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Ambiti di impiego del cavallo da tiro

Aperto da Miky Estancia, Febbraio 06, 2015, 03:04:43 PM

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Miky Estancia

Oggi, quando si pensa al cavallo, si collega la sua immagine allo sport e al tempo libero, molto ma molto meno, lo si collega ad una attività lavorativa remunerativa.
Se si pensa al cavallo "che rende", il pensiero va ai cavalli di alto pregio che vincono nelle competizioni, agli stalloni pluri decorati o alle fattrici d'elite che sfornano puledri costosi o ai cavalli da tiro che finiscono sulla tavola.

Ci sono diversi modi per "far rendere" un cavallo da tiro, modi che non hanno nulla a che vedere con un "romantico e nostalgico" ritorno al passato, ma piuttosto, sono frutto di scelte ben consapevoli e ragionate. Scelte che portano ad uno stile di vita diverso e che vanno a soddisfare esigenze di nicchia in espansione.

Uno degli ambiti di impiego in cui il cavallo da tiro offre un eccellente servizio, è il lavoro di esbosco.Il video che troverete al fondo della pagina del link qui sotto, è molto interessante e permette di apprezzare l'ottimo addestramento dei cavalli, la calma con cui svolgono il lavoro, l'interazione tra cavallo e mezzo meccanico, la tecnica di guida, collier e finimenti, modi di traino, ecc. Buona visione!

http://www.debardage-cheval-environnement.com/page-1143.html
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

alex

Bello. Mi è piaciuto molto il contrasto e l'integrazione fra cavalli che recuperano i tronchi nel bosco, e la modernissima e potente macchina operatrice (sramatrice-scortecciatrice) che attende i tronchi nella strada forestale. Da tener presente - per chi non lo sapesse - che la Francia ha un'industria forestale che è contemporaneamente di antica tradizione e di grande modernità; l'Istituto per lo sviluppo forestale francese produce materiali anche divulgativi interessantissimi e moderni - più di venti anni fa ho provato a divulgarli un pochino, ma ho incontrato un ostacolo: non solo la cultura italiana agronomica non è in grado di applicare quelle tecniche con successo.... non è nemmeno in grado di capire perchè mai dovrebbero essere fatte cose del genere (esempio: la reintroduzione delle siepi negli ambienti agricoli di pianura). I testi francesi danno quasi per scontato che si sappia perchè andrebbe fatto.... e parlano della composizione ideale fitosociologica (ossia: la composizione in specie) di tali siepi, ambiente per ambiente, a seconda delle coltivazioni adiacenti. Figuriamoci!
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

silviasco

Permettetemi però di dire che la redditività in questo settore è strettamente legata al valore del bosco, ossia del legname che se ne può trarre. I boschi cedui (la quasi totalità dei boschi appenninici) producono soprattutto legna da ardere, e il margine di guadagno per chi esbosca è veramente minimo. Diverso potrebbe essere il discorso per boschi di alto fusto, es di conifere, diffusi sulle Alpi, che producono legname da opera che ha un discreto valore di mercato (ultimamente minato dalla concorrenza del legname proveniente dai Paesi est europei), e che necessita pertanto di essere esboscato senza essere tagliato a pezzi, a tronchi interi. È possibile ipotizzare, nei prossimi decenni, che parte dei cedui appenninici convertiti all'alto fusto per ragioni anche naturalistiche cominceranno a produrre assortimenti da opera, ma lì la convenienza allo sfruttamento, e quindi i margini di guadagno per l'esbosco, dipenderanno anche dall'esistenza di una filiera di lavorazione il più possibile locale...
La faccenda è molto complessa, ma mi interessa molto perché anch'io ho la sensazione che l'esbosco a trazione animale abbia davanti a sé un futuro, a patto che sappia progredire e guardare avanti...

Miky Estancia

Mi sembra doveroso parlare dei nostri collaboratori al progetto SWH, Henry e Massimiliana e quindi dell'az. Agribio Castello di Tassarolo.
Il cavallo da tiro è stato introdotto gradualmente e ad oggi i soggetti in lavoro sono tre: Titouan e Nicotine, trait Comtois acquistati dagli allevatori francesi, e Cyrus proveniente dal progetto SWH.

http://www.castelloditassarolo.it/italiano/cavalli-da-tiro.html

Le attività svolte dai cavalli in questa azienda sono molteplici e visti i numerosi progetti in fase di realizzazione, si presume un aumento del numero di cavalli coinvolti.
Questa è una bella realtà italiana dalla quale prendere spunto.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.