Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli.

Club House => I cavalli..in generale => Topic aperto da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2014, 03:26:23 AM

Titolo: Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2014, 03:26:23 AM
Ho leggiucchiato "Bimbi e cavalli... come si impara?
La risposta è:  mettendoli a cavallo, non vi annoio con le mie puerili esperientie dirette o con quelle dei miei due figli infanti o di altri giovinissimi che ho conosciuto, perché il vero tema è:

"Anziani" e cavalli, come si impara?

Legggo di ragasse che si presentano - con vivo e vibrante entusiasmo - in questo foro: "ho 27/34/58 anni, finalmente mi sono avvicinata al mondo dei lalli........ "

Benissimo, per costoro il mercato ha dato delle risposte le più variegate, dalle dome relazionanti alle cuffiette puccipucci, però non ha risposto - per quanto riguarda l'equitazione (l'andare a cavallo) - con metodi innovativi o meglio adatti alla maggiore età, alle differenti esigentie di costoro che - evidentemente - non possono avere l'innocente incoscienza del fanciullo o dell'adolescente.
Facendo mente locale, ho visto tantissimi adulti cominciare e finire la loro esperienza lallina nel lasso di qualche anno o di qualche mese, pochi son quelli che son rimasti e hanno ancora il lallo/montano in pianta stabile.

Attenzione, quale che sia la "monta", da che mondo è mondo, una volta in sella il cavagliere è solo col suo lallo: mentre l'infante - quasi sempre - si mette in sintonia collo lallo (è sciolto è naturale), l'adulto - quasi sempre - si irrigidisce deve acquisire la scioltezza l'innocenza del bimbo, da quì i ploblemi.

Trovo che ci siano praterie aperte per chi prendesse in considerazione quest'aspetto... ecco, fossi un giovine appassionato, piuttosto che indirizzare i miei studi sulla psicologia del lallo, di pensare come un lallo, di capire il lallo, cercherei di trovare dei sistemi per adattare l'equitazione ai maggiorenni, è un lavoro sopratutto psichico, j suppose... ma forse  qualhuno l'ha già fatto?
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: Kimimela - Novembre 21, 2014, 09:12:32 AM
Vedi, secondo me, da adulto o anziano come la vuoi mettere subentra l'istinto di sopravvivenza della specie...mi spiego: non si ha piu l'incoscenza del bambino e si ha paura!
Cosa normalissima.
Lo sto provando su di me; ho 40 anni e monto da quando ne ho 7, mi sto rendendo conto che negli anni sono profondamente cambiata coi cavalli.
Prima, diciamo fino ai 30 anni, facevo cose che ora non mi sognerei piu di fare, montavo dei piccolo demonietti a forma di cavallo e ci uscivo nei campi anche da sola al galoppo sfrenato.
Oggi invece ho cercato due cavalle super tranquille, che non fanno scherzi...e non galoppo piu nei prati come una dannata.
Questo perche' ho paura di cadere e di farmi male.
Chi inizia a montare da adulto sicuramente si perde una grossa e bellissima parte dell'equitazione che e' quella dell'incoscienza e dell'istinto.
Da bambini, ragazzini...ci relazioniamo in modo diverso col cavallo, senza troppi problemi, si sella e via!
Chi inizia a montare da adulto non ce l'avra' mai questa spensieratezza
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: Luna di Primavera - Novembre 21, 2014, 09:18:47 AM
io ho cominciato a 21 anni, quindi non anzianissima ma nemmeno più infante.
hai ragione che c'è un problema soprattutto psicologico

rimane il fatto (e questo però vale a tutte le età) che in questo sport la dote principale è la costanza - o se preferite cocciutaggine - e dunque va avanti chi ha passione ed è caparbio nonostante tutto.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: max - Novembre 21, 2014, 10:56:37 AM
Nel bambino prevale l'incoscienza, la voglia di scoprire senza schemi mentali: ci si "buttano" semplicemente.

Nell'adulto prevale il ragionamento, l'equitazione adulta dovrebbe essere ragionata. Nessuno la fa perché nessuno ha quasi mai qualcosa di logico e sensato da dire che corrisponda a quel che effettivamente succede.

Nelle equitazioni pseudoetologiche si sono inventati delle cose da raccontare, delle storie sulla leadership e simili sulle quali il cliente si mette a ragionare. Il bisogno di ragionamento è soddisfatto quindi, ma son cose che poi con l'Equitazione c'entrano poco.

Guarda Alex, ha trovato il suo campo di ragionamento nella teoria dell'apprendimento e riconduce tutto a quella. Non che sia sbagliato, ma all'adulto è più una questione di ragionamento.

Io stesso se magari salto lo faccio ragionando bene su come impostare le mie azioni per avere il minor rischio possibile ed eventualmente per saper dire a un'altro come fare. Un ragazzino lancia il cavallo e va dall'altra parte senza però sapere dire esattamente cosa fa per riuscire.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: old duck - Novembre 21, 2014, 11:17:40 AM
presente! ho cominciato a 42 anni: prima mai visto un cavallo da vicino, mai avuto passione per i cavalli, mai avuto nessun interesse per l'equitazione. Dopo 13 anni sono ancora in sella (poco purtroppo per un problema serio alla schiena). Io ho cominciato come se fossi una ragazzina e ho seguito gli iter di tutti i principianti giovani e giovanissimi. Fatto tantissime lezioni e poi dopo due anni è arrivato il primo cavallo. Proseguo tuttora con le lezioni, faccio campagna, mi diverto a galoppare. Non penso assolutamente come una 55enne quando sono in sella. Vivo e godo il cavallo sia da terra che montato. Tutt'ora monto in sella senza aiuto. Mai avuto approcci con metodi "etologici".
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: bionda - Novembre 21, 2014, 11:32:09 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2014, 03:26:23 AM
Trovo che ci siano praterie aperte per chi prendesse in considerazione quest'aspetto... ecco, fossi un giovine appassionato, piuttosto che indirizzare i miei studi sulla psicologia del lallo, di pensare come un lallo, di capire il lallo, cercherei di trovare dei sistemi per adattare l'equitazione ai maggiorenni, è un lavoro sopratutto psichico, j suppose... ma forse  qualhuno l'ha già fatto?

In Germania sono sempre un passo avanti in fatto di lalli e anche questo settore già tira molto. In tantissimi offrono corsi specifici per "Späteinsteiger", principianti tardivi, oppure "Wiedereinstegeir", principianti di ritorno, persone che hanno montato un pochino da bambine e poi mai più. Ci sono anche diversi libri sull'argomento.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: madamen67 - Novembre 21, 2014, 11:41:56 AM
old duck  :4pres:  devo dire che a 47 anni a volte sento...come dire...che la mia prontezza di riflessi è un pelino più lenta che nei più giovani. Sicuramente torno dalle gare più stanca, cerco di dormire e riposare bene quando sono in giro altrimenti rischio di non essere proprio pimpante ma per il resto mi diverto un sacco e monto tutti i giorni. E sono fortunata perchè non ho mai avuto paura anche se penso ogni tanto che dopo le gare devo tornare pure al lavoro e non posso permettermi "bravate" :horse-wink: ma le "bravate" non dovrebbe farle proprio nessuno quando ha il chiulo su un cavallo IMHO

bionda in Germania (e non solo) non sono sempre un passo avanti in fatto di lalli, spesso sono anni luce in avanti
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2014, 02:22:35 PM
Comincio ad apprezzare sti minchia di crucchi!

Io sono lontanissimo da quella mentalità eppure ho visto che c'è l'esigentia di dare una differente possibilità agli "anziani", e quando dico anziani intendo gente dai 20/25 anni in zu.

Mi farebbe piacere sapere di più riguardo le solutioni germaniche per i Späteinsteiger e i Wiedereinstegeir di sicuro non li mettono assieme ai fanciulli... almeno all'initio.

L'anno scorso conobbi una ragassa (andava verso i trent'anni) veramente entusiasta per i lalli, dopo 5/6 letioni e un paio di banalissime cadute ha rinunciato e si è dedicata all'uncinetto anche perché quando è scivolata dalla sella era assieme a dei pargoli che se la ridevano sotto i baffi.

Ecco, io quest'errore non l'avrei mai fatto, fossi stato il gambegambe, avrei messo la ragassa assieme a suoi pari: montantitardivi o montantidiritorno, l'emulazione lo spirito di competizione è valido ma non può essere fatto tra categorie diverse.

Max dice cose saggissime, dimentica però un fatto: coi lalli - spesso - il ragionamento la tennica non valgono una cippa, a volte basta una intuizione, una reazione istintiva per evitare/risolvere un ploblema...



Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: old duck - Novembre 21, 2014, 02:35:36 PM
A me star con i ragazzini ha fatto solo del gran bene. E poi il piacere di montare con mia figlia che ha cominciato a 8 anni. Non mi è chiaro il discorso di istruttori "gambegambe". Fai una lezione da principiante, ti mettono con i principianti. Piuttosto gli istruttori dovrebbero insegnare la buona educazione in rettangolo. Nessuno da noi si è mai sognato di ridere per una caduta. Se mai, dopo la caduta, fai il dolce per tutti! che è un bellissimo modo per sdrammatizzare. Perchè mai un adulto dovrebbe vergognarsi a stare in sella con i ragazzi? L'equitazione è la stessa, i principi gli stessi. Io all'inizio facevo pure la ginnastica che fanno fare ai piccolissimi e mi sono divertita un sacco. Sarà la sindrome di Peter Pan
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: Laura - Novembre 21, 2014, 03:10:36 PM
Old Duck, sei decisamente un caso raro perchè difficilmente gli adulti hanno piacere a montare con i ragazzini (per non parlare dei bambini)! Magari per educazione non si lamentano, ma sotto sotto non gli piace ed è pure giusto così perchè se l'istruttore è mediamente bravo (e soprattutto se un minimo prova ad applicare un po' di psicologia) farà lezioni diversificate.
Un adulto si sente sminuito a lavorare con bambini, si annoia perchè non ha con chi confrontarsi,  inoltre agli adulti piace fare domande e chiaccherare, i limiti fisici e le difficoltà tecniche sono diverse, il linguaggio e la terminologia usata dall'istruttore sono anch'esse differenti...
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: madamen67 - Novembre 21, 2014, 03:59:49 PM
Ha ragione Laura. Per carità, può essere utilissima la ginnastica che fanno fare ai piccoli, io stessa se mi capita di essere in ripresa in mezzo a ragazzini faccio gli esercizi in sella che fanno loro e mi servono.
Premesso che io, almeno per l'anagrafe, sono sempre e comunque la più anziana del maneggio  :horse-wink:, nella maggior parte dei casi, senza nessuna cattiveria, mi trovo a pensare che una lezione fatta con ragazzini più piccoli che hanno esigenze completamente diverse dalle mie e di altri allievi è una lezione persa. Se capita qualche volta ok, altrimenti è incapacità di organizzare come si deve le lezioni e vado a parlarne con i responsabili.  Anche perchè per me fare lezioni decenti pur essendo "anziana" ora più che mai è fondamentale sia per le gare sia perchè in questa stagione monto spesso da sola un cavallo che ho da fine settembre...c'è una signora che monta il suo cavallo e che ha più o meno la mia età ma preferisce fare solo lezioni private al mattino. Una volta faceva lezione anche con noi ma visto che può organizzarsi con il lavoro, può permetterselo e non fa gare ha deciso di optare per tranquille lezioni private perchè in ripresa si sentiva a disagio. E con lei montano la madre e  la figlia diciottenne che invece avrebbe un gran bisogno di staccarsi dalla nonna e da maman e di fare lezioni con noi ma adesso sto divagando... per una persona non più giovanissima l'ideale sarebbe iniziare con alcune lezioni private e poi aggregarsi alle lezioni "normali", visto che solitamente non ci sono come in Germania delle lezioni dedicate. E' un'idea sbagliata? 
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: Laura - Novembre 21, 2014, 04:26:12 PM
Citazione da: madamen67 - Novembre 21, 2014, 03:59:49 PM
per una persona non più giovanissima l'ideale sarebbe iniziare con alcune lezioni private e poi aggregarsi alle lezioni "normali", visto che solitamente non ci sono come in Germania delle lezioni dedicate. E' un'idea sbagliata?
Io la trovo giustissima. Diciamo le cose come stanno: un adulto, a differenza di un bambino, si vergogna pure un pochino a fare vedere ad altri (anche altri adulti) i suoi primi passi e questo crea disagio e tensione. E allora ben vengano le lezioni private per dargli quel minimo di autonomia in sella che gli permetta di non dovere "spiccare" negativamente all'interno della ripresa
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: milla - Novembre 21, 2014, 04:41:58 PM
Anch'io quando ho cominciato a montare (ed ero già mooooolto adulta) non mi divertivo tanto a stare con i ragazzini, anzi non mi divertivo affatto, mi sentivo piuttosto a disagio anche perchè era un maneggio dove si faceva esclusivamente SO ed i pochi adulti principianti si trovavano decisamente in difficoltà a confronto dei ragazzini molto più spericolati ed agili.
Dove sono adesso i ragazzini e gli adulti sono nettamente separati, istruttori diversi, la scuderia pony è separata da quella dei cavalli e gli orari delle lezioni sono diversi.
Da noi prevalgono gli adulti (perchè i ragazzini in genere preferiscono saltare e noi facciamo solo lavoro in piano) e siamo in diversi ad aver cominciato tardi e anche tardissimo e generalmente le lezioni sono organizzate a seconda delle capacità ed anche dell'età degli allievi e noi del babbions team o geriatric team ci divertiamo di più a montare insieme.

Sono assolutamente d'accordo con Laura infatti da noi i principianti assoluti vengono tenuti a far lezione in tondino finchè non hanno un minimo di autonomia per poter essere inseriti in una lezione collettiva.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: old duck - Novembre 21, 2014, 04:45:57 PM
ok è ufficiale: ho la sindrome di Peter Pan. A me i ragazzi hanno sempre stimolato a far meglio, non certo per spirito di competizione ma perchè io quando decido di fare una cosa me ne straciccio del contesto lavorando concentrata su di me. Manco mi accorgevo degli altri binomi: dovevo pensare contemporaneamente a mani, gambe, assetto, direzioni.........aiutoooooo! Ovvio che le prime lezioni non erano con 10 allievi. Si cerca sempre di mettere pochi binomi, altrimenti non si riesce certo a seguire bene. Da noi i principianti hanno sempre anche una persona da terra che li "imposta". I primi trotti sono alla corda, così come i primi galoppi. Si pensa soprattutto all'equilibrio e all'assetto non certo "gambegambe". Poi capisco benissimo che ci possano essere persone adulte che non si trovano bene con i ragazzi o con i bambini. Però, davvero, nel nostro centro sono passati tanti adulti e nessuno si è mai fatto problemi nè si è lamentato. Sinceramente non ho mai pensato di fare lezioni "separate". Ho preso invece parecchie lezioni singole quando ho preso il cavallo, questo SI. Passare dal cavallo della scuola al cavallo di proprietà è sempre un passo delicato e occorre non far pasticci specialmente quando il cavallo ha una buonissima impostazione di base e un carattere "particolare".
Certo Milla: le prime lezioni si fanno in tondino e poi vengono assimilati binomi con le stesse capacità quando si passa in rettangolo. Credo sia la prassi per una buona equitazione. Forse noi siamo più "easy" perchè non facciamo agonismo e infatti i rapporti tra clienti grandi e piccini sono molto cordiali.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: Kimimela - Novembre 21, 2014, 04:53:28 PM
Anche io sono come old, se sto facendo qualcosa me ne strafrego di quello che ho attorno e di chi ho attorno.
Tutti gli istruttori che ho avuto il piacere di seguire non avrebbero mai permesso la derisione in campo davanti a una caduta, ho visto cacciare fuori gente per molto meno, perche si erano permessi di sorridere davanti a un esercizio venuto male.
L'istruttore di equitazione deve essere anche una persona che insegna l'educazione, si comincia ad essere cavalieri da terra.
Spesso monto con dei ragazzi molto molto piu giovani di me e anche molto bravi e mi piace una Sacco!
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: Laura - Novembre 21, 2014, 05:10:09 PM
Piano piano, ci mancherebbe altro che ci fossero derisioni in campo, ma scherziamo?!
Kimimela, io dico che a prescindere dall'atteggiamento in campo dei compagni di ripresa, un adulto è più a disagio a mostrare la sua "incapacità" rispetto ad un bambino, quindi ben vengano le lezioni private e successivamente quelle in compagnia di persone della medesima fascia d'età.
Questa vale per la media delle persone, poi per carità, è bellissimo sapere che ci sono anche tanti adulti che se ne fregano.
Secondo me vale anche per il discorso delle garette a basso livello: pochi adulti e tanti ragazzini
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: Kimimela - Novembre 21, 2014, 05:21:21 PM
Per le garette e' un altro discorso ma non ci posso entrare in quanto non sono agonista e l'agonismo non mi piace.
Quando dicevo che chi inizia a montare tardi si perde tante cose mi riferivo anche a questo: la testa e' diversa da adulti e anche il modo di imparare
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: Laura - Novembre 21, 2014, 05:29:32 PM
Sì è vero si perdono tante cose a montare in età adulta... ma in fondo basta esserne consapevoli e godersi tutto quello che si può fare (tanto!) con i propri limiti. Anche l'istruttore in questo senso può aiutare ponendo degli obbiettivi piccoli, graduali e raggiungibili da un adulto, e soprattutto essere pronto anche ad ascoltarlo nei momenti NO
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2014, 07:48:51 PM
Citazione da: old duck - Novembre 21, 2014, 02:35:36 PM
Non mi è chiaro il discorso di istruttori "gambegambe". Fai una lezione da principiante, ti mettono con i principianti. Piuttosto gli istruttori dovrebbero insegnare la buona educazione in rettangolo. Nessuno da noi si è mai sognato di ridere per una caduta.

