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Il Parere degli Esperti => Pareggio e Barefoot => Topic aperto da: alex - Giugno 05, 2014, 12:53:34 PM

Titolo: Il mio stile di pareggio
Inserito da: alex - Giugno 05, 2014, 12:53:34 PM
A forza di semplificare, forse ho esagerato. Adesso il mio pareggio si riduce a questo: accorciamento della muraglia su per giù a livello della suola con taglio parallelo alla suola, riduzione di muraglia con taglio perpendicolare alla suola; alle volte è ancora più semplice: riduzione di muraglia diretta, con taglio perpendicolare alla suola. Fettone e suola - se sani - non li tocco proprio. Rolling appena accennato, giusto un colpetto di raspa da sotto o da sopra.

Poco professionale certo; dilettantesco, infatti mi diletto molto.  :horse-cool:
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2014, 01:54:47 PM
Bravo pareggi (si fa per dire) per diletto, per sollazzo, per tuo tuo sollazzo.

All'unghio - inteso come muraglia - ci puoi fare i merletti o lasciarlo sbreccare, l'equimottero va latino scalzo se ave pedi boni, in particulare sola et fetton.

Io - come sai - feci piccolo esperimenta, detti due tenagliate ad minchiam ad ogni pede del Caimano che latino era e latino rimase, in meno di una settimana se li autopareggiò.

Pare che la parete cresca più in fretta là dove manca l'appuio, là dove è sbreccata.

Quando un lallo lavora scalzo - nei giusti limiti - c'è niente da pareggiare, lo pede si prende la forma sua, che manco il mango dei pareggiattori può dare.

Certo se il lallo sta fermo o have pedi di mierda - dunque vole le scarpette - allora ci vole lo pedicure, tal quale il ciuaua da salotto.

Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: alex - Giugno 05, 2014, 02:32:34 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 05, 2014, 01:54:47 PM
Pare che la parete cresca più in fretta là dove manca l'appuio, là dove è sbreccata.
Già. Pare. E'  biologicamente,  geometricamente e fisicamente  impossibile che avvenga, eppure pare. Quanta apparenza, in equitazione e ippologia!  :icon_rolleyes:

Del cavallo con piedi buoni che lavora molto non mi occupo. Ne ho visto di sfuggita uno, una volta. Proprio come di sfuggita ha visto il maresciallo Blasio un cavallo che lavora scalzo - uno, una volta, come candidamente afferma in quella "bellissima intervista" citata da Kual Kuno Pokanzi, e da quella singolare esperienza si azzarda a trarre conclusioni apodittiche e generali sul cavallo sferrato! Che ridere! Almeno io del cavallo con piedi buoni che lavora molto non dico nulla, perchè non so nulla.

Io vivo nella vita reale e mi occupo di cavalli reali - con i piedi così così, e che lavorano poco.
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: fede.spin - Giugno 05, 2014, 03:24:48 PM
Interessante.
A dire il vero anch'io sono molto essenziale e intervengo su fettone e suola solo se strettamente necessario.
Perdere tempo a "lucidare" l'unghia o a raccordare perfettamente il mustang roll ha poco senso; come hai scritto, basta un roll appena accennato.
Più passa il tempo e più semplifico.
O forse mi sembra di aver semplificato, perchè l'esperienza mi fa fare in automatico azioni e valutazioni che inizialmente mi richiedevano riflessioni.
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: rhox - Giugno 05, 2014, 03:39:40 PM
questo lo fa anche molto il piede..
sulla mia vecchia mi limito solo a togliere la muraglia pigmentata: lei si autopareggia benissimo per talloni, barre inesistenti, fettone..
su zara abbasso la muraglia ma ormai è stabile per cui segui la suola e vai sicuro..
la puledra invece è un problema perchè non ha muraglia, non ha suola, non ha fettone... e ogni pareggio viene una cosa diversa in base a cosa ha tirato fuori il piede in quel periodo.
però tendenzialmente anche io vado all'essenziale!
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: fede.spin - Giugno 05, 2014, 03:52:20 PM
Citazione da: rhox - Giugno 05, 2014, 03:39:40 PM
questo lo fa anche molto il piede..

