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Attività in ambito equestre.

Aperto da Wild, Agosto 09, 2015, 05:27:45 PM

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Wild

Prendendo spunto dalla meravigliosa notizia che ci ha dato Divinity in questi giorni, vorrei proporre una riflessione su quante persone sognano di aprire una propria attività in ambito equestre, sui motivi che le spingono ad avventurarsi in questo percorso e su come e quando si accorgono effettivamente di essere pronti ad aprire.

La cosa che mi rende felice della prossima apertura del maneggio di Div è che sarà un'attività gestita da qualcuno di competente. Man mano che mi avventuro in questo mondo, mi rendo conto che l'incompetenza dilaga e porta al naufragio la nostra amata equitazione oltre a creare problematiche serie ai cavalli il cui benessere ovviamente dovrebbe essere la nostra priorità.

Chi di voi ha un'attività e ha voglia di raccontare come e perché  ha deciso di aprire, da dove ha iniziato e come ha capito di essere pronto ad avventurarsi in questo percorso?

Chi di voi sogna un'attività propria, perché vorrebbe aprirla? Che genere di attività? In quale luogo?

A me piacerebbe comprare una malga in Trentino e aprire una pensione, fare qualche lezione prevalentemente improntate sul sociale (lavorando con uno psicologo di fiducia, assieme a persone diversamente abili o con bisogni particolari), e magari più avanti allevare qualche esemplare delle razze italiane "dimenticate" ossia prevalentemente quelle da lavoro.
In realtà se riuscirò a tenere il mio cavallo in un piccolo appezzamento di terreno vicino a casa sarà festa grande...probabilmente... :chewyhorse:

Ovviamente presumo che bisognerà anche valutare bene le leggi regionali e le condizioni del terreno e della zona: se è edificabile o meno e altre caratteristiche del genere...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

rhox

io non potrei mai: prenderei a schiaffi troppi proprietari... :dontknow:
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Ina:)

A me piacerebbe avere i cavalli (il plurale é voluto) a casa...gestirli come cavolo mi pare e fare quello che voglio e ritengo più giusto...lo spazio per ora ce l'ho, mancano le strutture che, se dio vuole, prima o poi arriveranno :icon_pidu:

bionda

Io non potrei mai vivere con estranei sempre dentro casa mia. Diventerei indigesta, e anche ingiusta e maleducata, in brevissimo.

Inoltre seppure ho imparato ad essere tollerante con tante cose che la gente con i cavalli fa, e che io invece non farei, faccio comunque fatica a tollerare l'agonismo in tutte le sue forme. Di sicuro non potrei mai incentivarlo, e i maneggi guadagnano con quello.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Kimimela

Fino a qualche anno fa sognavo di aprire un maneggio piccolo (una ventina di box) improntato su lezioni base e passeggiate con annesse grigliate della Domenica, in pratica un posto di aggregazione per gente di cavalli.
Poi, col tempo, frequentando diversi maneggi ho capito che forse e' meglio che il cavallo rimanga per me una ragione di vita (un hobby sarebbe riduttivo), ma che non diventi la vita.
Purtroppo da gestore ti ritrovi ad avere a che fare con una schiera di equitanti di varie forme e colori, ti sfiniscono...senza contare la gente che non paga, che paghera'...e tu il cavallo lo devi mantenere lo stesso.
Quelli a cui non piace il colore della lettiera, la forma del fieno, la luce della scuderia....etc....etc....
Ho anche visto che coloro che hanno fatto dei cavalli un'attivita' e vivono decorosamente e' perche' hanno le spalle coperte o da altre attivita' che coi cavalli non c'entrano oppure sono ricchi di famiglia.
Tutti gli altri che conosco fanno I miserabili, sono sempre arrabattati, stufi e stanchi e a cavallo non ci vanno piu' o ci vanno per forza.
...e senza contare le tasse italiane...su cui stendo un velo pietoso, oppure I controlli della ASL...chisaa' come mai vengono sempre nei maneggi fatti con criterio e non vanno mai nelle favelas equine...eppure siamo sempre in italia  :dontknow:
Il mio sogno rimane sempre...ma e' appunto un bel sogno.
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Miky Estancia

#5
Citazione da: Wild - Agosto 09, 2015, 05:27:45 PM


Chi di voi ha un'attività e ha voglia di raccontare come e perché  ha deciso di aprire, da dove ha iniziato e come ha capito di essere pronto ad avventurarsi in questo percorso?



Quando ho incontrato Tony, lui era già ben inserito nell'ambiente da molti anni, sia come maniscalco che come addestratore,  in più, con un gruppo di amici, si dilettava in piccoli spettacoli e questo ha stimolato la mia creatività.

Due anni dopo che ci siamo conosciuti, abbiamo realizzato il nostro sogno di avere una casa con terreno dove tenere i nostri cavalli e nel giro di pochi mesi, mi sono licenziata dal lavoro e mi sono dedicata a tempo pieno al lavoro con i cavalli. Lo affiancavo nel lavoro di maniscalco e nelle dome e rieducazioni.
Poi abbiamo creato un gruppo spettacoli nuovo e mi sono potuta sbizzarrire come volevo...creatività a gogo' e nuove discipline da imparare...volteggio, lavoro in libertà,  monte da lavoro, flamenco, garrocha, attacchi...

Ci sono sempre piaciute le novità, siamo curiosi e ci piace sperimentare, quindi, corsi e stages all'estero per imparare e approfondire. E inevitabilmente,  una volta a casa, piovevano sempre le richieste dei soci che volevano imparare a loro volta, quello che noi avevamo appreso in giro.

Non è tutto rose e fiori: è un lavoro faticoso, pesante, che ti impegna 365 giorni all'anno. Gli ultimi anni poi, con SWH, non abbiamo avuto attimi di tregua...sempre sotto a lavorare.
Non abbiamo MAI voluto fare maneggio o pensione cavalli perché ci piace la nostra indipendenza: va bene ospitare cavalli e cavalieri per brevi periodi (la settimana vacanza), ma averne stanziali è un impegno troppo oneroso.

Se mi guardo indietro, mi accorgo che siamo sempre stati in continua evoluzione,  non ci siamo mai fossilizzati su una cosa, su una disciplina sola.

Soddisfazioni? Tantissime.
Rotture di bolle? Alcune. Mai dai cavalli, sempre dalle persone. Dagli invidiosi. Ci si abitua e si impara a fregarsene.



La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.