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Anziani e lalli... come si impara?

Aperto da raffaele de martinis, Novembre 21, 2014, 03:26:23 AM

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elleon

La mia ex istruttrice ( del maneggio in cui andavo prima) diceva sempre che se si vuole andare a cavallo bisogna mettere in preventivo che prima o poi si cade ma difficilmente ci si fa del male serio. In alternativa uno può starsene seduto comodamente sul divano di casa sua ma le possibilità di un terremoto o di un alluvione o altro sono le medesime. Insomma, dalle catastrofi non si sfugge se sei destinato.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

madamen67

Insomma, dalle catastrofi non si sfugge se sei destinato.

A questo non ho mai creduto, ma uno può starsene sdravaccato sul divano tutto il giorno, alzarsi dal suddetto divano per andare in cucina a prendere una birra in frigo, inciampare e spaccarsi la testa sull'angolo del tavolo. R.I.P.  :benedizione:
Andando a cavallo o facendo molti altri tipi di sport, sia chiaro, le probabilità di cadere o di avere un qualche tipo di incidente sono più alte: mai provato a scapicollarsi in discesa con la mountain-bike? Anche nei corsi di MTB insegnano pure a scapicollarsi con maestria, poi capita di cadere e farsi male lo stesso.
Ma come dice anche la Capa di milla, come ripeto fino allo sfinimento io e come ho detto in un altro topic a BettaHoshi, che si è rotta il polso cadendo da cavallo, a qualsiasi età è fondamentale l'allenamento fisico da fare in palestra e a casa, compreso lo stretching. Più vado avanti con gli anni più mi sforzo di restare allenata senza strafare, faccio molto più stretching, cerco di non affaticare mai la schiena e tutto il resto anche quando non sono in maneggio. Chiunque sia andato per la prima volta a fare anche una semplice passeggiata a cavallo mi ha sempre detto che il giorno dopo era dolorante ovunque. Ci vuole fisico anche per camminare bene su tacco 12 ragasse mie  :laugh3: e infatti fanno pure i corsi per quello  :horse-wink:
Raffaele, dimmi quando inauguri il Pannolon che arrivo a fare la tessera di socio  :laugh3:
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

Nicola

#47
Perdonate l'assenza prolungata...Non so se essere più felice per la mia nuova occupazione, che mi assorbe moltissimo, o più nostalgico di questo color verde.

Opto per l'ottimismo.

Veniamo al tema. Ha ragione Raffaele a toccare l'argomento.

Sul judo non mi dilungherò salvo per fare una riflessione: da circa due anni, poco più, con grande gioia ho potuto indossare nuovamente il judogi (o kimono) e tornare al mio amatissimo judo, dopo anni di assenza dal tatami.
Il meraviglioso gruppo che mi ha accolto è composto, per la maggior parte, da persone che hanno iniziato la pratica in età adulta. Grazie ad un istruttore che ha tutta la mia stima, nella "mia" nuova palestra si praticano le arti marziali con una serietà amatoriale che è quanto di meglio si possa sperare. Si fatica molto, ci si impegna moltissimo, si sorride ancord di più, e di infortuni se ne vedono pochissimi.

Cosa manca? Una sola cosa, che si potrebe chiamare "memoria del movimento" od anche "consapevolezza corporea".

Quel quid si impara solo in quel periodo, tra la nascita e l'adolescenza, in cui si sviluppano e si raffinano gli schemi motori.

Ci sono studi che dimostrano come i migliori atleti a livello mondiale sono quelli che si sono specializzati in una disciplina sportiva molto tardi, e che, durante la loro carriera, hanno continuato a cimkentarsi nel maggior numero di esperienze motorie possibile.

A questo punto, l'equitazione imparata in età sportivamente "adulta" (ovvero dopo i 15-16 anni) può essere foriera di ottimi risultati, talento innato a parte, soprattuto quando la persona che ci si avvicina ha avuto una vita "atleticamente stimolante".

Per questo Raffaele ravvisava risultati importanti raggiunti dall'alioevo con trascorsi da militare: molti schemi motori appresi in svariati ambiti corrispondono a grande adattabilità di fronte a nuove esperienze: si adatta qualcosa che si ha già nel proprio zaino di schemi motori a nuovi utilizzi.

In questo ambito la "forma fisica" conta molto meno di quanto si possa immaginare. Non è affatto deto che un muscolo tonico sia anche un muscolo "cosciente".

Arrivando al punto: il miglior modo per imparare l'equitazione da adulti sarebbe riuscire a trovare un istrutore che abbia conoscenza delle teorie dell'allenamento, capace di portare l'allievo a trovare, almeno inizialmente, esperienze motorie già note che possano essere "paragonate" all'equitazione.

