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Andare a cavallo non fa per me?:-(

Aperto da Lisanna, Marzo 21, 2015, 11:08:55 AM

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Lisanna

Ciao a tutti voi! Mi chiamo Annalisa, per gli amici Lisanna, monto all'inglese da circa un anno e mezzo, mi sono iscritta a questo forum perchè ho tanti dubbi e domande che attendono risposte, spero di poter fare un pò di chiarezza nella mia testolina!!
Amo moltissimo gli animali, tutti e stare in mezzo alla natura, mi piacciono i cavalli e mi piace soprattutto stare a guardarli quando sono liberi, quando si fanno i fatti loro, senza interagire.. un anno e mezzo fa (all'età di 25 anni) ho deciso di iniziare a prendere lezioni di equitazione (senza dire nulla ai miei genitori che hanno molta paura), mi sono rivolta ad una scuola piuttosto economica (alla mia portata), prendo lezione mediamente una volta a settimana: in alcuni periodi due volte a settimana, in altri periodi nulla (a causa del lavoro, dello studio, ecc), il maneggio in cui vado è molto disordinato, molto confusionario, con molti rumori, cani che corrono liberi per il campo ecc insomma forse non è proprio l'ideale, l'insegnante però mi è sembrata molto competente anche se a volte non spiega poi così bene e poi ha poca pazienza, molto spesso mi rimprovera senza spiegarmi bene come correggere gli errori.. detto questo, già dopo le prime lezioni ho iniziato ad avere paura non so se a causa dei cavalli che non erano adatti ad un principiante o a causa mia (anche se non sono molto paurosa o ansiosa di natura) ogni volta che dovevo andare al maneggio mi prende una paura incredibile, mi tremano le gambe, poi monto e più o meno mi piace, anzi mi piace molto, se non fosse per questa cavolo di paura e di ansia che mi accompagnano per tutta la lezione, quando scendo sono contenta che sia finita però sono anche soddisfatta, a fine lezione mi piace rimanere con il cavallo, coccolarlo e accudirlo..
la domanda a questo punto potrebbe essere di che cosa hai paura? Beh un po' di tutto, non mi sento in sintonia con il cavallo, ho paura che abbia reazioni imprevedibili e che io non riesca a gestirlo, ho paura che il cavallo inciampi e di cadere insieme a lui, ho paura di non riuscire a guidarlo (cosa che mi risulta difficile ancora ora) e di andare a sbattere contro altre persone che montano, ho paura di non riuscire a fargli fare ciò che voglio.. non ho propriamente paura di cadere nel senso che sono caduta già 5-6 volte una volta facendomi anche piuttosto male, ma poi sono subito risalita e le volte successive sempre tornata, non so che cosa possa essere, forse nessuno mi ha spiegato le basi, nessuno mi ha spiegato come relazionarmi con il cavallo, non so... sono molto triste e delusa, mi sarebbe piaciuto molto imparare a montare con gioia e naturalezza come fanno le altre ragazze che vedo lì al maneggio..
ultima cosa e poi concludo, come potrete immaginare non ho imparato molto, so andare al passo conducendo il cavallo, partire al trotto anche se con un po' di indecisione iniziale poi vado discretamente bene, riesco più o meno a condurre il cavallo anche se in alcuni casi non benissimo, con molta fatica riesco a partire al galoppo, fare qualche giro senza guidare il cavallo (va dove vuole XD)... quello che non riesco a capire è: ma andare a cavallo è una questione di tecnica o c'è dell'altro? Io faccio quello che mi dice l'insegnante ma una volta su dieci il cavallo risponde come mi aspetto, cosa sbaglio...?
Consigliatemi e supportatemi!!
Grazie a tutti quelli che vorranno rispondermi  :love4:

