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caratteristiche ideali per un cavallo da lungo viaggio

Aperto da Bubba, Aprile 30, 2013, 10:07:10 AM

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Bubba

Premesso che pochissimi di noi fanno , hanno fatto o faranno, un lungo viaggio, quali sono secondo voi le caratteristiche di un cavallo adatto?
Appiombi a parte, credo che la questione altezza abbia un certo valore (vedi topic di Alex).
La natura seleziona "basso" , mi vien da pensare che questo sia un dato di un certo valore.
Guardando poi le foto dei cavalli di przelvaski (spero si scriva così), islandesi, camargue, cavallini mongoli. e certi argentini (quelli che anche Beretta vende a meno, per capirci..).. boh, secondo me sti cavallini si somigliano tutti.
Ok, bisogna dire che non sono un'osservatrice molto sveglia..
Io li definivo "cavalli primitivi", con il testone, le orecchie piccole, il pelo da orso in inverno e le zampette tozze. e spesso ilmantello ""dun" ( cioè con zebrature e riga mulina).
sembra che questi cavallini reggano i lunghi viaggi e le fatiche meglio di altre razze.
Contro questa teoria, va detto che nella campagna di Russia di Napoleone gli unici cavalli a reggere gli stenti furono i cavalli arabi. Ma forse nell'esercito francese non c'erano "cavalli primitivi" :horse-smile:
secondo voi, cosa fa di un cavallo un potenziale "long walker"?

cilla

Provo ad esprimere una mia opinione, noi facciamo passeggiate e trekking su terreni montuosi. Abbiamo un argentino (ma non del tipo primitivo, è già più ingentilito e secondo me incrociato con l'arabo o con il quarter) ed una avelignese di linea moderna, entrambi sono alti più o meno 1,50.  Secondo me per i lungi viaggi sono migliori i cavalli di tipo primitvo o "vie di mezzo", come i nostri, gli arabi hanno delle peformance decisamente migliori (più veloci, più scattanti e comunque decisamente resistenti) però mi da l'idea che siano più delicati nella gestione, tendono forse a perdere più peso durante i lunghi trekking mentre i cavalli più primitivi restano in buone condizioni con il pascolo che si trova e un po' di mangime, resistono alle intemperie (soprattutto l'avelignese non ha veramente problemi), sono meno soggetti a fiaccature e più resistenti agli attacchi degli insetti (in montagna a volte ci sono torme di mosche cavalline). Nei terreni più brutti hanno il piede saldo e di solito hanno un temperamento meno agitevole, ergo meno pericoloso sui sentieri montani. Insomma, vanno piano, sano & lontano  :horse-wink:

Bubba

Son d' accordo. ! La sopportazione degli insetti e la calma sono importamtissie!

rhox

ricordiamoci che sono gruppi di cavalli in cui si deve cercare l'individuo più adatto..
perchè ci sono tutte le eccezioni del caso: la mia cavalla, anglo araba molto insanguata e di freni molto lunghi, in montagna quando l'ho portata a gareggiare si è dimostrata una vera capretta, posata, serena, tranquilla anche in mezzo a situazioni insolite.. non patisce il clima, non patisce gli insetti, dimagrisce poco, sta legata ovunque, ecc..

in qualche senso fisicamente è molto più facilitata rispetto a cavalli "primitivi" perchè molti movimenti le sono più facili, ha più equilibrio, più estensione, ecc..
dall'altra è alta e in alcuni passaggi è una cosa che crea problemi, poi anche sul salire e scendere del cavaliere..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Bubba


Winter Mirage

Io non ho fatto niente di simile a lunghi viaggi... ma esco spesso, quando possiamo, facciamo tappe di un paio di giorni.
Non è una grande esperienza.

Ma devo comunque dare ragione a Rhox... ci sono razze utili per scremare il campo di ricerca... ma poi è il soggetto nel suo singolo che fa la differenza.

Per esempio... sconsiglio fortemente di comprare frisoni per chi ama i lunghi viaggi, per ovvie ragioni... ma comunque...
Mu è una frisona, ed è ingombrante di natura... eppure mi ha portata in sentieri che avrei avuto dei seri problemi a fare a piedi. Abbiamo fatto km di sottobosco inquietante in pendenze assurde... e la cavalla viene dall'Olanda, il cui massimo dislivello di terreno è rappresentato dal gradino dei box.
Eppure abbiamo fatto robe che ad ogni passo mi dicevo "Va bene, ora scendo altrimenti ci capottiamo..." per poi rendermi conto che se la cavava perfettamente bene, con i suoi piedoni giganti ed il fisico da trattore... bah... sarà che la sua solidità di nervi le faceva affrontare le situazioni con assoluta calma, compensando le dimensioni non proprio favorevoli. Ma nemmeno per un secondo l'argentina che viaggiava con noi ha messo i piedi meglio di quanto non li mettesse lei.
:dontknow:
Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

Silvia_Jimbo

Anche io sono dell'idea che è il soggetto che fa la differenza, sopra la razza.
Mi è capitato proprio quest'estate di notare questa differenza: io e il mio compagno siamo partiti per un trekking di qualche giorno.
Io, decisamente più principiante rispetto a lui, montavo il nostro cavallo, appaloosa con un esperienza enorme fuori, lui montava un trotter scartato dalle corse e salvato dal macello non di nostra proprietà, messo a sella, giovane.
Avevamo dei seri dubbi sulla riuscita della nostra impresa proprio perchè il trotter non era abituato a fare molto fuori, al massimo il giretto della domenica, e soprattutto non lo credevamo capace sui dislivelli.

beh... abbiamo dovuto ricrederci: era un capretta con le sembianze di un cavallo! In salita una sicurezza e una potenza da rimanere a bocca aperta, in discesa diciamo che non era al massimo, ma discreto per essere un cavallo che ha sempre visto delle gran piste..ed alla fine il trekking è riuscito!  :occasion14: