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Il punto di vista del cavallo

Aperto da chiarablu, Agosto 27, 2013, 02:41:56 PM

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Luna di Primavera

Citazione da: rhox - Agosto 30, 2013, 12:46:08 PM

il problema molto spesso è che alla gente non viene insegnato come variare il proprio lavoro, viene insegnato che bisogna intestardirsi sugli esercizi che non riescono, che è il cavallo pigro, che non vuole collaborare, che, che, che...
se invece venisse insegnato il mondo che c'è dietro allo stare col cavallo (quanti di voi lavorano a terra? e non dico alla corda..) ci sarebbero molti meno cavalli infelici e molti più cavalli muscolati!

ah ma su questo ti dò ragione al 1000 per 1000, anche per esperienza.

infatti ora che ho il cavallo mio e un monte di problemi in sella, andiamo più d'accordo a terra pur essendo io assolutamente lasciata a me stessa e alla mia inesperienza e facciamo VERAMENTE poco. l'istruttore non mi ha mai insegnato nulla a terra, soprattutto perché pure lui non ci ha mai lavorato - tranne che la corda intendo.

la questione tempo è così, secondo me:
tu donna lavoratrice scovi miracolosamente 2 ore tutte per te e il cavallo
mettiamo che hai il maneggio vicino e non ci sono tempi di viaggio
solo di grooming prima e dopo ti parte un'ora
te ne resta una o poco più, e se hai lezione con l'istruttore la usi lì, poi ti tocca correre a dissellare.

quindi il discorso, giustissimo e ideale che fa Nicola:
Citazione da: Nicola - Agosto 28, 2013, 10:14:43 AM
se "qualitativamente e quantitativamente" il tempo del lavoro ed il tempo dello svago sono sufficientemente bilanciati, non credo che il cavallo ci possa vedere "prioritariamente" come "datori di lavoro".

purtroppo non mi sembra alla portata di tutti.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Horsenatter

Secondo me, senza parlare del tempo in sella, il rapporto con il cavallo non è 50 e 50, perchè noi ci prendiamo la responsabilità di organizzare ogni aspetto della loro vita, quando mangiare, se stare in box o paddock, quando e dove essere montati, dove andare. Essere un leader e una guida non equivale ad essere un despota, un vero leader sa valorizzare i pregi, aiutare a superare o migliorare i limiti, ama e rispetta chi guida, e non chiede mai qualcosa di superiore alle possibilità psicofisiche del suo sottoposto. Tutti noi dobbiamo rispettare una gerarchia altrimenti sarebbe il caos e l'anarchia.  :ciao:
Keep calm and riding
ANDREA

alex

Riprendendo il concetto di Nicola, ed esagerando un po', direi che la passeggiata è fantastica perchè mentre si monta lavoro e divertimento sono suddivisi 50%-50%. Quando ci si allontana da casa, è lavoro; quando si torna a casa, è divertimento. In certi casi sembra di montare due cavalli diversi!



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Dipende, quando facevo lunghe escursioni, quasi sempre in solitaria, il mio lallo, quando sentiva le bisacce attaccate alla sella, per i primi chilometri era incontenibile e comunque tirava come un treno dovevo moderarlo.
Sapeva che quando c'erano le bisacce sulla groppa si andava a trovare le sue amiche...già, facevo riferimento ad amici che avevano cavalli o a maneggi.
Al ritorno era lemme lemme, dovevo spingerlo.
I concetti: lavoro/divertimento sono completamente estranei al nostro lallo, viviamo in mondi paralleli con priorità assolutamente differenti e inconciliabili naturalmente.

Quello che noi chiamiamo addestramento/equitazione/relazione/lavoro/amicizia o come beata vi pare sono forzature/condizionamenti più o meno delicati, poi l'abitudine/la routine fanno il resto.





... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Non esagererei con la "distanza" fra i nostri mondi paralleli. "Umanizzare" gli animali al 100% è certamente un errore, ma dobbiamo anche renderci conto che "umanizzarli" allo 0% (ossia: affermare che sono totalmente diversi da noi) è un errore ancora più grave ; questa percentuale di errore varia a seconda dei vari elementi della psicologia che consideriamo, e certamente si avvicina allo 0% per alcune,poche specificità dell'uomo (come il linguaggio simbolico), ma per tutto il resto, ed in particolare per il mondo emotivo, la percentuale di somiglianza si avvicina IMHO molto di più al 100% che allo 0%.

D'altronde, si desume dal tuo stesso, interessante aneddoto.... andando il cavallo aveva "più voglia" in base a una  sua "aspettativa"; consideralo attentamente e vedi se si tratta di una somiglianza da poco.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Horsenatter

Sono d'accordo con Alex, sono sicuramente più semplici e lineari nel ragionamento (fortuna loro si fanno meno pippe mentali), ma a livello emotivo credo ci siano molte somiglianze, la stessa cosa posso dire per i cani con cui ho una grande esperienza.  :ciao:
Keep calm and riding
ANDREA

rhox

Citazione da: Luna di Primavera - Agosto 30, 2013, 03:33:25 PM
la questione tempo è così, secondo me:
tu donna lavoratrice scovi miracolosamente 2 ore tutte per te e il cavallo
mettiamo che hai il maneggio vicino e non ci sono tempi di viaggio
solo di grooming prima e dopo ti parte un'ora
te ne resta una o poco più, e se hai lezione con l'istruttore la usi lì, poi ti tocca correre a dissellare.

guarda in settimana normalmente arrivo in maneggio alle 6,30 di sera, ho 3 cavalle da muovere e la cena che viene distribuita tra le 19,30 e le 20..
arrivo e le giro alla corda in batteria, se c'è occasione le lascio libere attorno al campo a mangiar erba, se no le prendo e le ributto a paddock senza problemi. non le pulisco se non i piedi.
solo che poi magari "butto via" un'ora il fine settimana a coccolarle o farci qualcosa di piacevole a prescindere dal lavoro montato..
il risultato è che comunque il bilancio è positivo perchè ho passato del tempo a costruirlo e mi concedono parecchie "sviste" come vizi.
è ovvio che se non costruisci nulla prima coi tempi stringati non ottieni granchè. è una questione di priorità...

e poi sinceramente non ho proprio mai capito perchè si debba montare 1 ora e per forza un'ora.. cosa vi cambia se montate 45 minuti e quei restanti li dedicate al cavallo? tanto se mediamente si monta una tantum non è che cambi qualcosa a livello di risultati, anzi magari si scende meno stanchi e si lavora meglio in generale...

è questo che non capisco.. si continua a dire che non si può far molto coi tempi stringati quando basterebbe rinunciare un briciolo a qualcosa, una manciata di minuti per fare già qualche cosa di buono...
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

bionda

Montare un'ora esatta è tipico di chi monta solo con l'istruttore. Chi monta per i fatti suoi difficilmente supera i 30-40 minuti in campo, perchè un tempo più lungo annoia il cavaliere prima del cavallo. L'istruttore deve essere un di più, uno stimolo da usare come alternativa per variare e arricchire il lavoro ed rapporto con il cavallo.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Luna di Primavera

è che se sei una capra in sella l'istruttore ti sembra indispensabile  :firuu:
anche solo per compagnia...
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

raffaele de martinis

Citazione da: alex - Agosto 31, 2013, 07:36:42 PM
Non esagererei con la "distanza" fra i nostri mondi paralleli. "Umanizzare" gli animali al 100% è certamente un errore, ma dobbiamo anche renderci conto che "umanizzarli" allo 0% (ossia: affermare che sono totalmente diversi da noi) è un errore ancora più grave ; questa percentuale di errore varia a seconda dei vari elementi della psicologia che consideriamo, e certamente si avvicina allo 0% per alcune,poche specificità dell'uomo (come il linguaggio simbolico), ma per tutto il resto, ed in particolare per il mondo emotivo, la percentuale di somiglianza si avvicina IMHO molto di più al 100% che allo 0%.

D'altronde, si desume dal tuo stesso, interessante aneddoto.... andando il cavallo aveva "più voglia" in base a una  sua "aspettativa"; consideralo attentamente e vedi se si tratta di una somiglianza da poco.

