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Il mio stile di pareggio

Aperto da alex, Giugno 05, 2014, 12:53:34 PM

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raffaele de martinis

Sto dicendo da una vita che ogggi è possibile, lecito e doveroso - per noi giocondi cavaglieri - andare coi lalli scalzi, a fronte dobbiamo adattarci a seguire delle regole e a stare in dei limiti.

Quando non potiamo seguire le regole, il lallo sta nella fanga, non si move abbastanza, et quando non vogliamo restare nei limiti: furiose galoppate in campagna oppure una tirata di 80 km in un giorno, (non parliamo di attività sportiva) il lallo scalzo si azzoppa.

Dei lunghi raid scalzi avevo presente Tschiffley, ma sbagliavo, pare che ferrasse i due lallini, comunque, queste scarpinate possono essere possibili alle condizioni di sopra; in antiquitade, i carriagi tirati da vestie scalze, andavano ad una media di 10 km al dì;  Bucevolo, il lallo di Alessandro Magno arrivò fino in India a pedi scalzi, ma in quel viaggetto, il Magno perdette almeno 7/8 mila tra muli e lalli.

Quando ero ragazzino, i muli e gli asini - specialmente d'estate - erano quasi tutti scalzi, i lalli da sella/da basto dei contadini erano ferrati solo davanti, ma gli stessi soggetti se attaccati al calesse o al carretto erano ferrati ai 4 pedi, i lalli dei carabinieri (facevano servizio contro l'abigeato) erano ferrati ai 4pedi.

Dunque dipende da cosa si fa, ovvio che un lallo può tirare lento pede la carrozzella scalzo nel sentralparc di niuiork, ma lo stesso lallo scalzo si azzopperebbe se attacato ad un carro di 1000 kg (come era ai tempi) sul tragitto: Montevago-Partanna, 25 km con delle ripidissime salite e discese.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...