Kimimela

Forse è il caso che provi a cambiare maneggio se non ti senti sicura con quei cavalli, l'ambiente, i cani, etc...etc...
Oppure visto che hai così tante paure mi viene da domandarti perché monti?
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

madamen67

No, il maneggio che frequenti da come lo descrivi non è l'ideale per qualcuno che deve imparare. Da dietro uno schermo non riuscirei mai a darti una risposta articolata, forse altri saranno più bravi. Le paure che hai sono normali credo, ci siamo passati tutti e a volte sono proprio cose che emergono dal profondo senza una ragione precisa. I cavalli della scuola poi si sa, non sono macchinine obbedienti anzi è noto che se si accorgono che sopra hanno più un passeggero che un pilota ne approfittano per ignorarlo anche se non c'è cattiveria.
Se ritieni che la tua insegnante sia comunque competente (ma ahimè come tantissimi a volte non è in grado di spiegare bene per mille mila motivi e anche per te a volte non è facile capire) prova a chiederle "udienza", spiega le tue difficoltà e prova a fare qualche lezione girata alla corda da lei per sentirti più sicura. Ho scritto quattro righe qui ci sarebbe da scrivere molto di più ma interverranno altri più bravi a esprimersi e più esperti, sperando che ti possano dare buoni consigli.
Se non ti senti sicura e non ti senti supportata, tieni conto che comunque montare una o due volte in settimana è poco anche se non è colpa tua e valuta seriamente l'idea di cambiare maneggio ti sei informata in giro?   
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

Bubba

Secondo me provare a far lezione da qualche altra parte non sarebbe male.

Cadere 5/6 volte in un anno secondo me e' strano.

Io non ho ricordi dell' ultima volta che ho visto cadere qualcuno ( pero' frequento praticamente solo maneggi wrstetn, niente salti o altre evoluzioni).

Prova a cambiare maneggio.
Se le tue difficolta' si dovessero ripresentare puoi decidere se tener duro, smettere o provare un approcio diverso.
Ad esempio c' e' chi il cavallo non lo monta e ci gioca/ lavora da terra.
Potresti fare delle lezioni Parelli o simili. Personalmente son dubbiosa pero' ti permetetebbe di stare in mezzo ai cavalli, capire come " funzionano" ei curare l' aspetto " relazionale".

Pippokid

Quando iniziai, alle prime lezioni, la cosa mi piacque molto, e "decisi" che mi interessava parecchio continuare e crescere.  poi, anche a causa di una istruttrice un po' isterica e di un istruttore molto severo (dal quale imparai più che da chiunque altro, col senno di poi un grande, anzi un grandissimo) mi trovai tante volte in sella che stavo chiedendomi: ma io cosa ci faccio qui?  e tante volte finivo la lezione incavolato nero.  la volta successiva a volte andavo poco volentieri.  ma col passare del tempo progredivo, e diventarono sempre di più le volte in cui ne uscivo contento.  se avessi lasciato perdere, dandomi un certo tipo di risposta le volte che ero arrabbiato, adesso non sarei qua.  e avrei perso delle emozioni e dei momenti che non potrò mai dimenticare.  col tempo è diventata una gioia costante andare a cavallo, non saprei più scegliere di farne a meno

segreto

Ciao Lisanna.
Non devi percepire come una necessità il fatto di mettere te stessa in sintonia con il cavallo. Capovolgi il problema e prova a pensare di mettere lui in sintonia con te.
E lo puoi fare indipendentemente dalla presenza dell'istruttore perchè è il modo di dare gli aiuti che fa la differenza e non uno specifico aiuto al posto di un altro.
Cerco di spiegarmi: se tu vuoi coinvolgere un bambino in un gioco/drammatizzazione/evento, inizi a lanciargli segnali tu.
Per esempio lo fai entrare in un racconto fantastico in cui il bambino si trova a vivere divertendosi e partecipando senza percepire necessariamente la volontà di farlo.
Quasi senza "coscienza di sé".
Per divertirsi non ha bisogno di pensare a se stesso che si diverte.
Così un cavallo (anche se di scuola ma che non abbia problemi fisici, non senta dolore e non sia troppo stanco) in maneggio, sentendosi al sicuro da pericoli, spesso, dopo qualche minuto di lavoro, si lascia coinvolgere da richieste di attenzione e aiuti che gli impediscono di uscire dal cerchio magico del dialogo con noi. A quel punto ci mette del suo generando in noi quella meravigliosa sensazione che potremmo definire "sinergia".
In poche paole "ci viene dietro".
E noi ci troviamo insieme al cavallo.

