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Differenza fra aiuti/richieste e premi/punizioni

Aperto da alex, Luglio 02, 2015, 08:33:48 AM

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alex

per l'ennesima volta provo a spiegare l'idea che mi son fatto sulla differenza fra richieste/aiuti e premi/punizioni. Stavolta cerco di farlo con uno schema:



Nel primo caso, che ho chiamato "educazione", mi riferisco alle azioni spontanee del cavallo, alle sue "iniziative", e alle loro conseguenze: sta all'educatore dire "si!" oppure "no!". Con il "sì!" intendo qualsiasi premio, con il "no!" qualsiasi punizione; notate che il sì e il no seguono l'azione del cavallo, ne sono una conseguenza, e l'apprendimento per tentativi ed errori è proprio il risultato dell'apprendimento delle conseguenze.

Il secondo caso l'ho chiamato addestramento perchè quello che si vuole ottenere sono risposte giuste a specifiche richieste. Quindi: c'è la richiesta, c'è la reazione (ossia l'azione di risposta) del cavallo, e poi segue la conseguenza, che, esattamente come nel primo caso, può essere sì! oppure no!.

In questo schema non c'è traccia del tipo o intensità della richiesta, nè del tipo o intensità della conseguenza. NON deve esserci perchè è del tutto inutile: tipo ed intensità devono essere semplicemente quelle adeguate a produrre il risultato. Resta una differenza enorme fra richiesta e conseguenza: la richiesta (di qualsiasi intensità) viene PRIMA della reazione  e il suo scopo e quello di ottenere la reazione; la conseguenza viene DOPO dell'azione e ha lo scopo di far capire al cavallo "questo è giusto, questo è sbagliato", cosa da ricordare per la prossima volta.

Ho visto da qualche parte uno schema delle "quattro fasi" di Parelli, dove la "fase quattro" (richiesta della massima intensità: dolorosa) era indicata in rosso come "punizione". Bene, spero di essere riuscito a far capire che chiamate "punizione" una richiesta energica è una vera stupidaggine, un grave errore: la richiesta viene sempre prima, la eventuale punizione viene sempre dopo.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Bubba


bionda

A me sembra uno schema ingenuo e non parte da zero, perchè non può esserci nessuna "richiesta", se prima non hai spiegato cosa vuoi.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

alex

Mi basta che tu concordi sul fatto che ci sono cose che vengono PRIMA dell'azione del cavallo e cose che vengono DOPO, e che questa è una bella differenza.

Concordi? (risposte ammissibili: SI/NO  :horse-wink:)
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

bionda

No.
O meglio, prima magari stava a brucare in paddock, dopo magari farà la doccia, ma sono cose irrilevanti  :ciao:
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Luna di Primavera

mah, non so, non capisco cosa intende bionda.
che significa "spiegargli prima cosa vuoi"? in che senso è disgiunto dalla "richiesta" vera e propria?

I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

alex

Io invece concordo con Bionda: quello schemino è uno schemino incompleto, non parte da zero e non copre tutte le problematiche, le fasi, le sfumature  dell'educazione e dell'addestramento, dalla a alla zeta. Ci ho pensato tanto, per riuscirci, ma non ne sono stato capace....  :blob3:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Miky Estancia

Alex, lo trovo perfetto  :pollicesu:
Semplice ed essenziale.
Finalmente!
Troppe volte, parlando di cavalli e metodi, si tende a diventar prolissi e a fare passare tutto all'UCAS (Ufficio Complicazione Affari Semplici).
I cavalli sono "semplici", non si fanno tutte le "seghe mentali" che ci facciamo noi, faremmo bene a ricordarcene più spesso.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Anima714

Io ieri ho rilavorato alla corda il mio cavallo per la "seconda volta dopo la discussione sul forum", la prima è stata 3 giorni fa, e qualcuno forse lo ricorda.
Beh, nella mia testa si è finalmente sbloccata ieri questa cosa che hai esposto in schema, e penso che il mio cavallo ne abbia solo giovamenti.

Mi spiego meglio.

Sessione 1:
Do il bacio per chiedere il galoppo e il cavallo galoppa. OK, do la richiesta, viene esaudita e la mia risposta è "SI".
Ho il sentore che il cavallo rallenti, do di nuovo il bacio. ERRORE, non dovevo ripetere la richiesta ma passare al "NO".
In cavallo rompe al trotto. Io do il bacio e muovo la frusta. ERRORE, sto facendo richiesta e punizione assieme.
Il cavallo minaccia, muovo la frusta. OK, dopo la sua azione spontanea correggo con il "NO".

Sessione 2:
Do il bacio per chiedere il galoppo e il cavallo galoppa. OK, do la richiesta, viene esaudita e la mia risposta è "SI".
Ho il sentore che il cavallo rallenti, muovo la frusta e lui si rimette alla velocità corretta. OK, stava rispondendo male e ho corretto con un "NO" senza ripetere la richiesta.
In cavallo rompe al trotto, muovo la frusta e lui si rimette all'andatura corretta. OK come sopra.
Il cavallo non ha più minacciato. OK a priori quindi, evidentemente si è sentito meno in dovere di mettersi contro.

Direi che la sessione 2 rispetta il tuo schema! Se abusi con la richiesta spacciandola come il NO di risposta, perde di autorità la richiesta e di severità il NO, e quindi l'insieme diventa trascurabile.



bionda

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Luna di Primavera

#10
che confusione!!

anima a parte lo schemino si/schemino no, una cosa è importante, ma importante importante, che tu capisca: muovere la frusta NON E' UNA PUNIZIONE.
non c'è nessuna punizione nei tuoi due esempi.

I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

bionda

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Luna di Primavera

sono d'accordo che il NO nell'addestramento non serve a molto, per non dire che non serve affatto.

sulla scia di anima, ci provo, correggetemi se dico qualche cavolata.
cavallo al passo, chiedo trotto a voce, parte al trotto: bene, NON FACCIO ASSOLUTAMENTE NIENTE.

ora il cavallo trotta, e io lo guardo.
trotta piano da vagabondo e strascinando i piedi? gli metto un po' di vita alzando la frusta, chiedendogli più impegno
trotta a pazzoide tutto scomposto? lo calmo con la voce
prova a scendere al passo? confermo che invece voglio il trotto col comando vocale e/o con la frusta

a un certo punto (si spera) il cavallo trotta bene composto e mi piace quello che fa, e voglio che faccia sempre così: passo, bravo = RINFORZO POSITIVO al comportamento desiderato.

alla fine è semplice: dai un comando, lui esegue: se esegue male correggi finchè non esegue bene; quando esegue bene, ringrazi e premi.
tutto qui. facile no?
:laughter-485: :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Anima714

Per voi la punzione cos'è? Picchiare il cavallo?

PER ME la punizione non è mica picchiare il cavallo per forza, la punizione può essere richiedere un'azione scomoda, portare una pressione al cavallo (che sappiamo bene che lavora per togliersi le pressioni), ecc.
Se il cavallo sbaglia gli si deve trasmettere un no. Se il cavallo fa giusto, gli si deve trasmettere un si. Che poi vogliamo chiamare il no punizione e il si premio, è la stessa cosa.

La punizione non è la frusta in sé, la punizione è apportare un elemento che il cavallo preferirebbe non avere fino a quando non corregge il suo comportamento. Allo stesso modo posso usare mani, gambe, assetto, tutto quello che vi pare, per apportare una "punizione", questo non vuol dire che usare le mani, gambe, ecc sia una punizione sempre e comunque, anzi.

Allo stesso modo il si è non apportare nessun elemento che infastidisce il cavallo, in modo che lui pensi "sto facendo bene, nulla mi sta dando fastidio", detto a grandi linee.

Se devo chiedere il trotto lo CHIEDO con la voce o con gli aiuti a mia disposizione (che può essere anche la frusta, certo). Se devo imporre il trotto quando sa benissimo che deve farlo e non vuole, non ha senso stare con la voce a chiedere o rinforzo il fatto che la voce (o in generale la mia richiesta) possa essere ignorata, quindi applico un elemento diverso, e lo mantengo (aumentandolo se necessario) finché per sottrarsene capisce che è meglio eseguire quello che gli ho chiesto e basta. Che poi con la frusta si possa anche chiedere sono d'accordissimo, ma anche a parole puoi chiedere o ordinare qualcosa ad una persona, ad esempio.

Non vedo cosa ci sia di sbagliato o travisabile in ciò.


Anima714

Citazioneora il cavallo trotta, e io lo guardo.
trotta piano da vagabondo e strascinando i piedi? gli metto un po' di vita alzando la frusta, chiedendogli più impegno
trotta a pazzoide tutto scomposto? lo calmo con la voce
prova a scendere al passo? confermo che invece voglio il trotto col comando vocale e/o con la frusta

Se quando provi ad alzare la frusta come richiesta e lui non ti ascolta, che fai? Resti con la frusta così nella tua richiesta o passi a correggere il comportamento errato che ti ha dato (magari con un uso diverso della frusta)?
Se quando lo calmi con la voce non rallenta, cosa fai, stai a fare OOOH per 10 minuti finché non si decide ad ascoltare?
A quel punto tutte le volte che farai una richiesta, lui sa che può farsi i comodi suoi e accontentarti quando gli pare.
Se invece sa che rispondendo subito al comando evita il NO successivo (che sarà qualcosa che apporta un fastidio al cavallo, ovviamente), lui per evitare il fastidio risponde alla richiesta invece di fare come gli pare.
Penso sia il principio di ogni doma di puledri, o almeno lo è di quella che conosco io.

Poi anche la richiesta è un elemento di disturbo alla quale il cavallo risponde per levarsi il fastidio, ma c'è una bella differenza tra chiedere uno spostamento gentilmente e imporlo a mò di capobranco. Non so se mi spiego.

Il capobranco ti viene incontro e si aspetta che lo lasci passare. Se non lo lasci passare non è che riprova a venirti incontro finché non rispetti la tua posizione. Ti dice un NO forte e chiaro con un picco aggressivo. E vedrai che il cavallo sottomesso al capobranco la prossima volta si sposterà dal percorso del capobranco senza pensarci due volte.