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ciao!!

Aperto da angyoo, Marzo 10, 2013, 09:13:55 PM

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come ottenere fiducia nel cavallo?

che mi ascoltasse
1 (50%)
che non ha paura di me
1 (50%)

Totale votanti: 2

angyoo

mi piacerebbe che la mia cavalla si fidasse di più di me!!grazie!! :horse-smile:

Luna di Primavera

argomento semplice semplice vedo  :icon_rolleyes:

comunque, il mio mezz'euro alla discussione è questo: i cavalli si fidano del leader autorevole (autorevole, non autoritario) e autorevole per un cavallo è colui che sa prendere decisioni tempestive con calma e sicurezza.

andiamo avanti?
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

angyoo

ok,andiamo pure avanti!! :horse-wink:

Luna di Primavera

:) volentieri, ma raccontaci qualcosa di più. 

dici che ti piacerebbe che la tua cavalla si fidasse di più di te.
perchè pensi che non si fida abbastanza?
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

angyoo

no,si fida di me...ma prima era tenuta da una ragazza che la teneva molto bene,ma a 17 anni la cavalla ha iniziato ad essere usata x le lezioni io mi sono innamorata!! :love4:ma dopo la portata in un recinto per i cavalli in pensione...e li lasciata da sola a avuto problemi psicologici e quando la riportata lei era cambiata ...ma io mi sono presa cura di lei fino che è diventata mia!!non potevo più cavalcarla ma un giorno o riniziato e era la stessa anche se giù era dimagrita ma ora e migliorata e vorrei che anche se si fida di me che sappia che non la mollerò e che abbia un legame particolare con me!!grazie del tuo aiuto!! :horse-smile: la cavalla si chiama Elegie Du Luth ed è quella nell'immagine!!

Luna di Primavera

è una bella storia.

sai, non penso che il cavallo, per quanto intelligente e sensibile, arrivi al concetto astratto di "sapere che non la mollerai".

dici che vuoi un legame particolare: non so bene a cosa alludi, cosa vorresti che lei facesse; alla fine (scusa se spoetizzo, ma la penso così) molti pensieri sono solo nostre fantasie romantiche, che il cavallo non è in grado di condividere.
mi sembri molto giovane ed è naturale che tu provi questi sentimenti, comunque io penso che la cosa migliore che si possa offrire a un cavallo (a parte il benessere fisico: buon cibo, spazi adeguati, lavoro sostenibile, compagnia di altri cavalli etc) sia una guida sicura: cioè che il cavallo quando sta con noi si senta a suo agio e in sicurezza. quando un cavallo si sente così "bene", sarà sempre ben disposto a collaborare.

se ottieni questo, che non è una cosa semplicissima come sembra... beh... allora, come si suol dire, sei a cavallo!!  :blob3:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

bionda

Citazione da: Luna di Primavera - Marzo 13, 2013, 11:06:20 PM
sai, non penso che il cavallo, per quanto intelligente e sensibile, arrivi al concetto astratto di "sapere che non la mollerai".

Al concetto astratto no, però, se guardo in faccia il mio, secondo me lui ormai è convinto di poter contare su di me. Io sono quella che risolve tutti i suoi problemi: gli da da mangiare quando ha fame, gli apre le porte e lo porta dove vuole lui, gli pulisce il box quando gli fa schifo, gli pulisce il beverino quando ha sete, gli porta gli amici quando è solo, lo lava quando gli prude tutto, gli porta le cose buone quando lui non ci arriva ...il suo angelo custode preferito... basta ubbidire un pochino, e ci si becca pure le carote in premio ...ci sguazza tutto contento, ed è pure bravo.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Luna di Primavera

questo è interessante, bionda, ma cosa pensi che succederebbe nell'ipotesi che il tuo cavallo cambiasse "padrone"?
si entra nella fantascienza, lo so, bisognerebbe essere lui.

io penso che, dopo un naturale periodo di adattamento, le cose sarebbero 2:

se il nuovo padrone lo tratta bene, sarebbe "contento" nello stesso modo che lo è con te
se il nuovo padrone lo tratta male, sarebbe "scontento" e magari reagirebbe, tirerebbe fuori difese, oppure si deprimerebbe etc..

non sono sicura che il cavallo assomigli al cane, in questo senso. per il cane, il rapporto PERSONALE col padrone è tutto, e romperlo (cioè separarsi) equivale a spezzargli il cuore.

per il cavallo sinceramente non penso, almeno non allo stesso livello.
voi che ne dite?
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Tu Reviens

A mio parere dipende dal carattere dell'animale e dalle sue esperienze, sia per quanto riguarda i cavalli che i cani. Ci sono cani abbandonati dal padrone che non si ripigliano più, altri che dopo l'abbandono vengono adottati da un nuovo proprietario e riescono ad affezionarsi e a fidarsi nuovamente dell'uomo. Ci sono cavalli che hanno rapporti discontinui col proprietario, o appartenendo a una scuola non hanno nemmeno un proprietario: è naturale che risentano meno della perdita di queste figure.

Le mie cavalle si sono sempre dimostrate molto attaccate a me, avendo un rapporto stretto e quotidiano con la sottoscritta; non escludo affatto che avrebbero potuto, se vendute, accettare un nuovo proprietario: è nella natura di tutti i viventi cercare di sopravvivere adattandosi alle realtà nuove, anche se difficili. Pure noi umani, quando perdiamo qualcuno di importante, nella maggior parte dei casi dopo un periodo più o meno lungo di lutto ci ripigliamo e siamo disposti a rimetterci in gioco, stabilendo nuovi legami.

Non vedo tutta questa differenza tra cavallo e cane, dal punto di vista affettivo. Bisogna considerare che molti cavalli non vengono allevati come un cane, a diretto contatto col padrone fin dallo svezzamento: i puledri spesso vivono in branco tra loro, negli allevamenti, e poi vengono venduti, domati da uno sconosciuto, rivenduti a vari sconosciuti che non sempre hanno il tempo o la voglia di passare molto tempo con loro.

Ho sotto agli occhi un esempio di cavallo-cane, un'appaloosa di quattordici anni che ho preso a fida in attesa del nuovo puledro. Questa cavalla è nata "in casa" ed è rimasta col proprietario fino all'anno scorso, vivendo praticamente nel suo giardino , insieme ad altri due equini. Poi vicissitudini personali del proprietario lo hanno portato a vendere tutti i cavalli, lei è finita in questa scuderia, dove è rimasta praticamente inattiva fino ad ora perchè non piaceva ai bambini della scuola. Ha passato tutto questo tempo al paddock con i suoi simili, come un cavallo anziano.

Quando ho cominciata a montarla, un mese fa, era un animale coi nervi a terra. Dire depressa è poco (ed era passato già un anno dalla separazione dal padrone). In capo a due giorni si è ravvivata, è diventata allegra, interessata al mondo circostante ma per alcune settimane è rimasta ansiosissima nei miei confronti: mi seguiva costantemente con lo sguardo, se la mettevo a brucare libera nel pascolo mangiava cercandomi con gli occhi e se non mi vedeva veniva a perlustrare la scuderia. Si faceva in quattro per compiacermi in campo, nonostante sia stata addestrata all'americana e io le proponessi un cambio con la monta inglese: se avesse potuto scrivere si sarebbe messa in fronte un cartello con scritto: voglio un padrone! Adesso ha un comportamento del tutto normale, se la metto al prato mangia e non si preoccupa di dove sono perchè (credo) si è convinta che io sia una presenza stabile nella sua vita.

Quindi si è adattata come dice Luna di Primavera, ha accettato il nuovo proprietario. Tuttavia non ha dimenticato il vecchio: un paio di settimane fa lo ha rivisto casualmente: lui era venuto a trovare i gestori e stava provando un loro cavallo quando io e l'appa siamo entrate in maneggio. E' stata una delle esperienze più tristi della mia vita di cavaliere. La cavalla lo ha riconosciuto immediatamente e si è emozionata tantissimo, sembrava una puledrina.  Per tutto il tempo che ho montato dividendo il campo col suo vecchio proprietario, ho dovuto mettere gamba per evitare che la cavalla, normalmente obbedientissima, lasciasse la pista per andare da lui. E vedendo che non ci riusciva, è diventata sempre più fiacca, triste e smorta nelle mie mani, un po' com'era i primi giorni.

E dopo tutto questo, smontati di sella, il proprietario viene da me e mi dice, con aria dubbiosa: "chissà se la cavalla mi ha riconosciuto". Il problema è che le cose bisogna avere occhi per vederle.

angyoo

io penso che tutte queste risposte siano stupende!!grazie del vostro aiuto,il mio rapporto con lei sta migliorando anche se quando vede la sua vecchia padrona nei suoi occhi si vede il passato....grazie! :)

bambolik

Appoggio tutto quello che dice Tureviens e Luna in piu dico che per mia esperienza diretta un cavallo perdona ma non dimentica. Il mio "uomo con criniera" ha 20 anni adesso, lavora ancora ma stop gare. L'ho preso perchè lui mi ha guardata e guardato la piccola di 9 anni con su scritto "voglimi !" e lo vollemmo. Aveva gia 15 anni circa avrà passato mille mani e peripezie è un cavallo che si adatta a tutto ma che vedi se sai vedere come dice Tureviens cosa e chi gli piace. Tre anni fa lo portai in montagna per poi fare dei trecking. Rimase in un magnifico pascolo per 10 giorni prima che ritornassi da un viaggio (io vado ogni giorno se non c'è impedimento in scuderia) e non mi aspettavo affatto che mi venisse incontro se non per vedere se avevo da mangiare. Non avevo nulla aveva altri 5 cavalli con cui condividere erba e fieno...ma sono certa che riconobbe qualcosa di me, non so quale dei loro sensi sviluppati fu. Mi misi apposta in un punto lontano dal solito di distribuzione pasti...per vedere se veramente c'era riconoscimento. A trecento metri...mi scruto...io non parlai e lui trottando venne da me...mi annuso si prese 5 minuti di grattini poi come se mi avesse detto "ecco ci siamo ritrovati salutati so che dopo torni" ando a mangiare. Il raporto lo crei con la vicinanza e la sensibilità.
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

Luna di Primavera

bella l'ultima frase di bambolik. clic mi piace.

per quel che riguarda l'intervento di Tu Reviens non saprei cosa dire: forse la mia esperienza mi condiziona nel senso di limitare la mia visione.
ho sempre fatto scuola cambiando sempre cavallo, e adesso sono proprietaria da appena 6 mesi.

il mio cavallo sicuramente mi riconosce e con me si comporta diversamente che per es. con l'istruttore (ma questo purtroppo in senso negativo ahaha), quindi è evidente che un rapporto seppur minimo è già sbocciato... tuttavia se per ipotesi lo vendessi non credo che si strapperebbe la criniera per la nostalgia.

boh, forse tra 10 o 15 anni la penserò diversamente  :cool2:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

rhox

è spesso anche questione caratteriale.
la mia cavalla è molto morbosa nei miei confronti, con me ha atteggiamenti che non ha con nessun altro e si è già fatta un paio di depressioni quando non l'ho considerata come voleva (in un caso era infortunata e montavo un altro cavallo, pur dedicandole ore sempre e comunque per mangiare erba, pulirsi, passeggiare.., l'altro per la malattia in cui montavo la cavalla di nicola) in cui fissava un punto per terra e stava ore così, arrivavo si rianimava, la rimettevo via e tornava a fissare il pavimento..
se la vendessi per lei probabilmente sarebbe abbastanza tragico. sicuramente si adatterebbe poi, è una cavalla che tutto sommato sa ingraziarsi le persone.. ma penso che la prenderebbe veramente molto male..

in compenso ho conosciuto un sacco di altri cavalli a cui era totalmente indifferente chi li maneggiava, assolutamente non padronali..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

angyoo

esatto...mi ha affascinato tutto..ma sopratutto la storia di bambolik!! :)

Shanna

Citazione da: Tu Reviens - Marzo 14, 2013, 11:54:19 AM
Quindi si è adattata come dice Luna di Primavera, ha accettato il nuovo proprietario. Tuttavia non ha dimenticato il vecchio: un paio di settimane fa lo ha rivisto casualmente: lui era venuto a trovare i gestori e stava provando un loro cavallo quando io e l'appa siamo entrate in maneggio. E' stata una delle esperienze più tristi della mia vita di cavaliere. La cavalla lo ha riconosciuto immediatamente e si è emozionata tantissimo, sembrava una puledrina.  Per tutto il tempo che ho montato dividendo il campo col suo vecchio proprietario, ho dovuto mettere gamba per evitare che la cavalla, normalmente obbedientissima, lasciasse la pista per andare da lui. E vedendo che non ci riusciva, è diventata sempre più fiacca, triste e smorta nelle mie mani, un po' com'era i primi giorni.

E dopo tutto questo, smontati di sella, il proprietario viene da me e mi dice, con aria dubbiosa: "chissà se la cavalla mi ha riconosciuto". Il problema è che le cose bisogna avere occhi per vederle.
:icon_eek:
Caspita, sono colpita.

Io ho comprato la cavalla di un ragazzo che è tutt'ora in scuderia con noi.
Le prime volte che la montavo, notavo che se c'era lui in campo con il suo nuovo cavallo, lei stava "quasi attenta" a cosa faceva lui, e se ad esempio faceva la rana al suo, aumentava anche lei.
Solo che più che gioia a me è sempre sembrata un filo "tesa".
Questo succedeva anche quando magari facevo lezione e lui a bordo campo per aiutarmi in certe occasioni faceva la rana, lei lo ascoltava (ma forse in questo caso avrebbe ascoltato chiunque).

Una delle prime volte che la liberavo in campo, lui si è avvicinato alla staccionata. Di solito lei si faceva i fatti suoi. Invece è andata verso di lui e si è fatta "coccolare".

però questa cosa è durata poco, come una "transizione"...