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Aiuti naturali e convenzionali

Aperto da bionda, Agosto 01, 2014, 11:09:18 PM

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bionda

E' un argomento che mi affascina da un po', e non ho trovato finora nessun autore che la tratti in modo specifico. Gli aiuti che diamo al cavallo, sia da terra che in sella, possono essere classificati in "naturali", cioè gesti che il cavallo capisce d'istinto, oppure "convenzionali", cioè segnali che il cavallo capisce solo se gli è stato insegnato il significato. Avendo esperienza solo di un cavallo preso già adulto, non mi è sempre facilissimo capire cosa è naturale e cosa è convenzionale. A volte poi ho letto testi che che descrivono tutta una serie di aiuti, "naturali" a detta dell'autore, che lasciano parecchio perplessi e sembrano complicare solo inutilmente la vita a cavallo e cavaliere.

Altre volte leggi cose che in effetti funzionano. Ieri ho letto un articoletto passato su fb, che non mi era neanche piaciuto molto, ma ci ho trovato dentro un'ideuzza: la sera ho montato il mio rottame fuori allenamento e ho provato a chiedergli una partenza al galoppo semplicemente spostando avanti la mia anca interna... meraviglia, funziona da dio, partenza immediata e splendida. Come mai? E' un aiuto naturale, nel senso che il cavallo è portato a copiare l'atteggiamento del cavaliere? E' convenzionale, l'ha associato, perchè ultimamente lo monta anche una ragazza che sa montare?

Scatenatevi, se ci riuscite. In realtà non so se ho reso l'idea che mi agita  :chewyhorse:




"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

alex

Brevemente, ti accenno all'idea di Rooney, che ho trovato alla fine di The Lame Horse: secondo Rooney, gli aiuti fondamentali (trazione di una redine=flessione dell'incollatura e quindi di tutto il corpo; trazione di due redini=spostamento all'indietro dell'incollatura e quindi rallentamento; pressione di una gamba, di due gambe) funzionano perchè inducono dei riflessi nervosi, che descrive. Da quel punto in poi, si procede con i meccanismi del condizionamento operante; ma il primo "successo", su cui si comincia a costruire, è riflesso nervoso; da questo punto di vista, quelli potrebbero essere gli unici "aiuti naturali", ossia quelli a cui il cavallo spesso risponde anche senza nessun apprendimento, purchè non abbia motivi di fare resistenza. Quindi, riflesso nervoso, non istinto.



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

bionda

Già fai confusione. Se gli do una pacca sul sedere, gli do un aiuto naturale ad avanzare, se gli stringo le gambe sul costato è un segnale convenzionale per chiedergli di avanzare. Fin lì son quasi tutti d'accordo, e l'esperienza pure.

Infatti per fare "lezione alla gamba" io uso la pacca sul sedere, cioè l'aiuto naturale per insegnare quello convenzionale, e non il tormentone della frusta sul costato, che al cavallo non significa nulla.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

max

Peccato che il 99% dei cavalli alla pacca sul sedere si gira a guardare indietro (o tira calci), mentre al contrario lo stesso 99% al bruciore della frusta scappa via.

Montando disgraziatamente dall'età di 17 anni mi è capitato di provarne e di vederne di cotte e di crude. Gli aiuti "naturali" spesso non sono altro che espedienti che funzionano o meno a seconda del vissuto del cavallo, mentre gli aiuti "convenzionali", essendo cose insegnate attraverso un metodo, sono ottenibili su qualunque cavallo.

Aiuto naturale che manda in avanti: una cosa TERRIBILE che viene da dietro
Aiuto convenzionale: le gambe

Per qualche cavallo, ne conosco, cose terribili non esistono e non si muovono nemmeno se viene giù gesucristo. In questo senso gli aiuti "naturali" rischiano di diventare "campo di espedienti", vedi l'episodio del bidone di Raffaele.

Si può cercare di fare un elenco di aiuti naturali che grossomodo valgono per tutti, ma in questo caso conta molto l'esperienza di chi scrive, di quanti cavalli ha montato, ma soprattutto la sua ONESTA' intellettuale (diffido dei venditori di metodi).

Dunque per me è più naturale la vergata che la pacca. Come è più naturale che il cavallo rallenti chiudendo forte le gambe o, sempre prendendo a riferimento un cavallo che non pone resistenze o paure particolari: l'aiuto di peso da sella, e il suo corrispettivo: i nostri movimenti da terra; e molte altre cose...

Anche perché, pure gli aiuti "convenzionali", per essere insegnati, devono far capo a reazioni istintive (naturali) con le quali costruire un linguaggio "superiore".
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

max

Tirare in ballo il riflesso nervoso agendo su una redine per girare la testa, poi, mi sembra una forzatura teorica O_O
Al limite è una pura trazione meccanica...... mah......
Al limite il riflesso nervoso che flette il cavallo è quello della puntura dello sperone contro un fianco dalla parte dove volete fletterlo...
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

 :pollicesu: Ineccepibile.

Se posso aggiungere qualcosa, nello lallo addestrato e sopratutto in quello finemente addestrato, il tutto si riduce ad aiuti convenzionali.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

CitazioneE' un argomento che mi affascina da un po', e non ho trovato finora nessun autore che la tratti in modo specifico

E' simpatico e dà grande soddisfazione rispondere a una domanda precisa come questa, e veder la risposta contestata contrapponendo opinioni personali (autorevoli, non metto in dubbio, ma sempre opinioni personali). Mi rincresce che ci sia cascato anche Max, da lui non me lo aspettavo (da Raffaele sì: ha una certa considerazione delle proprie opinioni....)

