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Il punto di vista del cavallo

Aperto da chiarablu, Agosto 27, 2013, 02:41:56 PM

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raffaele de martinis

Citazione da: alex - Settembre 01, 2013, 07:03:49 PM
Sarei proprio curioso di consultare una statistica fatta bene sul rischio di aggressione da parte di un animale, paragonata al rischio di aggressione da parte di un umano. Magari da un congiunto, un coniuge, un fidanzato.
Anche l'uomo, come animale pericoloso, non scherza. Ma si tratta senz'altro di ulteriori casi di erronea umanizzazione.

Probabilmente è vero il contrario: sono più le morti di uomini/bambini causate da relazione animali di grossa taglia/pericolosi che quelle che citi da relazioni umano/umano.
Infatti, mettiamo che ci siano - in Itaglia - 300 omicidi all'anno su il 15 milioni di relazioni umane a rischio e 50 uccisioni di umani all'anno da parte di animali su un milione di relazioni è evidente che è più pericoloso - statisticamente - avere un lallo o un rottweiler che un amante geloso.

Per il resto quello che tu dici non è erronea umanizzazione, sarebbe troppo bello se fosse erronea, si tratta semplicemente che l'uomo è umano troppo umano si comporta solo di conseguenza...hai visto le foto di Damasco?.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#46
Un colpetto di Google consente di dare i numeri.

Il numero di aggressioni mortali da parte di cani sull'uomo, nel periodo 1984-2009 (25 anni) è stato di 29. Non 29 all'anno: 29 in tutto. http://www.sivemp.it/_uploadedFiles/_destRivPath/21_67_72_aggressivitabis.pdf

Il numero di omicidi volontari, nello stesso periodo, è variato dal picco del 1991 (1916) al minimo del 2008 (611): http://noi-italia2011.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1%5Bid_pagina%5D=112&cHash=3a893165aa1aa50a450929634feddedd.

Siccome questa è una statistica grossolana, facciamo 1000 all'anno, ricaviamo, per 25 anni, la bella somma di 25000.

29 contro 25000. Ok, manca, giustamente, il "denominatore", come fa rilevare Raffaele, ma a occhio, direi che bisognerebbe guardarsi più dall'uomo che dagli altri animali; e che il vero motivo per cui un cavallo, potendolo fare in un secondo in una infinita varietà di circostanze, non ci uccide, secondo me va oltre il "condizionamento"; occorre pensare a un freno interno, a qualcosa di molto più profondo, occorre pensare a un freno morale. Pensateci un pochino.

Se poi, come sarebbe giusto, non confrontiamo l'aggressività intraspecifica (animale contro uomo) con quella intraspecifica (uomo contro uomo) ma le due aggressività interspecifiche (animale contro uomo; uomo contro animale) potreste avere dubbi sull'affermazione che l'aggressività intraspecifica dell'uomo, ossia i "cavallicidi commessi dall'uomo", siano un pochettino superiori agli "omicidi commessi dai cavalli"?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Errata corrige: leggete "sull'affermazione che l'aggressività interspecifica dell'uomo" invece che "sull'affermazione che l'aggressività intraspecifica dell'uomo" nell'ultima frase.

E visto che ci siamo, considerate che in questo confronto non c'è denominatore che conti, perchè il numero di "relazioni" è identico: tante sono le relazioni fra uomo e cavallo, altrettante quelle fra cavallo e uomo; perchè sono le stesse.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

...ho sbagliato, per falsa percezione tra aggressione e omicidio, è evidente che un cane difficilmente riesce ad uccidere di colpo un uomo adulto, anche se aggredisce per uccidere...lo fa nelle intenzioni anche un volpino: non ci riesce mai.
Chi non ricorda la psicosi del rottweiler e le leggi opportune scaturite con la solita competenza dai nostri occhiuti politici ?
Pareva che per avere un cagnone che sia esso un sanbernardo o un dobermann bisognasse avere il porto d'armi.

Ho un amico a Sanfratello, la sua famiglia alleva cavalli sanfratellani da almeno 4 generazioni con tanto di marchio famigliare.
Ti assicuro che lo fà solo per passione, ama veramente i lalli, da sempre il 70/80 della sua produzione di lattoni va al mercato della carne equina, e anche così facendo, l'impresa non è mai stata florida è compensata da altre attività dell'azienda agricola...di questi periodi, l'unico sbocco possibile ai suoi cavalli è il macello, eppure, della sua produzione selezionata, ne ricorda: nomi caratteristiche carriera spostamenti di ogni singolo cavallo come se si trattasse di persone di famiglia.

Se consideriamo l'abbattimento di animali da carne cavallicidio, beh, Eichman - a confronto del mio amico Filadelfio - è un dilettante.



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

La mia ovviamente era una provocazione mediante "spostamento del punto di vista". Sta il fatto che sono convinto che molti soldati - usino l'arma bianca, o premano un pulsante da distanze di chilometri (siano i pulsanti che sganciano bombe al Sarin, siano esse bombe convenzionali, come giustamente fa notare Gino Strada non è poi, dal punto di vista dei bambini macellati, un'esperienza così diametralmente diversa) - sono totalmente, perfettamente umani, pur essendo, tecnicamente, degli omicidi.

Ma troniamo al punto interessante e controverso, che poi è anche in tema col topico anche se è un po' astratto: può esistere, negli animali, un freno morale, che poi altro non è che uno spiacevole senso di colpa?

Un etologo al di sopra di ogni sospetto, con perplessità e circospezione, lo ammette: il compianto Giorgio Celli, nei gatti ha visto qualcosa di assai simile al "senso di colpa".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Certo dal punto di vista delle vittime non è differentia, molta è la differenza che passa tra premere un bottone e sganciare little boy: un milione di vittime e uccidere a fil di spada l'avversario  che giace vinto ai tuoi piedi e soffre e ti guarda negli occhi.

Il pilota di Enola Gay mai provò il minimo rimorso per quel genocidio: ho schiacciato solo un pulsante e me lo avevano ordinato i miei superiori...tipico atteggiamento militaristico che unisce l'alta e bassa gerarchia nazista alla corrispondente gerarchia americana isdraeliana itagliana.

Giorgio Celli era sopratutto un entomologo, ma tutti noi ricordiamo Tachione il suo gatto compagno di vita.
Sensi di colpa li riscontriamo anche nei lalli ma sopratutto nei cani, in realtà si tratta di risposte coerenti ad esperientie personali precedenti, la morale non c'entra affatto.

A tutt'oggi, l'unica prova certa di senso morale negli animali superiori, è stata riscontrata nei licaoni specie socievolissima la quale assiste i membri del branco malconci che sopravvivono agli incidenti grazie alla solidarietà del gruppo.
Addirittura è stato filmato un episodio dove due giovani del branco portano il cibo ad un vecchio capo semiparalizzato.
Mainardi dice che probabilmente, quest'atteggiamento è dato dal fatto che la muta caccia alla corsa, e non avendo scarpette è assai facile che qualcuno si azzoppi durante l'inseguimento e dato che le prede sono collettive e oggi capita a me domani a te, lasciano partecipare i malconci al banchetto.

Per ragioni opposte: attirano i predatori, cavalli e cammelli scacciano dalla mandria i soggetti ammalati o feriti, li mandano a morire in solitudine, prima o poi finiranno tra le fauci dei predatori: meglio loro che i piccoli immaturi o le giumente gravide.

I vecchi gli ammalati e i feriti sono spendibili dal branco, è una terminologia etologica che sta a significare che quei soggetti diversi si spendono per il benessere collettivo


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Luna di Primavera

che poi è la base del concetto di selezione naturale e di evoluzione  :blob3:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Bubba

In realta' il freno morale di cui parla Alex e' stato riscontrato a suo tempo gia' da Lorenz. Curiosamente, o forse proprio come risposta alla loro pericolisita', e' presente piu' nei predatori che negli altri.
Molto forte tra animali della stessa specie. Ci sono tutta una serie di segnali calmanti che inibisvono l' attacco ( il ckassico pancia all' aria, ad esempio).
I cani, se imprintati/ socializzati, ci mettono allo stesso livello di altri cani, non come prede o altro. Questo spiega perche' potenzialmente ogni cane possa romperci almeno una mano e in realta' mani rotte, gole squartate ecc.. non ce ne sono. O quasi.
Il cane attacca per difesa di se stesso o delle sue cose o per predatorio. E anche allora non mira ad uccidere.
Fanno eccezione i cani non imprintati. Ma quanti ce ne sono?!? Quasi impossibile.
Oppure, cone dicono Rossi e Nicelli sul libro " cani pericolosi", vi sono i cani che attaccano su comando ( da non confondere con la disciplina sportiva). Ma anche quello e' un caso limite.
I cani non impazziscono. Non attaccano senza motivo. Se attaccano, non mirano all' uccisione.
Una volta ho letto un libro che riportava le casistiche di uccisione di bambini da parte di cani o da parte di famigliari..
Niente da fare, la specie con i freni morali piu' compromessi siamo noi. Sarebbe interessante capire perche'.
I freni morali sono legati all' istinto? Sono tipici dei grandi predatori e noi che non lo siamo li dobbiamo imparare con l' educazione? Mah

