• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

Attrezzature per equitazione di campagna e/o trekking

Aperto da blackhorse68, Febbraio 18, 2013, 10:14:42 AM

« precedente - successivo »

Nicola

Citazione da: blackhorse68 - Aprile 30, 2013, 03:56:40 PM
Ti posso dar ragione , se , pensi ad una vacanza , ma se parti per uno "spostamento" come succedeva "un tempo" , quindi senza appoggi se non quello che trovi lungo la strada , magari in zone disabitate e prive di carreggiate, cosa faresti?
Come sistemi il bagaglio ?

Ma anche nelle uscite di qualche ora , cosa porti ?

Quanto alla prima ipotesi, semplicemente prendo atto con estrema soddisfazione che non è più necessario compiere viaggi a cavallo senza supporto. Una settimana di trek trascorrendo 6 ore in sella ogni giorno è già parecchio impegnativo disponendo di un'ottima logistica, figuriamoci senza.

Il miglior trekker che ho conosciuto è titolare di un centro in Corsica. proverò a rintracciare le foto delle bardature.

Nel caso di escursioni, io direi che i tre must sono:

- cellulare e coltello addosso
- pettorale e sottocoda
- kit di pronto soccorso
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

blackhorse68

Vedi che i discorsi si fanno interessanti ?

Attendo foto

Ciao
Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e voglio cambiare me stesso.
                                                               Dalai Lama

Nicola

Citazione da: alex - Aprile 30, 2013, 04:08:48 PM

Per una volta discordo, Nicola

Per fortuna! Al bando la monotonia. :occasion14:

Il mio "paradosso" risponde ad una filosofia del tutto pragmatica. Estremizzando, al giorno d'oggi viaggiare a cavallo senza "carovana tecnologica" è un rischio evitabile, soprattutto considerando che il rischio lo facciamo correre anche e soprattutto ai cavalli.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

A pensarci bene: una volta, chi viaggiava a cavallo aveva appoggi dovunque. Non viaggiavano, ma stavano lì ad aspettare i viaggiatori. Le possibilità di trovare riparo per sè e per i cavalli erano infinite (e la strade erano adatte ai cavalli). Da parecchi punti di vista, viaggiare a cavallo nei secoli scorsi era molto, molto più facile di adesso. Il veicolo di appoggio potrebbe essere considerato una compensazione per queste maggiori difficoltà.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

blackhorse68

In estate , percorro spesso le strade dell' Altipiano di Asiago.
Sono ex strade militari ben tenute , arrivano sovente a malghe che permettono il riparo in caso di bisogno ed eventualmente anche il pernotto.
Posti dove mangiare non mancano , ma se dovessi e/o volessi spostarmi dal posto A al posto B senza dover essere seguito da un amico (moto o auto) qualche
cosa appresso me lo dovrei portare.
Questo era il senso del mio topic.
Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e voglio cambiare me stesso.
                                                               Dalai Lama

The Ghost

Nicola ritieni indispensabile viaggiare con un mezzo al seguito?
Liberissimo di fare come ti pare.
Tuttavia altri preferiscono e sono in grado di fare trek in autonomia. Io compreso.
Non solo, desidero espressamente non avere alcunché al seguito. Tutto quello che mi serve sta sul mio cavallo.

Have a nice day

Nicola

Citazione da: alex - Aprile 30, 2013, 05:53:56 PM
A pensarci bene: una volta, chi viaggiava a cavallo aveva appoggi dovunque. Non viaggiavano, ma stavano lì ad aspettare i viaggiatori.

Precisamente Alex. Precisamente!

Già in epoca romana le stazioni di posta (quelle che garantivano il solo cambio cavalli) avevano distanze medie tra le 5 e le 12 miglia.
Ad ogni giornata di cammino si trovavano locande.

Questo tipo di organizzazione, ad esempio, permetteva di coprire, in giornata, distanze come quella tra Torino e la Francia.

I pellegrini viaggiavano per lo più a piedi, quindi sono esclusi.

I nobili erano accompagnati da sontuose ed organizzatissime carovane.

In risposta a Ghost: Historia docet, in casi come i viaggi "lenti". Ed insegna almeno tre cose:
1 - Battere percorsi noti (a meno di non essere in pericolo di vita o criminali) e con posti tappa certi
2 - Muoversi in carovana (organizzata, ndr)
3 - Tutelare i mezzi di trasporto (i cavalli, ndr)

Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

Oltre chi i viaggi "lenti" c'erano anche i viaggi "veloci" (come quelli per la comunicazioni di messaggi, il "servizio postale"), con incredibili tempi. Mi pare di aver letto che questi tempi brevissimi erano ottenuti con il cambio cavalli a tappe molto ravvicinate: tappe brevi da percorrere alla massima velocità possibile. Hai dati più precisi? Mi incuriosisce anche immaginare come questi "cavalli veloci" erano addestrati - il tempo per "mettersi con il cavallo" (un cavallo sconosciuto) prima di lanciarsi al galoppo era, immagino, di pochi secondi.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

blackhorse68

Concordo con l'attuale diversità con epoche passate nel servizio fornito al viaggiatore a cavallo.
Ribadisco però, anche se i punti tappa erano ad una distanza "di un giorno" , quindi non c'era gran difficoltà di avere cibo e letto , gli effetti personali te li dovevi pur portare dietro.
Poi il cavallo non era visto come animale da affezione quindi si era disposti cambiarlo da un momento all'altro se non era più in condizioni ottimali.
Era un mezzo in somma , non un compagno , per la maggior parte delle volte.
Questo non vuol dire che lo maltrattassero , era una risorsa e come tale veniva trattata.
Ma era un mezzo , non il fine e quindi affettivamente sacrificabile.
Detto questo allego , anche se OT , un link interessante sui Pony Express:

http://www.farwest.it/?tag=pony-express

buona giornata a tutti
Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e voglio cambiare me stesso.
                                                               Dalai Lama

Nicola

Citazione da: alex - Maggio 02, 2013, 09:24:25 AM
Hai dati più precisi?

Ho alcuni dati sui tempi di percorrenza: 80 km tra Torino ed il valico Monginevro, con 2000 mt di dislivello, potevano essere coperti in meno di un giorno (qualche cronaca, a cui credo poco, parla addirittura di 4 ore).

Le stazioni di posta, a quanto si dice (e si scrive) avevano distanze mutue di circa 10 km. Corrisponderebbero quindi a 8 cambi cavallo.

Era, evidentemente, un servizio costosissimo.

Infatti si dice che il sistema di comunicazione più in uso, per comunicazioni rapide, fosse un codice tipo "morse" fatto con gli specchi, trasmesso dalle abbazie/edifici fortificati anche a più di 30 km di distanza.

In quest'ultimo caso la segretezza poteva essere violata facilmente, conoscendo il codice.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Nicola

Sul fatto che il cavallo, come il bue, l'asino e il mulo, fossero considerati "mezzi" di lavoro, nulla questio. Per verità non diverso trattamento era riservato ai servi (umani).

Tuttavia va ricordato che fino a tempi molto recenti questi mezzi erano quanto di più prezioso si potesse avere, e pertanto il trattamento era adeguato al valore.

Il problema, oggi, è che la mancanza del "bisogno" crea, spesso, forme distorte di "avventurismo dilettantesco".

Le pseudo-tende "native americane" sono un eclatante esempio.   
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

Citazione da: blackhorse68 - Maggio 02, 2013, 09:49:27 AM
Detto questo allego , anche se OT , un link interessante sui Pony Express:

http://www.farwest.it/?tag=pony-express


Bellissimo link. Correggo un mio pregiudizio: i pony express non andavano al galoppo sfrenato, ma a un galoppino, per conservare una riserva di energia in caso di emergenza. Altro dato interessante: le sacche della posta erano relativamente leggere (10-15 kg).
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Nicola

Tornando a quanto mi sono impegnato a mostrare:

Carovana adeguata (fuori strada di appoggio):



Posti tappa adeguati e ricchi d'ombra (sempre). Pause significative (almeno tre ore tra la tappa mattutina e quella pomeridiana)



Controllo scrupoloso dei cavalli da parte dei responsabili ad ogni tappa



Ampi paddoks per la notte, dove lasciare liberi i cavalli, almeno una notte ogni due



Bardatura tipo: Pettorale e sottocoda, sottopancia non stretto, bisacce piccole e leggere



Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

blackhorse68

Visto , basta stuzzicare

e ne esce una bella discusione

quando ho un'attimo mi leggo con più attenzione il topic
Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e voglio cambiare me stesso.
                                                               Dalai Lama

The Ghost

Ma nessuno impedisce a qualcuno di andare in giro a cavallo come gli pare.
Volete farvi un trek con supporto logistico? Fatelo.
Tra l'altro pure l'AK di norma fa trek con supporto logistico, ma io non ne facci parte, quindi non parlo a nome loro.
Li conosco e li apprezzo e ho imparato molto da loro, ma preferisco fare trek in autonomia.

Ora leggo però finalmente ad opera di Nicola una frase che mi vede perfettamente d'accordo e che non ho mai visto scritta da nessuna parte:

Bardatura tipo: Pettorale e sottocoda, sottopancia non stretto, bisacce piccole e leggere.