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Le "Questioni" del capitolo Primo.

Aperto da raffaele de martinis, Ottobre 11, 2012, 12:17:07 AM

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raffaele de martinis

Sto per pubblicare il primo capitolo delle Questioni, siamo all'inizio, il coordinamento è da raggiungere, alcuni collaboratori latitano, per fortuna altri ci mettono l'anima.

Col tempo spero che la squadra si allarghi, non esitate a chiedere di collaborare così che la partecipazione diventi corale.

Intanto, vi annuncio che, oltre che in questo foro, la stessa versione sarà pubblicata sul mio blog illustrata e corredata da sollazzi che quì non posso mettere.

Questo link vi porterà al blog specifico dedicato alle Questioni.
http://iltraduttoretanghero.blogspot.it/

Quest'altro al documento di elaborazione del testo con a fronte l'originale perchè possiate rendervi conto del lavoro fatto: -
https://docs.google.com/document/d/1ZEmvxLcX5_FqqUG1nUCxpWyZNXSMIMP0RTqVE1sFNGc/edit

Non esitate a segnalarci errori e omissioni e miglioramenti e volontà di partecipazione.

Chi lo volesse può quì innescare discussioni e commenti sul capitolo primo.

                                                                                                                                  RdM
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Riprendendo un commento che avevo lasciato "di là", volevo farvi notare che la parola "elasticità" ha due significati assai diversi. ma mi pare che già sia stato citato altrove l'Hotte quando afferma che i termini dell'equitazione  non sempre devono essere intesi con significato rigorosamente scientifico; spesso sono delle metafore, "danno un'idea".

Da un dizionario online

1 Proprietà di un corpo di riassumere la forma iniziale, una volta cessata l'azione delle forze che lo deformano
2 estens. Agilità, scioltezza nei movimenti

Poche articolazioni del corpo umano ed equino hanno elasticità nel primo senso, quello strettamente fisico. Ma ci sono, ed è importante saperlo; le strutture elastiche più robuste sono quelle che si oppongono alla iperestensione dei pastorali (alla "discesa dei nodelli verso il suolo") e sono talmente potenti da assorbire l'enorme forza dinamica che si scarica sul suolo nel momento dell'appoggio, soprattutto nelle andature più veloci, fino al punto da far toccare il terreno agli speroni, e poi di restituirla come spinta verso l'alto. Se provate sulla vostra mano, anche le nostre dita hanno simili strutture elastiche che tengono le falangi in posizione leggermente flessa rispetto alla mano, senza alcuno sforzo muscolare. Al contrario il polso non ha alcuna elasticità: se rilasciate per bene i muscoli dell'avambraccio braccio, la mano pende inerte dall'avambraccio, e così fanno gran parte delle altre articolazioni.

Tutto il resto è "elasticità simulata", e deriva da un perfetto e armonioso coordinamento fra sistema nervoso e sistema muscolare; e questo coordinamento si può sviluppare e affinare con l'esercizio fisico ben fatto, proprio come avviene nell'istruzione formale alla danza, con conseguente "impressione di elasticità e di leggerezza" se l'istruzione va a buon fine.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/12/le-molle.html

Affrontai il problema delle molle viventi senza entrare nella tecnicalità di Alex, e comunque il Generale, forse consapevole delle sue manchevolezze anatomico/scientifiche, anticipa dicendo che spesso il maestro di equitazione si esprime per immagini per essere più efficace pur essendo queste lontane dalla riprova scientifica.



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Dato che le ossa sono rigide, la contorsionista ha allungato: - muscoli e tendini. o no ?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#3
Di certo, il termine elasticità dà bene l'idea di quel magnifico movimento in cui il cavallo sembra "rimbalzare" sul terreno, e la sospensione si allunga....  io sono ben lontano dal saperlo insegnare a un cavallo, quel movimento, ma l'ho visto fare, talora, alla mia Tabi, la mamma di Asia, quando era felice di muoversi, anche in tondino, dove potevo osservarla con calma. Sembrava quasi che non toccasse il terreno: la fase d'appoggio durava un microsecondo, e poi c'era un tempo straordinariamente lungo di sospensione. ... Sembrava fluttuasse nell'aria. Ovvio che usava una armoniosa spinta rivolta più verso l'alto che verso l'avanti. Nella mia testa, questa è l'immagine della "elasticità delle molle".

La sirena qui sopra non mi dà una grande idea di elasticità, ma di certo mi rappresenta plasticamente la flessibilità.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Tu Reviens

Non son capace di entrare nel blog...ma va', e dire che mi viene tutto così bene, quando lavoro col computer!
Quindi posto il mio commento qui, visto che almeno  lo so fare....

Questo primo capitolo mi è piaciuto, lo trovo chiaro nell'esporre i precetti che poi sorreggeranno l'intera opera. La traduzione che hai fatto è ottima, a mio parere:  riesce a mantenere , pur servendosi di un linguaggio più adeguato ai tempi attuali, un ottimo grado di fedeltà rispetto alla complessità del testo originale. Lo rende semplicemente più accessibile ma senza banalizzarlo.

Pensando per impressioni, una frase che mi ha colpita è quella che riguarda la similitudine tra il lavoro del cavallo montato (bene) e il volo di un uccello. Credo che a molti di noi sia capitato - per brevi attimi magari - di avvertire nel cavallo sotto di noi una leggerezza, una levità di piuma accompagnate da una estrema rispondenza a un filo di aiuti, tali da far pensare davvero al volo .
Sono attimi, fuggenti peraltro, almeno per quanto mi riguarda: nella maggior parte del tempo che passo in sella, mi sembra in verità di montare un bisonte affetto da colite. Però alla fine della fiera quel che conta è avere una meta cui tendere, no? E il volo mi sembra una bella meta.

raffaele de martinis

Probabilmente il Generale non avevo lo stile letterario di Camus, tantomeno quello di Baudelaire, ma aveva una sensibilità equestre fuori dal comune che riusciva ad esprimere con immagini straordinarie.

Un cavallo che passa al galoppo come un'ombra. la trovo fantastica, ma si trova ne: - "Un Officier di Cavalerie"...è un'altra storia.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Nicola

Ogni vero cavaliere deve essere in grado di valutare la morfologia del cavallo, in particolare riguardo alll'equilibrio della sua struttura, fattore che ha importanti ripercussioni sulla regolarità delle andature e sulla fluidità della rispondenza gli aiuti.

Ecco....altrove ho ipotizzato che parte di questa capacità di analisi della morfologia si sia persa....

Secondo voi?
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

raffaele de martinis

Non solo si è persa questa capacità, che parte/dovrebbe partire dalla valutazione dei piedi, inoltre: -

Poiché il cavallo da sella deve essere veloce e scattante, la prima qualità che deve possedere è la leggerezza, essendo il suo dinamismo inversamente commisurato al suo peso.

Mi pare che ora sono di moda dei monumenti agili come tapiri e leggeri come buoi.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

DivinityOfDarkness

il cavallo leggero è l'equivalente del cavallo con molta aria sotto la pancia?
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

raffaele de martinis

Credo che il nostro si riferisse ad una valutazioni d'assieme, infatti, nel suo diario fa riferimento alla bontà della razza navarinna, cavallini che già allora stavano scomparendo per la moda del PSI e suoi derivati.

Sottolineandone il coraggio, faceva notare che - ai tempi i navarrini - venivano chiamati: - mangiatori di baionette.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...