Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli.

Il Parere degli Esperti => Pareggio e Barefoot => Topic aperto da: alex - Novembre 03, 2013, 12:49:19 AM

Titolo: Flusso ematico e perfusione capillare
Inserito da: alex - Novembre 03, 2013, 12:49:19 AM
Per ora, gli studi di Robert Bowker (che da anni ci "dà dentro" sull'anatomia normale e  patologica dello zoccolo; era ora...) hanno consentito tre contributi originali:
1. la differenza anatomica fra "piedi buoni" e piedi "non buoni", rispecchiata dalle differenze che si rilevano a livello di cuscinetto plantare e cartilagini collaterali;
2. il ruolo e gli effetti anatomici del "carico periferico" sulla muraglia, mentre lo zoccolo è fatto per distribuire la pressione sull'intera superficie inferiore;
3. la differenza  fra velocità del flusso sanguigno e perfusione capillare nello zoccolo. Secondo gli stiudi di Bowker (che, beninteso, conosco solo per commenti, non per averli letti) le due cose non vanno affatto di pari passo, anzi; con laumento della velocità di flusso ematico si riduce la perfusione capillare. Lavorando sul duro, ad esempio, la velocità di flusso aumenta molto, ma, secondo Bowker, la perfusione dimunuisce.

Ora, siccme i tessuti vivono e si mantengono grazie alla perfusione capillare, mi domando se questo fenomeno può spiegare le "sensibilità del cavallo sferrato durante un trekking su terreno difficile". Ho sentito che è ricorrente che alla fine del primo giorno, i cavalli sono spesso sensibili; alla fine del secondo, va meglio; alla fine del terzo, decisamente meglio. Quindi, il consumo dello zoccolo non c'entra minimamente.... la cosa mi ricorda molto, invece, lo stato dei miei muscoli nel trekking più lungo che ho fatto: mezzo morto la prima sera, poi via via meglio nei giorni successivi. Anche i dolori muscolari che sentivo non erano altro che "intossicazione da deficit di perfusione", che probabilmente si risolve insistendo un po', mediante rapido, ma non immediato, adattamento del microcircolo. 

Titolo: Re:Flusso ematico e perfusione capillare
Inserito da: max - Novembre 03, 2013, 06:13:15 PM
"Perfusione" sarebbe l'irrorazione?
Titolo: Re:Flusso ematico e perfusione capillare
Inserito da: alex - Novembre 03, 2013, 08:09:41 PM
Sì, l'irrorazione dei tessuti attraverso i capillari, che consente lo scambio di nutrienti, sostanze di scarto, e gas dal sangue ai tessuti. Per passare dalle atrerie alle vene, il sangue non è obbligato a passare dai capillari; può prendere delle "scorciatoie"  che li saltano; in questo caso può esservi un alto flusso e una bassa perfusione.

Titolo: Re:Flusso ematico e perfusione capillare
Inserito da: Ipparco - Novembre 04, 2013, 09:54:12 AM
C'è un capitolo dedicato all'argomento (e curato da Bowker stesso) nel nuovo libro di Ramey.
Analizzando il flusso in uscita dal piede con l'ecografia doppler, c'è una differenza radicale nelle forme d'onda dei battiti a seconda che lo stesso cavallo stia sul cemento, sulla sabbia o sulla ghiaia.
L'ultima superficie è quella che in assoluto genera la miglior perfusione del piede.

Il fenomeno che hai osservato tu sicuramente ha a che fare con questo aspetto, anche se ho il sospetto che non sia l'unico elemento in gioco. Per certo la sensibilità del primo giorno non è un problema di consumo, su questo posso darti una conferma certa al 100% anch'io.
Titolo: Re:Flusso ematico e perfusione capillare
Inserito da: alex - Novembre 04, 2013, 10:47:22 AM
La "laminite da strada", sempre che esista, potrebbe essere la conseguenza più grave di questo meccanismo, secondo te?
Titolo: Re:Flusso ematico e perfusione capillare
Inserito da: Ipparco - Novembre 04, 2013, 01:38:20 PM
Sinceramente no, credo che quella sia più un fenomeno infiammatorio da sovraccarico meccanico, aggravato dagli effetti delle vibrazioni e dei microtraumi dovuti al fondo duro e al carico periferico.
Titolo: Re:Flusso ematico e perfusione capillare
Inserito da: francobelmonte - Novembre 07, 2013, 08:21:49 AM
sono in accordo con Ipparco sulla "laminite meccanica" determinata dalla sollecitazione della ferratura o dall'impropria altezza della parete nel cavallo scalzo che dovrebbe essere inversamente proporzionale alla penetrabilità.

relativamente ai trekking molte variabili insistono. se, per esempio, il cavallo parte con una parete piuttosto lunga ed il terreno è scarsamente penetrabile il primo giorno la suola e con essa i recettori annegati nel derma sono poco sollecitati. la conseguenza diretta, per Bowker, è sangue baipassato attraverso shunt arterovenosi (gli stessi che utilizziamo per la nostra termoregolazione, nessuna novità per te alex).

si può pensare che in seguito il cavallo si pareggi da solo :-( e pian piano la microcircolazione migliori. meno affaticamento e migliore prestazione.

meglio partire con muraglie adeguate.

il secondo libro di Pete ramey é stato edito in paperback. costo inferiore, 90 dollari. più leggero costa meno la spedizione. lo trovate su HOOFREHAB.

www.bitlessandbarefoot-studio.org