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Calmo, in avanti e dritto.

Aperto da raffaele de martinis, Gennaio 31, 2013, 02:45:34 PM

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raffaele de martinis



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Per legge, il celeberrimo motto del Generale, andrebbe esposto all'ingresso di ogni cavallerizza o messo in bella evidentia nelle clebaus dei maneggi italioti.

I nuovi metodi, le vecchie tradizioni classiche o popolari non valgono una beata se non si applicano - a priora - questi principi.

L'ultimo esempio ?
C'è arrivato un magnifico puledrone sanfratellano, viziatissimo e con difese pericolose acquisite da un precedente domatore di lalli.
Bene, facendo il normale lavoro preparatori per puedri, ma applicando senza pietà il motto del Generale, i vizi son spariti, l'infame è diventato un'altra personcina, irriconoscibile al suo domatore che si era premurato nel metterci in guardia sulle infamità del puledro (che avevamo già scoperto)...risultato: lo abbiamo acquistato !!
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

DivinityOfDarkness

La definizione di calmo...beh, credo che nessuna parola sia più adatta del termine stesso. Quindi per calma si dovrebbe intendere uno stato di serenità generale. Non uno stato di sonnolenza, non uno stato di sovraeccitazione.
In avanti... lo esprimerei come voglia del cavallo di avanzare, di muoversi, di reagire a una qualsiasi istruzione, quindi non cavallo 'morto' nè cavallo 'schizzato'.

Dritto...eeeh, qui mi garberebbe parlarne...
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

raffaele de martinis

E' conditiosinequanon che il lallo sia calmo, se non è calmo è inutile metterlo in avanti, se non si mette in avanti non lo si può far andare dritto.
Jacques de La Palice.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#3
Fresco di faticose letture di L'Hotte, mi illudo di aver capito il "dritto": significa semplicemente "dritto", nel sendo di aver allineate su ina linea retta tutte le parti anatomiche dalla punta del naso alla coda; in altri termini, "perfettamente simmetrico" quando procede in linea diritta. Lo si può verificare anche dalle orme che lascia.

Visto il mio livello, il punto 3 non mi interessa minimamente.

Piuttosto una domanda. Nel fatto di essere "in avanti" quanto gioca il carattere del lallo? In altri termini: tutti i cavalli possono - con opportuno addestramento - essere portati alla giusta misura di "in avanti", o semplicemente, un tempo, si lavorava su quelli che avevano l'attititudine "in avanti", scartando (o lasciando a lavori di "bassa equitazione") quelli che non avevano la giusta attitudine?  Non c'entra molto, ma c'è una certa analogia con il piede: dopo aver raccontato in lungo e in largo come migliorare un piede cattivo,  qualche cultore dell'argomenti emula Catalano e dice "però se il piede del cavallo è buono è meglio".  :icon_rolleyes:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Certo che il carattere del lallo incide...non per niente tutte le razze moderne da sella sono imparentate col PSI e il PSA.
Con opportune tecniche si può metter un lallo ramingo in avanti, vedi Diamante, in altre mani era un infame che si buttava indietro o di lato e se usavi la maniera forte si impennava/si cabrava pericolosissimamente. oggi, ga anche s.o.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...