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Ancora sugli aiuti: la frase misteriosa di Grisone

Aperto da alex, Settembre 25, 2014, 07:15:12 PM

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alex

Vi chiedo di leggere con attenzione questa citazione di Grisone, libro IV, dove parla di "aiuti e castighi", e di confermarmi (o smentirmi) sulla mia impressione che con la banale parola aiuti Grisone intendesse tutt'altro di quello che intendiamo noi. Le parole identiche nella forma, ma diverse nel significato, sono particolarmente traditrici.

CitazioneSe non havete la misura in donargli alcun di questi aiuti a tempo, non vi bisognerà in niun modo aiutarlo; ma almeno allora habbiate solo cognitione di sapere a tempo servirvene in castigarlo quando egli erra, che sarà più facile, perche il Cavallo per timor di quello vi risponderà poi molto piu, che aiutandolo fuora di tempo, dove stordito senza intendere quel che volete si confonderebbe.
https://it.wikisource.org/wiki/Ordini_di_cavalcare/Libro_quarto

Tento la traduzione letterale in italiano:
CitazioneSe non avete la capacità di dargli questi aiuti al momento giusto, è preferibile che non li usiate affatto; ma almeno sappiateli usare al momento giusto quando sbaglia, e la cosa sarà più facile, perchè per timore del castigo poi vi risponderà molto di più, che usando gli aiuti fuori tempo, perchè imbarazzato dal fatto di non capire cosa volete si confonderebbe.

Problema: mica Grisone starà dicendo di non usare quello che noi chiamiamo aiuto intendendo richiesta! Come si potrebbe fare? Dovremmo forse montare un cavallo inviandogli richieste telepatiche? Quindi: Grisone intende per aiuto un qualcosa del tutto diverso. Cosa?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

cilla

Visto che consiglia di usare l'aiuto quando sbaglia e che dice che il cavallo obbedirà per timore dell'aiuto forse intende una punizione?

raffaele de martinis

Sono la stessa cosa, cambia solo il modo d'uso, infatti Grison descrive i 7 aiuti e i 7 castighi: aiuto di staffa/punitione di staffa, aiuto di bacchetta/punitione di bacchetta, aiuto di voce/castigo di voce, etc etc.

L'Hotte definisce gli aiuti così: sono segnali che diamo allo lallo ai quali - se non risponde correttamente - segue la punitione.  Man mano che il lallo è addestrato risponde alla voce, al sussurro, allo spostamento di peso, "al vento dello stivale".

E' quello che fa il Grisone, praticava l'assioma alla Scajola.

Forse ti confondi perché chiama aiuti anche quelli di terreno, che sono paragonabili ai cavalletti, al tondino, al corridoio, etc. etc.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Non mi spiego, evidentemente.

Senza aiuti, come comunica, secondo Grisone, il cavaliere con il cavallo? Come fa a affermare che è meglio astenersi dagli aiuti? Raffaele, ne abbiamo già parlato, ma ammetti che è assurdo affermare che è possibile montare senza aiuti, se gli aiuti sono quello che intendiamo noi oggi; perchè noi oggi, per aiuto intendiamo ogni segnale di richiesta che inviamo al cavallo: o sbaglio?

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Infatti, comunica coi castighi che - secondo Grison - sono aiuti più forti, più netti, più comprensibili per il lallo e meno sfumati, meno delicati da somministrare per il cavaliero.

La vera arte è il far conoscere al cavallo la cagion del castigo e dell'aiuto.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Inutile che citi ancora pezzi di Grisone che nominano la parola aiuto senza che sia chiarito cosa intende. Altrimenti devi spiegarci con parole tue come si fa a montare senza aiuti.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Io non capisco quale sia il problema... mi sembra chiaro quello che dice.

Ci sono due modi di usare gli stessi strumenti a nostra disposizione (aiuti): uno fine e uno grossolano (castighi). Ok?

Quello fine se lo sai usare lo usi praticamente di continuo, tanto è fine, non disturba, di fuori non si vede e il cavallo lo capisce.

Quello grossolano lo usa anche il cavaliere fine quando il cavallo commette un errore grossolano. Ok?

Bene se sei un cavaliere che non riesce a riconoscere l'attimo in cui fare l'azione fine (se non la fai nell'attimo giusto, dato che può essere fine solo se si avvantaggia già di quella predisposizione del cavallo in quell'attimo, non funziona), conviene che ti limiti a correggere solo gli errori grossolani, che quelli li riconosce chiunque.

Mi pare limpido come discorso.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Bubba

Credo che Alex intenda dire: se il consiglio e' " se non sapete farlo, non usate gli aiuti" come caspita comunico i comandi al cavallo?
Ok, se sbaglia vado di punizione.

Ma il problema e' prima della disobveduenza: non sono abbastanza abile da usare gli aiuti ( diverso dalle punizionu, cge useri' dopo per la disobbedienza) quindi il maestro dice " non usarli". Come dirigo il cavallo?

max

State (stà: Alex) affrontando la cosa da ingegniere.... andare a cavallo non è per ingegneri, per quello non capisce/capite....