Ciao,
Segreto

cilla

Anche secondo me dovresti provare a cambiare maneggio, va bene anche un altro posto alla buona ma che sia tranquillo e con un istruttore paziente e gentile oltre che competente. Non sarebbe male se fosse un posto dove puoi avere un po' di rapporto con il cavallo al di fuori dalle lezioni, dare una mano a strigliare, portarli a paddock, cose così.

Non demordere! Se tira e montare devi solo trovare il posto giusto dove sentirti a tuo agio, quoto Bubba, cadere 5/6 volte in un anno mi pare un po' troppo, probabilmente i cavalli e l'istruttrice non sono adatti

Winter Mirage

Citazione da: Lisanna - Marzo 21, 2015, 11:08:55 AM
quello che non riesco a capire è: ma andare a cavallo è una questione di tecnica o c’è dell’altro?
Io faccio quello che mi dice l’insegnante ma una volta su dieci il cavallo risponde come mi aspetto, cosa sbaglio…?

Oh, ma che magnifiche domande!!!

Ecco, io credo che se andassimo a prendere un allievo di Oliveira probabilmente saprebbe dare una risposta.
Ma noi comuni mortali... nooooooo!!!
;)

NON SI PUO' rispondere a queste domande, cara fanciulla...
Queste due domande sono precisamente l'essenza del'equitazione di noi dilettanti allo sbaraglio che viviamo l'equitazione come glorioso hobby.
La nostra via equestre (e da ora anche la tua) è volta al solo scopo di riflettere su questi due quesiti...
E tu devi essere fiera di esserteli posti: sono le prime sagge domande che un cavaliere si pone quando qualcosa non va per il verso giusto.


Andare a cavallo è una questione di tecnica o c'è altro?
Eh.... misteri della fede.
La mia firma, sia in questo forum che nel mondo, è quella che leggi sotto i miei post:

"Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit"

Significa più o meno: la pratica costante supera il talento e l'ingegno.
Perchè io non ho alcun talento e non sono molto ingegnosa.
Ma sono gramigna, come si dice... cioè quando acchiappo qualcosa non la mollo più.
E senza grandi talenti, monto comunque da 22 anni: non ho combinato moltissimo, ma più di quanto avrei potuto sperare.

Questo che cosa significa?
Eh... significa che la costanza, la praticaccia, il duro lavoro, la perseveranza e la santa pazienza (a gogo) da qualche parte ti portano.
Non ti porteranno in coppa del mondo... ma a sgaloppazzare per la campagna con le braccia aperte ad aliante, quello sì.
Io l'ho fatto la settimana scorsa, quindi lì si può arrivare anche senza talento.
Lì, ci si arriva con la mera tecnica.

Ossia: studia, leggi, sali in sella a tutto quello che ti capita (senza imprudenze, per carità!) e fai esperienza con istruttori il meno scemi possibile.
L'ammasso di nozioni tecniche che ne ricaverai basteranno a metterti in sella senza grandi paure o danni.


...però sì...
Ammettiamolo, c'è dell'altro.
C'è dell'altro nei grandi cavalli e c'è dell'altro nei grandi cavalieri.

C'era qualcosa di diverso in Paprika della Loggia, a cui nessuno era riuscito a spiegare che quando scendeva in Gran Premio gli ostacoli erano quasi più alti di lei. E non volendo capire che era senza speranze, e con in sella un cavaliere alto, grosso e pesante... beh... lei volava e basta.




E quando dissero che Totilas era il cavallo perfetto, capace di vincere le gare da solo, indipendentemente da chi aveva in sella, lo hanno affidato ad un ragazzino viziato... e non c'è stato verso di ottenere più niente da lui.
Perchè nel suo vecchio cavaliere, a conti fatti, c'era qualcosa di eccezionale... ma in quei giorni, nessuno lo aveva capito.




...ecco, con la mera tecnica, a questi livelli non ci si arriva.
Ma dopotutto chissenefrega: noi siamo dilettanti e ci basta molto di meno!
Ci basta essere tranquilli e felici in sella, divertirci con i nostri cavalli e passare dei bei pomeriggi in campagna.
QUESTO, con la sola tecnica, si può fare benissimo.
Io ne sono la prova.





Citazione da: Lisanna - Marzo 21, 2015, 11:08:55 AM
Io faccio quello che mi dice l’insegnante ma una volta su dieci il cavallo risponde come mi aspetto, cosa sbaglio…?

...e qui ci sarebbe da fare un lungo discorso...

Intanto, mi trovo abbastanza d'accordo con chi ti ha scritto prima: descrtitto così, il maneggio di cui parli non sembra proprio il posto perfetto per stimolare la crescita di un giovane cavaliere.

...e da qui in avanti, tanti auguri: trovare il giusto maneggio, come potrai leggere nei nostri Diari, è un'impresa da Eracle.
Lui il suo leone di nemea delle balle...
Ci trovi piuttosto un dannato maneggio fatto come si deve, e poi sì che sarà un eroe degno di poemi!!!!!!!


Tuttavia, anche qui, non bisogna disperare: ci sono i posti quasi perfetti.
Anche se spesso ben nascosti.
Io ne ho da poco sgamato uno... e l'ho sgamato mica da sola: mi ci hanno portata, altrimenti non l'avrei mai trovato.

Ovviamente, più il cavaliere è inesperto, e più e difficile valutare se il maneggio prescelto corrisponde ad un buono standard o meno.
Ma anche questo fa parte della crescita equestre: imparare a valutare strutture e situazioni, è essenziale.
...soprattutto per coloro che non demordono e ad un certo punto, fanno la grande pazzia di comprare un cavallo.

Perchè il grande vantaggio di essere un allievo che compie i primi passi, è che la cosa più pesante che hai è il tuo sedere.
Ossia: quando ti stufi di un maneggio, non ci torni e basta.
Prendi il tuo sedere e lo porti in un altro posto: fine del problema.
E se la nuova situazione si rivela altrettanto spiacevole... fa niente!! Riacchiappi il deretano, lo piazzi in macchina e guidi fino al prossimo maneggio!!
E li giri tutti finchè non ne trovi uno che ti aggrada: basta che ti piacciano cavalli ed istruttore, non devi cercare altro.
Io sono in sella da 22 anni, ma ho una cavalla mia solo da 4.
E nei 18 anni precedenti ho girato mezza campagna torinese cercando un maneggio che mi piacesse... è perfettamente normale così.


...invece, dopo la grande pazzia dell'acquisto del cavallo, sei un pelo più "pesante".
Perchè prima di far subire al tuo cavallo i traumi di un trasloco, devi verificare milioni di cose...
Non è che ti stufi di un posto: parti e te ne vai...
Tutt'altro: un binomio pesa quanto pesante è la gestione del cavallo.
Ossia: problemi sanitari, esigenze peculiari, spazi di movimento, agonismo o meno... paddock, campagne, strutture...