Su Google Books si può leggere  parecchio del capitolo di Rooney, che citavo a memoria; si chiama "The nervous system and training". Combinazione vuole che il capitolo sia in libera lettura (almeno adesso, almeno in parte). Ecco il link: http://books.google.it/books?id=4btZ4rX8iKoC&lpg=PT218&vq=nervous%20system%20and%20training&hl=it&pg=PT218#v=snippet&q=nervous%20system%20and%20training&f=false

Buona lettura; e chi interviene, per favore, rimanga IT e dia citazioni di autori, a meno che non sia egli stesso autore autorevole di di testi importanti.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

bionda

Alex, guarderò il libro che hai citato appena ho tempo, non ti stizzire. Nei libri, e ne ho letti ben di più che montato cavalli, ho trovato scritto tante cose interessanti e tante boiate, ma è normale che sia così.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
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bionda

Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 02, 2014, 10:17:52 AM
Se posso aggiungere qualcosa, nello lallo addestrato e sopratutto in quello finemente addestrato, il tutto si riduce ad aiuti convenzionali.

Giusto, e per installare aiuti convenzionali mi sembra opportuno usarne di naturali, e sapere cosa si sta facendo.
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Udo Bürger
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raffaele de martinis

Raffaele è una ragasse che ha una certa consideratione delle sue experience sulle quali si fondano le sue opignioni.

Si pote insegnare un lallo a fermarsi col fischio... ma si può farlo avanzare collo stesso fischio; si pote far indietreggiare un lallo mettendo le gambe indietro, ma lo si pote far avanzare colla stessa actione; si pote far girare un lallo a dx usando la redine diretta (la dx) ma anco la redine contraria (la sx).... convenzioni.





... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

bionda

Ok, si vede che ho fatto una domanda troppo difficile. Ci rinuncio.
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raffaele de martinis

#11
Max ha semplificato e risposto in maniera perfetta:
... gli aiuti "convenzionali", per essere insegnati, devono far capo a reazioni istintive (naturali) con le quali costruire un linguaggio "superiore"...

Massimo - sintetizzando - fa capo a diecine di grandi cavallerizzi, uno per tutti:

La natura è la via maestra,  è la guida più utile da seguire,  quella che insegna e che deve condurre la nostra pratica quotidiana meglio di tante seducenti teorie e di mille dotte dissertazioni.

L'ineffabile Generale oltre ad inneggiare la "natura",  sfanculeggia - con cent'anni d'anticipo - i nostri pipponi teoricosciscientifici.


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Concordo con la perfetta sintesi di Max ovvero che gli aiuti convenzionali si basano molto spesso su reazioni istintive. Es. la cessione alla gamba: il cavallo istintivamente si sposta cercando di eliminare una pressione sgradevole (reazione istintiva) poi noi sfruttiamo quella reazione per fargli imparare il significato degli aiuti convenzionali.

La partenza al galoppo avanzando l'anca interna sfrutta un aiuto convenzionale. E' il sistema che viene usato dagli istruttori competenti per insegnare una buona partenza al galoppo.
Per partire al galoppo tu sposti leggermente indietro la gamba esterna che però resta passiva (e avverte il cavallo che stiamo per chiedergli la partenza), il segnale del momento esatto della partenza è dato dalla pressione della gamba interna che gli dice VAI. Se ti metti in questa posizione (gamba esterna un po' arreterata ed interna alla cinghia) vedrai che la tua anca interna per forza è un po' avanzata. Un cavallo sveglio ci mette poco a fare l'associazione anca interna avanzata=partenza al galoppo.
Però è un aiuto convenzionale, gli è stato insegnato.
Da noi ai puledri insegnano, con l'aiuto del frustone, a rispondere ai comandi vocali: il cavallo sente lo schiocco del frustone e parte al trotto o al galoppo (reazione istintiva), mentre fai schioccare la frusta dici la parola (es. galoppo), dopo poco il cavallo fa l'associazione e parte col comando vocale.
In sella fai la stessa cosa: sistemi gli aiuti correttamente ma il cavallo non sa che significa la gamba esterna arretrata e la gamba interna alla cinghia e allora tu dici GALOPPO che lui conosce, parte, bravo, carezza. Dopo pochissime ripetizioni associa e parte con la disposizione delle gambe convenzionale.
Ergo gli aiuti convenzionali si basano su risposte istintive.
Allo stesso modo, come diceva Raffaele, puoi insegnare al cavallo tutto ed il contrario di tutto usando il medesimo segnale.
Non è niente di nuovo, si usa nell'addestramento di qualunque animale.
Anche degli umani  :horse-wink:

rhox

già milla, solo che il cavallo istintivamente va contro la pressione e non vi sfugge :firuu:

bisogna insegnargli ad andare via dalla pressione come prima cosa..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

bionda

Citazione da: rhox - Agosto 03, 2014, 09:26:18 AM
già milla, solo che il cavallo istintivamente va contro la pressione e non vi sfugge :firuu:

Per esempio...

Non è che le cose che avete scritto siano sgagliate, ma volevo appunto cominciare da lì e andare un passo oltre, ragionando su quali tra gli aiuti comunemente usati siano convenzionali e quali naturali.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"