire...

cilla

Tante gambe ma leggere, in modo da coprire una vasta area del costato del cavallo e dare aiuti precisissimi ma con il soffio di mille stivali  :chewyhorse:


max

NON si armonizza, perché chi ritiene ci vogliano "tante gambe" (forza fisica) non conosce o non sa come applicare in modo efficace il concetto del "soffio".

Anche i cavalli tanto indietro (appurato che non lo siano per problemi di salute o per il caldo) è possibilissimo renderli dei fulmini nella risposta e ne so qualcosa... Restano dei cavalli poco piacevoli, su cui non si può fare sempre affidamento, però ecco ad inizio lezione, se "fanno l'indiano" come si dice, li si può certamente svegliare e renderli "reattivi al soffio". Poi magari metti la mano per fare altro e perdono di nuovo qualcosa ma è un discorso diverso, che ha più a che fare con i meccanismi della messa in mano e della scioltezza che non l'impulso IMHO.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Altra domanda: la "lezione alla gamba" necessita del frustino? La "monta millepiedi" tipicamente non lo usa affatto. Speroni sì, frustino no. Naturalmente gli speroni usati come fossero il frustino sono una pratica  che mi infastidisce.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

milla

Beh la monta gambe -gambe non può armonizzarsi col soffio dello stivale, io concordo con Max.
Ovviamente molto dipende anche dall'affiatamento del binomio, per esempio io mi rendo conto che spesso mi basta pensare e la cavalla esegue, molto probabilmente quando penso ad un cambio di andatura, di direzione o altro , la mia posizione in sella cambia senza che io me ne renda conto ma la cavalla lo sente eccome. Credo però che questo dipenda dal 'linguaggio ' che ci siamo create io e la cavalla quindi dubito che funzionerebbe con un altro cavallo.

La lezione alla gamba richiede per forza la frusta, non vedo come potresti fare altrimenti.

Zarathustra

La monta "gambegambe" è figlia di un fraintendimento e della mancanza di voglia/capacità di spiegare all'allievo.
Le gambe sono solo un segnale, è possibile che TALVOLTA sia necessario amplificarlo un pò (forza della pressione, o speroni), ma non deve mai diventare un "sistema", perchè il risultato è quello di creare cavalli sordi alla gamba, e pertanto l'esatto contrario di ciò che chiunque vorrebbe. Per non parlare del disastro che consegue sull'assetto e la scioltezza del cavaliere in sella.

I cavalli "indietro" e quelli "avanti" differiscono tra loro solo per lo stato emotivo, è su quello che secondo me bisogna lavorare (sebbene è chiaro che ci sono dei limiti, un bradipo non diventerà mai un ghepardo, ma un bradipo reattivo, sì).

Quindi, non si armonizza affatto, sono due modi di montare, uno sbagliato, l'altro corretto.

alex

Grazie a tutti! Naturale che il "soffio dello stivale" non è un metodo ma un obiettivo; l'importante, secondo me, è lavorare per arrivarci, se possibile non dopo annieannieanni, quando le cattive abitudini si sono cristallizzate.

Temo di non aver mai visto ancora insegnare teoria e pratica della "lezione alla gamba"; si vede che ho poca fortuna o che ci vedo male.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

milla

In effetti teoria e pratica della lezione alla gamba sono sconosciute alla maggior parte degli istruttori, quando accennai alla mia ex istruttrice il discorso del soffio dello stivale lei si mise a ridere, eppure IMO è una delle cose più semplici da insegnare ad un cavallo.

max

Il problema maggiore è sempre dato dall'ippo-crisia.

Una lezione alla gamba fatta bella secca, capace di risolvere in pochi secondi, oggi è vista al limite del maltrattamento ed i medio-borghesi mal si adattano ad essa, con tutte le conseguenze del caso: mezze azioni timide che hanno come conseguenza un mezzo risultato che lascia le cose come sono se non le peggiora.

Avete presente i vecchi film western quando l'eroe salta in sella e parte all'inseguimento? Vi ricordate cosa fa con l'avanzo delle redini? Ecco, la frusta non è nel loro equipaggiamento eppure l'efficacia della "lezione alla gamba" è la stessa. E nessuno si sognava di dargli del maltrattatore.