Provo a metterla giù da ingegnere:

- Salgo, il cavallo è fermo; metto gamba in modo fine, quello non và; allora agisco con il peso un po' avanti, quello non va; allora ruoto finemente il bacino, e quello non solo non va ma va indietro; Allora uso la frusta ma finemente, e quello va indietro ancora di più e così, per rimanere fine, smetto di usarla; continuo così con aiuti fini ma fuori tempo, per questo incomprensibili o che sortiscono risposte sbagliate, per dei giorni, fino a ingranarlo del tutto.

Consiglio del Grisone ad un simile cavaliere:
- Sali, lascia perdere le finezze che lo ingrani soltanto, vai di frusta fino che quello corre tutto vispo!!! Vai di mazzate per farlo girare, etc. Così facendo ottieni quello che vuoi e, ottenendolo, forse piano piano riesci poi ad affinarti.

Capito? No? Non è questione di disobbedienza del cavallo, è questione di dare un consiglio a cavalieri incapaci e il consiglio del Grisone è quello di lasciar perdere le finezze!
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

Perfetto.

Ricordiamoci che il Grisone è - rispetto all'equitazione medioevale - considerato dolce ma usava, nell'addestramento, modi et maniere che ci fanno rabbrividire, ma quando aveva ottenuta l'obbedienza anco lui aveva la mano soave.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Il proponimento era: andare a spasso per le colline. Disgraziatamente, non sono riuscito a disconnettere il cervello che macina da solo. Vi ripropongo, per l'ennesima volta, la mia spiegazione di cos'è questa cosa misteriosa dell'aiuto di Grisone, che deve essere tremendamente tempestiva, più ancora della punizione, e che se non si sa dare è meglio astenersi.

Immaginate di galoppare.

Ora ci sono tre modi di galoppare: galoppare male, rigidi come baccalà impauriti, sbattacchiando gambe e chiappe fuori tempo e disturbando il cavallo; galoppare bene,  rilassati, flessibili, passivi, uniti al movimento del cavallo; oppure galoppare magnificamente, rilassati, flessibili ma attivi: ossia, ad ogni falcata, agendo in modo assolutamente misurato e assolutamente tempestivo per migliorare la falcata; cosa che consiglierei solo a un cavaliere con i fiocchi e i controfiocchi. Se galoppiamo nel terzo modo, aiutiamo il cavallo a galoppare meglio. Se non lo sappiamo fare, meglio non aiutarlo affatto: il che è esattamente quello che suggerisce Grisone.

L'aiuto dovrebbe quindi essere l'azione sapiente e difficile del cavaliere non per richiedere qualcosa (la richiesta viene ovviamente prima dell'azione), ma contestualmente all'azione, per migliorarla.

Vi lascio questa riflessione e torno sulle colline.  :horse-smile:



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Si beh certo è lo stesso concetto. Perfetto. Solo che tu lo applichi su un piano diverso, ancora più fine, per cercare di migliorare addirittura il galoppo, se ti rendi conto di non esser capace meglio astenersi ovvio. Ma una modificazione "attiva" di qualcosa del cavaliere, anche se fatta durante un'andatura già iniziata, resta sempre una "nuova" richiesta: la richiesta di migliorare l'andatura.

E dato che "migliorare un'andatura" non vuol dir niente, prima è bene che si interroghi, se uno ha in testa di provarci, su COSA vorrebbe andare ad agire. Sulle falcate? Sull'equilibrio? Sul piazzamento? Attraverso cosa? Mani? Gambe? Busto? Movimenti del bacino? MMMMMMMMmmmmmmmm...........

Ogni nostra azione pone in essere sempre una nuova condizione/richiesta, volontariamente o meno.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Il capitolo di Grisone sui "sette aiuti e sette castighi" non è all'inizio, ma alla fine del suo trattato. Ciò significa che - come avviene in qualsiasi libro di equitazione classica o superiore - è totalmente al di fuori della mia capacità di comprensione, anche se scritta in italiano corrente - figuriamoci in italiano rinascimentale. Ma forse qualcuno sarà incoraggiato a rileggerlo, per vedere se, interpretati sotto questo significato, gli "aiuti" sono meno misteriosi.

Quanto alla tua osservazione: non sono convinto; tu parli di un'ulteriore richiesta, ossia di qualcosa che precede una ulteriore risposta; io ipotizzo invece una specie di modellamento della risposta in corso, contemporanea e non precedente. C'è una minima differenza. Comunque al di fuori della mia portata: io mi accontento di essere rilassato e passivo.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Aides : Actions dont se sert le cavalier pour faire connaître ses volontés au cheval (jambes, mains, disposition du poids du cavalier, cravache, caresse, voix, exploitation des conditions extérieures)

Aides diagonales : Actions de main d'un coté associées à des actions de jambes du coté opposé.

Aides latérales : Actions de mains associées à des actions de jambes du même coté.

Aides d'incurvation : Aides permettant d'incurver l'ensemble du cheval :Mains donnant le pli. Jambe intérieure à la sangle incurvant. Jambe extérieure en arrière empêchant les hanches de fuir.

Aides intérieures/extérieures : Lorsqu'un cheval est incurvé, en déplacement latéral ou sur le cercle, les aides intérieures sont à l'intérieur du pli, les aides extérieures à l'extérieur du pli.


La risposta di Max del 26/9 mi sembrava esauriente.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

A me no; mi spiega la tempestività, ma non mi spiega come si fa a montare un cavallo senza aiuti.
Beati voi che lo capite. Noi furlani siamo zucconi.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.