Sia la tua lalla che il mio stallone - in quelle situazioni - avevano le loro aspettative, che nulla hanno a che fare con le nostre, dunque, siamo allo 0% di somiglianza, se poi intendi come aspettative il soddisfare bisogni biologici siamo al 100% di assonanza, il lavoro e il sollazzo - per come lo intendiamo noi - nulla hanno a che fare con la psiche del lallo.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Fioravante Patrone

Citazione da: Luna di Primavera - Agosto 31, 2013, 10:55:27 PM
è che se sei una capra in sella l'istruttore ti sembra indispensabile  :firuu:
anche solo per compagnia...
Propongo all'esimio staff queste due righe come "citazione della settimana"!   :blob9:

alex

#41
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 01, 2013, 01:31:17 AM
Sia la tua lalla che il mio stallone - in quelle situazioni - avevano le loro aspettative, che nulla hanno a che fare con le nostre, dunque, siamo allo 0% di somiglianza, se poi intendi come aspettative il soddisfare bisogni biologici siamo al 100% di assonanza, il lavoro e il sollazzo - per come lo intendiamo noi - nulla hanno a che fare con la psiche del lallo.

Beninteso: non intendevo che la somiglianza sta nel contenuto delle aspettative, ma nella capacità mentale di avere delle aspettative. Per avere una qualsiasi aspettativa, ossia: per immaginare il probabile futuro valutando il presente ("Mi hanno messo le bisacce: quindi vedrò le amiche!", oppure: "Abbiamo invertito la direzione; quindi si torna a casa!"), occorre un bel po' di materia grigia. Ci vuole una "mente". Ci vuole perfino una idea di "futuro".

Insigni pensatori blateravano fin "l'altro ieri" (un paio di secoli) riguardo al fatto che gli animali sono "macchine, meccanismi guidati dall'istinto".... che gli animali abbiano invece "una mente", e probabilmente anche "un cuore", va ripetuto quanto più possibile, perchè non èancora stato corretto del tuttoil pregiudizio e l'errore che l'uomo sia incomparabilmente diverso dagli animali (un effetto collaterale delle religioni monoteiste che mettono l'uomo su uno speciale piedestallo). Chi mette in guardia spesso dal rischio di antropomorfizzare troppo, dovrebbe anche guardarsi dal rischio opposto, ben più grave: quello di accettare un dogma, su base religiosa, il "dogma della superiorità dell'uomo, unico animale con l'anima". Ritengo che sia più frequente l'errore di antropomorfizzare troppo poco, ossia: di non usare l'abbondantissima parte animale dell'uomo per "mettersi in risonanza" con gli animali. Perchè l'uomo altro non è che un animale, con qualche circuito cerebrale in più dedicato al linguaggio simbolico.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Perchè l'uomo altro non è che un animale, con qualche circuito cerebrale in più dedicato al linguaggio simbolico.

Tu sai che spesso uso: fratelli minori per definire gli altri animali, espressione che ho rubato a Morris ma che perfettamente condivido.
Sono stato tra gli animali fin da piccolissimo, è stato naturale e inevitabile per me antropizzare nonostante abbia visto macellare polli e conigli e agnelli, ma quella è una fase infantile che in molti di noi perdura fino alla vecchiezza.

Poi ho capito che per rispettare ed amare i nostri fratelli minori  non è necessario - anzi è deleterio - antropizzarli o peggio bambizzarli alla uoltdisnei.

Ho letto di un ragazzo recentemente stritolato dal suo amatissimo pitone, quanti cavalli scassano o ammazzano il loro amici umani per un loro (degli umani) attimo di distrazione/di incomprensione, di cani assassini non ne parliamo...credo che alla base di questi incidenti ci sia proprio l'errato collegamento tra i nostri "universi paralleli": loro sono loro noi siamo noi...poi - se vi piace - potete trattarli come cugini, amici del quore, colleghi di università: no problems.

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alex

C'è qualcuno che non va in aereo per paura degli incidenti, e preferisce la macchina, anche se le statistiche dicono che è MOLTO più pericolosa la macchina.

Sarei proprio curioso di consultare una statistica fatta bene sul rischio di aggressione da parte di un animale, paragonata al rischio di aggressione da parte di un umano. Magari da un congiunto, un coniuge, un fidanzato.

Anche l'uomo, come animale pericoloso, non scherza. Ma si tratta senz'altro di ulteriori casi di erronea umanizzazione.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Horsenatter

Concordo con Alex, e aggiungo che a fronte di pochi incidenti mortali causati da animali, ci sono miliardi di casi in cui gli animali hanno aiutato, protetto, salvato, guarito l'uomo (parlo di animali domestici). In primis cani e cavalli ovviamente.  :horse-smile:
Keep calm and riding
ANDREA