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Montare e fare equitazione

Aperto da alex, Aprile 24, 2015, 09:36:15 AM

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PokerFace

secondo me se la definizione di andare a cavallo è uscire in campagna e tornare illesi, penso che tutti vadano a cavallo bene o benino e benissimo.
in campagna il cavallo ha davanti a se il sentiero. se non è troppo snaturato conosce l'acqua e la attraversa. e se non è paralitico saprà passare un fossetto o un tronchetto e portarci in salite e discese. insomma, non penso che le migliaia di passeggiatori della domenica siano dei fenomeni. è una cosa molto bella e molto naturale e non richiede chissà che tecnica, se si sa ascoltare l'istinto del cavallo.
poi va beh ci sono cavalli schizzoidi e lì ci vuole qualcosa di diverso, ma non necessariamente tenica di equitazione. più che altro coraggio, perseveranza, sacrificio (in qualche caso umano ahahahah).
in campo il cavallo non sa dove stai andando o cosa vuoi che faccia. ha pochi e insulsi punti di riferimento. si diverte sicuramente di meno e il suo istinto lo potrà aiutare molto meno che in campagna.
ed ecco che, diminuendo l'apporto istintivo e naturale del cavallo, se si vuole ottenere qualcosa deve inserirsi un maggiore contributo da parte del cavaliere. in termine di tempo, istruzione, tecnica, esercizio.
io non faccio equitazione, io monto a cavallo. tecnicamente non sono eccelso e soprattutto mi annoio nella ripetizione e nel lavoro in piano. mi faccio due belotas così proprio. mi piace l'azione, adoro saltare e anche uscire in campagna e fare cose veloci. quando sarò vecchio e mi cagherò a saltare comprerò un quarter e farò qualche disciplina veloce come il barrel o i paletti o comunque qualcosa da smanettone.
quindi no, io non faccio equitazione. prendo in prestito la forza del cavallo per fare cose che mi divertono e che soprattutto, senza cavallo, non potrei fare.
la tecnica per me è importante finchè è utile a qualcosa. al 99,9% delle persone nella vita non fregherà assolutamente nulla di saper fare il passo spagnolo, per dirne una. e di sicuro non è che i cavalli che non fanno passo spagnolo siano poco ginnasticati o cessi rigidi o infelici.
se uno invece fa spettacoli e ama quelle cose lì e gli piace fare alta scuola è giusto che impari e approfondisca, però facilmente non sarà in grado di fare un percorso di salto ostacoli o di separare un vitello dalla mandria o centomila altre cose.
cos'è che è equitazione e cos'è che non lo è?
io trovo che è tutto bello quando è fatto pensando al proprio cavallo. quando ci si diverte (in qualunque disciplina) rispettandolo e non creandogli danni fisici o traumi.

Bubba

Citazione da: alex - Aprile 27, 2015, 03:42:01 PM
Citazione da: old duck - Aprile 27, 2015, 03:29:03 PM
No Alex per me "ginnasticato" ha un preciso significato e non vuol dire allenato. Un cavallo ben ginnasticato è in equilibrio, dritto, flesso a entrambe le mani.
.....

Ho aperto apposta la discussione: so che al proposito ci sono idee diverse, e ogni tanto, trovato un bel riferimento come quello citato da JDO sulla differenza fra "montare a cavallo" e "fare equitazione", ripropongo la cosa.  :horse-wink:

Io non darei il mio cavallo a chi fosse intenzionato  (con insufficente competenza) a "ginnasticarlo"; molto meno di uno su cento cavalieri.  Lo darei invece, ed in effetti l'ho dato, a chi volesse fare semplicemente una bella passeggiata, anche
lunga e a varie andature, sul Carso.
Quoto, riquoto e applaudo.
Dio salvi i cavalli dai " ginnasticatori".

milla

Scusate ma questo topic manca di un elemento fondamentale: le definizioni delle due attività, ovvero il "montare a cavallo" ed il "fare equitazione".
Alex definisce solo la prima dicendo che (IHO) montare a cavallo è avere la capacità di salire in sella e andare con il cavallo (cito testualmente)
Alcuni post dopo parla di capacità di affrontare passeggiate di un giorno.
Quindi la contrapposizione sarebbe tra le passeggiate a cavallo ed attività (non necessariamente agonistica) di tipo diverso?
Premesso che non necessariamente chi fa passeggiate in solitaria anche di un'intera giornata sa montare a cavallo e premesso che esiste un'enorme differenza tra andare SUL cavallo ed andare COL cavallo (cosa assolutamente non facile), vorrei capire da Alex cosa intende per "fare equitazione"?