Hai ragione.
In effetti, pareggiando piedi ormai stabilizzati e seguiti regolarmente, basta davvero poco
Quando ci si trova di fronte a casi patologici o in evoluzione, il discorso cambia
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 07, 2014, 10:48:59 AM
Il percorso, per far andar il lallo scalzo (nei giusti limiti) che Alex ha fatto - non ancora del tutto completato - in 15 anni lo feci in 15 mesi, : accorciare l'unghio è pedicure - calleggiare irrobustire lo pede è barefutterìa...

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/06/il-caimano.html
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: Bubba - Giugno 07, 2014, 10:59:16 AM
Considerando che Asia e' dritta tuttora, direi che son stati 15 anni spesi bene  :horse-wink:
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 07, 2014, 01:53:25 PM
Non entro nel merito di Asia: non zo.

Quì si palla di pareggio fatto in maniera extra profescional, accurato, dilettantesco, non fatto affatto, fatto - per esperimenta dal sottoscritto - tenagliate a casaccio ad minchiam.

Il risultato: se il lallo ha i piedi dolci ci vogliono scarpelle, se ha i calli continua ad andar dritto con qualsiasi pareggio subito.
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: alex - Giugno 07, 2014, 09:29:21 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 07, 2014, 01:53:25 PM
Il risultato: se il lallo ha i piedi dolci ci vogliono scarpelle, se ha i calli continua ad andar dritto con qualsiasi pareggio subito.

Non se trova un pareggiatore callista  :icon_rolleyes: che forse è pure peggio del cavalliere lallista.
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 09, 2014, 02:08:01 PM
Deve trovare un callista, se si calleggia, leggi : - si face tanto moto: lento pede sullo duro, moderato sul morbido, velox sullo soffice c'è nulla da pareggiare...se abbisogna di accorciare l'unghio perché fatta troppa frequentazio terreni molli, o lallo stato fermo, allora un poco di andarura sostenuta sullo abrasivo e i pedi si pareggiano da soli come nessun pareggiator pote fare.

Pensandoci bene io non sono stato un barefutto ma un callistaio, la pruova la ebbi nello mio unico et fugace incontro con una barefuttatrice, che - alla vista dello callosolae del Caimano ebbe una sincera reatione di stupor, tant'è che si fotografò i pedi et lo paddocco Xenophon...

Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: rhox - Giugno 09, 2014, 03:07:03 PM
guarda raffaele, nella scuderia dove ero prima c'erano una ventina di cavalli scalzi che stabulavano in box e si muovevano molto regolarmente in inverno solo su asfalto (5-6 ore a settimana).
nessuno di loro è mai arrivato a pareggiarsi totalmente, neanche le nostre che si muovevano 4 ore su asfalto a settimana (qualsiasi andatura) e vivevano ne fango..
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: alex - Giugno 09, 2014, 03:55:21 PM
Per "pareggiatore callista" non intendo "pareggiatore calleggiatore", che promuove la formazione di calli, ma alludo a quei pareggiatori che tagliano via il callo (soprattutto della punta). Ce ne sono. Suppongo che siano gli stessi che raccomandano ai clienti di non badare all'eventualità che dopo il pareggio il cavallo sembri più sensibile sui terreni difficili.  :icon_rolleyes:

Quanto al cavallo che si autopareggia, e che non richiede pareggio, da quanto ho sentito (per testimonianza di persone che hanno tenuto moltissima cavalli sferrati) la cosa avviene solo in cavalli che non lavorano affatto, al pascolo, in pensione. In questo caso la velocità di crescita dell'unghia si adatta alla scarsità di lavoro. Quando invece - come avviene nel 99% dei cavalli "che lavorano" si alternano fasi di lavoro e fasi di riposo in un continuo "stop and go", il lavoro stimola una crescita dell'unghia superiore alle necessità e all'autopareggio; e tocca pareggiare.