Oggi ci facciamo mille paranoie se i colpetti con la frusta dobbiamo o no darceli da soli sullo stivale per non ledere i diritti della povera bestia. E la povera bestia, che è povera ma non è scema, continua a fare orecchio da mercante.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

BigDream

Citazione da: max - Novembre 22, 2018, 06:19:26 PM
Anche i cavalli tanto indietro (appurato che non lo siano per problemi di salute o per il caldo) è possibilissimo renderli dei fulmini nella risposta e ne so qualcosa... Restano dei cavalli poco piacevoli, su cui non si può fare sempre affidamento, però ecco ad inizio lezione, se "fanno l'indiano" come si dice, li si può certamente svegliare e renderli "reattivi al soffio".

Posso chiederti come (se riesci a spiegarlo a parole semplici per una "basic" come me?) Io riesco ad ottenere reazioni o che durano pochi secondi o minuti oppure qualche giorno, ma poi si torna sempre al punto di partenza.

max

Guarda, credo che ormai tutti qua sappiamo cosa sia una "lezione alla gamba". Inutile riscrivere sempre le stesse cose. Se il cavallo davvero ci marcia sopra va preso il coraggio a due mani e gli va dimostrato che se non ascolta le gambe la mamma diventa una tigre e la conseguenza è il massimo del galoppo, vedi l'esempio dei cowboy nei film. Bisogna essere spaventosi e convincenti. Ma forse già lo fai... e il risultato non è durevole?

Uno degli errori è andare, nella mente del cavallo, a sostituire semplicemente la frusta alle gambe fino a che diventa sordo pure a quella. Accade quando ad esempio si vuole un trotto e il cavallo non risponde, allora si usa la frusta per ottenerlo. No, la frusta quando si decide di usarla deve mandare al galoppo pancia a terra, sempre, sempre, sempre, sempre... meglio montare da soli i primi tempi ecco :-D
L'associazione corretta è: meglio accontentare le gambe in quello che chiedono che faticare il massimo.

Dopodiché, per come la vedo io, l'altro motivo di perdita della risposta è da ricercarsi nella "facilità o meno" di esecuzione del resto del lavoro perché, se è vero che dopo una "ripassata" il poveretto schizza come un fulmine, non può continuare a farlo se ciò che si richiede da lui si scontra contro resistenze fisiche o morali e qua si entra nel campo della decontrazione (intesa anche come calma), della messa in mano, della flessibilità e scioltezza d'insieme, della capacità di esprimere "tensione dorsale" in maniera morbida fino alla riunione. Ero nella tua stessa situazione fino a che non ho capito questo.

In poche parole la relazione "calmo, avanti e dritto" è indissolubile. La mancanza di uno dei tre penalizza gli altri due. Perché ci sono cavalli che se sono agitati o storti corrono di più, ma altri (quelli indietro) al contrario si paralizzano e non ne vogliono sapere.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

BigDream

Citazione da: max - Novembre 23, 2018, 03:03:33 PM
Se il cavallo davvero ci marcia sopra va preso il coraggio a due mani e gli va dimostrato che se non ascolta le gambe la mamma diventa una tigre e la conseguenza è il massimo del galoppo, vedi l'esempio dei cowboy nei film. Bisogna essere spaventosi e convincenti. Ma forse già lo fai...  No, la frusta quando si decide di usarla deve mandare al galoppo pancia a terra, sempre, sempre, sempre, sempre...

No, in effetti non lo faccio, e speravo ci fosse un altro modo che ignoravo ahahah

Purtroppo mi manca il coraggio di reagire in modo così "aggressivo".. è un mio grosso limite

Luna di Primavera

Citazione da: max - Novembre 23, 2018, 03:03:33 PM
Bisogna essere spaventosi e convincenti.

mmmh.... non sono sicura che la mia istruttrice la penserebbe proprio così, intendo in merito all'essere spaventosi. lei farebbe esattamente quello che dici te max (ti mando a cinquemila all'ora) ma mentre il "povero" cavallo "legnato" a fase 4 si lancia pancia a terra, lei gli direbbe "bravissimo, fantastico, super, grazie, ma che bello, yu-huu, ora sì che ci si diverte!".

cioè applico una fase 4 ma non carico questa correzione di emozioni negative; piuttosto carico di emozioni positive la risposta "giusta" del cavallo.

il cavallo deve andare avanti volentieri, si deve divertire a farlo.
così pour parler eh, dipende anche un po' cosa motiva maggiormenete il cavallo.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming