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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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alex

Gatti rossi!  :love4:

Ministoria di due gatti rossi che sono passati da casa mia, entrambi "di colonia".

T: cibo offerto una sola volta "a casa sua"; ha percorso varie centinaia di metri, ha scovato dove abitiamo, ha chiesto di entrare e dal giorno 0 è diventato un modello di "gatto di casa" perfettamente educato e coccolone.
R: avvicinatosi malconcio al nostro giardino e nutrito, ci sono voluti parecchi anni per riuscire a sfiorarlo senza che facesse la sceneggiata "attento che ti massacro". Stazionava fuori di una nostra finestra guardando dentro. Per anni e anni.

Se due gatti hanno differenze caratteriali così "leggere", figuriamoci due cavalli....
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#2806
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 23, 2016, 02:04:37 AM




Le "convergenze evolutive" sono ben cognosciute in natura, l'esempio classico è quello tra lo squalo e il delfino: un pesce e un mammifero che, pur appartenendo a due specie diverse, vivendo nello stesso ambiente, sulla spinta della selezione naturale, hanno sviluppato anatomie e comportamenti simili.

Ora, la simiglianza tra il persiano e il pechinese è evidente, come è evidente che quei caratteri son stati ottenuti per seletione artificiale, cioé son stati "creati" dall'omo.



Il gatto, come il cane, ha subito la medesima trasformazione, la piccola belva sanguinaria, è diventata - in apparenza - un pacioccoso morbido pelusc con oculi grandi, "labbra" sporgenti, nasino piccino, mento sfuggente, corpo picciol tondo e morbidoso, vocina stridula perfino... praticamente l'omo si è costruito/si è selezionato un bestio da coccolare e da tenere in braccio: un bambino.

Come sappiamo, le razze di cani sono state selezionate per soddisfare vari bisogni dell'omo: la caccia, la guardia, la difesa ecc. è evidente che la selezione del carlino, del pechinese et similia è stata spinta da un bisogno altrettanto impellente, la maternità.

Stranamente, la maternità è un sentimiento prettamente femminile, ma che hanno anche un significativo numero di uomini... ricordo che procurai ad una amica di mia figlia - tramite un mio cognoscente allevatore di cani da caccia - un carlino:  800.000 lire più le spese di viaggio... la ragassa andè personalemente a ritirarlo nel Lazio.
Allora non capii, e mi sembrò una follia spentere tutto quel dinero per un "mostriciattolo" simile, al quale furono dedicate cure et attenzioni - per me inconcepibili - degne di un principino: pappine, vet. di lusso, cestino scozzese per far la nanna, cappottino invernale...

Ora, i hani son parimenti amati da uomini et donne, i quali possono scegliere tra una infinità di razze con attitudini ben seletionate, personalmente amo i bastardini, ne ho avuti molti, ma anco un pastore tedesco, un corso e un bob tail.

Vice e versa, il lallo sta diventando/è diventato appannaggio per sole femmine sapiens...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

PokerFace

non è così.
i maneggi di gambe gambe, come li chiami tu, sono PIENI di splendidi cavalli di tutto rispetto.
fortunatamente esistono ancora gli sport equestri e gente che li pratica con passione e, perchè no, spregiudicatezza.
invece di criticare i gambe gambe, devi ammettere che sono gli ultimi baluardi del cavallo sportivo.

tra l'altro tutti questi carinissimi nuovi guru, e parlo di carletto, vedano (che si può leggere sia come vedàno che come vèdano, visto che è sempre in tv o a pubblicizzarsi su 200.000 canali di you tube, facebook, twitter, vimeo, nonnapapera), radicchio ecc non stanno facendo un bel lavoro per la conservazione del cavallo.
vogliono far passare il messaggio (politicamente corretto, non c'è dubbio) che tutti i cavalli possono fare tutto. che il gipsy può fare dressage. che l'arabo può saltare. che il tpr può fare alta scuola. che l'oldemburg può fare trekking in montagna).

messaggio assolutamente deleterio. così i maneggi si riempiono di cavalli brutti, inadatti, inutili, orrendi e di persone (donne o maschietti particolarmente sensibili) che non combinano nulla, occupano solo il campo dando fastidio quando qualcuno deve montare. queste persone alla lunga sono sempre più depresse o più fanatiche. diventano depresse perchè non riescono a fare nulla di quel che vorrebbero fare, e si sentono fallite (giustamente per altro). oppure, di fronte al fatto che non conbinano nulla, diventano invasati, guardano solo gli altri come loro (che non combinano niente), parlano solo con quelli come loro (che non combinano niente) e criticano tutto il resto. praticamente chi va avanti (magari - se dio vuole - cambiando quel cadavere di cavallo) è uno poco etico, uno che sceglie scorciatoie, uno che scende a compromessi. loro si che imparano tanto facendo... boh, un tubo... con un cavallo inadatto... certo che anche loro, se avessero voluto cambiare cavallo, sarebbero a saltare piazza di siena o a zompettare la kur ad aachen, ma no, loro no, loro sono coerenti, puri.

e così niente. dopo 10 anni: cavalli che non entrano negli angoli; cavalli che comandano, fingendo di spaventarsi ogni 2 per tre; cavalli che lavorano poco e si stancano subito; cavalli barefoot (tanto non lavorano); cavalli che partono in galoppo solo quando vogliono loro e - cosa gravissima - padroni che tollerano tutto questo senza VEDERE che è un indubbio, indiscutibile fallimento dal punto di vista dell'equitazione.

non esistono scuse. non esistono attenuanti.
non essere in grado di fare in maniera infallibile cose elementari (passo trotto e galoppo, barriere a terra) dopo anni che si monta un cavallo è una indiscutibile disfatta.
se si vuole fare equitazione.

se si amano i cavalli come animali va benissimo tutto, e io lo rispetto.
però allora trovo un filino incoerente montarli (ma questo è il mio parere, non pretendo che tutti la pensino come me).

quindi viva i gambe gambe, che quando ti presenti in maneggio con il barockpino per far lezione di salto ti ridono in faccia e ti esortano a sostituire la mucca con un cavallo.
d'altro canto, c'è posto per tutti. per il carlino come per il pastore tedesco.
però deve essere chiaro che il primo va bene per stare in grembo a russare e non può fare il cane da lavoro come il secondo. e viceversa.
i carlini devono stare in salotto
il pastore tedesco deve stare in giro, al freddo, a correre, saltare, abbaiare, fare il suo lavoro.

alex

Mi ritrovo abbastanza al tuo terzo paragrafo. Con una differenza, non da poco: io non occupo il campo e quindi non do fastidio a nessuno  :occasion14:

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

segreto

Temo che Poker abbia ragione.
Soprattutto su un punto che lui dà per sottinteso ma che esce prepotentemente: la necessità per un novello che voglia far cose di cavalli con i cavalli (prima di evolvere la tecnica, cioè appena uscito dalle mani di un "otibì"), la necessità, dicevo, di imparare che tutti i cavalli hanno una destinazione d'uso dettata dal loro bagaglio ereditario, dalla morfologia acquisita con il lavoro dei primi anni, dal loro sangue, dal loro carattere, dai condizionamenti ricevuti.
E subito dopo, decidere cosa vuol fare di sé nell'immediato futuro.
Oltre ai casi di gente che vuol saltare col frisone, ne vedo tanti che hanno il saltatore ma non si sognano di alzarsi neppure su una croce in croce.
Vorrebbero trasformarlo in un cavallo da passeggiatina domenicale e quindi lo trovano sempre troppo "avanti" o "carico", come piace dire a loro: "Ah, guarda com'è carico: oggi non mi fido a uscire". Ed ecco che, come nota Poker, passano a ingombrare il maneggio al passo o a girare alla corda la loro vittima con la tecnica del provetto aquilonista in balia del vento.
Se poi trovano il coraggio di uscire, stategli dietro, ché almeno li tenete d'occhio. C'è da imparare cose nuove sulla natura umana.

Segreto

milla

Beh fare passo, trotto e galoppo non è detto che sia poi così elementare, bisogna vedere COME si fanno, d'altra parte (come dice sempre la mia amica istruttrice) anche Gal fa SOLO passo, trotto e galoppo  :chewyhorse:

Concordo con quello che dice Poker circa l'uso delle razze in base alle loro attitudini ma non concordo con l'osservazione snobistica (scusa Poker) secondo cui le persone "che non combinano nulla" stanno solo ad occupare il maneggio dando fastidio a chi "deve montare"; a meno che queste persone non stiano in mezzo al campo a girare il cavallo o a far giochetti da terra, nel momento in cui sono sopra ad un cavallo, come clienti paganti del centro ippico hanno tutto il diritto di stare in campo a far quello che vogliono, anche stare al passo o in alt un'ora intera (purchè ovviamente non intralcino il lavoro altrui).
Altrimenti il circolo ippico dovrebbe attaccare un bel cartello dicendo che accettano solo fenomeni che saltano dotati di adeguato cavallo.

Sai quanta gente c'è che "non combina niente" sulle piste da sci, o sui campi da tennis o nelle piscine o in palestra, che facciamo, li mandiamo tutti a casa a fare il punto a croce? E chi decide chi può praticare uno sport? Chi decide chi è capace, chi è meritevole, chi ha raggiunto un livello adeguato? Eddai!

rhox

Purtroppo tanti si trovano anche a fare cose inadeguate al loro cavallo perché scelgono fermandosi all'aspetto, simpatia, volevo un cavallo tutto mio.. cerchi quando hai delle esigenze, poi col tempo possono cambiare e se non cambi cavallo o ti adegui o si adegua lui.
Niente di tragico, basterebbe ammetterlo a se stessi e agli altti
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

raffaele de martinis

Il discorso sui gambegambe merita trattatione a parte e non c'entra nullo con quelo che sto diciendao-

L'ambiente fa la seletione naturale, invecie, il "mercato" fa la seletione artificiale. è evidente che se fosse stato per me o per ragasse come me, i carlini non sarebbero mai nati così come i persiani e gli altri botoli della minchia.

Guardiamo in hasa nostra, in questo inclito foro, ci sono dei giolivi utanti che più o meno frequentemente ci propongono: horsemenscip itagliane, triiless, baitless, barefutteria, ipporelationi, promotioni di lalloni da carne per sella ecc, tutto a pagamento.

La parola contraria vi mostra sempliciemente e aggratis  che vi stanno prendendo per il culo,

Beninteso, ogniduno è libero di pavoneggiarsi su un monumentale frison, ma deve sapere che quelo non è un lallo da sella e giuocare collo lallo e prodursi in iieti giuochini della minchia non è equitatione.

V ho accennato l'episodio dove Luigi mette la cavezza ad un



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Si affaccia spesso nel forum un utente nuovo che dice, più o meno: dei cavalli non so nulla, come posso imparare qualcosa di buono?

Ebbene: tu critichi giustamente l'offerta del mercato; ma dopo la critica ci vuole la proposta; mi aspetto che sulla giumenta imbalsamata ci sia una proposta di percorso, quel percorso che tu ritieni "giusto" o almeno meno sbagliato.

Non vale:
- suggerire di nascere prima del 1950 in modo da conoscere di persona, da bambini o adolescenti, i "cavallari" di un tempo; non si sceglie quando nascere, non si risuscitano i defunti;
- suggerire di nascere in una fattoria e di avere consuetudine con svariati animali equidi compresi fin dalla più tenera età; nessuno sceglie dove nascere;
- frequentare fin dall'inizio ottimi istruttori, ottimi maniscalchi, ottimi stallieri, ecc; all'inizio (e per molti anni) non si hanno le competenze per giudicare la qualità professionale dei personaggi che si incontrano;
- suggerire letture troppo complesse per essere capite;
- suggerire di cambiare sesso, da femmina  a maschio;
- eccetera.

Attendo fiducioso.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#2814
Moment... non facciamo confusione!

Est bona regula trattare un argumenta per volta, io sto parlando di "seletione naturale" che è imposta dallo ambiente in natura  e dal "mercato" nel mercato  :icon_eek:.

Qualsiasi organismo vivente sopravvissuto fino a noi  è - per forza - perfettamente adattato al suo ambiente, alla sua nicchia ecologica... giusto?

Quando l'ambiente cambia, o l'organismo trova un altro ambiente adatto a lui o si riadatta  - se è capace -  alle nuove conditioni dell'ambiente grazie alla "variabilité" genetica, altrimenti muore.

La selectione artificiale, è di due sorte: culturale/estetica et utilitaristica, spesso le due si fondono mirabilemente assieme.

Potrei continuare a lungo su quest'argomento interessantissimo, ma fermiamoci quì.

Per semplificatio nomerò "mercato" il complesso di cose che ci induce a preferire una hosa piuttosto che un'altra spinti dalla seletione culturalestetica.

Cos'è un carlino? Un mucchio di neotenie, dunque, di "errori" genetici messi assieme per soddisfare il "mercato", che se ne fotte delle tare che si accumulano, come se ne fotte del tacchino natalitio di 48 kili incapace di riprodursi naturalemente.

Alla stessa maniera, il "mercato" modifica l'equitatione e fa nasciere dei lieti succedaneiì, degli allegri  zimbelli dell'addestramento rquestre come: l'arte del dressaggio naturale: una puttaneta pazzesca; la doma doma dolce: un ossimoro e le miriadi di metodi, strumenti, marchingegni tutti "benevoli" e tutti tesi al benessere lallino.
Alla stessa maniera, per la stessa ragione si acquistano, si promuovono pesanti posalemme e si macellano scattanti AA, ma d questo già parlai.

Ora, è chiaro che tutto cambia, non possiamo pretendere che si torni all'antico contratto omo/animale di qualche decennio fa, ma neanche possiamo accettare che questi novelli sciscientifici ci sommergano di puttanete senza almeno tentare di ribellarci.

Mi rendo conto che fino a quando ci sarà qualhuno disposto a spendere  700 euri per un cucciolo di carlino e migliaia di euri per frequentare un corso di "equitatione naturale" la battaglia è persa, ma non la guerra, prima o poi l'evidenza vincierà, basta capire cos'é un cavallo... ammesso che sia qualcosa.

PS. Ho cominciato la solita analisi sul mio grado di bontà in questo periodo, vi farò sapere...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

OT ma non troppo.

Tu prova a tracciare il percorso giusto per chi sarebbe interessato ai cavalli e all'equitazione, e alla fine qualcuno apprezzerà e sceglierà il cavallo giusto.

Pokerface ha già tracciato il suo: frequentare ambienti orientati all'agonismo, che portino a casa risultati. Affisadarsi ai  migliori "gambegambe" che ci sono in giro, in breve.

Qual è il tuo?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

milla

#2816
Beh il suggerimento di Poker è   limitante ed inapplicabile a chi comincia per l'ovvio motivo che un neofita non può sapere se sarà o meno interessato o in grado di praticare ĺ'attività  agonistica, se il cavallo che ha.o avrà sarà  adatto e se il neo cavaliere avrà le doti per essere degno di occupare il campo.
E chi non è interessato all'agonismo e/ o al SO che ne facciamo? Secondo il Poker- pensiero per es.Olivera avrebbe dovuto  essere bandito dai campi : che stava a rompere le bolle a  fare tutte quelle evoluzioni inutili mentre c'era gente che avrebbe  potuto impiegare più utilmente il campo per saltare delle belle barriere colorate?



milla

Io in un certo senso la penso proprio  in modo opposto a Poker, ammiro chi monta per pura passione molto più di chi lo fa per soldi, per vincere una coppetta o per mestiere.
Una volta Angioni scrisse (vado a memoria perché al momento  non ho il post sottomano ) che ĺ'equitazione è  come la musica, non si impara a suonare uno strumento per fare i concerti ma per il puro piacere di imparare ,  idem per chi si dedica ad imparare una lingua straniera, o per chi (già  laureato ) collabora con l'università come cultore della materia.
Io non ho nulla contro gli agonisti e vorrei che gli agonisti non avessero nulla contro i non agonisti. C'è  posto per tutti.

raffaele de martinis

#2818
Avevo accennato a Luigi e alla sua nonscialans nell'incapezzare un lallo selvatico, bene, non escludo che il detto soggetto cognoscesse di già il buon Luigi, nel senzo che avesse assaggiato il bastone, hosa naturale per lui dato che nel branco sa individuare perfettamente "quelli che menano" e sa comportarsi di conseguenza.
Come i lalli individuano, classificano l'altro lallo che hanno di fronte?

Leggono il "linguaggio del corpo", ora, potete fare tutti i corsi parrellati della minchia, imparerete una infinità di giuochetti stupidi e di trucchetti da circo ma non ingannerete mai un lallo se avete di lui paura, se non siete decisi nell'affrontarlo, se non siete capaci di dargli sicuressa.

I grandi cavallerizzi montavano una diecina di lalli al giorno, addestrandoli bellillamente, eppure non avevano alcuna relatione con essi, ma erano capaci di far si che ogni lallo si relazionasse con loro, erano loro che si imponevano... ecco la magna differentia, il difetto di fondo: quelli mettevano i lalli in relazione con loro, questi insegnano le ragasse a relazionarsi - relazionarsi si fa per dire - collo lallo.

Dunque, il percorso giusto sarebbe: frequentare accudire il nostro lallo,  imparare a montare, cadere molte volte,  trattare una magna quantità di lalli differenti, trovare cavallari, mulattieri, jumintari, vecchi carrettieri e tentare di estorcer i loro secreti, leggere i classici... seguire il bambino che c'è ancora in noi.

Questo percorso porta - inevitabilmente - alla defezione della major parte di noi, con grave perdita di queli che campano sulla pseudoequitatione, sugli pseudolalli da sella e su tutta la paccottiglia creata per noi ragasse, baitless in primis...

In pratica vi ho detto:
u' mortu insigna a chianciri = il morto insegna a piangere.

Questo detto siculo, apparentemente cinico, per lo vero, ci dicie che, affrontando la realtà, tutto si pote risolvere, anche le hose più difficili.

Dunque, è dal morto/dall lallo che impariamo a patto che si capisca che "Ciccio è morto" e che il  cavallo non è un lallo.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Mirate l'immagine quì sotto!
Si tratta di 4 signore che hanno appena terminato una allegra operazione,  credo che la major parte di noi ragasse svenirebbe solo alla vista di quelo che hanno fatto, loro sorridono graziosamente.
Però, se frequentassimo giornaliermente quell'ambiente, se per guadagnarci il pane dovremmo fare - per forza - quel lavoro, allora scommetto che, tempo una semana, anche noi libreremo al vento rotonda testicula di toro con un lieto sorriso sulle labbra.

u' mortu insigna a chianciri

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...