Bah, è lovvio che - quando la ragassa svivolò dal lallo - i ragassini non si misero a sghignazzare, ma era evidente la loro aria di supponenza... ma è normale li capisco: so regazzi!  :icon_eek:

Io sarò sfortunato ma di gambegambe che siano dei discepoli del monsignor Della Casa, non ne ho incontrati, anzi, tendono all'urlo in campo e spesso fanno i provoloni colle mamme dei bimbi a loro affidati, e, dato che ci sono mandrie disponibili di signore separate/divorziate/in bilico sono giustificatissimi.

E' evidente che nei maneggi di elite si fanno letioni particolari e graduali, detto questo, per gli old beginners pensavo proprio ad una qualkosa di particolare, ad hoc, studiata appositamiente per la fascia di utanti che va dai 20 ai 40 anni che è il reingi di età dei nuovi "vecchi" che si avvicinano all'equitazione.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: bionda - Novembre 21, 2014, 09:29:09 PM
Se avessi dovuto fare lezioni da principiante con stuolo di ragazzini e istruttore maleducato, avrei desistito subito.

Da noi ho visto mettere in sella qualche principiante adulto/a, ma sempre con criterio: lezioni singole, molte sessioni in corda/tondino, molto accompagnamento anche nel conoscere/gestire il cavallo da terra. Ma è lavoro fatto con passione, non tanto per guadagnare.

Un punto complicato è che essere seguiti in modo individuale dovrebbe costare, e la gente di questo non è consapevole. Per l'istruttore 4 mocciosi messi sulla giostra dei pony valgono 60 euro l'ora. Ad un solo principiante adulto in lezione singola quanto chiede? Se gli chiede 30, quello già storce il naso.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: bambolik - Novembre 21, 2014, 09:32:05 PM
Oh pero cazzuola ho fatto il promo galoppo a 35 -anni ma son una mummia? Hanno ragione le ragazze specie Laura. Un adulto va messo a suo agio e in sicurezza ma non trattato da certi etti. Credo che un adulto posso capire bene il lavoro in piano perché ragionato e meno il salto più euforico...anche se non ė vero... Insegnare ad un bambino ė più facile devi solo adattarsi al suo livello di apprendimento il resto lo fa il suo istinto e natura e il cavallo. Nell'adulto devi scardinare tante resistenze un po' come domare un cavallo.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: milla - Novembre 21, 2014, 09:49:52 PM
Gabry io il primo galoppo l'ho fatto mooolto dopo di te, se te sei una mummia allora io sono un dinosauro :laughter-485:
Dove ho cominciato io il maneggio (molto snob tra l'altro) era letteralmente infestato da ragazzine con una puzza sotto il naso incredibile e di una maleducazione totale, oltretutto l'istruttrice applicava agli adulti lo stesso criterio usato per i bambini, infatti lei aveva disposizioni (dal direttore del circolo) di far divertire i bambini il più possibile in modo da convincerli a fare una montagna di lezioni e poi a comprarsi il cavallo. Il suo sistema per far divertire i ragazzini era quello di metterli a galoppare e saltare nel giro di 10 lezioni al massimo e poi via a fare socialini una volta al mese.
Evidentemente lo stesso sistema applicato agli adulti non funzionava altrettanto bene, noi ci sentivamo in imbarazzo  in mezzo ad un nugolo di bimbetti di 6-10 anni che saltavano come cavallette mentre noi ce la facevamo addosso a fare una crocetta di 40 cm senza contare che noi vecchi eravamo infinitamente più rigidi, prudenti, meno sciolti e naturali dei ragazzini.
Infatti del nutrito gruppo di adulti messo in sella dalla mia vecchia istruttrice oggi continuo a montare solo io.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: elleon - Novembre 21, 2014, 11:02:17 PM
Anche io mi aggiungo agli attempati. La prima volta in cima a un cavallo era il lontano 1998, età 22 anni. Avevo alle spalle 10 anni di balletto e sono passata dalla cosiddette " stelle" del palcoscenico, alle " stalle". Durante la mia seconda lezione, la mia istruttrice si assenta un attimo e mi lascia in balia di una ragazzina di meno di 15 anni. Mi ha fatto lezione per 10 minuti e si è crata da subito una bella empatia, lei mi raccontava la sua prima volta  a cavallo e cercava di aiutarmi, lontano dai soliti schemi " gamba interna, redine esterna, dai gambe, stai dritta" e mi incoraggiava a trottare. Bei ricordi. Purtroppo essendo partita tardi con l' equitazione mi sono persa anch' io quel passaggio di momenti spericolati, aggravato anche dalla mia prima caduta dopo 6 mesi con tanto di frattura vertebrale, quindi dopo questo il mio atteggiamento in sella è sempre stato razionale, tranne nei momenti in cui la mia istruttrice mi gridava in percorso " galoppa e vai con il cavallooooo" e io lo lanciavo lasciando fare a lui. Adrenalina a mille.
Io non sono d' accordo sul dissociare le diverse età, io sono sempre stata motivata e anche positivamente umiliata dai bambini che sapevano montare meglio di me. Mi ha aiutato a fare sempre meglio e mi ha dato quella grinta e determinazione che mi mancava. Se le mie lezioni iniziali fossero state in un gruppo di imbranati, attempati come me mi sarei comodamente adagiata a divertirmi e basta invece vedere questi marmocchi che ci riuscivano e io no mi faceva rodere e mi impegnavo al massimo. Del resto se inizi danza a età avanzata devi iniziare con le bambinette e fare tutto il percorso delle mezze punte e punte insieme a loro. Nel mio gruppo di danza quando era una piccola fanciulla avevo delle donne attempate ( sui 20 anni ma per me erano vecchie) che non conoscevano neanche le 5 posizioni. E' il gusto del confronto e dello spronarsi a vicenda. Con il tempo ho superato questi bambini ( anche se non c' era alcuna gara a chi era il più bravo) proprio perchè noi adulti inseriamo qualcosa in più nell' equitazione, ossia il rapporto con l' animale che và al di là della carota e della carezza, quella sorta di " etologia" che mi pare fondamentale nell' equitazione proprio perchè si ha a che fare con un animale, che comprende il sapere conoscerlo, il capire il perchè e il per come di certi comportamenti e il sapersi relazionare, altrimenti il cavallo diventa semplice attrezzatura da sport, per fare gare e vincere. Ecco questa componente, troppo complicata per un bambino la trovo invece molto interessante come ramo dell' equitazione ma resta una " disciplina" che affascina noi adulti e che da qualcosa in più al solito " gambegambe".
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: alex - Novembre 21, 2014, 11:04:35 PM
Iniziato a 46. Per fortuna, mi ha messo in sella una diciottenne assai eccentrica: mi trattava come un ragazzino. Il battesimo della sella è stato montare una cavalla alla corda, in uno spazio circolare delimitato da pali verticali, alle tre andatura: passo, ok? vediamo il trotto: ok? adesso un po' di galoppo: ok!

Inutile dire - l'ho già detto un bel po' di volte - che dopo pochissime lezioni in maneggio, direi: non più di cinque o sei, andavamo fuori, a tutte le andature, su e giù per gli argini, su strade trafficate.... pura pazzia. E' andata bene; l'unico svantaggio è che avendo constatato che l'equitazione di campagna è così facile anzi: banale, poi non ho più sentito il bisogno di migliorare, per molti anni.

Dalla mia esperienza quindi una possibilità: trattare gli adulti come fossero ragazzini. Se sopravvivono è fatta.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: elleon - Novembre 21, 2014, 11:13:46 PM
Giusto Alex, lo spirito di tornare un pò bambini. Avrei rifiutato categoricamente di saltare un verticale di 1 metro la prima volta se fossi stata in un gruppo di lezione " geriatrica" ma vedendo quei ragazzini che si buttavano nel vuoto e la mia istruttrice che mi urlava " vaiiiii" mi sono lanciata. E sono ancora viva e di salti ne ho fatti anche tanti altri dopo con quella mega soddisfazione di aver superato me stessa. Queste sono le belle sensazioni che mi ricordo delle prime lezioni in gruppi di età mista.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2014, 11:36:35 PM
Nitida la photo fatta da Milla, chapeau!

Ci fu una immediata simpatia con un ragasso che mi si presentò per organizzare dei tornei di tiro coll'arco in zona, non se ne fece niente ma continuammo a frequentarci... era il periodo che avevo perso Fiorello e vista la mia frequentazione coi lalli e avendo conosciuto Oddo appena arrivato, il ragasso (avrà avuto 37/38 anni) mi dice: voglio anch'io un lallo era un Absolute Beginner ma aveva qualcosa che faceva passare in sott'ordine questo fattore: il ragasso, di professione faceva/fa la testa di cuoio con un passato di praticante a buon livello di arti marziali, gli detti i primi rudimenta facendo passeggiate con dei pacifici lalli, poi, dopo un mesetto gli feci acquistare ad un prezzo ridicolo un PSI: baio scuro con stellina in fronte, aveva il simpatico vezzo di mettersi dietro il battistrada e non lo superava neanche collecannonate,  l'aveva comprato un mio collega cavallaro per farlo correre sperando di togliergli sto vitio ma non ci riuscì, era intiero ma di ottimo carattere, era molto bello e docile, l'avrei preso io se non avessi già dentro Oddo polledro.

Appena il ragasso lo vide fece dei salti di gioia, staccò subito l'assegno (un miglione e mezzo di belle lirette) ignorando le mie parole: toglici altre centomilalire... per le usanze della zona, quella somma mi spettava dal venditore per la mediazione, io - dato i miei rapporti col cavallaro - ci rinunciavo...

Sono a rischio pippone, continuo poi...



Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: milla - Novembre 22, 2014, 12:26:02 AM
Grazie Raffaele del complimento però, scusa ma devo elevare formale protesta per il tuo post interruptus, non puoi  iniziare una storiella che si preannuncia interessante e poi mollarci lì ad attendere la seconda puntata eh. :icon_rolleyes:

Anche noi geriatrici ci buttavamo a saltare verticalini dopo 10 lezioni come facevano i bimbetti...poi a fine lezione l'istruttrice gambegambe ci veniva a raccattare da terra impolverati e ammaccati.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: alex - Novembre 22, 2014, 01:44:26 AM
Citazionepoi a fine lezione l'istruttrice gambegambe ci veniva a raccattare da terra impolverati e ammaccati.

Come dicevo. I sopravvissuti continuano  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: max - Novembre 22, 2014, 09:49:54 AM
In un certo senso è giusto così. Se non passi quella fase, di scavezzacollo, poi ti manca qualcosa.
Come flirtare con più ragazzette possibili da adolescente. Se non lo fai e ti sposi subito ladonnadellatuavita, poi ti manca qualcosa....
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: madamen67 - Novembre 22, 2014, 12:08:28 PM
In un certo senso è giusto così. Se non passi quella fase, di scavezzacollo, poi ti manca qualcosa.
Come flirtare con più ragazzette possibili da adolescente. Se non lo fai e ti sposi subito ladonnadellatuavita, poi ti manca qualcosa....



:laugh3: c'è molta verità in quello che dici max...e a me qualche volta sembra ancora di passare dalla fase "scavezzacollo"  :horse-wink:
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 22, 2014, 01:27:59 PM
La mia nipotina, qualche giorno fa mi dice: nonno guarda!, si mette le manine dietro la schiena, fa un saltino e fa una capriola senza togliere le mani da dietro - lovviamente stava sul divano - poi si dà una spinta e fa la capriola all'inverso.

Sono restato enza fiato...i miei due gemellini (quasi 5 anni) due volte la settimana vanno: una a fare danza (un classico) e l'altro a fare squola circense, la danzatrice ha imparato dal fratello quegli esercizi per giuoco, mi direte: cosa c'entra tutto ciò con Ciccio la testa di cuoio?

Ve lo dimostro subito, eravamo rimasti che Ciccio - lovvio che Ciccio è un nome di fantasia - prende il lallo e se lo porta a casa, ci bada suo padre vecchio appassionato di lalli, lui va e viene, il suo lavoro lo costringe ad assenze più o meno prolungate ma - quando è da queste parti - non manca di chiamarmi, gli do qualche dritta, dato che fa solo passeggiate/galoppate, cerco di corriggerlo ma non troppo, ormai si sentiva sicuro, una mattina usciamo assieme, eravamo al canterino sull'asfalto, lui davanti, ha accelerato, il lallo è scattato ma la sella ci è girata e - lui dopo aver tentato di aggrapparsi al collo dell'animala - è andato per le terre... anzi per gli asfalti, scrivendo questo pippone (a rate) ho penzato al mio amico Nicola esperto Judoka che - se vorrà - avrà materia per intervenire...

Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: milla - Novembre 22, 2014, 04:12:24 PM
Max mi preoccupi con tutti questi riferimenti "matrimoniali"...non è che stai meditando il grande passo eh? :horse-wink:
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 22, 2014, 07:03:19 PM
Mio figlio, che forse ha l'età di Max, da quando aveva 17 anni - da quando ci ha presentato la sua prima fidanzatina - sta meditando, ora convive felicemente... mia moglie spinge per il matrimonio, io propendo per la meditazione.

Medita, medita, medita ancora, medita pure caro Max alla fine... a prender moglie/marito e a comprar cavalli chiudi gli occhi e spera in Dio.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: Luna di Primavera - Novembre 22, 2014, 07:08:44 PM
raffaele lascia stare. il matrimonio è un errore che fanno (quasi) tutti  :laughter-485:
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: max - Novembre 22, 2014, 07:45:11 PM
Tranquilli ho di tutto nella testa meno che il matrimonio, come vi salta in mente!!!!
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: madamen67 - Novembre 22, 2014, 08:59:12 PM
 :laughter-485: :laughter-485:
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: milla - Novembre 22, 2014, 10:38:10 PM
Raffaè oltre ai racconti a puntate ora divaghi pure!
Spero che ai tuoi nipotini le favole non le racconti così.
Come è finita la storia di Ciccio? Si è auto-asfaltato ed ha smesso? No perchè credevo che gli asfaltatori li avessimo solo noi qui in Toscana :horse-wink:
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 23, 2014, 01:30:13 AM
Ciccia, tu hai cominciato con le auspicabili nozze di Max!

Trovo le favole classiche sceme, orrifiche et pornografiche, in effetti, non ho mai raccontato favole ai miei nipotini, ci penzano i genitori e la nonna, le favolette ovvero: L'Orlando Furioso - l'Odissea - i Beati Paoli - L'Illiade - Robison Crusoe etc. etc. le raccontavo - in altro tempo - a puntate ai miei figli... solo per descrivere l'armatura di Rinaldo e i finimenti di Baiardo ci mettevo 3/4 puntate, quindi, sono in perfetta media per l'asfaltato.

In Toscana - nell'Aretino - eravate famosi per il "muratori", plobabilmente, quelli hanno partorito l'asfaltatore supercassolaro che ci sta fracassando i cabasisi.

Ora ho perso il filo: dov'ero rimasto?

Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 23, 2014, 02:13:15 AM
Ah, ecco:
... lui davanti, ha accelerato, il lallo è scattato ma la sella ci è girata e - lui dopo aver tentato di aggrapparsi al collo dell'animala - è andato per le terre... anzi per gli asfalti, ha fatto una capriola e si è rialzato colle redini in mano.

Devo dirvi che Ciccio non è affatto un giunco, è piuttosto tarchiato anzicchènò, dunque, non mi aspettavo quella reazione, i danni: strappo alla felpa, polvere sui pantaloni et una lievissima escoriazione alla pelata... già, ha pochi crini e dunque si rasa, avesse avuto i capelli neanche quella!

Prima che potessi fare piede a terra, Ciccio - sorridendo - si è messo a scherzare sull'accaduto e a sistemare la sella; abbiamo ripreso la passeggiata come se niente fosse, pareva che per lui fosse normale asfaltarsi in quel modo.  :icon_eek:

Ora vengo a collegare le capriole senza mani dei miei nipotini e la capriola sull'asfalto di Ciccio: diciamola tutta, molti degli old beginners hanno paura di cadere, perciò si irrigidiscono e cadono, ora, ci sono due modi per ovviare, essere dei bimbi come Mimì e Giapo o esser consapevoli di come si cade come Ciccio.

Lovviamente, il pippone voleva giungere a questo: i nostri 20enni 40enni novoequitanti - in genere - sono in buona forma, ma andrebbero ginnasticati comunque per la specifica, inoltre, l'istruttore dovrebbe fare un lavoro psicologico: da cavallo si cade/si deve cadere ma si esce malconci raramente, molto raramente, plobabilmente, si corrono più rischi in una partitella di calcetto che in una galoppata sul lallo, a questo, bisognerebbe abbinare delle letioni di caduta, lovviamente, nessuno pretende di fare gli aspiranti cavaglieri degli stunt men, ma far capire - a noi ragasse - che in fondo non si cade dal terzo piano, e che ci sono delle tenniche da usare per accompagnare la caduta, specialmente il cognoscere come si mettono le braccia a protezione senza romperle, di questo son maestri i praticanti di arti marziali come Ciccio,
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: milla - Novembre 23, 2014, 09:48:56 AM
Su questo hai perfettamente ragione.
Io avevo molta più paura di cadere prima di cadere per la prima volta,
una volta assaggiata per la prima volta la sabbia del maneggio mi sono resa conto che non c'era niente di terrificante.
Ovviamente se non si cade è meglio. :chewyhorse:

Altra considerazione: un conto è una caduta perchè la sella si è girata come è accaduto a Ciccio o perchè, per allungarsi gli staffili al passo ci si inclina tutti da una parte e si scivola dalla sella come feci io, e cosa diversa è cadere per un'intemperanza o un movimento brusco del lallo.
Si assaggia la sabbia in entrambi i casi ma psicologicamente è diverso.
Nel primo caso c'è un errore nel sistemare un finimento o comunque qualcosa riconducibile esclusivamente e direttamente al cavaliere, mentre nel secondo caso la caduta è dovuta al fatto che il cavallo ha una volontà propria.
Ed è questo che preoccupa gli equitanti adulti: l'impossibilità o comunque la difficoltà di controllare il lallo.
Problema che spesso (mi duole ammetterlo) affligge in misura maggiore noi rappresentanti del gentil sesso, spesso colte, in carriera, precise, ordinate ehm maniacali un pelino quindi con problemi di controllo della volontà altrui (bipedi o quadrupedi che siano).
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 23, 2014, 12:08:31 PM
Ci hanno stracciato i cabasisi con le più svarie teorie, approcci, relazioni, ragionamenti dello lallo, della sua psiche, delle sue attitudini :icon_eek: mentali, della sua etologia comparata a quella dei criceti e dei cercopitechi, per non parlere delle monte/delle dome della beatissima... nessuno - che io sappia - ha affrontato questo lato, questa ploblematica initiale specialmente presente negli old beginners, il fatto che - in questo inclito foro - se ne parli mi pare cosa buona et giusta.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: madamen67 - Novembre 23, 2014, 01:28:12 PM
Problema che spesso (mi duole ammetterlo) affligge in misura maggiore noi rappresentanti del gentil sesso, spesso colte, in carriera, precise, ordinate ehm maniacali un pelino quindi con problemi di controllo della volontà altrui (bipedi o quadrupedi che siano).

eh già  :icon_rolleyes:

Comunque sono d'accordo con Raffaele: parlare di questo argomento e degli old beginners in equitazione è cosa buona e giusta dato che l'approccio psicologico e fisico sono molto diversi e ci sono in giro per i maneggi molti più old beginners di quanto si pensi.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 23, 2014, 09:30:20 PM
In altro tempo ho fatto lo "istruttore" per l'equitatione da campagna, esperientia durata pochissimo per ragioni che ora non dico, già allora - lavorando in maneggio e sui cavalletti - intuivo l'esigentia che ho prima esposto e cercavo di preparare psicologicamente i miei aglievi con queste premesse: prima o poi vi capiterà di cadere dallo lallo, è normale, fa paura perché siete su un animala che si move e ha intenzioni proprie, ma si cade - al massimo - da un pò più di un metro e mezzo e siete in maneggio sulla sabbia, non preoccupatevi troppo, invece, quando siete fuori, se il lallo vi prende la mano non vi buttate, tranne che non vi porti a spiaccicare la vostra amata capoccia passando sotto un ramo o sotto un ponte, e comunque, in maneggio come fuori penzate che siete voi ad avere il mano le redini ed è il vostro lallo ad avere il ferro in bocca... dovreste preoccuparvi se la situazione fosse inversa, io stesso ho avuto paura a montare certi tipini, ma - facendo piede nella staffa - mi caricavo in questa maniera: figlio di grande ballerina, tu non mi butti giù e se mi devi far cadere cadiamo assieme...

Questo è un rudimentale approccio psicologico che - istintivamente - cercavo di dare ai neofiti... ma Bice che dice?

Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: milla - Novembre 23, 2014, 10:34:17 PM
Ma parli della mia Bice istruttrice?

Raffaele se un istruttore mi avesse "caricato" dicendo: "il cavallo non ti butta giù e se ti deve far cadere cadete assieme" mi sarei preoccupata ASSAI.