 

old duck

Quoto Milla e così torniamo all'inizio del topic, ovvero - a mio avviso - a questioni di lana caprina perchè fino a quando non ci si capisce sulle definizioni e sulle interpretazioni dell'acronimo non si caverà un ragno dal buco.
Bubba, ci sono diverse opinioni: guai se fossimo tutti d'accordo. Ridurre però il tutto a un "Dio ci scampi da..." lo trovo un po' riduttivo. Di sicuro per me "Dio ci scampi" da chi monta o fa equitazione (che dir si voglia) senza il rispetto per il cavallo. Poi, ovviamente, ciascheduno provvede al suo come meglio crede
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

bionda

Citazione da: milla - Aprile 27, 2015, 05:01:32 PM
Scusate ma questo topic manca di un elemento fondamentale: le definizioni delle due attività, ovvero il "montare a cavallo" ed il "fare equitazione".

Secondo qualsiasi dizionario "equitazione" è l'attività di montare a cavallo, oppure la pratica di una disciplina sportiva a cavallo. Quindi questa discussione a me sembra una chiacchiera a vuoto. Se tizio o caio si inventano una definizione diversa la cosa non ci deve turbare così tanto, penso io  :vergogna:
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

milla

Bionda infatti è così, dato che comunemente si ritiene che praticare l'equitazione significhi montare a cavallo e praticare una disciplina sportiva (che può benissimo essere anche una passeggiata di un'ora o di un giorno eh), volevo appunto capire in cosa, secondo Alex, differiscono le due attività.
Che poi si tratti di questioni di lana caprina come dici tu e Old, beh sono anch'io d'accordo.

madamen67

A questo punto a essere d'accordo siamo in quattro.
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

Miky Estancia

Mi aggiungo anche io, quindi siamo in 5.  :occasion14:

La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

raffaele de martinis

Citazione da: alex - Aprile 27, 2015, 03:54:00 PM
Certo, la "bassa scuola" è già Equitazione, fatta bene, è già molto; secondo una progressione logica, vista da qualche parte, la bassa scuola finisce là dove inizia la riunione; con il termine "andare a cavallo" io invece mi riferisco a quella che viene chiamata "equitazione istintiva", che è cosa diversa dalla bassa scuola.

Caro Alex, infatti io dissi:  secondo mua, colui che monta  a lallo, pur senza fare equitazione, dovrebbe  essere in grado di praticare la bassa squola e di conseguentia i suoi lalli dovrebbero essere addestrati a quella, o - almeno secondo me -a fare questo: rispondere alla redine di appoggio, fermarsi senza tironi, passi indietro corretti, partire per presa di equilibrio, cessione alla gamba, renvers e travers, volta ordinaria e inversa, tutte hose che servono per montare a cavallo senza pretese e senza fare l'ippotrasportato.

Questa non è bassa squola è il minimio indispenzzabbile per condurre un lallo e non esser ippotrasportato, puretroppo, ho visto millanta penose manovre in situazioni risolvibili naturalemente se il lallo fosse stato addestrato ad indietreggiare bene o a voltare correttamente o a cedere alla gamba.

L'equitatione istintiva va benissimo ma dovrebbe essere un cicinin "regolarizzata" altrimenti, più si è istintivamente/naturalemente dotati, più si fa - efficacemente - violenza allo lallo
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 28, 2015, 04:56:28 AM

L'equitatione istintiva va benissimo ma dovrebbe essere un cicinin "regolarizzata" altrimenti, più si è istintivamente/naturalemente dotati, più si fa - efficacemente - violenza allo lallo

Questo è qualcosa su cui rifletterò - anche se in altra forma l'ho già sentita; tuttavia la mia idea è che per il benessere dello lallo una e una sola è la regola, "stare ben lontano, e ben sotto, dei limiti fisici e psicologici del cavallo e propri", ossia, in una sola parola, "accontentarsi", il che è una specie di bestemmia sia nell'equitazione sportiva, che nell'equitazione come arte, perchè in entrambi i casi c'è una fortissima spinta a raggiungere questi limiti. Se un cavallo salta 130, chi si ferma a 80? Dopodichè, superare i limiti questione di un attimo.  :horse-scared:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.