Anni fa, ho sentito la testimonianza di una guida che faceva trekking in montagna prolungati, di parecchi giorni, con cavalli sferrati e senza scarpette (lo so che qualcuno è convinto che sia impossibile; pazienza). Mi ricordo due sue osservazioni: primo, che il cavallo andava sempre meglio man mano che passavano i giorni; secondo, che alla fine del trekking c'era bisogno di una pareggiatina leggera perchè l'unghia era sovrabbondante.
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 09, 2014, 07:01:55 PM
Citazione da: rhox - Giugno 09, 2014, 03:07:03 PM
guarda raffaele, nella scuderia dove ero prima c'erano una ventina di cavalli scalzi che stabulavano in box e si muovevano molto regolarmente in inverno solo su asfalto (5-6 ore a settimana).
nessuno di loro è mai arrivato a pareggiarsi totalmente, neanche le nostre che si muovevano 4 ore su asfalto a settimana (qualsiasi andatura) e vivevano ne fango..

L'hai detto: 5/6 ore la settimana = niente !! Stabulati malissimo, appunto !!

Le maitre Armand Charpentier, dans un des ses conferences des soirées de L'Etrier, disait en 1934 que "les enseignement de  Xenophon...sont si justes, ei judicieux q'aprés tant de siecles (plus de vingt.trois) nous n'avons rien à changer...

vualà la traductione:
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2014/03/ippo-tesi-di-philippe-karl.html

Ora, se il Principe gode di una credibilità indiscussa riguardo i lalli in genere, perché i barefutti non seguono le sue norme dato che era il massimo specialista in lalli scalzi ?

Il paddocco Xenophon, funzionò alla grande, inoltre basta trovare una vecchia strada asfaltata di quelle porose/non lisce e il corno è come sulla carta vetrata.

Per un periodo consistente, il mio lallo ha lavorato mediamente almeno 15 ore in campo morbido e per il resto è stato nel paddocco Xenophon, mai toccati i pedi.
In predecenza, pascolo alla corda di 15 metri et labor leggiero: una smerigliatina ogni 4/5 mesi, all'initio della sferratura: pareggio ogni 15 giorni (una mia fisima).

Anni fa, ho sentito la testimonianza di una guida che faceva trekking in montagna prolungati, di parecchi giorni, con cavalli sferrati e senza scarpette (lo so che qualcuno è convinto che sia impossibile; pazienza). Mi ricordo due sue osservazioni: primo, che il cavallo andava sempre meglio man mano che passavano i giorni; secondo, che alla fine del trekking c'era bisogno di una pareggiatina leggera perchè l'unghia era sovrabbondante.


Ora, o hanno ragione Xenophon  e i mustang del Nevada o ha ragione questo titio: ma chi è et perché si nasconde, perché non dimostra "urbi et orbi" i suoi risultata - che pare siano eclatanti - sotto controllo di un esperto ?

Fare - lento pede - 10/15 km al giorno dovrebbe essere "normale" per un lallo scalzo dai pedi boni, ma se aumentiamo le andatiure o i carichi i lalli si azzoppano.

Nell'antichità, le salmerie (trainate da muli e da buoi) degli eserciti occidentali avanzavano di 10 km al giuorno, proprio per mancanza di ferratura: T. Livio.

Ancora Livio: "i lalli dei Parti, i cui zoccoli non sopportavano la montagna" affermazione alla quale  Paul Vigneron (Il Lallo nell'Antichità) aggiunge una sua testimonianza diretta: Ci ricordiamo di aver montato un lallo privo di ferri in una lunghissima escursione. Era in Algeria, tra i monti Batna,partiti all'alba con un gruppo di cavalieri arabi, cavalcammo fino al cader del sole su piste di montagna, non fermandoci che per il tempo necessarioal riposo delle belve. Verso sera Il mio lallo cominciò a zoppicare mentre gli altri animali, ferrati, andavano senza ploblemi.

Ripeto che - oggi - tenere i lalli scalzi est cosa bona et giusta, ma a conditioni e con certi limiti.

Pareggio barefutto = pedicure.
Movimento et stabulatio giusta = calleggio/barefutteria.
Diciamolo !!
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: rhox - Giugno 09, 2014, 08:18:00 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 09, 2014, 02:08:01 PM
se abbisogna di accorciare l'unghio perché fatta troppa frequentazio terreni molli, o lallo stato fermo, allora un poco di andarura sostenuta sullo abrasivo e i pedi si pareggiano da soli come nessun pareggiator pote fare.

già raffaele ma tu sostieni che basta un giro sull'asfalto per pareggiare il cavallo.. io ti dico che non è sufficiente...
deciditi, o è sufficiente "un poco di andatura sullo abrasivo" o servono più di 5-6 ore a settimana su asfalto a tutte le andature..
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 10, 2014, 01:54:11 AM
Dissi, 15 ore la settimana di lavoro impegnativo in campo + paddocco pietrato alla Xenophon, il che esclude il: più di 5/6 ore settimanali, è altra cosa.

L'asfalto abrasivo alla bisogna, una mezzoretta di trotto, eventualmente da ripetersi se necessario; quel tipo di fondo - normalmente - è da fare al passo, per lo vero vi feci ricorso pochissime volte (paddocco Xe bastava).

Quello che posso confermare è che in oltre sei anni di barefutteria mai un pareggiatore mise mano ai pedi del mio lallo: all'inizio pareggiavo e rollavo con la raspa ogni 7 minuti, poi ogni due tre mesi, poi scoprii la smerigliatrice: una molatina ogni 5/6  mesi, infine il paddocco Xe, quì è spiegato meglio anche se non avevo ancora impiantato il paddocco Xe.

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/11/blog-post.html

Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: rhox - Giugno 10, 2014, 08:51:00 AM
non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire..e  si autocontraddice..

comunque alla fin fine i risultati tra la tua gestione e la nostra si vedono... nei cavalli dritti..
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: max - Giugno 10, 2014, 09:28:57 AM
Io non credo che il "problemino" che è venuto fuori a Oddo sia da imputare al piede o alla barefutteria...
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: rhox - Giugno 10, 2014, 09:51:57 AM
che siano da imputare al barefoot non lo so, sono venuti fuori a cavallo di quel momento ed esplosi poco dopo essere ferrato.. sicuramente una coincidenza non da poco a mio parere..
centrano le scarpette? il terreno troppo duro? il pareggio? la quantità di movimento? non lo possiamo sapere, fatto sta che è assurdo che in una situazione simile qualcuno tragga conclusioni in generale su tutti i cavalli che non conosce..

in particolare velatamente accusare gli altri di non fare le cose nel modo giusto quando alla fin fine i fatti per ora dimostrano il contrario...
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: alex - Giugno 10, 2014, 09:57:38 AM
Rhox, l'escursionista-guida che ho citato (e che faceva lunghi trekking in montagna)  l'ho sentito parlare a una assemblea della BHI Italia parecchi anni fa; quella in cui ho presentato il "pippone" sul metodo scientifico, ricordi? Sai chi era? Non mi pare sia "uomo di web". Ricordo solo - mi pare - che stava in  territorio alpino.
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: rhox - Giugno 10, 2014, 10:20:53 AM
in quel caso era Borgis che aveva presentato il suo trekking in alta montagna
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: Bubba - Giugno 10, 2014, 10:38:12 AM
www.cascinasoleverde.it

:icon_eek: interessante, quanto meno.
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: fede.spin - Giugno 10, 2014, 01:35:16 PM
Citazione da: rhox - Giugno 10, 2014, 10:20:53 AM
in quel caso era Borgis che aveva presentato il suo trekking in alta montagna

ultimamente si è "webbizzato" parecchio anche lui!
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 10, 2014, 02:54:36 PM
Torniamo sempre a bomba: ognuno ha il suo metro e usa quelo.

Se i suoi parametri lo soddisfano : tutto buono e benedetto.

La confusione regna sovrana, plobabilmente i "risultati" soddisfacenti per rox sono inadeguati per max e se quei lalli "soddisfacenti" venissero spinti ad altra et più impegnativa attivitade si azzopperebbero.

Per mio conto, sono pronto a scommettere che il miglior lallo scalzo non può stare dietro ad un lallo ferrato/alle andature dettate da un lallo ferrato.

Ma questo non importa, ognuno si face le andature che crede.

Riguardo Oddo, è stato visitato da 3 veterinari (il primo non capì una minchia) e da un podologo specialista (per corrispondenza), gli hanno fatto tre serie di lastre da campo, una serie di lastre ad alta definitione in clinica.

Il più autorevole di questi vet. suppone - e sottolineo suppone - che aver fatto quel lavoro scalzo (piroette, cambi di galoppo in velocità, stop e levate ecc. ecc.) può esser stata la causa della patologia, a suo dire, i vantaggi della scalzatura, hanno - in questi casi - delle plobematiche per il  fatto che le strutture interne - in questo caso il navicolare - sono più vicine al suolo e non protette, dunque, più esposte alle concussioni e alle torsioni...se avesse continuato a fare passeggiate, e piccoli esercizi di addestramente - forse e sottolineo forse - avrebbe campato scalzo fino a 52 anni.

Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: alex - Giugno 10, 2014, 03:03:59 PM
Citazionein quel caso era Borgis che aveva presentato il suo trekking in alta montagna

No Rhox, sono quasi certo che non era Borgis (lui era il padrone di casa), era qualcuno forse collegato all'ENGEA, operava sulle Alpi... meno giovane di Gigi. Ricordo anche una sua menzione del movimento su terreno ghiacciato.

(nascondete il link di Gigi a Raffaele, altrimenti nelle foto vede alcune delle famigerate scarpelle  :icon_rolleyes:)
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: alex - Giugno 10, 2014, 03:09:01 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 10, 2014, 02:54:36 PM
Il più autorevole di questi vet. suppone - e sottolineo suppone - che aver fatto quel lavoro scalzo (piroette, cambi di galoppo in velocità, stop e levate ecc. ecc.) può esser stata la causa della patologia, a suo dire, i vantaggi della scalzatura, hanno - in questi casi - delle plobematiche per il  fatto che le strutture interne - in questo caso il navicolare - sono più vicine al suolo e non protette, dunque, più esposte alle concussioni e alle torsioni...se avesse continuato a fare passeggiate, e piccoli esercizi di addestramente - forse e sottolineo forse - avrebbe campato scalzo fino a 52 anni.

Stranissima osservazione! In totale disaccordo con l'ipotesi (mi pare ben accreditata) di Rooney sulla patogenesi della "navicolite", nella quale la protezione delle strutture interne del piede dall'impatto sul suolo non c'entra una beata. Suppongo - e sottolineo suppongo - che la supposizione dell'autorevole collega-in-senso-lato sia stata un po' supponente.
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: rhox - Giugno 10, 2014, 03:30:54 PM
Citazione da: alex - Giugno 10, 2014, 03:03:59 PM
Citazionein quel caso era Borgis che aveva presentato il suo trekking in alta montagna

No Rhox, sono quasi certo che non era Borgis (lui era il padrone di casa), era qualcuno forse collegato all'ENGEA, operava sulle Alpi... meno giovane di Gigi. Ricordo anche una sua menzione del movimento su terreno ghiacciato.

(nascondete il link di Gigi a Raffaele, altrimenti nelle foto vede alcune delle famigerate scarpelle  :icon_rolleyes:)

mm si, in effetti ho confuso Pisa con Moncalvo.. non saprei aiutarti molto di più allora.
ricordo anche io i due interventi simili nelle due occasioni adesso che li citi, ma non saprei dirti l'altro nominativo... però ora che ci penso la situazione riportata non era un trekking in Spagna?
le Alpi sono quelle riportate da Borgis, che ogni anno va 10 giorni con i suoi clienti in Val Susa..
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: rhox - Giugno 10, 2014, 03:38:28 PM
Citazione da: alex - Giugno 10, 2014, 03:09:01 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 10, 2014, 02:54:36 PM
Il più autorevole di questi vet. suppone - e sottolineo suppone - che aver fatto quel lavoro scalzo (piroette, cambi di galoppo in velocità, stop e levate ecc. ecc.) può esser stata la causa della patologia, a suo dire, i vantaggi della scalzatura, hanno - in questi casi - delle plobematiche per il  fatto che le strutture interne - in questo caso il navicolare - sono più vicine al suolo e non protette, dunque, più esposte alle concussioni e alle torsioni...se avesse continuato a fare passeggiate, e piccoli esercizi di addestramente - forse e sottolineo forse - avrebbe campato scalzo fino a 52 anni.

Stranissima osservazione! In totale disaccordo con l'ipotesi (mi pare ben accreditata) di Rooney sulla patogenesi della "navicolite", nella quale la protezione delle strutture interne del piede dall'impatto sul suolo non c'entra una beata. Suppongo - e sottolineo suppongo - che la supposizione dell'autorevole collega-in-senso-lato sia stata un po' supponente.

più che altro a logica come un pezzo di metallo fisso può proteggere di più dalle concussioni rispetto a un tessuto morbido ed elastico quale il piede..
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 10, 2014, 03:48:45 PM
Anche tu supponi che Rooney abbia ragione, non hai alcuna pruova che sia la verità.

Il vet supponente ha dato codesta spiegazione: dato che l'osso navicolare è dove si aggancian i tendini viene assai sollecitato dalle torzioni/flessioni (salto ostacoli in primis e poi  quello che già dissi) dunque alla lunga pote infiammarsi prima nella sinovia poi nelle altre strutture - vado a memoria e plobabilmente uso termini inappropriati.

Comunquo, si pallava del'importanza del pareggio nel lallo scalzo, pare che il pareggio sia una necessità solo moderna (Xenophon) e dei populi civilizzati (prof. Barrile), beccatevi la sua testimonianza in ambiente rustico, rustico assai:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2014/04/venezuela.html
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: max - Giugno 10, 2014, 05:00:18 PM
Io che di cavalli non capisco nulla, ridurrei il citato pippone dell'autorevole vet a due righe molto più terraterra:

Citazioneche aver fatto quel lavoro (piroette, cambi di galoppo in velocità, stop e levate ecc. ecc.) può esser stata la causa della patologia

Se il ferro proteggesse davvero contro la navicolite non avremmo cavalli ferrati con la navicolite, e invece...

La differenza la fa probabilmente la predisposizione del cavallo a quella patologia in combinazione con quegli esercizi "estremi", scalzo o ferrato è facile che non c'entri nulla.

So di un cavallo famoso (ferrato), montato per una vita da un cavaliere famoso, che è arrivato a vent'anni sano, pur facendo quegli esercizi. E' bastato che lo lasciasse in affidamento nel posto sbagliato e che venisse usato dal cavaliere sbagliato per rovinargli gambe e fisico in un attimo (Raffaele sa chi è).

Io ora non voglio che si pensi che insinuo qualcosa, perché non conosco il caso, ma certi esercizi è ben risaputo che sottopongono ad un bel carico le articolazioni del cavallo, quale che sia la calzatura. Probabilmente se esagerassi, il mio frisone cederebbe ai garretti, anzi, non mi stupirebbe.
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: carodubbio - Giugno 10, 2014, 09:13:05 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 10, 2014, 02:54:36 PM
Torniamo sempre a bomba: ognuno ha il suo metro e usa quelo.

Se i suoi parametri lo soddisfano : tutto buono e benedetto.



Il mio metro si chiama pista da corsa, in tanti hanno ho dovuto sopportare un mare di sorrisini, poi piano piano li ho battuti TUTTI  e i sorrisini sono spariti, ma non e questo quello che conta , conta il fatto che se cammini cosi veloce da essere competitivo in pista significa che quello che fai non è sbagliato , se un cavallo va dritto e veloce significa che lo stai gestendo nella maniera giusta , le teorie o le chiacchere di altri mi lasciano indifferente
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 11, 2014, 11:24:57 AM
Rispondo a Max.

Infatti il suppovet. ha detto che : : dato che l'osso navicolare è dove si aggancian i tendini viene assai sollecitato dalle torzioni/flessioni (salto ostacoli in primis e poi  quello che già dissi) dunque alla lunga pote infiammarsi prima nella sinovia poi nelle altre strutture - questo vale in generale, lo star scalzo - in queste situazioni potrebbe essere una aggravante - e sottolineo potrebbe.

Ora, dipende da caso a caso, in quello di specie, la belva va dritta grazie a dei ferri rullanti, sbacchettati in avanti e solette ammortizzanti.

Ho deciso di mettere il lallo è in pensione, per ora l'ho sferrato di dietro, non l'ho neanche pareggiato, per il d'avanti...
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: blackhorse68 - Giugno 11, 2014, 12:30:35 PM
Citazione da: alex - Giugno 10, 2014, 03:03:59 PM
Citazionein quel caso era Borgis che aveva presentato il suo trekking in alta montagna

No Rhox, sono quasi certo che non era Borgis (lui era il padrone di casa), era qualcuno forse collegato all'ENGEA, operava sulle Alpi... meno giovane di Gigi. Ricordo anche una sua menzione del movimento su terreno ghiacciato.