Il trasloco più felice della storia probabilmente è stato il mio di questo inverno.
Ho frequentato per quasi due anni i miei cari Rhox&Nico, i quali tengono le loro cavalle in questo maneggio.
Quindi per due lunghissimi anni ci ho messo piede dentro come "ospite": ho girato, ho toccato con mano, ho visto e sentito...
Quando finalmente mi sono convinta, grazie appunto al supporto dei miei amici, ho portato la mia cavalla in questo maneggio che conoscevo già a menadito. Niente sorprese... se non in positivo! Un mezzo miracolo.
Ma, appunto, me lo sono guadagnato dopo 22 anni in sella... quindi armati di santa pazienza, te che sei all'inizio, e goditi il viaggio!!
Anche il viaggio è un periodo interessante, independentemente da dove arrivi!!


...altro immenso discorso è la competenza dell'istruttore.
Ci sono degli interessanti topi su questo forum che puoi andare a leggerti se ne hai voglia.

Ma sostanzialmente ricordo che avevamo raggiunto un quasi-accordo in merito a due situazioni:

1 - l'istruttore per un principiante (o per chi vuole progredire a livello tecnico in generale) è un aspetto essenziale.
2 - l'istruttore per un cavaliere esperto deve essere eccezionale, oppure preso molto con le molle.

Di fatto, una persona che è alle prime armi o quasi, ha necessità di una guida.
Se non altro per questioni di sicurezza.
Ma la guida, diversamente da come fanno i tuoi, deve essere paziente, garbata ed avere almeno delle competenze basilari. Non serve che sia un campione di questo e quello... ma solo che sappia mettere in sicurezza un binomio portandolo all'autonomia (cioè dal prendere il cavallo a paddock/box, sellarlo, lavorarlo e riportarlo a riposo).
E qualsiasi istruttore appena decente riesce a fare questo.

Poi non diventerai William Fox-Pitt, amen... però gestirai un cavallo tranquillino in assoluta autonomia e sicurezza nelle tre andature.
Se è un buon istruttore ti insegnerà qualcosina di campagna o due saltini... una mezza spalla in dentro...
Ma anche se non farà così tanto, comunque ti renderà un'amazzone serena.


Infine, esiste sempre una componente "molleggiata".
L'istruttore, di fatto non è un gesucristointerra.
Anzi: mediamente è un mezzo pirla.
E se agli inizi è deleterio mettere in discussione le lezioni, quando si acquisisce più esperienza, la discussione diventa fondamentale.
...sostanzialmente perchè sopra il cavallo ci sei TU, e non chi sta a centrocampo. E rare sono le volte in cui chi è a centrocampo monta il tuo cavallo (ma anche quelli della scuola) più di quanto non faccia tu.
Io personalmente ho visto TRE istruttori che da terra sanno rilevare gli umori del cavallo meglio di chi ci sta in sella.
Tutte e tre (tre donzelle) hanno un curriculum da paura, inutile dirlo.

Per il resto ho visto istruttori titolati dire delle supreme scempiaggini semplicemente perchè interpretavano le situazioni che vedevano secondo le loro esperienze o teorie standard... dimenticando pertanto che ogni binomio è unico e fa storia a sè.

Ad ogni livello, è invece importante porre domande.
Se qualcosa non ti è chiaro, chiedi.
Chiedere è sempre saggio, soprattutto in uno sport che bene o male comporta dei rischi.
Domande come:
- perchè la sella si stringe a quel buco e non ad un altro?
- perchè uso questa attrezzatura e non altro?
- perchè il cavallo sta facendo/NON sta facendo questa cosa?
- che cosa succede se faccio/NON faccio così o cosà?

...se il tuo istruttore non vuole rispondere, o perde la pazienza, puoi senza timori etichettarlo come un pirla totale.


In merito al tuo panico...
Ecco, io parlo da amazzone impanicata (puoi leggere le mie avventure... ho comprato una cavalla al di sopra delle mie capacità e ci ho combinato casini a tutta forza prima di trovare una quadra)..

E mi sento di dire che è fondamentale fuggire da situazioni che non danno serenità.

Si ne fa uno stereotipo della sensibilità dei cavalli.
Anche chi non ha mai visto un cavallo in vita sua dice "Eh, sì, perchè loro lo sentono!" con aria da cospirazione.

Anche se spesso esagerato, c'è del vero.

Un cavallo da scuola, tranquillo, esperto... con poca voglia di lavorare, come quasi tutti... sostanzialmente "sente" il cavaliere inesperto e pensa:
"Fantastico, aspetta che vado dove voglio... tanto non è capace... così taglio gli angoli che sono faticosi, non galoppo perchè mi stanco, trotto lentissssimo perchè non c'ho voglia..."

Un cavallo da scuola o una mezzafida un pelo più giovane e vigoroso potrebbe anche decidere:
"Ah, non sei capace? Splendido... eccoti lì quel platano a fondocampo... ti piace? Bueno, ora ti ci piazzo dentro di faccia a tutta birra e poi vediamo se hai il coraggio di risalire in sella. Così io me ne torno in box e tu vai pure aff..."

Un cavallo privato, sostanzialmente affezionato al suo padrone, quando lo sente andare in panico, probabilmente pensa qualcosa del genere:
"ODDIOOOOOOOOOOO!! Ma se ha paura la mia mamma/papà, allora sarà una cosa gravissssssssssima!!! Meglio che do di matto anch'io!!!"

:)


Con la mia cavalla ho avuto il terrore di salire in sella per tre anni.
No, perchè come io mettevo il piede nella staffa, quella scappava a galoppo.
Mi ci sono scassata la schiena cadendo in quel modo.

Ma più hai paura (come dici tu, quel tremore malsano che non riesci a cacciare via nemmeno ragionando con logica), peggio è.

La mia cavalla dava effettivamente di matto.
E' innegabile, ho foto che lo dimostrano, a gogo.

Per montare in sella la piazzavo di naso dentro lo steccato o negli angoli.
Inizialmente me la tenevano ferma.
Poi usavo tre cubetti come rialzo.
Uscivo in passeggiata con uno sgabellino pieghevole, perchè se scendevo addio...

Circa un annetto fa, la cavalla ha iniziato a guarire.
Ha iniziato a non avere più quel timore del cavaliere che sale in sella.
Ma non abbiamo fatto progressi perchè avevo paura io.
Adesso sto guarendo io e d'incanto tutto va meglio.
...ma zioporco, ci sono voluti quasi 4 anni.

Ecco perchè non posso che dire: se ti trovi in un ambiente che non ti fa sentire sicura... scappaaaaaa!!
Per te stessa, non per altro.
Perchè magari non ti farai mai male... ma ti perderai le gioie dei cavalli oscurandole con le paure trasmesse da un ambiente infelice.




Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

aDy_90

La risposta di Winter Mirage è la migliore, poco da dire. Concordo in pieno :pollicesu:

Sachiko.88

Come sempre, Winter Mirage for president.. =D

Aggiungo una cosa: cadere, andando a cavallo, è normale. QUALCHE VOLTA! Cadere, da principianti 5/6 volte in un anno e mezzo NON è normale per niente.

E' un elemento piccolissimo, un'informazione irrisoria per giudicare un maneggio questa. Però mi ha fatto pensare.
Perchè nei maneggi, anche non blasonatissimi, anche non costosi, dove però le cose si fanno con un minimo di testa non si cade ogni 2 mesi. Perchè i cavalli adatti ai principianti (che ti perdonano le inesattezze e non ti piantano per terra) esistono!

E sono quei cavalli che ti permettono di pensare a te stessa, e a cosa stai facendo, con un minimo di serenità.. ;)

Una cosa in più..
Se ti può consolare: io ho notato nella mia carriera equestre (una 15ina di anni) che a cavallo raramente si migliora "per gradi". Cioè: fino a giorno prima una cosa non ti viene, la provi 100 volte e non viene.. sembra impossibile.
Poi alla centUNOesmia volta.. viene! (quasi) perfetta, e non capisci perchè fino al giorno prima ti sembrava impossibile.

Fidati: non mollare. La perseveranza è tutto in equitazione.. ;)
E anche se fosse solo finzione, solo il pretesto per fare una canzone!
vale la pena almeno di tentare, se è un'occasione per poter volare
allora non la sprecare, prova a volare!...

madamen67

Se ti può consolare: io ho notato nella mia carriera equestre (una 15ina di anni) che a cavallo raramente si migliora "per gradi". Cioè: fino a giorno prima una cosa non ti viene, la provi 100 volte e non viene.. sembra impossibile.
Poi alla centUNOesmia volta.. viene! (quasi) perfetta, e non capisci perchè fino al giorno prima ti sembrava impossibile.

Mamma mia Sachiko QUANTO HAI RAGIONE..e quoto anche Winter con i suoi romanzi-risposte  :horse-wink:
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

Idunas-Sanni

Intanto non ti preoccupare, non sei l'unica che ha paura a cavallo o nella sua gestione! Hai fatto il primo passo, lo ammetti che hai paura e mi sembra che hai anche voglia di lavorarci su per perderla.

Prima domanda: Hai mai parlato della tua ansia con la tua istruttrice? Se no fallo e vedi come reagisce. Se è valida saprà come aiutarti altrimenti è il caso di cambiare maneggio. Ma lei non può aiutarti se non le dici quel che ti succede!!!

Se i cavalli sono mal addestrati e poco equilibrati è il caso di cambiare maneggio perché non sono adatti ai principianti. Sei l'unica che cade spesso?

Purtroppo maneggi validi con istruttori veramente bravi e cavalli adatti ce ne sono pochi.
Se veramente non trovi niente in zona tua magari l'idea di un corso di horsemanship e lavoro da terra potrebbe essere una buona cosa. Vivi il cavallo più intenso, impari un sacco del suo comportamento naturale, instauri un rapporto basato sulla fiducia, ti diverti e man mano perdi l'ansia per strada e ricomincia la voglia di montare. Conoscerai meglio il cavallo e ciò che si conosce si teme di meno!

Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

Luna di Primavera

io vorrei anche aggiungere che montare così poco e in maniera discontinua (quando una volta la settimana, quando due, quando mai) non ti aiuta.
specie all'inizio secondo me è importante una certa regolarità.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

PokerFace

io penso che spendere i soldi per andare in ansia, avere paura, stare male sia una cavolata pazzesca.
se ti piace il rapporto con il cavallo come essere vivente puoi anche avercelo senza montarlo.
ci sono un sacco di associazioni dove potrai fare del bene a decine di cavalli sfortunati, accudirli, conoscerli, prendere confidenza con loro senza che, l'unica via per avere a che fare con questo animale, sia l'equitazione.
se l'equitazione ti mette ansia, viviti il cavallo in altro modo, al di fuori dell'equitazione.
senza contare che ci sono un sacco di attività interessanti che si possono fare con il cavallo senza montarlo.
i lavori da terra sono tantissimi e anche utili, se ti piace il cavallo come animale.
se e quando ti sentirai pronta, confidente, serena, potrai sempre rimontare in sella.

Kimimela

Secondo me con la paura non si va da nessuna parte, in nessuno sport tantomeno nell'equitazione.
Per poter imparare a montare non si deve avere paura, delle volte si deve anche essere un pochino incoscienti per questo si dovrebbe iniziare la piccolini.
Se pero' non e' possibile, perche' per carita' non tutti lo possono fare, iniziando da grandi si deve mettere in conto che c'e' una consapevolezza diversa di se stessi e quindi si puo' avere paura.
Pero' a mio parere se si ha troppa ansia o paura e' meglio lasciar perdere
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"