• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

Parliamo con il Cavallo Henry Blake

Aperto da Wild, Luglio 18, 2015, 09:12:25 AM

« precedente - successivo »

Wild

Chi di voi lo ha letto?

Io l'ho letto di un soffio viste le dimensioni e la semplicità della traduzione e...ho riso di gusto quasi tutto il tempo. Non che sia un libro di barzellette, anzi, ma perché lui non sostiene di comunicare col cavallo ma de parlarci proprio!!!!

Ora, scherzi a parte, è lodevole la sua intuizione di un linguaggio tra cavalli, di un metodo di addestramento non violento e della possibilità di comunicare col cavallo, lodevolissimi i tentativi di dare un approccio sperimentale e scientifico alla dimostrazione delle sue intuizioni, sicuramente ha anticipato i tempi, è stato un genio da un certo punto di vista...

Ho apprezzato moltissimo la lettura e come sesso accade oltre alle risate mi ha suscitato anche moltissime domande.
Le percezioni extrasensoriali? Sarà vero ciò che dice o nella scrittura e poi nella traduzione del testo è stato ingigantito qualcosa di molto più piccolo? Oppure oggi sappiamo che sono cose diverse? Sicuramente è stato un uomo con una sensibilità estrema e una fin troppo sviluppata capacità di empatizzare.

Gli esperimenti che compie hanno valenza scientifica oggi, l'avevano allora?

Quanti di noi entrerebbero in un box assieme a un cavallo spaventato o imbizzarrito, si metterebbero in un angolo e aspetterebbe (spererebbero) che si calmi? Non so a voi, ma a me hanno sempre insegnato di tenermi al centro del box e di mantenere la via di fuga (la porta) sempre facilmente e velocemente raggiungibile.

Blake è stato il primo a parlare di comunicazione tra e coi cavalli o c'è stato qualcuno prima di lui? Se c'è stato ha scritto qualcosa che sia rimasto a noi? In che misura coloro che sono venuti dopo di lui lo conoscevano e a lui si rifanno? In che misura hanno accettato il suo invito a continuare e perfezionare la sua ricerca?

Voi cosa pensate di questo libricino?

Riguardo le percezione extrasensoriali di cui parla Blake, a me qualcosa di simile ogni tanto accade: passo più tempo coi cavalli che con le persone e ormai quei cavalli con cui lavoro li conosco alla perfezione, ormai so come comprenderli e cosa vogliono esprimere. Non sono mai concetti complicati come quelli del libro, dicono solo "cibooooo!!!" "aqcuaaaaaa" "seteeee!" e "stupida umana!" poi a volte, quando sono fortunata dicono "ho paura di quella cosa l'à anche se so bene che cos'è, ma tu l'hai spostata, prima era qui ora è lì, aiutoooooo!!!" "levati" "non mi prenderai mai" "voglio andare lì" "giochiamo" e molte altre cose molto banali...ora torno seria, io penso quasi sempre per immagini, quindi quando i cavalli hanno sete e io penso che vogliano l'acqua nella mia mente si manifesta immediatamente l'immagine dell'acqua nel secchio, è un processo inconscio, talmente veloce che neppure me ne accorgo: guardo il cavallo e immagino l'acqua. Non è forse simile a ciò che esprime Blake? Molto simile, ma ho dato una spiegazione differente, che sia più o meno plausibile sta al lettore critico giudicarlo.
Questo per quel che succede quando il cavallo è vicino a noi, ma Blake parla di comunicazione extrasensoriale a distanza, di sogni, di visioni, possibile che siano state tutte coincidenze, che un uomo che impiega tempo a creare e ideare esperimenti per dimostrare la propria teoria si sia basato solo su poche e rarissime coincidenze? Deve essere successo qualcosa, deve essersi ripetuto il caso in un numero di volte e con una frequenza tale da fargli pensare non fossero coincidenze...Forse durante il sonno aumentano le nostre capacità sensoriali, sentiamo di più e da più lontano? Forse sono intuizioni del subconscio che rielabora dati di cui non si è accorto (comportamento e stato del cavallo, comportamento delle persone, sussurri non percepiti)? O forse una sensibilità particolare che egli possedeva? O forse una sequenza lunga e variegata di semplici coincidenze?

La parola a voi, che ne pensate?
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

carodubbio

Penso che mia nonna diceva che il marito teneva di più alle bestie( vacche) che hai suoi figli.

Solo che se uno teneva bene il bestiame faceva solo la ricchezza della famiglia visto che se tenevi bene le vacche questa aravano il terreno che poi produceva cibo.

Ora ci puoi parlare , ci puoi fare il selfy , e quello che ti pare basta  non farsi MALE visto che noi stiamo sui 55- 90 kg , loro sui 350-450 kg, basta avere semplici nozioni per capire che farsi male è un attimo