• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

atteggiamento mentale

Aperto da fede_nouchy, Dicembre 28, 2014, 04:03:09 PM

« precedente - successivo »

fede_nouchy

Guardando alla mia diretta esperienza, credo di aver sviluppato un determinato atteggiamento mentale in cui le difficoltà mi spronano a fare meglio.

Lo trovo un atteggiamento positivo sia da applicare tutti i giorni nel lavoro a casa, che soprattutto in concorso!

Ma la cosa che mi preme sapere è, come si arriva, in ambito equestre a questo determinato atteggiamento mentale?

È davvero una cosa positiva soprattutto riguardo al l'agonismo? O servirebbe anche una piccola percentuale (nel mio caso è grande haha) di abbattimento a seguito di un brutto risultato?
L'aria del paradiso è quella che sfiora il naso di un cavallo...

milla

Fede facciamo un trapianto di "atteggiamento mentale"?
No perchè io se non riesco a far tutto perfettamente al primo tentativo immediatamente comincio a pensare che non ci riuscirò mai, che sono negata ecc.ecc.ecc. e mi servirebbe qualche kg del TUO atteggiamento mentale secondo cui le difficoltà spronano a far meglio, me ne vendi un po'? :horse-wink:
Tienti il tuo giustissimo e grintoso atteggiamento e non farti abbattere da nessuna difficoltà :pollicesu:


fede_nouchy

Wow Milla grazie  :occasion14:

Ma ci sono arrivata dopo un sacco di frustrazioni (e cadute di testa, nel vero senso della parola)
Comunque se posso darti un consiglio, quando non riesci a fare qualcosa, entra nel loop mentale in cui pensi che se te lo stanno facendo fare è perché puoi farcela, quindi devi solo impegnarti di più e magari non oggi, non domani, ma prima o poi verrà :happy_birthday-736:
L'aria del paradiso è quella che sfiora il naso di un cavallo...

Ina:)

Io penso dipenda molto dal carattere...
Io ad esempio sono a metà, quando vado male, scendo di umore nero, rimango super depressa per qualche ora, ma quando risalgo in sella sono più determinata che mai

Fede anche io penso sempre cosí! Soprattutto quando c'é qualche esercizio impegnativo  :horse-smile:

fede_nouchy

Citazione da: Ina:) - Dicembre 28, 2014, 05:01:44 PM
Fede anche io penso sempre cosí! Soprattutto quando c'é qualche esercizio impegnativo  :horse-smile:

Questo implica anche la fiducia nel l'istruttore, ma è un altro discorso  :icon_pidu:
L'aria del paradiso è quella che sfiora il naso di un cavallo...

Alexis85

Secondo me molto dipende dall'atteggiamento stesso dell'insegnante. Personalmente, se a me qualcosa non riesce, non vedo l'ora di risalire e non vado a casa abbattuta ma contenta di aver provato qualcosa di nuovo, anche se non mi e' venuto. Tanto prima o poi... A forza di impegnarsi... La soddisfazione arriva. Se va male ad un concorso si, forse ti abbatti di piu erche hai piu aspettative, ma cmq aspettavo sempre un'altra uscita per cercare di fare meglio. Cmq se ci penso.... Non sono mai scesa superdepressa...ma sempre soddisfatta anche see era andata male era pur sempre un passo avanti...

milla

Sì la fiducia nell'istruttore conta ma è un altro discorso.
Sì dipende dal carattere ma anche dall'ambito in cui siamo. Esempio: io sono molto molto più vecchia di voi, a scuola ero molto brava ma ero convinta di essere meno portata per le materie scientifiche, ero convinta che non avrei mai potuto riuscire in una facoltà scientifica. Per vari motivi familiari sono stata in pratica costretta a iscrivermi ad una facoltà scientifica, il primo anno l'esame più terribile in cui segavano una percentuale impressionante di persone era Chimica generale e inorganica che era scritto e orale. Io al liceo odiavo la chimica, ne avevo fatta pochissima ed ero convinta che fosse un mistero della fede quindi all'uni decido di dare come primo esame proprio Chimica generale pensando "o la va o la spacca, se mi bocciano cambio facoltà e non perdo tempo a preparare altri esami più facili lasciando per ultimo quello più difficile".
Ho studiato come una negra, anzi come tre negre messe insieme e ho passato ore e ore sui libri e a fare esercizi di stechiometria finchè non ho capito. A quel punto mi si è accesa una lampadina e miracolosamente le cose sono apparse chiare.
All'esame ho preso 30 e lode e a quel punto io e la chimica eravamo grandi amiche, avevo acquistato fiducia in me stessa, sapevo che ce la potevo fare, con sforzo, faticando, certo ma non avevo più dubbi sulle mie capacità. Infatti tutto è andato liscio come l'olio, tutti gli esami passati al primo appello con ottimi voti e laurea con 110 e lode.
Adesso se mi dicono che devo studiare il cinese mandarino del '700 non mi preoccupo perchè so che ce la posso fare, perchè ho fiducia nelle mie capacità intellettuali.
A cavallo per me è l'esatto contrario, cioè ho assoluta sfiducia nelle mie capacità ed è proprio quello che mi frena e mi frega, ma finchè non avrò passato un "esame equestre" con 30 e lode continuerò a dubitare di me stessa.
Ammiro chi, come Fede ha fiducia "innata" nelle sue capacità perchè parte già avvantaggiata. Spero che tu abbia altrettanta fiducia nelle tue capacità anche in altri campi...per es. a scuola o nel lavoro  :horse-wink:

fede_nouchy

Beh guarda che allora ci vuole solo del tempo, quando farai l'esame da 30 e lode (che con la tua cavallina penso che potrai fare tra non molto)  e vedrai come cambia dopo!!

Mm a scuola diciamo che me la cavo con una media normale... ma non mi entusiasma, mi sento molto più portata per le cose pratiche! E siccome voglio far del mio sport la mia professione, mi applico di più in questo!

Milla scusa se vado OT ma ho letto in un altro topic che la Walk era la tua prima e ultima cavalla... se posso, perché?
L'aria del paradiso è quella che sfiora il naso di un cavallo...

alex

Citazione da: fede_nouchy - Dicembre 28, 2014, 04:03:09 PM
Guardando alla mia diretta esperienza, credo di aver sviluppato un determinato atteggiamento mentale in cui le difficoltà mi spronano a fare meglio.

Mi è caduto l'occhio su quel: mi spronano; termine suggestivo, in un ambiente equestre come questo. Un risultato simile si può ottenere sostituendo la parola "mi spronano a fare meglio" con "mi incoraggiano a fare meglio"; ma l'ideale sarebbe se venisse spontaneo scrivere "mi divertono".

Tutte strade verso il miglioramento; ma però, leggermente diverse. Ciascuno dovrebbe sclegliere quella che gli sembra più adatta; ma chi segue la terza, si diverte pure  :horse-smile:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Luna di Primavera

Citazione da: fede_nouchy - Dicembre 28, 2014, 06:28:33 PM
Milla scusa se vado OT ma ho letto in un altro topic che la Walk era la tua prima e ultima cavalla... se posso, perché?

tiro a caso:

perché l'impegno è veramente troppo immenso, in tutti i sensi.

(anche io sono del partito del "mai più")
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

elleon

Non seguo lezioni con istruttori nè faccio agonismo ma sono sempre spronata a fare meglio. E' ovvio che mi diverto in quello che faccio altrimenti sceglierei qualcosa di meno faticoso e dai risultati immediati ma mi piace sfidarmi, vedere dove posso arrivare, cercare di fare il mio meglio per il benessere del cavallo che monto. E' di fondamentale importanza per me avere degli obiettivi, che sia anche una semplice passeggiata mi prefiggo sempre un punto di arrivo che si allontana man mano che lo raggiungo. Si perchè se mi prefiggo x quando ci sto per arrivare penso che visto che sono qui posso arrivare anche a y e così via. Per questo nella mia vita equestre non ho mai avuto cavalli semplici o arrivati ma sempre qualcosa da lavorare che potesse farmi crescere. Parecchie volte con il mio ex cavallo ho pensato " lo vendo, è troppo difficile" ma poi il giorno dopo ero di nuovo in sella con nuove strategie e l' ho tenuto fino alla sua morte. Ora monto un cavallo completamente verde e la mia mente viaggia su tutto quello che posso fare con lui. Ogni giorno è una conquista, altri sono passi indietro ma è una sfida bellissima che voglio vivermi fino alla fine. Tutto questo dipende molto da come si vive l' equitazione, per me è un lavoro mentale e fisico che mi appassiona molto e mi sprona ad imparare sempre cose nuove, perchè ogni cavallo ci insegna qualcosa. Non voglio arrivare da nessuna parte, l' agonismo non fà per me, mi piace vivere il cavallo nello spazio del maneggio o in trekking ma anche nel mio piccolo ho sempre cose nuove da imparare e che mi danno la spinta a proseguire davanti alle difficoltà. Ho perso da poco il mio cavallo, che per me è stato un trauma enorme ma non mi fermo, ho ricominciato con un altro che mi mette alla prova ogni volta e mi regala soddisfazioni.
Per andare avanti ci vuole pelo sullo stomaco, per digerire cadute, fratture, morti improvvise e fallimenti temporanei. Si sceglie il male minore, per me il male peggiore sarebbe smettere quindi per ora ho sempre scelto di rialzarmi e continuare...
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

milla

Elleon anche tu hai un atteggiamento positivissimo per montare a cavallo :pollicesu:

Fede quello che volevo dire è che l'atteggiamento mentale non è valido per tutto quello che affrontiamo, io ho il tuo stesso atteggiamento nel lavoro e l'avevo quando studiavo (per la verità studio ancora perchè imparare è la cosa più bella che esiste :horse-wink:) ma a cavallo il mio atteggiamento mentale è opposto. Tu sei alla rovescia: grintosa a cavallo magari a scuola non hai lo stesso atteggiamento.
Morale: questo "atteggiamento mentale" varia a seconda di ciò che ci troviamo davanti, è difficile che una persona sia sempre pronta a gettare la spugna di fronte alle difficoltà in ogni campo o che una persona sia combattiva e grintosa sempre e ovunque, dipende anche se una cosa ti interessa più o meno, se vedi che perseverando ottieni risultati o meno, dalle esperienze che hai avuto in passato ecc.

Ho detto che la Walk sarà la prima e l'ultima perchè è il primo cavallo che ho comprato e, quando non potrò più montarla per un qualsiasi motivo (incapacità mia, salute mia o sua, impossibilità a mantenerla  boh qualunque cosa possa succedere) non credo che avrò la voglia e/o la forza di ritentare l'avventura ricomprando un altro cavallo, cosa che costa immensamente in termini di soldi, impegno, tempo, incaxxature ecc.ecc.ecc. Poi tieni conto che io potrei essere tua mamma come età (infatti ho un figlio di 14 anni) quindi anche l'età ti porta ad un atteggiamento stile "ma chi me lo fa fare" :horse-wink:

elleon

Non lo so Milla, di solito chi ha vissuto l' esperienza di avere un cavallo suo prima o poi ci ricasca, non si riesce a starne senza. Avere un "TUO" cavallo con cui progredire nel lavoro, con cui condividere gioie e dolori e crescere insieme è diverso dal montare a cavallo e basta. A me non interessa montare a cavallo, fare qualche esercizio, essere brava ecc,, Mi interessa avere un progetto, un fine inerente a quel determinato cavallo con cui posso scegliere come e quando fare. Ora tu stai attraversando un momento difficile, finita la cura probabilmente la cavalla correrà ancora perchè avrà il ricordo e certi comportamenti si instaurano. Ecco questo è un bel lavoro da affrontare, insegnare alla tua cavalla a non correre, con tempo e pazienza, studiando, cercando, chiedendo e provando.  E' una bella sfida da vivere ogni giorno che si mettono le chiappe sulla sella o si lavora da terra. Al mio nuovo cavallo in fida sto cercando di togliere tante paure, ogni cosa che vede si pianta e lo guarda come se fosse il demonio. Quando sono in campo con lui, mi diverto a mettere qua e là qualche barile, sacchettino e oggetti vari e da terra cerco di fargli prendere confidenza. Ogni giorno me ne invento una e mi diverto un sacco a vedere le sue reazioni e a scatenare la mia creatività. Se un giorno riuscirò a superare queste barriere stappo una bottiglia di champagne e per me equivale a vincere un Gran Premio.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

milla

Decisamente condivido il tuo atteggiamento e la sfida, non in un campo gara, ma con te stessa, mi piace molto il tuo atteggiamento ed il tuo modi di vedere le cose, specialmente tenendo presente che hai appena passato un momento molto duro e sei stata capace di voltar pagina e di trovare nuovi stimoli per andare avanti. :chapeau:

raffaele de martinis

Citazione da: milla - Dicembre 28, 2014, 10:00:38 PM
Ho detto che la Walk sarà la prima e l'ultima perchè è il primo cavallo che ho comprato e, quando non potrò più montarla per un qualsiasi motivo (incapacità mia, salute mia o sua, impossibilità a mantenerla  boh qualunque cosa possa succedere) non credo che avrò la voglia e/o la forza di ritentare l'avventura ricomprando un altro cavallo, cosa che costa immensamente in termini di soldi, impegno, tempo, incaxxature ecc.ecc.ecc. Poi tieni conto che io potrei essere tua mamma come età (infatti ho un figlio di 14 anni) quindi anche l'età ti porta ad un atteggiamento stile "ma chi me lo fa fare" :horse-wink:

Quando è morto mio padre non ho pianto, purtroppo era già a braccetto collalzaimer da tempo; ho pianto senza ritegno  quando Fiorello - steso a terra, la testa tra le mie braccia - ha fissato il cielo senza più vederlo, lui aveva 13 anni io 57... l'avevo sottratto al macellaio quando aveva due anni, per ragioni anagrafiche - se fosse campato fino alla vecchiezza - sarebbe dovuto essere il mio ultimo lallo, dunque, il proposito di lasciar perdere i lalli era più che giustificato e sono rimasto a piedi per oltre 2 anni, poi mi son messo a cercare il Caimano e l'ho trovato.

Chi me lo ha fatto fare? Bah! Difficile spiegarlo a chi dice: chi te lo ha fatto fare, è inutile dare spiegazioni a chi sa/ha capito perché l'ho fatto.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...