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Migrazione in avanti della suola

Aperto da alex, Gennaio 29, 2014, 12:22:33 AM

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alex

Mi sembra assodato che la suola cresca verso l'avanti. Non si spiega altrimenti come possa spingersi più in avanti del sottostante corion da cui origina, facendo - in punta - corpo unico con la muraglia. Domanda: vi sono dati sui fattori che possono influenzare questo spostamento in avanti? E' fisso, è variabile? Viene influenzato dall'angolo fra suolo e piano del triangolare? Mi interessa molto perchè, nell'ormai famoso club foot di Asia, ho l'impressione che la migrazione in avanti sia deficitaria.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Ipparco

Più che migrare, a mio avviso quello che succede è che i tubuli che formano la suola crescano con un angolo inferiore a 90° (misurato rispetto alla punta del piede) rispetto alla faccia plantare. Ovvero, tendono ad essere paralleli alla faccia dorsale di P3.
Questo spiega bene come mai un difetto nella suola tenda a spostarsi in avanti man mano che cresce in fuori, ed è coerente con ciò che si osserva nelle dissezioni di zoccolo:




Questo effetto geometrico dovrebbe essere abbastanza costante, in quanto legato all'angolo tra tubuli e faccia plantare di P3, che non dovrebbe poter variare più di tanto, se non a seguito di modificazioni importanti del piede. Visto in questo modo, in teoria non dovrebbe risentire più di tanto dall'angolo di P3 rispetto al terreno, se non nella misura in cui questo può interferire con la circolazione, in particolare nell'arteria circonflessa.
Quello che osservi in Asia a mio parere, più che un difetto nella migrazione, probabilmente è una produzione deficitaria di materiale nella zona della punta a causa della pressione e dei probabili danni vascolari.

Può tornare, come discorso?
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
www.leonardodecurtis.it
"La semplicità è la sofisticazione finale"
Leonardo da Vinci

alex

Potrebbe; se non che la frattura della suola, che Asia si è procurata più indietro della punta del fettone, l'ho vista spostarsi in avanti fino al margine anteriore della muraglia ossia: di vari cm. Certo, ne vedevo solo la parte inferiore, ma l'inclinazione dei tubuli non mi permette di spiegare come nei casi di "punta lunga" la suola si allontani moltissimo dal corion spostandosi in avanti. L'idea che mi attira è che la suola si sposti in avanti alla stessa velocità con cui la muraglia si sposta in basso, cosicchè normalmente muraglia e suola "confluiiscono", in punta, in una struttura unica senza che ci sia spostamento di taglio a livello dellla connessione fra di loro (la linea bianca); in altermnativa, che la suola sia malleabile come pongo, e che si deformi adattandosi alla superficie disponibile.
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Ipparco

CitazioneL'idea che mi attira è che la suola si sposti in avanti alla stessa velocità con cui la muraglia si sposta in basso, cosicché normalmente muraglia e suola "confluiscono", in punta, in una struttura unica senza che ci sia spostamento di taglio
Questa condizione sarebbe garantita anche nel caso in cui considerassimo la suola come composta da tubuli che crescono in direzione parallela alla faccia dorsale di P3, ad esempio.
Citazionel'inclinazione dei tubuli non mi permette di spiegare come nei casi di "punta lunga" la suola si allontani moltissimo dal corion spostandosi in avanti.
Ecco, qui bisognerebbe avere davanti un cavallo col problema in questione, per capirsi..
Intanto: sicuro che stiamo parlando di suola e non di cherafillocele (lamellar wedge)? Non potrebbe essere una situazione tipo questa:

A volte distinguere tra suola vera e "wedge" non è facilissimo..
Poi: parliamo di punta lunga e basta, o punta lunga e disconnessa/stirata/separata? Nel primo caso, lo "scivolamento" potrebbe essere banalmente un effetto apparente dato dalle proporzioni sballate del piede. Nel secondo caso invece, spesso occorre tenere conto che si può modificare il corion stesso (ad esempio in caso di laminite con rotazione, l'arteria circonflessa può finire più in alto del bordo distale di P3! Che effetto ha una cosa del genere sulle papille soleari?). In questi casi definire il comportamento della suola a mio avviso diventa molto complicato..
In ultimo, vedo una difficoltà di tipo "logico" in uno scivolamento in avanti di tutta la suola: è formata di tubuli, anche se con un comportamento un po' diverso da quelli della muraglia. Però in corona c'è una corrispondenza biunivoca tubulo-papilla, accettata e accertata. Mi viene da dire che sia così anche per la suola. In queste condizioni, pensare che la suola possa spostarsi in blocco rispetto al corion, mi pare molto difficile.. Che abbia una certa plasticità invece la vedo già come una spiegazione molto più plausibile e compatibile con ciò che ho avuto modo di osservare in questi anni.
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
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Ipparco

Citazioneche la suola sia malleabile come pongo, e che si deformi adattandosi alla superficie disponibile.
Ieri ho avuto occasione di pareggiare una cavalla con zoccoli estremamente lunghi, con una grande quantità di suola in eccesso.
Ho fatto un'osservazione interessante: le "fette" di suola (di circa 1 mm di spessore, e molto idratate) che ho tagliato via col coltello avevano una consistenza elastica e gommosa, ed erano in grado di allungarsi circa del 10% rispetto alla loro dimensione originale, prima di strapparsi.
Ho cercato di fare un paio di filmati ma non sono ancora riuscito a scaricarli sul computer per vedere come sono venuti e se si vede qualcosa. Appena riesco provo e se si vede qualcosa provo anche a postarli qui.
Ho pensato che potesse interessarti ;-)
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
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