Bubba

Correggo.. non mira ad uccidere a meno che non sia mosso dall' istinto predatorio.
Ps mi viene in mente il libro la vita di Pi. Qualcuno lo ha letto?

raffaele de martinis

Le sagge regole che citi tu, non sono regole morali ma assodati meccanismi istintivi di sottomissione che regolano l'aggressività intraspecifica, equivalente del pancia in su nel lallo è la fuga...più la specie è aggressiva e dotata di armi letali di attacco, più i segnali di resa/di pacificazione sono efficaci...un cane non azzannerebbe mai un suo consimile che gli offre la gola, mettendosi a pancia all'aria Fuffi offre la gola, non la panza.

In termini tecnici si chiamano segnali inibitori, perché inibiscono l'attacco mortale al sopraffattore e fanno si che possa stabilirsi una gerarchia...avete mai visto la faccia di un cane che tiene sotto un suo simile che gli offre la gola ?
E' chiaro che vorrebbe sbranarlo ma non può, assolutamente non può.

Il lallo non ha questa possibilità, tranne che un breve periodo puberale, quando esibisce lo snapping ma mi sa che neanche funzioni troppo bene.

Se metti due stalloni in uno spazio ristretto da dove non si può sfuggire, si batteranno fino alla morte di uno dei due, e anche quando l'altro è morto, il vincitore continuerà ad infierire sul cadavere perché nel suo corredo genetico la sola risposta che inibisce l'aggressività è la fuga del contendente, il lallo rotto non scappa/non può scappare ? Allora bisogna attaccarlo...tristissima esperienza diretta.

I
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Bubba

Come e' tristemente vero.. la natura ha le sue regole. Lorenz riporta di cervi che uccidevano i proprio simili se rinchiusi in recinti non sufficientemente ampi  :horse-scared:
Mi dispiace molto per la tua triste esperienza.

bionda

Io vedo ogni giorno che se metti anche 7-8 cavalli in appena mezzo ettaro di paddock se lo dividono con amichevoli gesti di minaccia senza mai neanche sfiorarsi. Si accontentano di poco, direi. Perchè vuoi trattarli ancora peggio? Che perversione è metterli in condizioni impossibili e poi dire che sono "cattivi"? Ma va....  :deadhorse:
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Bubba

 :horse-embarrassed:  no no, nessuno sta dicendo che son cattivi!
Rispondono a cio' che la natura ha scritto dentro di loro. 
Poi io ho visto crescere assieme stalloni frisoni nel medesimo paddo k, tre e sei anni.
Pero' che esista una certa aggressivita'  nei cavalli interi...  putroppo si. In Asia li usano per le scommesse, tipo i combsttimenti tra cani..
Esistono anche cavalli protettivi verso l' uomo, ma non si puo' negare che mediamente uno stallone e' piu' aggressivo. Con i simili " invasori" e con i bipedi. Non vuol dire che siano cattivi.
La mamma della mia jack ha ucciso nove ratti in una notte. Non per fame. La genetica ha chiamato e lei ha risposto.

bionda

Citazione da: Bubba - Settembre 02, 2013, 09:03:37 PM
Pero' che esista una certa aggressivita'  nei cavalli interi...  putroppo si.

Questa poi... secondo me è ridicolo, sono stupidate. Quando lo vedrò, ci crederò.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Bubba

 :horse-embarrassed: 
Forse. Pero' il fatto che vengano castrati qualcosa vorra' dire..
E' anche vero che i due frisoni di prima vivevano in armonia. Ma i puledrotti dopo la castrazione cambiano parecchio. Al
quelli che ho visto io dopo un periodo smettono di mordicchiare e tentare di ramparti. Oddio, smettono anche gli altri,ma perche' tenuti in riga. I castroni invece, di solito, diventano tranquilli di animo. Forse son leggende, ma nella mia minimissima e sicuramente non rilevante esperienza mi pare una teoria fondata  :horse-smile: