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Attacchi

Aperto da Muriel, Maggio 13, 2012, 12:35:13 PM

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Muriel

Ho una cavalla già ben addestrata a sella. E carattere molto disponibile e facilissima da addestrare o insegnare novità. Ora pero' vorrei iniziarla a redini lunghe e attacchi. Nulla di complicato solo una doma da gironzolare la domenica.
Suggerimenti ?

DivinityOfDarkness

Ecco, anche io non saprei da dove cominciare per gli attacchi... mentre per le redini lunghe da terra..mmmmh... mi fido poco :)  :horse-embarrassed: :horse-embarrassed: :horse-embarrassed:

Sentiamo che ci dicono..
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Winter Mirage

Non commento. La mucca era già addestrata agli attacchi... sono useless... sorry. :poop-411:
Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

Mario Biserni

Inizia con le redini lunghe, di fianco e un po' scostata se non sei sicure oppure dietro appiccicata poi le usi come le redini normali ricorda che l'azione è proporzionale alla lunghezza della redine... Quindi con delicatezza..poi piano piano inizi ad attaccare qualcosa... La cavalla deve essere pronta ad entrare fra le stanghe del biroccino, serve il collare con gli attachi per le stanghe e un riroccino senza pretese... Io uno nuovo ultimo modello l'ho visto ridotto i pezzi non più grandi di un pacchett odi sigarette...

rhox

bisogna sol fare attenzione con gli attacchi perchè se non ben fatti sono l'antitesi del lavoro a terra visto che i cavalli tirano di spalle e spesso girano testa all'aria..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Miky Estancia

Citazione da: Muriel - Maggio 13, 2012, 12:35:13 PM
Ho una cavalla già ben addestrata a sella. E carattere molto disponibile e facilissima da addestrare o insegnare novità. Ora pero' vorrei iniziarla a redini lunghe e attacchi. Nulla di complicato solo una doma da gironzolare la domenica.
Suggerimenti ?

Domande: quanti anni ha la cavalla, da quanto è domata/addestrata, è smazzettata o va a due mani, è tranquilla in passeggiata?

Questo perchè mi servono elementi ben precisi per dare una risposta...gli attacchi sono molto più pericolosi del lavoro a sella e di solito, prima si fa il lavoro per l'attacco e poi si passa alla sella...specialmente se si intende smazzettare il cavallo.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Muriel

#6
Ha 11 anni e ha iniziato a due con il lavoro da terra.
L'ho presa io a 4 e ho continuato il lavoro da terra. E' una cavalla molto flemmatica. Non si scompone per nulla. L'ho montata spesso in alta montagna per dare una idea di affidabilità.
e' abituata a corde,nelle gambe, nella pancia e al sotto coda. Prassi a cui sottopongo tutti i miei cavalli. Odierei finire all'ospedale per una redine cascata a terra !

In genere i Morgan vengono iniziati con gli attacchi o almeno le redini lunghe.

Ma.....non ho idea dell'adeestramento vero e proprio.

Quali sono gli errori più comuni ?

Muriel

#7
Ah. Ed e leggerissima in mano.

Altra domanda. Con tutto l'imbrago la pressione (o "il tirare") dove avviene ? E' distribuito in più punti o solo in uno/alcuni ? Bisogna prendere cura particolare o preparare le parti fisiche in modi particolare ?

Dimenticavo. Conosce le redini dirette e va smazzettata.

Miky Estancia

Perfetto Muriel, mi hai dato ottime informazioni. Il fatto che tu l'abbia abituata già al sottocoda e a possibili intirellamenti (corde tra le gambe), che sia flemmatica e molto affidabile in montagna, sono ottime cose.

Anche che abbia già 11 anni: il carattere è fatto, confermato, fermo; il fisico è maturo (si sconsiglia un lavoro intenso a pieno regime prima dei 5-6 anni).

L'errore più comune che si fa, è quello di mettere subito il cavallo tra le stanghe di una carrozza/calesse, senza aver fatto tutta una preparazione a monte.

Parto dall'abc, come siamo soliti fare: quindi dal tondino. Il cavallo deve essere perfettamente calmo, in avanti e soprattutto dritto. Deve rispondere perfettamente ai comandi vocali di partenza e fermata (per quelli sulla direzione, si fa alle redini lunghe). Quando si da il comando vocale di fermata, il cavallo si deve fermare (ovvio) e rimanere fermo (molto meno ovvio ai più...e infatti si vedono un sacco di cavalli da attacco che non stanno fermi se non col groom piazzato a terra davanti a loro).

Quando il cavallo lavora bene in tondino ed è ai comandi vocali, si passa alle redini lunghe. Si dà sempre prima il comando vocale e si interviene con il tocco solo se il comando vocale non viene eseguito (si può toccare con le guide oppure con una frusta da attacco). Si lavora sulle figure di manegio, sugli alt, che devono essere frequenti e perfetti con tempi di stazionamento sempre più lunghi. Quando il tutto è ok, si passa ai movimenti laterali...il cavallo da attacco deve essere in grado di eseguire una pirouette (il cavallo gira incrociando gli anteriori e il calesse ruota sul posto), cosa necessaria perchè ci troveremo a volte in spazi ristretti e dovremo fare diverse manovre precise per girare.

Poi a redini lunghe, si va in passeggiata, su percorsi noti prima e su percorsi meno noti poi. Possiamo decidere di cominciare a mettere una testiera con paraocchi oppure continuare senza (i nostri sono attaccati in tutti e due i modi, a te la scelta in base al soggetto che ti ritrovi).

Quindi si ritorna in campo e si comincia con un pò di lavoro agricolo. Questo perchè il cavallo ha modo di abituarsi gradualmente a tirare piccoli pesi di dimensioni ridotte, (se ci scappa...siamo sempre in campo, a casa e non attaccati alla carrozza per strada), prendere confidenza con le varie manovre (anche noi....un bel percorsino con i birilli, barili ecc. così impariamo a prendere le misure....un birillo abbattuto in campo equivale ad un bel danno in strada) ed eventualmente fare delle prove: farlo intirellare di proposito e abituarlo a rimanere fermo e possibilmente a provvedere da solo a muovversi in modo da mollare il tiro.

Quando il cavallo è ok in campo a lavoro agricolo (erpice, gomme, tronchi), possiamo cominciare ad attaccarlo in campo ad un calesse...ormai conoscerà a menadito i comandi vocali (compreso l'indietreggiare un piede per volta a cominciare dal lato in tiro) e non si spaventerà più dei rumori provenienti da dietro (un ottimo esercizio per abituarlo a questo, è spianare la ghiaia con l'erpice). Anche col calesse, scuola e percorsini e poi....apriamo il cancello e andiamo a fare il primo breve giretto....con un aiutante a cassetta che reggerà la corda di soccorso, agganciata alla capezza che il cavallo avrà sotto la testiera... Bon voyage!
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: rhox - Maggio 18, 2012, 02:20:36 PM
bisogna sol fare attenzione con gli attacchi perchè se non ben fatti sono l'antitesi del lavoro a terra visto che i cavalli tirano di spalle e spesso girano testa all'aria..

Infatti uno degli errori più comuni, è il pensare che il cavallo debba solo tirare. Un buon cavallo non tira solo, ma spinge anche. Il cavallo da attacco va anche molto lavorato in piano, per far si che impari a portare ben sotto i posteriori, usare la schiena, e abbassare quindi le anche. Il cavallo ben lavorato (convesso), è in grado di sviluppare molti più Kg forza di un cavallo concavo (base d'appoggio aperta, collo rilevato ma testa al vento, articolazione lombosacrale aperta), ha molta più resistenza ed è difficile che si danneggi fisicamente.

Il lavoro attaccato, va sempre abbinato ad una corretta ginnastica in tondino o a sella....io preferisco in tondino...e come mi diceva Benjamin Cannelle (professionista nel settore spettacolo e attacco da lavoro e sportivo con i suoi Trait Comtois), "il ne faut pas avoir peur de les plier"...non bisogna aver paura di piegarli....visto le notevoli masse muscolari....e i pregiudizi sui cavalli pesanti.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: Muriel - Maggio 18, 2012, 03:17:09 PM
Ah. Ed e leggerissima in mano.

Altra domanda. Con tutto l'imbrago la pressione (o "il tirare") dove avviene ? E' distribuito in più punti o solo in uno/alcuni ? Bisogna prendere cura particolare o preparare le parti fisiche in modi particolare ?

Dimenticavo. Conosce le redini dirette e va smazzettata.

Dipende che finimenti adoperi.
Per l'attacco ci sono tre scelte: pettorale, collier, bricole.
Questi collier sono i migliori; arrivano dall'america, sono proposti in diversi modelli (leggero da attacco a carrozza, misto, per lavori aglicoli, per lavori pesanti come il debardage). Il collier è quello che meglio sfrutta la potenza di tiro del cavallo, si adatta perfettamente alla spalla del cavallo, non interferisce con la respirazione.

http://www.harnais-colliers-chevaux.fr/colliers.html

Se si fa un lavoro leggero di attacco, perfetto è anche il pettorale (foto a fondo pagina del link)

http://www.equitech.fr/

o il collier bricole

https://www.google.it/search?hl=it&q=collier+bricole&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_qf.,cf.osb&biw=1271&bih=521&wrapid=tlif133735109231210&um=1&ie=UTF-8&tbm=isch&source=og&sa=N&tab=wi&ei=uVu2T4bfCceP-wbiy8m4Cg

Questi ultimi due però non vanno bene se devi trainare cose pesanti o per lunghi periodi: facendo pressione sulla punta della spalla, il cavallo non è in grado di sviluppare appieno tutta la potenza di tiro ed è possibile che invece di lavorare in estensione dell'incollatura, si intavoli con conseguenti ed ovvi danni fisici.

In sintesi....se devi fare qualche gita domenicale, su una carrozza leggera con poche persone sopra, va benissimo il pettorale, altrimenti, un bel collier de ville o misto (se "giochi" anche a casa con l'erpice nel campo) e sei a posto!
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Muriel

#11
Grazie Miky, mi hai dato molte valide informazioni a cui pensare. Per fortuna molte delle cose che hai detto sono state già fatte mentre la lavoravamo da terra. Ma molte altre no. Ti faro sapere alla fine dell'estate cosa succede. Grazie ancora.

Muriel

Io avrei dei contatti tra gli Amish. I loro finimenti oltreoceano sono considerati molto buoni.  Una mia amica ha girato letteraolemnte la g.b. Con il suo carro e il suo shire per sette anni e usava finimenti fatti da loro. (ha vissuto sul suo carro letteralmente) Io ne capisco poco dunque tu pensi che possano andare come qualità ?

Miky Estancia

Citazione da: Muriel - Maggio 18, 2012, 04:56:51 PM
Io avrei dei contatti tra gli Amish. I loro finimenti oltreoceano sono considerati molto buoni.  Una mia amica ha girato letteraolemnte la g.b. Con il suo carro e il suo shire per sette anni e usava finimenti fatti da loro. (ha vissuto sul suo carro letteralmente) Io ne capisco poco dunque tu pensi che possano andare come qualità ?

Perfetto! I collier degli Amish sono i migliori in assoluto, e sono quelli proposti dal sito di Jean Pierre Leobet che ho postato. sono un pò costosi, ma se hai dei contatti, sicuramente riuscirai a procurartene uno ad un buon prezzo. Leobet è quello che li propone al miglior prezzo, ci sono altre sellerie che li vendono molto più cari.

Appena metto un pò di soldi da parte...me ne voglio prendere uno per Prince....di quelli all purpose regolabili...col padd rosso...una vera chiccheria...sai che eleganza!
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

#14
Muriel, ti ringrazio per la fiducia e il complimento,  :love4: ma io non mi sento così esperta....diciamo che ho la fortuna di lavorare nel settore cavallo accanto a Tony e ho la possibilità di vedere e provare a fare tante cose: alcune mi riescono bene, altre benino, su altre è meglio che lascio stare.
Il vantaggio che ho, è che lavorando con Tony, possiamo dividerci i compiti durante dome addestramenti e rieducazioni e mi posso permettere di approfondire gli aspetti del lavoro che mi piace di più (vedi lavoro a terra).
Mi piace condividere le mie esperienze e conoscenze e spero vivamente che quello che scrivo serva per diffondere un certo tipo di lavoro e approccio con il cavallo, magari un pò diverso dalle cose che siamo abituati a vedere.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.