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Il problema del confine fra l'accettabile e l'inaccettabile

Aperto da alex, Luglio 13, 2015, 08:36:18 AM

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alex

La vicenda della morte di un cavallo, nel corso di una pratica addestrativa particolarmente dura, pone (come in moltissimi altri casi) il problema del limite fra l'accettabile e l'inaccettabile. Non è il solo caso! Ce ne sono mille, ogni qual volta vi sono due estremi (da una parte azioni che, oltre ogni ragionevole dubbio, sono accettabili e accettati; poi, aumentando e aumentando, all'altro estremo azioni che oltre ogni ragionevole dubbio sono inaccettabili). In mezzo agli estremi, un confine sfumato. Difficile da stabilire, ma in qualche modo bisogna stabilirlo; perchè in caso contrario la babele di opinioni diventa tale, che non si capisce più niente e si rinuncia ad agire. Siamo in una comunità che agisce secondo regole, sancite in modo perfino pomposo; queste regole devono essere chiare, altrimenti ciascuno si sente in diritto di agire come cavolo gli pare. Un esempio non equestre: ascoltavo ieri Radio Radicale, per l'ennesima volta è stato affermato che il diritto internazionale vieta condizioni carcerarie inumane e degradanti; ma qualìè il limite oltre il quale una condizione "normale" di disagio di un carcerato lo diventa? Altro esempio non equestre: moltissimi stati civili, ma non l'Italia, prevede il reato di tortura; ma dove inizia la tortura nel corso di un interrogatorio deciso?

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

tutto ciò che non è vietato è lecito.

è quindi necessario rispettare: codice penale (maltrattamento animali), disciplina federale (divieti FISE), normativa antidoping (Fise, Fei e Mipaaf).
è auspicabile anche il rispetto del codice per la tutela degli equidi (ma non è una norma imperativa, quindi non è obbligatorio. il linguaggio stesso del codice contiene pochissimi termini imperativi, usa spesso il condizionale o termini come "è preferibile" ecc).

Bubba

E' difficile esprimersi riguardo questioni cosi' grandi e complesse.
Personalmente riguardo ai cavalli la mia linea si trova a " se un cavallo puo' dare al massimo 9, e' giusto chiedergli il suo massimo o sarebbe piu' onesto pretendere 7 e a volte 8?".
Io personalmente chiedo 7, o 6. Ma mi rendo conto che uno che vive con i risultati fatti dai cavalli se chiede 7 non fa tanta strada. Chiedere 9 ad un cavallo da 9 pero' vuol dire esigere il massimo e anche per i cavalki dare il massimo vuol dire sforzo, impegno, disciplina.
Posso accettare un trainer severo. Anche i cavalli possono. Se e' uno che sa quello cge fa.
Io non ho mai visto gente ribaltare un cavallo. Ho sentito di qualche cavallo buttato a terra. Raro. Viene tipo fatto sdraiare.  Ai cavalli ovviamente non piace ma non rischiano di farsi male.
Per dirla cinicamente sono capitali. E speranza di risultati e gloria. Chi diavolo rischia l' infortunio?
Tralasciando la stupidita' della cosa. Io sono limitata ma non capisco come ribaltare un cavallo con un' impennata possa farlo migliorare. Come reagira' la prossima volta che gli si mette ptessione? Ma veramente ci son cavalli che migliorano dopo na roba del genere?!? Non credo.
Io ho sempre visto fare il contrario, convincere il cavallo a cedere alle pressioni e fargli capire che non appena molla trovala pace.
Istigarlo fino all' estrema difesa mi par una roba da dementi.  Che diavolo impara? Che l' unico modo per liberarsi dalla pressione e' tentare il suicidio?

alex

Il problema del confine non è risolto dalle norme; il dettato del codice penale sul maltrattamento animale è un caso tipico. Se qualcuno immagina che sia facile chiarire quel "senza necessità...." e di quel "insopportabile per le sue caratteristiche etologiche"...

Citazione
Art. 544 bis Uccisione di animali
Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni.

Art. 544 ter Maltrattamento di animali
Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 a 18 mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Bubba

Ok, ecco il mio intervento da animalista psicopatica..  :benedizione:
Le norme sul maltrattamentl animale sono bellamente calpestate e a nessuno.intetessa niente.
Non mi spiego diversamente l' esistenza degli allevamenti degli animali da redfito, che comunque, oltre a vivere una vita indegna di questo nome, vengono uccisi spesso non ancora adulti.
La necessita' immagino sia quella di mangiarseli. Poi pero' la carne viene sconsigliata dai medici, quindi la necessita'? E' il nostro piacere. Ci piace mangiarli perche' sono buoni.

Ok, sparate pure :horse-embarrassed:

alex

A dire il vero una regola generale, sempre più diffusa e pervasiva, che non ammette deroge e non ammette eccezioni, c'è.

Business first.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Miky Estancia

Bella domanda che poni Alex!
Questione delicata.
Ognuno ha la sua sensibilità e in base a questa dà il suo personale limite.
Applicare questi limiti agli animali, al cavallo in particolare, è poi ancora tutto un altro paio di maniche, poiché ogni cavallo è  un essere a se con una sua "soglia di sopportazione" diversa da quella di un altro.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

segreto

Io ho fatto, da giovane, molto sport agonistico, a livelli abbastanza impegnativi e per questo penso che andrebbe abolita qualunque forma di agonismo che comporta l'uso di altri esseri viventi. Pensateci bene: Noi corriamo e saltiamo come gazzelle su una pista di atletica. Poi arriva una crisi di acido lattico, oppure lo sfinimento, oppure un malessere fisico. A quel punto un deficiente seduto sulla nostra schiena ci punge i fianchi e ci dice: "Dai, che voglio vincere!". Voi cosa gli direste?

Non voglio che il mio cavallo abbia di queste esperienze. Non vorrei che nessun cavallo ne avesse.

Segreto

PokerFace

segreto, quello che dici è assurdo.
ogni cavaliere sente il proprio cavallo. quante volte si vedono cavalieri che interrompono la gara nel bel mezzo del percorso, si mettono a guardare i piedi del cavallo o gli fanno una carezza e se ne vanno? moltissimi, anche in gran premio. io personalmente l'ho visto fare molte volte e l'ho fatto 2 volte. non sentivo bene il cavallo e trovavo assurdo continuare con la consapevolezza che non era tutto a posto.
il problema non sono gli agonisti, che comunque si presume che sappiano quello che fanno, che abbiano certe competenze. il problema sono piuttosto i passeggiatori smanettoni (cavallo che non lavora in settimana e che viene ammazzato di passeggiata il weekend) e i principianti, che non sentono il cavallo e non  si rendono conto di come sta.
io piu di una volta ho visto cavalli vistosamente (per me) zoppi montati da ignari cavalieri e quando facevo notare la cosa scendevano tutti preoccupati e dispiaciuti, perchè non s'erano accorti di nulla. e ci sono interi maneggi in cui la regola è che i cavalli hanno andature irregolari e non stanno bene.
poi ci sono anche un sacco di ragazzini che fanno la garetta col pony zoppo, sia chiaro, e anche qui non è colpa loro (cosa vuoi che sentano dei ragazzini che fanno le bp90...) ma dell'istruttore che non vuole deludere la famigliola pagante e lasciare a casa il ponetto tronco oppure (haimè) che ha venduto il pony tronco e vuole salvarsi la faccia facendo finta di nulla.
inoltre in concorso quanto meno c'è il veterinario di turno che controlla i cavalli in campo prova. a etrea 3 settimane fa al progetto giovani ho visto rimandare a casa un pony sauro zoppo, a cui il veterinario ha impedito di fare la gara (certo, nelle garette C non c'è quasi mai il veterinario... anzi c'è ma è occupato a mangiarsi la salamella di solito e non si fa vedere in campo prova).
quindi su questo meglio l'agonismo (dove almeno teoricamente c'è un controllo sulla salute del cavallo) rispetto al grande mondo del non agonismo.

Bubba

In effetti quella dei cavalli montati anche se zoppi e' una piaga.

Ignoranza molte volte, interessi economici le altre.. non ce la possiamo fare.

Da me il grande classico e' " ma no, non ha niente, e' lui cosi'".
Ti verrebbe una gran voglia di mollare al fenomeno una bella botta sugli stinchi, giusto per..

segreto

Rispondo a PockerFace.
Quindi quel che dico non è assurdo ma relativo. Ottimo. Posso chiederti se hai praticato competizioni umane con sforzo prolungato o massimale simili ad alcune specialità dell'equitazione?
Il fatto che ci piaccia montare non toglie che (i sacri testi spesso citati in questo ed altri forum lo dicono spesso) il cavallo obbedisca per timor del peggio. E' l'equitazione, bellezza! (scusa la sciocca citazione modificata all'uopo).
Segreto

alex

Mah, riflettendo sull'articolo del codice panale sul maltrattamento animale, riguardo alla "fatica incompatibile con le caratteristiche etologiche", mi verrebbe da dar ragione a Poker; "dare il massimo", per un erbivoro-preda, è perfettamente compatibile con le sue caratteristiche etologiche, e addirittura fin da puledri. Chi non dà il massimo, viene semplicemente mangiato. Dare il massimo, entro certi limiti, è quindi "fatica compatibile con le caratteristiche etologiche"; alle volte i cavalli sembrano dare il massimo semplicemente perchè sentono il piacere di farlo. Figuriamoci quanto lo danno se li rincorre un branco di lupi.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

colgo l'occasione per spiegare anche dei dubbi che ho sul barefoot.

ho l'opportunità per ragioni famigliari di passare da sempre l'estate in pascolo dove ci sono mucche e cavalli liberi. i cavalli non li ho MAI visti galoppare. a volte li ho visti trottare 3 falcate. davvero eh. passano la giornata a stare fermi o camminare pochino, con la testa bassa a brucare erba. sono tutti scalzi. sono avelignesotti. stanno benissimo barefoot, non sono zoppi (per quanto, per essere zoppi al passo dovrebbero essere davvero tronchi.....). quindi il piede scalzo in natura funziona da dio perchè il cavallo mangia e caga e cammina (e neppure tanto). ma non penso che il barefoot sia compatibilissimo con lo sport, fatto soprattutto di trotto e galoppo. però questo qui non centra una mazza.
anzi centra, per dire che comunque, a parte l'endurance, gli altri sport equestri non è che richiedano lunghi spostamenti e dunque lunghi sforzi. si richiede grande atletismo per per poco tempo, per pochi minuti.
non è come dire per l'uomo la maratona o il fondo o la 10.000 metri o come una partita di pallone. il concorso è piu una prestazione breve ma intensa, tipo i 400 metri piani o a ostacoli. o tipo i 200 stile libero, per intenderci.
poi chiaro, c'è altro dietro, ovvero l'allenamento quotidiano. ma quello è tendenzialmente uguale (1 ora al giorno in piano, 1 volta a settimana qualche saltino) anche per chi non fa agonismo. se vogliamo la passeggiata di 4 ore domenicale è molto piu gravosa per il cavallo rispetto al concorso, che si esaurisce in 10 minuti di campo prova e 2 minuti di gara.....

segreto

Rispondo ad Alex:
anche l'uomo, inseguito da un lupo, corre e da' il massimo. E nel 98% dei casi non si diverte.
Comunque, quando lo fa il cavallo (dare il massimo per salvare pelle e patrimonio genetico) non ha ometti allegrotti e divertiti sulla groppa che lo incitano.
Oddio, forse se li avesse il lupo non lo inseguirebbe, ma tant'è.
E' comunque certo che le sensazioni più diffuse in natura siano ansia e timore (Lucrezio, Lucrezio!) e il fatto che questo stato di cose sia la normalità non le fa diventare certo cose buone.
Chi ha detto che la natura è buona? Certamente un pasciuto iperprotetto.

Segreto

Miky Estancia

Citazione da: PokerFace - Luglio 15, 2015, 09:53:44 AM

1. il problema non sono gli agonisti, che comunque si presume che sappiano quello che fanno, che abbiano certe competenze.

2.  il problema sono piuttosto i passeggiatori smanettoni (cavallo che non lavora in settimana e che viene ammazzato di passeggiata il weekend) e i principianti, che non sentono il cavallo e non  si rendono conto di come sta.
io piu di una volta ho visto cavalli vistosamente (per me) zoppi montati da ignari cavalieri e quando facevo notare la cosa scendevano tutti preoccupati e dispiaciuti, perchè non s'erano accorti di nulla. e ci sono interi maneggi in cui la regola è che i cavalli hanno andature irregolari e non stanno bene.


1. Vero, concordo! Sarebbe bello se i controlli veterinari fossero molto molto più severi e presenti anche in certe attività agonistiche di livello inferiore, tipo le gimkane ad esempio  :firuu:

2. Di nuovo sono d'accordo con te. Dalle nostre parti, anni fa un cavallo fu stroncato da un infarto...il cavaliere era andato a pranzo lasciandolo legato al sole ovviamente sellato, poi, dopo aver ben mangiato e (soprattutto ) bevuto, è zompato in sella nell'ora più calda della giornata e bia al galoppo pancia a terra...il cavallo gli è morto tra le gambe.
E questo è solo uno degli esempi...cavalli in paseeggiata o trek con ferrature di tre mesi e oltre o barefoot zoppi su tutti e quattro i piedi, cavallini minuti o anziani montati da cavalieri troppo pesanti.....
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.