Conoscete istrutori simili?
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

madamen67

Innazitutto congratulazioni per la tua nuova occupazione

In questo ambito la "forma fisica" conta molto meno di quanto si possa immaginare. Non è affatto deto che un muscolo tonico sia anche un muscolo "cosciente".

In effetti hai ragione, mi sono espressa in modo non corretto: la forma fisica conta ma anche la "consapevolezza corporea". Ma dopo tanti e tanti anni di sport ritengo quell'aspetto praticamente inscindibile dalla forma fisica quando invece non è così. Ho avuto invece la fortuna di avere una vita "atleticamente stimolante" anche grazie ai miei genitori.
Purtroppo non ho ancora conosciuto istruttori come li descrivi tu; almeno, non nell'ambito dell'equitazione.   
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

Nicola

Mio zio ha sempre avuto un'otima forma fisica, in termini "biometrici", ma ha una consapevolezza motoria estremamente scarsa.

La sua ottima forma gli ha permesso di far resistere il suo corpo molto a lungo, prima che i suoi difetti di coordinazione neuromuscolare gli creassero problemi.

Dolorante alla schiena, si è affidato al mio fisioterapista per imparare a mobilizzare la colonna. Ebbene, manifestava una impressionante difficoltà nell'uso selettivo dei differenti gruppi muscolari.

E' solo uno dei mille esempi che potrei citare, in negativo. Ecco, anche se mio zio avesse 20 anni lo terrei lontano dall'equitazione....
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

milla

Molto interessante il tuo intervento Nicola, purtroppo neanche io conosco istruttori di equitazione  come dici tu e credo sia molto, molto difficile perchè, per poter riportare alla mente di un allievo una "sensazione motoria" già provata da bambino-ragazzo, l'istruttore non solo dovrebbe essere a conoscenza dei trascorsi sportivi o comunque "motori" (diciamo così giusto per capirci) dell'allievo ma l'istruttore dovrebbe aver praticato gli stessi sport altrimenti come fa a richiamare nell'allievo una sensazione motoria relativa allo sport X o all'attività Y ? Sarebbe impossibile perchè l'istruttore, non avendo praticato quella disciplina semplicemente non può sapere che quella sensazione motoria che sta cercando di insegnare all'allievo equitante, è la stessa che si prova praticando un'altra attività.
Ovvero l'istruttore non solo dovrebbe conoscere il passato dell'allievo ma dovrebbero aver praticato le stesse attività.

In ogni caso io ritengo indispensabile che, soprattutto gli adulti, che montano a cavallo o iniziano a praticare una disciplina sportiva, facciano comunque ginnastica preparatoria. Io ho fatto 10 anni di danza classica, ho sciato e giocato a tennis per molti anni e per me è sempre stato impensabile (anche qundo ero giovane) alzarmi dalla scrivania e mettermi a fare una partita di tennis senza un adeguato allenamento (ben prima di prendere la racchetta in mano), invece vedo miei coetanei con la pancetta, che fanno vita assolutamente sedentaria e vengono in maneggio una volta a settimana

Nicola

Citazione da: milla - Novembre 24, 2014, 12:39:19 PM
Ovvero l'istruttore non solo dovrebbe conoscere il passato dell'allievo ma dovrebbero aver praticato le stesse attività.

In realtà è vero solo in parte. Chi ha fato il SUISM (la vecchia ISEF) è istruito proprio a fare questo. Ogni istruttore dovrebe essere formato sulle tematiche che ho esposto.

Con Max, quando ci si vede e ci si parla, si passa molto del tempo a cercare similitudini, sensazioni, percezioni. I grandi Maestri lo facevano nello scrivere.

Il fatto che nel mondo equestre nostrano l'equitazione non sia praticata da atleti è desolantemente vero, e dunque gli istruttori non crescono con la mentalità  corretta.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

milla

Mah io al liceo ho vuto tutti i prof di ginnastica diplomati all'ISEF, ovviamente.
Saranno anche stati istruiti come dici tu però o avevano dimenticato o non erano stati attenti in classe :horse-wink:

madamen67

Beh, un motivo ci sarà perchè da noi i pronto soccorso delle zone di montagna e di fondo valle durante la stagione sciistica sono pieni di gente che si è spiaccicata da qualche parte o è in preda a strappi e torsioni di ogni genere. E altro che consapevolezza muscolare quando si monta alle sette di sera in campo aperto con temperature sotto lo zero...senza l'istruttore perchè preparazione o no lui a quell'ora non c'è già più: sta in palestra. 
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

raffaele de martinis

Mi piace far gli auguri a Nicola per il nuovo lavoro e ringraziarlo per l'intervento:

Per questo Raffaele ravvisava risultati importanti raggiunti dall'alioevo con trascorsi da militare: molti schemi motori appresi in svariati ambiti corrispondono a grande adattabilità di fronte a nuove esperienze: si adatta qualcosa che si ha già nel proprio zaino di schemi motori a nuovi utilizzi.
In questo ambito la "forma fisica" conta molto meno di quanto si possa immaginare. Non è affatto deto che un muscolo tonico sia anche un muscolo "cosciente".


hai colto perfettamente il senso del mio intervento, infatti, oltre l'allenamento fisico (la ginnastica), quello che sarebbe importate insegnare è proprio quello: padroneggiare coscientemente il proprio corpo in una situazione emergenziale, come si fa?

Io ho pensato a Nicola e al judo, ma i tuffatori, i ginnasti a corpo libero, i ragassi che fanno quelle acrobatiche evoluzioni sullo scheitbord o sugli sci e chissà quanti altri sono in grado di farlo.

Per loro è pane quotidiano, per il cavagliere è solo una carta da giocarsi di riserva, quando necessario; ci sono tenniche per imparare? Secondo me la prima cosa è imparare a cadere con gli occhi aperti, poi ci sarebbe da sapere come mettere le braccia e le gambe... ma di tutto questo, Bice che dice ? BOH!
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Nicola

Ringrazio sentitamente per gli auguri. A questo puto faccio un inciso diariesco: pensatemi giovedì prossimo, chissà che con il vostro aiuto non riesca, nel mio piccolo, a convincere le banche che mandare fallite centinaia di imprese di costruzione non è una gran pensata.

Tornando a noi, trovo interessante e molto giusto un lavoro che fa, con gli adulti, l'istruttrice del nostro centro, ovvero il volteggio.

Si è dotata di una santa cavalla, che vale più oro di quanto pesa, che mantiene andature meravigliose e dalla quale una eventuale caduta nel sabbione è davvero priva di rischi; oltre ad insegnarlo ai bambini, lo propone agli adulti.

Questo è un modo perfetto di iniziare. Niente redini, niente sella, solo il movimento del cavallo.

Mutatis mutandis, anche io sto per rimettermi alla longia, per prendere nuovamente dimestichezza con cavalli e selle molto differenti dal mio standard degli ultimi anni.

 
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

rhox

Citazione da: milla - Novembre 24, 2014, 12:58:53 PM
Mah io al liceo ho vuto tutti i prof di ginnastica diplomati all'ISEF, ovviamente.
Saranno anche stati istruiti come dici tu però o avevano dimenticato o non erano stati attenti in classe :horse-wink:

o non gliene fregava nulla di passare le loro conoscenze..
alle superiori il mio prof di ginnastica era allenatore di un ragazzo che è andato alle olimpiadi di nuoto. durante le ore di lezione il suo passatempo preferito era intrattenersi con ginnastica "da camera" con la sua assistente lasciando gli allievi a fare quello che volevano..
salvo poi a fine quadrimestre richiedere vari test di valutazione da cui ne uscivano tutti mazziati perchè impreparati: ricordo un mio compagno di classe judoka che prendeva 10 in addominali e 3 nel test di cooper e lui era il maschio che eccelleva nell'istituto. come femmina c'ero io perchè all'epoca il mio impegno principale nella giornata era badare all'azienda agricola con mia mamma e poi studiare.. però negli addominali alla spalliera facevo schifo, in compenso nel sollevamento pesi ero un mito
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

raffaele de martinis

Vai a ragionar colle banche? Qh poareto ti!

Ottimo il volteggio, anche per adulti, ma manca sempre quello che intuivo la necessità e proponevo: la tennica della giusta caduta, gli istruttori dovrebbero esser istruiti anche a questo... per i gambe gambe la vedo difficile, ma Bice che dice?

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Scusate ma mi pare che stiamo mischiando due cose diverse:

-possibilità maggiore o minore di farsi male IN CASO DI CADUTA a  seconda che l'interessato sappia o meno come cadere, sia più o meno elastico ecc.ecc.ecc.

-possibilità maggiore o minore DI IMPARARE a montare in età adulta a seconda della forma fisica, elasticità, agilità ecc.ecc.ecc. del soggetto

rhox

ni, sono in fondo azioni connesse: se io ho fatto attività sportiva e ho imparato ad avere una buona padronanza del mio corpo potrò imparare ad andare a cavallo e l'esperienza passata mi aiuterà di sicuro in caso di cadute nel cercare di impattare meglio al suolo.
io ho visto una persona che in sella ci sapeva stare per anni e anni di scuola finire di faccia perchè non sapeva cadere, non aveva mai fatto altri sport e quindi non era mai "caduto a terra" se non nei classici inciamponi. il suo corpo non sa reagire agli sbilanciamenti e si fa cogliere alla sprovvista.

lo sport in generale comporta spesso delle cadute e mano mano impariamo anche a cadere meglio, che sia dalle nostre gambe o dalla schiena di un cavallo
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso