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destriero

Aperto da raffaele de martinis, Novembre 28, 2013, 08:11:53 PM

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raffaele de martinis

Forza ragasse  :icon_eek:   :icon_eek:
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Luna di Primavera

ma come nessuna ragassa interviene su destriero? e manco i maschietti?  :icon_eek:

allora ci provo io

è il cavallo nobile e coraggioso da battaglia, si chiama destriero perché veniva condotto dallo scudiero alla sua mano destra e montato dal cavaliere solo al momento della battaglia o tenzone.

alcuni dicono che "destriero" però sia collegato o derivato anche dall'aggettivo "destro", ossia bravo, valido, valoroso.

leggete Ivanohe per godervi bellissime descrizioni di cavalieri alla tenzone coi loro splendidi destrieri  :pollicesu:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

raffaele de martinis

#2
La prima che hai detto, mia cara, nel medioevo - ma non solo - il lallo era addestrato a caricare dritto, punto.

Per il resto c'era un morso da paura e degli speroni micidiali che provvedevano a fermarlo e a farlo avanzare.
L'equitazione sarebbe rinata nel 500.

Qualcuno sospetta che il destriero fosse anco addestrato a dare la destra, (da cui lo nome) cioè a girare a sinistra in maniera tale che il cavagliere - normalmente destrorso - potesse distribuire fendenti di spada, colpi di accetta e colpi di mazza micidiali.

Pare che il destriero fosse cavalcato soltanto in bato...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Cavalcato soltanto IN BATO che significa?

bambolik

"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

raffaele de martinis

...soltanto in batotaglia o nelle giostre o nei tornei che altro non erano che allenamenti per le vere tenzoni dove. malgrado si usassero armi cortesi cioè senza taglio o punta e a volte fossero addirittura di legno, gli incidenti - anche gravi - erano all'ordine del giorno.

Cortese: appartenente alla corte , dunque, nobile gentile educato, da cui la famosa poesia di corte e l'amor cortese che - teoricamente - non doveva consumarsi in carnali amplessi, era l'amore casto et puro che i trovatori descrivevano per nobili dame et damigelle et fanciulle.

Era nata la cavalleria et lo cavaliere senza macchia et senza paura con tutte le solenni escortanate al seguito.

Cavaliere - in itagliano è anche titolo onorifico - onorifico si fa per dire dato i famigerati personaggi insigniti di tal blasone ed è indistinguibile dal tizio che va a cavallo: cavaliere talequale.
In francese - invece - si usa Chevalier per differenziarlo da cavalier ed in inglese si dice Esquire per distinguerlo da rider, in tedesco...non lu sacciu  :icon_eek:.

Ma torniamo allo destriero: ovviamente era un lallone di notevole mole e di grande forsa dato che doveva portare un cavagliere allo completo di corazza, spadone, mazza ferrata, ascia, et lancia...per non parlare dell'armatura equina messa a sua protectione...almeno 200 kili di ferraglia et carnaglia  :icon_eek: umana sul groppone.

Le prime notizie sui destrieri risalgono all'anno milla, questi lalli, nascevano da particolari fattrici che pasculavano nelle ubertose pianure della Normandia e della Bretagna, era buona norma tenere quei polledri alla mammella fino ai...



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

...due anni, si credeva che il latte materno li fortificasse, e si risparmiava la fattrice che - così -figliava ogni tre anni.

Per le stesse ragioni,si cominciava l'addestramento ai 4 anni e spesso - dato che in vattaglia erano un punto debole - si tagliavano loro le orecchie.
Principalmente li si addestrava a travolgere tutto, era considerato poco cavalleresco colpire l'animale anzicché l'omo, regola che fu subito elusa di fronte a vili interessi, i tercios spagnuoli, i lanzitenecchi germanici e gli alabardieri svizzeri, erano specializzati ad infilzare e a sgarrettare i lalli in battaglia.
Poi vennero le armi da foco e il destriero fu messo in pensione non così le guerre che continuarono più violente che pria, dove, il destriero degradato al rango di semplice cavallo assunse altri compiti non meno (per lui) sanguinosi.

Il 3 Aprile 1524, alla battaglia di Romagnano, il leggendario Chevalier de Bayard, pensava ancora di caricare il nemico coperto d'armatura, un colpo di "bombarda" gli tolse quest'illusione e poco dopo la vita, non prima che avesse il tempo di declamare la celebre frase che è considerata l'epitaffio della vera cavalleria: C'est une honte qu'un homme de coeur soit exposé a perir par une miserable friquenelle..."

Friquenelle è la femmina del noto passeraceo: fringuello, ma in gergo significava fanciulla di facili costumi, in italiano, falconetto era un pezzo di artiglieria leggera, col quale si fece fuori Giovanni dalle Bande Nere, ma non c'è alcun riscontro: fringuella/falconetto.

Non so se la maraviglia di Baiardo fosse riferita al fatto di morir per mano di una fringuella: sinonimo di proiettile, di una giovine puttanella: arma traditrice, o di un pezzo d'artiglieria chiamato friquenelle...boh !

Liberamente tratto da: Donne, Cavalli e Re - Gaetano Basile - Dario Flaccovio Editore.





... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

La cavalleria è stata piena di formalismi et rituali, alcuni si sono trasmessi fino ai giorni nostri, ad esempio: era considerato un affronto andare incontro ad un principe o un altro nobile di rango inforcando un destriero; in seguito per i militari fu considerato disdicevole trottare leggeri davanti un superiore, e bisognava presentarsi a costui galoppando sul piede destro, infatti, qualcosa è sopravvissuto nelle gare di dressaggio: è considerto un segno di riguardo verso la giuria e allo pubblico entrare in campo al galoppo destro e tutte le figure di galoppo dovrebbero terminare galoppando sul dx.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...