(nascondete il link di Gigi a Raffaele, altrimenti nelle foto vede alcune delle famigerate scarpelle  :icon_rolleyes:)

so che Gaetano F. a suo tempo membro dell'ENGEA , istruttore , guida , etc. aveva cavalli sferrati e faceva parecchia montagna.
:ciao:
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: rhox - Giugno 11, 2014, 12:38:31 PM
senza il cognome io non so se possa essere la stessa persona..
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: blackhorse68 - Giugno 11, 2014, 02:09:31 PM
Gaetano Festini Capello
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: rhox - Giugno 11, 2014, 02:35:36 PM
mmm.. in effetti potrebbe essere lui.. il nome non mi è nuovo nel campo, però non mi ricordo se era lui ad aver relazionato in merito o meno..
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: alex - Giugno 11, 2014, 02:48:13 PM
Sì, era proprio Gaetano; in realtà era l'assemblea di Pisa, non quella da Borgis. Qualcuno ne ha notizie? Continua a essere barefoot, continua a fare quei lunghi trekking alpini? La sua relazione era veramente interessante. C'è qualche sito che riferisce della sua esperienza?
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: blackhorse68 - Giugno 11, 2014, 02:51:21 PM
Ho fatto un trek nel 2010 con Lui , faceva parte dello staff tecnico dell' ENGEA.
Mi hanno detto che da qualche anno "si è ritirato a vita privata" , almeno per quello che riguarda l'ente.
Purtroppo ho perso anch'io le sue tracce.
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: alex - Giugno 11, 2014, 04:26:31 PM
Che peccato, che queste esperienze vadano perdute, o ne resti solo un vago ricordo nella memoria....  :dontknow:

Visto che hai fatto un trekking con lui, e considerato che siamo nella sezione barefoot, ti andrebbe di raccontarci qualcosa del tuo trekking del 2010, con particolare riferimento agli zoccoli dei cavalli, Blackhorse?
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: blackhorse68 - Giugno 12, 2014, 08:29:44 AM
Premetto , il trek non era "per cavalli scalzi" , c'erano solo il suo e quello di una sua amica.
Era strano vedere cavalli senza ferri e lui non faceva pubblicita, se non avessi già "studiato" la possibilità di pareggiare e basta, non me ne sarei accorto.
Come al solito però fui curioso e mi permise di guardare gli zoccoli.
Mi ricordo fossero ampi , con un bel fettone ben proporzionato , mustang roll appena accennato ,  appiombi ok .
Non usarono scarpette.
L' uscita fu di 3 gg, , entroterra ligure , parco del Beigua , più o meno a  "margherita".
Primo gg , circa 30km , 10% asfalto , 30% strade bianche , 60% sentieri silvo pastorali molto bagnati , il giorno prima aveva piovuto molto (Ennio l'organizzatore , dovette cambiare alcuni tratti all'ultimo momento) ed essendo una trentina di partecipanti , quando passava l'ultimo praticamente  il sentiero era un fiume di fango.
Secondo giorno , una ventina di Km, 5% circa sull'asfalto , 15% strade bianche , restante 70% sentieri silvo pastorali , molto meno bagnati però.
Terzo giorno 15Km come sopra.
Andatura : passo per quasi tutto il percorso , qualche tratto al trotto , non mi ricordo di aver galoppato.
Spero di essere stato esaustivo , è passato parecchio tempo e il ricordo dei particolari si è un po sbiadito. :dontknow:

Buona giornata
Gigi
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: alex - Giugno 12, 2014, 09:38:25 AM
Grazie Blackhorse. Una cosa del tutto "normale" quindi, come potrebbe e dovrebbe essere. Per me, una importante conferma che Gaetano è persona schiva, e che non ha un atteggiamento "partigiano"; e che quindi tutto quello che ha raccontato a Pisa è semplicemente la pura verità. Questo mi basta.
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 12, 2014, 10:29:51 AM
Impresa memorabile !!

60 km in tre giorni li facevano le vacche et i pecuri quando si transumava ad andatura da pascolo.
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: alex - Giugno 12, 2014, 11:26:36 AM
Prevedibile Raffaele! Ci avrei giurato che avresti commentato così. Inutile il mio tentativo preventivo di sottolineare che non di impresa si tratta, ma di tranquilla, normale normalità.

Chi vuole una "impresa", legga del viaggio che ho citato in altro post - 20000 km con cavalli scalzi, dal Sud Africa all'Austria. Non ripeto il link al sito e al libro perchè non ci ho voglia di ripetermi - tanto è inutile: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: max - Giugno 12, 2014, 11:56:06 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Giugno 12, 2014, 10:29:51 AM
Impresa memorabile !!
60 km in tre giorni li facevano le vacche et i pecuri quando si transumava ad andatura da pascolo.


Direi che il ragionamento di Raffaele è ovvio! 20 km al giorno scalzi sono una banalità.
E allora perché, ripeto perché, il 99% dei cavalieri che con il loro cavallo ci fanno meno di 10 km la settimana lo tengono ferrato?!?!?! :firuu:

Risposta: che sarà mica per PAURA o CONSUETUDINE?
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: blackhorse68 - Giugno 12, 2014, 12:12:30 PM
Citazione da: max - Giugno 12, 2014, 11:56:06 AM
Risposta: che sarà mica per PAURA o CONSUETUDINE?

la maggior parte di chi detiene un cavallo lo umanizza , pensa che quando è freddo va coperto , che se ha il pelo lungo lo deve tagliare , etc.
Sicuramente non ha paura , anzi , sa come riprendere il maniscalco perchè la ferratura non è ben fatta o il veterinario se non ha tenuto conto di quella rarissima
forma virale che potrebbe aver contagiato il cavallo (logicamente "studiata" su internet fino a tarda notte).
Sulla consuetudine possiamo trattare , sicuramente , il vicino di box , che ne sa più del diavolo in fatto di cavalli , visto che oramai sono 20 anni che monta
(ma non ha mai rifatto un box o visto una colica o aiutato un veterinario per un'ecografia o , o , o ,o ...... perchè ha tenuto il cavallo in maneggio e lo trova pronto
quando arriva) gli ha detto che il cavallo va coperto perchè ha freddo , deve essere ferrato altrimenti non cammina più e che gli deve dare il mangime superXXX
altrimenti la bestia avrà un sacco di problemi.
Purtroppo quelli che pensano con la propri testa , ascoltano , studiano e cercano di prendere il buono di ogni metodo , sono pochi.

amen
Titolo: Re:Il mio stile di pareggio
Inserito da: raffaele de martinis - Giugno 12, 2014, 12:57:48 PM
Sto dicendo da una vita che ogggi è possibile, lecito e doveroso - per noi giocondi cavaglieri - andare coi lalli scalzi, a fronte dobbiamo adattarci a seguire delle regole e a stare in dei limiti.

Quando non potiamo seguire le regole, il lallo sta nella fanga, non si move abbastanza, et quando non vogliamo restare nei limiti: furiose galoppate in campagna oppure una tirata di 80 km in un giorno, (non parliamo di attività sportiva) il lallo scalzo si azzoppa.

Dei lunghi raid scalzi avevo presente Tschiffley, ma sbagliavo, pare che ferrasse i due lallini, comunque, queste scarpinate possono essere possibili alle condizioni di sopra; in antiquitade, i carriagi tirati da vestie scalze, andavano ad una media di 10 km al dì;  Bucevolo, il lallo di Alessandro Magno arrivò fino in India a pedi scalzi, ma in quel viaggetto, il Magno perdette almeno 7/8 mila tra muli e lalli.

Quando ero ragazzino, i muli e gli asini - specialmente d'estate - erano quasi tutti scalzi, i lalli da sella/da basto dei contadini erano ferrati solo davanti, ma gli stessi soggetti se attaccati al calesse o al carretto erano ferrati ai 4 pedi, i lalli dei carabinieri (facevano servizio contro l'abigeato) erano ferrati ai 4pedi.

Dunque dipende da cosa si fa, ovvio che un lallo può tirare lento pede la carrozzella scalzo nel sentralparc di niuiork, ma lo stesso lallo scalzo si azzopperebbe se attacato ad un carro di 1000 kg (come era ai tempi) sul tragitto: Montevago-Partanna, 25 km con delle ripidissime salite e discese.