Per il tuo sollazzo ti posso dire che i miei istruttori hanno entrambi passato i 65, lei ieri ne ha compiuti 68,  continua a montare 5-6 cavalli al giorno, va regolarmente in palestra appunto per poter continuare a montare con scioltezza ed ha il fisico di una ragazza. Magari lei non fa testo nel nostro discorso perchè ha cominciato a montare da piccolissima, però oggi in maneggio eravamo almeno in 7-8 equitanti over 50, praticamente tutti abbiamo iniziato fra i 30 ed i 40 anni, col record di una simpaticissima signora inglese che ha iniziato a 47 anni e dopo vent'anni continua a montare con grande impegno e soddisfazione.
La mia Capa  :horse-wink: sostiene che anche in età avanzata si può imparare bene a montare a patto che si sia sempre praticato sport, cioè il fisico sia allenato e che le difficoltà che incontra una persona di peso normale ed in buona forma fisica sono solo di ordine psicologico, ovvero dovute solo alla fifa (legittima  e comprensibile eh).
Nel maneggio di dementi dove ho cominciato il direttore ci faceva un po' il discorso che  hai fatto tu e ci faceva "spenzolare" dalla sella o scivolar giù dal cavallo al passo per dimostrarci che la terra non era poi così lontana, peccato però che facessero saltare anche noi grandi con risultati catastrofici.
Oggi osservavo due ragazzine quindicenni durante uno stage e invidiavo molto la loro disinvoltura che deriva certo da doti fisiche tipiche della giovane età e dal fatto di aver cominciato molto presto, ma soprattutto dall'incoscienza dei ragazzi.
Noi adulti pensiamo troppo: alla possibilità che ci facciamo male e alle conseguenze che questo avrebbe sulla nostra vita quotidiana, a quello che potrebbe fare il cavallo, al costo, al fatto che dobbiamo ottimizzare il nostro apprendimento per giustificare il costo del corso, ci portiamo in sella tutti i nostri problemi quotidiani ecc.
Io sono convinta che negli adulti le difficoltà siano eminentemente mentali (ovviamente non parlo del SO o del cross e simili)
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 23, 2014, 11:07:02 PM
... io stesso ho avuto paura a montare certi tipini, ma - facendo piede nella staffa - mi caricavo in questa maniera: figlio di grande ballerina, tu non mi butti giù e se mi devi far cadere cadiamo assieme...

Per lo vero, non lo consiliavo agli aglievi - non era il caso - ma questo era il mio modo per caricarmi quando montavo delle bestiacce infami, cosa che in altro tempo capitò di sovente, e funzionava, comunque, a volte venivo scaricato lo stesso ma non mi son mai fatto male in quelle circostanze, mi feci male cadendo da lalli puccipucciosetti in situescions normali/banali.

Per lo vero non mi interessava affatto la geriatrica situescion del tuo maneggio, ho chiesto semplicemente: Bice che dice? A proposito di:

prima o poi vi capiterà di cadere dallo lallo, è normale, fa paura perché siete su un animala che si move e ha intenzioni proprie, ma si cade - al massimo - da un pò più di un metro e mezzo e siete in maneggio sulla sabbia, non preoccupatevi troppo, invece, quando siete fuori, se il lallo vi prende la mano non vi buttate, tranne che non vi porti a spiaccicare la vostra amata capoccia passando sotto un ramo o sotto un ponte, e comunque, in maneggio come fuori penzate che siete voi ad avere il mano le redini ed è il vostro lallo ad avere il ferro in bocca... dovreste preoccuparvi se la situazione fosse inversa,

Ma sopratutto, vi fa fare delle capriole? delle schienate? Dei zompi giù e su dalla sella? Bice che dice?

Sto meditando di aprire un maneggio specifico per gli  Old Beginners, con istruttori over 60, lo chiamerò: Pannolon...
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: elleon - Novembre 23, 2014, 11:18:17 PM
La mia ex istruttrice ( del maneggio in cui andavo prima) diceva sempre che se si vuole andare a cavallo bisogna mettere in preventivo che prima o poi si cade ma difficilmente ci si fa del male serio. In alternativa uno può starsene seduto comodamente sul divano di casa sua ma le possibilità di un terremoto o di un alluvione o altro sono le medesime. Insomma, dalle catastrofi non si sfugge se sei destinato.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: madamen67 - Novembre 23, 2014, 11:43:45 PM
Insomma, dalle catastrofi non si sfugge se sei destinato.

A questo non ho mai creduto, ma uno può starsene sdravaccato sul divano tutto il giorno, alzarsi dal suddetto divano per andare in cucina a prendere una birra in frigo, inciampare e spaccarsi la testa sull'angolo del tavolo. R.I.P.  :benedizione:
Andando a cavallo o facendo molti altri tipi di sport, sia chiaro, le probabilità di cadere o di avere un qualche tipo di incidente sono più alte: mai provato a scapicollarsi in discesa con la mountain-bike? Anche nei corsi di MTB insegnano pure a scapicollarsi con maestria, poi capita di cadere e farsi male lo stesso.
Ma come dice anche la Capa di milla, come ripeto fino allo sfinimento io e come ho detto in un altro topic a BettaHoshi, che si è rotta il polso cadendo da cavallo, a qualsiasi età è fondamentale l'allenamento fisico da fare in palestra e a casa, compreso lo stretching. Più vado avanti con gli anni più mi sforzo di restare allenata senza strafare, faccio molto più stretching, cerco di non affaticare mai la schiena e tutto il resto anche quando non sono in maneggio. Chiunque sia andato per la prima volta a fare anche una semplice passeggiata a cavallo mi ha sempre detto che il giorno dopo era dolorante ovunque. Ci vuole fisico anche per camminare bene su tacco 12 ragasse mie  :laugh3: e infatti fanno pure i corsi per quello  :horse-wink:
Raffaele, dimmi quando inauguri il Pannolon che arrivo a fare la tessera di socio  :laugh3:
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: Nicola - Novembre 24, 2014, 10:20:43 AM
Perdonate l'assenza prolungata...Non so se essere più felice per la mia nuova occupazione, che mi assorbe moltissimo, o più nostalgico di questo color verde.

Opto per l'ottimismo.

Veniamo al tema. Ha ragione Raffaele a toccare l'argomento.

Sul judo non mi dilungherò salvo per fare una riflessione: da circa due anni, poco più, con grande gioia ho potuto indossare nuovamente il judogi (o kimono) e tornare al mio amatissimo judo, dopo anni di assenza dal tatami.
Il meraviglioso gruppo che mi ha accolto è composto, per la maggior parte, da persone che hanno iniziato la pratica in età adulta. Grazie ad un istruttore che ha tutta la mia stima, nella "mia" nuova palestra si praticano le arti marziali con una serietà amatoriale che è quanto di meglio si possa sperare. Si fatica molto, ci si impegna moltissimo, si sorride ancord di più, e di infortuni se ne vedono pochissimi.

Cosa manca? Una sola cosa, che si potrebe chiamare "memoria del movimento" od anche "consapevolezza corporea".

Quel quid si impara solo in quel periodo, tra la nascita e l'adolescenza, in cui si sviluppano e si raffinano gli schemi motori.

Ci sono studi che dimostrano come i migliori atleti a livello mondiale sono quelli che si sono specializzati in una disciplina sportiva molto tardi, e che, durante la loro carriera, hanno continuato a cimkentarsi nel maggior numero di esperienze motorie possibile.

A questo punto, l'equitazione imparata in età sportivamente "adulta" (ovvero dopo i 15-16 anni) può essere foriera di ottimi risultati, talento innato a parte, soprattuto quando la persona che ci si avvicina ha avuto una vita "atleticamente stimolante".

Per questo Raffaele ravvisava risultati importanti raggiunti dall'alioevo con trascorsi da militare: molti schemi motori appresi in svariati ambiti corrispondono a grande adattabilità di fronte a nuove esperienze: si adatta qualcosa che si ha già nel proprio zaino di schemi motori a nuovi utilizzi.

In questo ambito la "forma fisica" conta molto meno di quanto si possa immaginare. Non è affatto deto che un muscolo tonico sia anche un muscolo "cosciente".

Arrivando al punto: il miglior modo per imparare l'equitazione da adulti sarebbe riuscire a trovare un istrutore che abbia conoscenza delle teorie dell'allenamento, capace di portare l'allievo a trovare, almeno inizialmente, esperienze motorie già note che possano essere "paragonate" all'equitazione.

Conoscete istrutori simili?
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: madamen67 - Novembre 24, 2014, 11:31:07 AM
Innazitutto congratulazioni per la tua nuova occupazione

In questo ambito la "forma fisica" conta molto meno di quanto si possa immaginare. Non è affatto deto che un muscolo tonico sia anche un muscolo "cosciente".

In effetti hai ragione, mi sono espressa in modo non corretto: la forma fisica conta ma anche la "consapevolezza corporea". Ma dopo tanti e tanti anni di sport ritengo quell'aspetto praticamente inscindibile dalla forma fisica quando invece non è così. Ho avuto invece la fortuna di avere una vita "atleticamente stimolante" anche grazie ai miei genitori.
Purtroppo non ho ancora conosciuto istruttori come li descrivi tu; almeno, non nell'ambito dell'equitazione.   
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: Nicola - Novembre 24, 2014, 12:20:25 PM
Mio zio ha sempre avuto un'otima forma fisica, in termini "biometrici", ma ha una consapevolezza motoria estremamente scarsa.

La sua ottima forma gli ha permesso di far resistere il suo corpo molto a lungo, prima che i suoi difetti di coordinazione neuromuscolare gli creassero problemi.

Dolorante alla schiena, si è affidato al mio fisioterapista per imparare a mobilizzare la colonna. Ebbene, manifestava una impressionante difficoltà nell'uso selettivo dei differenti gruppi muscolari.

E' solo uno dei mille esempi che potrei citare, in negativo. Ecco, anche se mio zio avesse 20 anni lo terrei lontano dall'equitazione....
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: milla - Novembre 24, 2014, 12:39:19 PM
Molto interessante il tuo intervento Nicola, purtroppo neanche io conosco istruttori di equitazione  come dici tu e credo sia molto, molto difficile perchè, per poter riportare alla mente di un allievo una "sensazione motoria" già provata da bambino-ragazzo, l'istruttore non solo dovrebbe essere a conoscenza dei trascorsi sportivi o comunque "motori" (diciamo così giusto per capirci) dell'allievo ma l'istruttore dovrebbe aver praticato gli stessi sport altrimenti come fa a richiamare nell'allievo una sensazione motoria relativa allo sport X o all'attività Y ? Sarebbe impossibile perchè l'istruttore, non avendo praticato quella disciplina semplicemente non può sapere che quella sensazione motoria che sta cercando di insegnare all'allievo equitante, è la stessa che si prova praticando un'altra attività.
Ovvero l'istruttore non solo dovrebbe conoscere il passato dell'allievo ma dovrebbero aver praticato le stesse attività.

In ogni caso io ritengo indispensabile che, soprattutto gli adulti, che montano a cavallo o iniziano a praticare una disciplina sportiva, facciano comunque ginnastica preparatoria. Io ho fatto 10 anni di danza classica, ho sciato e giocato a tennis per molti anni e per me è sempre stato impensabile (anche qundo ero giovane) alzarmi dalla scrivania e mettermi a fare una partita di tennis senza un adeguato allenamento (ben prima di prendere la racchetta in mano), invece vedo miei coetanei con la pancetta, che fanno vita assolutamente sedentaria e vengono in maneggio una volta a settimana
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: Nicola - Novembre 24, 2014, 12:54:46 PM
Citazione da: milla - Novembre 24, 2014, 12:39:19 PM
Ovvero l'istruttore non solo dovrebbe conoscere il passato dell'allievo ma dovrebbero aver praticato le stesse attività.

In realtà è vero solo in parte. Chi ha fato il SUISM (la vecchia ISEF) è istruito proprio a fare questo. Ogni istruttore dovrebe essere formato sulle tematiche che ho esposto.

Con Max, quando ci si vede e ci si parla, si passa molto del tempo a cercare similitudini, sensazioni, percezioni. I grandi Maestri lo facevano nello scrivere.

Il fatto che nel mondo equestre nostrano l'equitazione non sia praticata da atleti è desolantemente vero, e dunque gli istruttori non crescono con la mentalità  corretta.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: milla - Novembre 24, 2014, 12:58:53 PM
Mah io al liceo ho vuto tutti i prof di ginnastica diplomati all'ISEF, ovviamente.
Saranno anche stati istruiti come dici tu però o avevano dimenticato o non erano stati attenti in classe :horse-wink:
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: madamen67 - Novembre 24, 2014, 01:36:05 PM
Beh, un motivo ci sarà perchè da noi i pronto soccorso delle zone di montagna e di fondo valle durante la stagione sciistica sono pieni di gente che si è spiaccicata da qualche parte o è in preda a strappi e torsioni di ogni genere. E altro che consapevolezza muscolare quando si monta alle sette di sera in campo aperto con temperature sotto lo zero...senza l'istruttore perchè preparazione o no lui a quell'ora non c'è già più: sta in palestra. 
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2014, 02:23:47 PM
Mi piace far gli auguri a Nicola per il nuovo lavoro e ringraziarlo per l'intervento:

Per questo Raffaele ravvisava risultati importanti raggiunti dall'alioevo con trascorsi da militare: molti schemi motori appresi in svariati ambiti corrispondono a grande adattabilità di fronte a nuove esperienze: si adatta qualcosa che si ha già nel proprio zaino di schemi motori a nuovi utilizzi.
In questo ambito la "forma fisica" conta molto meno di quanto si possa immaginare. Non è affatto deto che un muscolo tonico sia anche un muscolo "cosciente".


hai colto perfettamente il senso del mio intervento, infatti, oltre l'allenamento fisico (la ginnastica), quello che sarebbe importate insegnare è proprio quello: padroneggiare coscientemente il proprio corpo in una situazione emergenziale, come si fa?

Io ho pensato a Nicola e al judo, ma i tuffatori, i ginnasti a corpo libero, i ragassi che fanno quelle acrobatiche evoluzioni sullo scheitbord o sugli sci e chissà quanti altri sono in grado di farlo.

Per loro è pane quotidiano, per il cavagliere è solo una carta da giocarsi di riserva, quando necessario; ci sono tenniche per imparare? Secondo me la prima cosa è imparare a cadere con gli occhi aperti, poi ci sarebbe da sapere come mettere le braccia e le gambe... ma di tutto questo, Bice che dice ? BOH!
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: Nicola - Novembre 24, 2014, 02:55:38 PM
Ringrazio sentitamente per gli auguri. A questo puto faccio un inciso diariesco: pensatemi giovedì prossimo, chissà che con il vostro aiuto non riesca, nel mio piccolo, a convincere le banche che mandare fallite centinaia di imprese di costruzione non è una gran pensata.

Tornando a noi, trovo interessante e molto giusto un lavoro che fa, con gli adulti, l'istruttrice del nostro centro, ovvero il volteggio.

Si è dotata di una santa cavalla, che vale più oro di quanto pesa, che mantiene andature meravigliose e dalla quale una eventuale caduta nel sabbione è davvero priva di rischi; oltre ad insegnarlo ai bambini, lo propone agli adulti.

Questo è un modo perfetto di iniziare. Niente redini, niente sella, solo il movimento del cavallo.

Mutatis mutandis, anche io sto per rimettermi alla longia, per prendere nuovamente dimestichezza con cavalli e selle molto differenti dal mio standard degli ultimi anni.

 
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: rhox - Novembre 24, 2014, 03:06:56 PM
Citazione da: milla - Novembre 24, 2014, 12:58:53 PM
Mah io al liceo ho vuto tutti i prof di ginnastica diplomati all'ISEF, ovviamente.
Saranno anche stati istruiti come dici tu però o avevano dimenticato o non erano stati attenti in classe :horse-wink:

o non gliene fregava nulla di passare le loro conoscenze..
alle superiori il mio prof di ginnastica era allenatore di un ragazzo che è andato alle olimpiadi di nuoto. durante le ore di lezione il suo passatempo preferito era intrattenersi con ginnastica "da camera" con la sua assistente lasciando gli allievi a fare quello che volevano..
salvo poi a fine quadrimestre richiedere vari test di valutazione da cui ne uscivano tutti mazziati perchè impreparati: ricordo un mio compagno di classe judoka che prendeva 10 in addominali e 3 nel test di cooper e lui era il maschio che eccelleva nell'istituto. come femmina c'ero io perchè all'epoca il mio impegno principale nella giornata era badare all'azienda agricola con mia mamma e poi studiare.. però negli addominali alla spalliera facevo schifo, in compenso nel sollevamento pesi ero un mito
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2014, 03:08:00 PM
Vai a ragionar colle banche? Qh poareto ti!

Ottimo il volteggio, anche per adulti, ma manca sempre quello che intuivo la necessità e proponevo: la tennica della giusta caduta, gli istruttori dovrebbero esser istruiti anche a questo... per i gambe gambe la vedo difficile, ma Bice che dice?

Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: milla - Novembre 24, 2014, 03:09:40 PM
Scusate ma mi pare che stiamo mischiando due cose diverse:

-possibilità maggiore o minore di farsi male IN CASO DI CADUTA a  seconda che l'interessato sappia o meno come cadere, sia più o meno elastico ecc.ecc.ecc.

-possibilità maggiore o minore DI IMPARARE a montare in età adulta a seconda della forma fisica, elasticità, agilità ecc.ecc.ecc. del soggetto
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: rhox - Novembre 24, 2014, 03:15:20 PM
ni, sono in fondo azioni connesse: se io ho fatto attività sportiva e ho imparato ad avere una buona padronanza del mio corpo potrò imparare ad andare a cavallo e l'esperienza passata mi aiuterà di sicuro in caso di cadute nel cercare di impattare meglio al suolo.
io ho visto una persona che in sella ci sapeva stare per anni e anni di scuola finire di faccia perchè non sapeva cadere, non aveva mai fatto altri sport e quindi non era mai "caduto a terra" se non nei classici inciamponi. il suo corpo non sa reagire agli sbilanciamenti e si fa cogliere alla sprovvista.

lo sport in generale comporta spesso delle cadute e mano mano impariamo anche a cadere meglio, che sia dalle nostre gambe o dalla schiena di un cavallo
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: Nicola - Novembre 24, 2014, 03:15:45 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2014, 03:08:00 PM
Ottimo il volteggio, anche per adulti, ma manca sempre quello che intuivo la necessità e proponevo: la tennica della giusta caduta

Mah, se uno intanto insegna a salire e soprattutto a scendere di sella col cavallo in movimento, ed intanto ci accoppia qualche sana rotolata nel sabbione....è già un gran risultato, nevvero?
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: madamen67 - Novembre 24, 2014, 03:31:11 PM
A questo punto oltre ai vari stage "tradizionali" mi piacerebbe fare uno stage con uno stuntman. Nessuno ci ha mai pensato?
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: milla - Novembre 24, 2014, 03:39:38 PM
Geniale Madamen, oltre ai sussurratori, karlisti, horsemen ecc. potremmo inaugurare il filone degli horse-stuntmen
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 24, 2014, 08:32:43 PM
Tu scherzi, circa 40anni fa, feci un bel volo, passai da sopra la testa delle lalla e piombai sull'erba della collinetta in discesa: frattura di Murchinson.

Ero giovine et inesperto, nessuno mi aveva ancora detto che quando si cade e si è costretti a fare la capriola bisogna roteare sull'avanbraccio/braccio/spalla e non mettere avanti la mano. Bice lo dice?
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: milla - Novembre 24, 2014, 09:52:34 PM
Non conosco la frattura di Murchinson ma mio figlio più grande da bambino si è rotto l'estremità distale del radio (in pratica il polso), cosiddetta frattura di Colles.
Come ha fatto?
E' saltato giù da un muretto che sarà stato 20 cm, è inciampato e, per non battere il naso, d'istinto ha messo la mano avanti e trak.
L'ortopedico ci spiegò che, in caso di cadute, per evitare fratture simile e/o traumi al gomito o alla spalla, era meglio non mettere le mani avanti :horse-scared:
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: alex - Novembre 24, 2014, 10:11:05 PM
Citazione da: milla - Novembre 24, 2014, 09:52:34 PM
Non conosco la frattura di Murchinson ma mio figlio più grande da bambino si è rotto l'estremità distale del radio (in pratica il polso), cosiddetta frattura di Colles.
Come ha fatto?
E' saltato giù da un muretto che sarà stato 20 cm, è inciampato e, per non battere il naso, d'istinto ha messo la mano avanti e trak.
L'ortopedico ci spiegò che, in caso di cadute, per evitare fratture simile e/o traumi al gomito o alla spalla, era meglio non mettere le mani avanti :horse-scared:

L'otorinolaringoiatra avrebbe suggerito di mettere avanti la mano per riparare il naso; l'oculista di badare soprattutto a proteggere gli occhi.  :chewyhorse:
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: milla - Novembre 24, 2014, 10:32:20 PM
Infatti, ma visto che si dice che gli adulti principianti devono imparare a cadere ho riportato questo episodio accaduto a mio figlio proprio per ricordare che, in caso di caduta, non si devono mettere le mani avanti così non ci rompiamo polsi, mani e braccia, poi agli occhi e al naso ci penseremo nelle lezioni successive  :horse-wink:
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2014, 02:27:01 AM
Sono partito da due capriole una fatta da bimbi di 5 anni, l'altra da un esperto in arti marziali, ora, l'o.b. o ripristina la "pagina bianca" che aveva da fanciullo o potrà acquisire con anni di applicazione et costanza la sicurezza di Ciccio che si asfalta da un lallo al galoppo facendosi un graffietto.

Evidentemente, le due strade sono improponibili per l'iniziato adulto e comunque sia i ragazzini che gli esperti stuntmen a volte si fracassano cadendo dallo lallo.

Io mi riferivo ad una azione combinata per far superare al neofita maturo la paura iniziale che - messa in estrema sintesi - è cadere dallo lallo, la causa che spesso blocca o fa desistere l'iniziando annoso.

Dunque, lavoro psicologico (io tentai rozzamente di farlo): si cade basso, mai buttarsi dallo lallo in fuga, il ferro in bocca ce l'ha lui, etc.etc. e semplici dritte di autoprotezione in caso di caduta, come quella dell'avanbraccio che batte a terra invece della mano cosa che scoprii dopo anni che mi ero fratturato.

Sono certo che gente più preparata di me può studiare il caso e dare le solutioni più adatte per il neofita attempato... Bice che dice?
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: carodubbio - Novembre 25, 2014, 05:33:33 AM
Un'altra grande passione che ho dovuto l'asciare solo per motivi di tempo visto che non è che si può far tutto ,

era il JUDO,

che ha nella tecnica della caduta la base di inizio di questa arte marziale
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: nyna - Novembre 25, 2014, 11:52:02 AM
Citazione da: milla - Novembre 24, 2014, 03:39:38 PM
Geniale Madamen, oltre ai sussurratori, karlisti, horsemen ecc. potremmo inaugurare il filone degli horse-stuntmen
Citazione da: madamen67 - Novembre 24, 2014, 03:31:11 PM
A questo punto oltre ai vari stage "tradizionali" mi piacerebbe fare uno stage con uno stuntman. Nessuno ci ha mai pensato?

Voi scherzate, ma noi li organizziamo veramente i corsi di cadute da cavallo, con stuntmen proffesionisti come istruttori.
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: madamen67 - Novembre 25, 2014, 11:56:20 AM
Infatti nyna mi sei venuta subito in mente tu, finalmente ti ho pure evocata  :icon_pidu:
Titolo: Re:Anziani e lalli... come si impara?
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2014, 01:51:28 PM
Citazione da: nyna - Novembre 25, 2014, 11:52:02 AM
Citazione da: milla - Novembre 24, 2014, 03:39:38 PM
Geniale Madamen, oltre ai sussurratori, karlisti, horsemen ecc. potremmo inaugurare il filone degli horse-stuntmen
Citazione da: madamen67 - Novembre 24, 2014, 03:31:11 PM
A questo punto oltre ai vari stage "tradizionali" mi piacerebbe fare uno stage con uno stuntman. Nessuno ci ha mai pensato?

Voi scherzate, ma noi li organizziamo veramente i corsi di cadute da cavallo, con stuntmen proffesionisti come istruttori.

Per il maneggio di Nyna.:  :blob9: :blob9: :blob9: :blob9: :blob9: :blob9: :blob3: :blob3: :blob3: :blob3: :blob3: :blob9: :blob9: :blob9: :blob3: