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Mani alte? Mani basse?

Aperto da The Shire, Febbraio 24, 2016, 07:04:21 PM

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Ina:)

Più che di talento secondo me possiamo parlare di inclinazione naturale
Soprattutto nelle discipline artistiche (tipo pittura, danza...e anche equitazione, perché no) la creatività, l'abilità, possono essere sviluppate fino ad un certo punto, ma é soltanto l'inclinazione natule che ti fa fare il salto di qualità

A me sembra che quelli che dicono che il talento (o come lo si voglia chiamare) non esiste,lo facciano solo per non ammettere i propri limiti
Io sono cosciente che con perseveranza posso arrivare ad un certo livello, ma non credo avrò mai quella spinta che mi porta a essere davvero "grande".

Se non esistesse, chi si applicasse con costanza (e di persone ce ne sono tante) sarebbe al top in tutto quel che fa...invece non é così
Comunque, siamo fuori topic
Io nella mia piccola esperienza, quando ho fatto la giusta azione con la mano e il cavallo si é messo nel modo giusto l'ho capito subito...penso che quando succederà lo capirai anche tu

raffaele de martinis

Chi ha mai detto che il talento non esiste?

Fermo restando che i Mozart, i Picasso, i Maradona, gli Oliveira non hanno bisogno di chiavi, loro hanno il campo aperto per talento innato, tutti gli altri miglioni di musicisti, decoratori, calciatori possono acquisire un sufficiente sentiment et tact per l'ordinaria amministrazione, questa


Il video - che molte di voi hanno visto con ORRORE - non mostra centinaia di Caprilli, di Dinzei, di Mancinelli in azione ma normali giovinotti che facevano i cavalleggeri magari come servitio di leva.

Ci chiamavano gli indiani eravano 4/5 satanassi che facevamo - fatte le debite proporzioni - quello che si vede nel video... molta gioventù, molta incoscienza, tanta adrenalina, ebbrezza a mille (allora non sapevo che quell'ebbrezza fosse erotica)... l'ho capito adesso.

Quel tempo passò, ma l'esperienza mi è servita: siamo alla fine degli anni 90 del s,s, dunque ero vicino ai 50anni, mi invitano ad una passeggiata con barbecue in una riserva della forestale; per la lieta comitiva ero un novizio, e - forse per mettermi alla prova/in difficoltà - appena la strada comincia a salire, partono tutti a razzo, al gran galoppo.
Anche volendo non avrei potuto fermarmi o rallentare, Fiorello, (un quasi PSI) l'avrebbe presa per offessa personale.
Dunque, seguii la banda passivamente.
Terminata la salita, l'allegra comitiva - quasi tutti ragassi - rallenta, si mette al passo... io li raggiungo, metto gambe e tengo la cadenza... mi segue solo un signore che non conoscevo, lo guardo e dico: hai problemi a starmi dietro - era un galoppo regolare - ma la strada ora scendeva, c'erano curve e diventava  - poi - asfaltata... mi fa:  no vai tranquillo.

Intanto sentivo che i ragassi cercavano di trattenere i loro lalli, mi accorsi che - appena trovarono l'asfalto - ne caddero un paio, o forse scesero al volo per meglio fermare le bestie... non l'ho mai saputo.

Arrivammo all'area attrezzata con una mezzoretta di vantaggio sul gruppo, stavano preparando i fuochi, i bimbi giucavano giulivi, le signore sfaccendavano, noi sistemammo i lalli e - birretta in mano - accogliemmo i giolivi... nessuno disse una parola sull'accaduto, nessun commento, si continuò lietamente la giornata... non li ho più cercati e loro non mi invitarono più, ma ogni tanto ci incrociamo.
Ho perso le tracce di quel mio fortuito compagno di galoppata... mi hanno detto che da tempo ha venduto quella cavallina... di più non so.

Dunque, non scomodiamo il talento per attività che erano/sono di normale amministrescion... tutti possiamo imparare a suonare il pianoforte, basta studiare, avere un maestro e applicarsi costantemente e raggiungeremo e supereremo il livello pianistico di Pippo Baudo; ma nessuno potrà avvicinarsi a come lo suonava Petrucciani... avete presente chi era Michelino Petrucciani?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

The Shire

Io dico che non esiste perché come ho detto è un insieme di fattori soggettivi.
A scuola, c'è una ragazza che prende sempre 9-10, io prendo 7-8.
È più intelligente di me? Beh spero, e sono sicura di no.
Perché allora è più brava di me? Per il semplice fatto che io sono pigra e mi metto a studiare il giorno prima della verifica, mentre lei si prepara in 2-3 giorni.
Per questo lei ha "talento" nello studio? No, semplicemente fa più pratica di me e quindi ottiene migliori risultati.
Io credo che questo sia applicabile a tutte le discipline. Non parlerei nemmeno di inclinazione naturale, perché la personalità di una persona si forma con l'esperienza e l'educazione.
Poi sarò io che non conosco i miei limiti, quando li scoprirò vedremo.
Mi spiace ancora per l' OT se volete apro un'altro topic

PokerFace

Oggi galoppavo nella 35 sotto il diluvio universale. Io col cavallo mediocre per non dire scarso. Di fianco a me in campo prova cavalieri italiani e stranieri, in divisa e non, tutti con mezzi aeroplani.
Poi esce il ragazzetto svizzero di 25 anni pel di carota con due lire in tasca. Figlio d arte, certo. Ma coraggioso e con senso e consapevolezza. Finisce davanti a me senza problemi galoppando e tagliando. E io sono felice per lui perché per me è tutta una lotta contro me stesso. Non ho buoni cavalli ma soprattutto loro si lamenteranno perché non hanno un buon cavaliere. C era una tavolina sottile sottile rustica che non si poteva, non si poteva passare con un cavallo come il mio. Ma lui avrà detto lo stesso di me, che quella tavolina, quella tavolina non la poteva passare con su un pirla come me. Qualche anno fa zappa chiamò arioldi
Ho un cavallo fenomeno. Cavallaccio. Stupido. Contro tutto e contro tutti. Nessuno l aveva voluto, incrociava un cavallo e faceva dietrofront terribili. Con arioldi vince due volte i campionati assoluti italiani. Si chiama Utile. Solo arioldi c'è riuscito. Solo lui poteva riuscirci. Il talenyo esiste. Non lo amettono solo quelli che non ce l hanno e i disonesti.  Io non ce l ho ma sono onesto. Utile con me avrebbe avuto solo tanti eliminati.

The Shire

O forse quel cavaliere aveva un modo di montare, un modo di rapportaesi con il cavallo che gli altri non avevano. E al cavallo il suo modo di montare è piaciuto. Non ci vedo nulla di talentuoso in questo, poi sarò io la decelebrata, non talentuosa e disonesta. Per me il talento è un limite ed una scusa. "Ah quello ha talento, io non raggiungerò mai quei livelli". Intanto quella persona è un comune mortale, non un dio, e avrà avuto opportunità ed esperienza per arrivare a quei livelli, ed anche fortuna. È una scusa perché secondo me è autogiustificarsi dicendo: lui ha il talento quindi io non posso farlo, quando in realtà sarebbe fattibile la cosa.

Ina:)

#50
Poker come sempre quoto tutto. Sincero e pratico come sempre!

Bhe shire non é detto. Magari un giorno ti impegnerai eppure prenderai lo stesso 7 o 8.
Perché se fosse una questione di forza di volontà saremmo tutti campioni.
Quante persone ci sono che passano le giornate sui libri prendendo voti mediocri, e quante invece ascoltando in classe prendono il massimo dei voti?
Tante, io ho avuto il piacere di averne una in classe ed é davvero una persona brillante e molto competente...so che arriverà più in alto (a livello accademico) di quanto io possa fare perché é più bravo di me
Idem in tutto il resto... Se bastasse l'impegno, saremmo tutte come la leprevost o la diniz
E invece no

Poi, si può ipotizzare che le inclinazioni del singolo siano dovute all'educazione impartita, piuttosto che ad aventi random dell'infanzia...ma c'è e basta. Ci sarà sempre che quando scrive riesce a tirate fuori cose inimmaginabili e chi invece dopo tre righe non sa più che dire...e lì purtroppo non c'è pratica che tenga, o ce l'hai oppure no!

Uno assolutamente non dice "non posso farlo" semplicemente capisce che per ottenere un certo tipo di risultato di deve impegnare il quadruplo, senza nessuna garanzia di riuscirci...mente invece la stessa cosa ad un altro riesce come bere un bicchiere d'acqua

alex

Confermo, il talento o attitudine esiste eccome, una sua misura approssimativa è la velocità di apprendimento. Per "dispiegare" il proprio talento occorrono evidentemente altre cose - l'opportunità, le condizioni, la passione, la tempistica - e miriadi di veri talenti restano sprecati; ma a parità di condizioni, fra chi ha talento e chi non ce l'ha non c'è storia.

E allora? Avere talento non è un merito: è solo un colpo di K, non averne non deve rattristare nè far sentire frustrati. Nè dobbiamo farci prendere per i fondelli da chi - per suo interesse - ci fa credere di averne, e ci spreme con questa illusione.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

bionda

Citazione da: The Shire - Febbraio 28, 2016, 02:28:13 PM
Io monto all'inglese ma volevo fare un discorso molto completo e generale per quello non ho specificato  :horse-smile:

All'inglese in maggioranza si monta usando un filetto, all'americana in genere usano un morso. Sono strumenti che hanno effetti del tutto diversi e richiedono azioni del tutto diverse alle mani.

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

The Shire

Però io monto diversi cavalli e alcuni hanno bisogno del morso, e poi non volevo fare un topic centralizzato sul mio caso, ma un po' per tutti, per discutere, ecc.

segreto

Citazione da: alex - Febbraio 28, 2016, 08:55:10 PM
Confermo, il talento o attitudine esiste eccome, una sua misura approssimativa è la velocità di apprendimento. Per "dispiegare" il proprio talento occorrono evidentemente altre cose - l'opportunità, le condizioni, la passione, la tempistica - e miriadi di veri talenti restano sprecati; ma a parità di condizioni, fra chi ha talento e chi non ce l'ha non c'è storia.
E allora? Avere talento non è un merito: è solo un colpo di K, non averne non deve rattristare nè far sentire frustrati. Nè dobbiamo farci prendere per i fondelli da chi - per suo interesse - ci fa credere di averne, e ci spreme con questa illusione.
Ci sono altre due categorie da considerare, oltre a quella dei (fortunelli) talentuosi:
una è quella che, per parafrasare Alex, ha come misura la capacità di innovazione. E, chiamatela come volete, ma "talento" è troppo poco: quella è classe.
L'altra è il talento "ignaro di sé", che a volte si vede, soprattutto nel mio ambito (arti visive): e quello è, come dicono i francesi, il caso degli "idiot savant". Ma di questi, in equitazione, per fortuna non se ne vedono.
Segreto

bionda

Citazione da: alex - Febbraio 28, 2016, 08:55:10 PM
E allora? Avere talento non è un merito: è solo un colpo di K, non averne non deve rattristare nè far sentire frustrati. Nè dobbiamo farci prendere per i fondelli da chi - per suo interesse - ci fa credere di averne, e ci spreme con questa illusione.

Parlando di cavalli però credo che sia buona cosa saper riconoscere i limiti del proprio talento, e non pretendere dal povero animale quel che noi non sapremo mai fare.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

PokerFace

il talento esiste eccome.
per certe cose la dedizione totale insieme alla disciplina ferrea possono ingannarci, facendoci pensare che si possa supplire alla scarsità di talento con l'impegno.
per certe cose...
peccato che poi, a cavallo, c'è l'imprevisto. l'equitazione (specie il salto ostacoli e il cross) sono piene zeppe di imprevisti, oserei dire che sono fatte esse stesse di imprevisti.
e allora lì si vede il genio. per quanto tu possa studiare, applicarti, montare 12000 cavalli, fare 1000000000 lezioni, essere umile, non avrai mai la prontezza e la genialità del talentuoso.
questo, in materie in cui non c'è velocità e non c'è imprevisto, si vede meno.
tipo nella musica. posso avere un grande talento e un grande studioso che suonano un pezzo nella stessa maniera, bello uguale.
ma nell'equitazione no.
ti si sgama subito se sei un talento, perchè tiri fuori conigli dal cappello sempre quando c'è bisogno.
i dediti, gli studiosi, gli appassionati, i ligi, i motivati, i grandi lavoratori potranno applicarsi quanto vorranno ma non avranno mai il colpo di genio che ha un talento.
io questo lo so per certo.

AnnaQ

Shire ma il talento è esattamente la giusta combinazione dei fattori che hai citato tu: pratica+passione+"morfologia umana"+testa+fortuna. Io posso avere un equilibrio da schifo e metterci anni a migliorarlo, ma avere un'enorme passione ed un gran tatto equestre. Oppure posso essere nato a cavallo ma non avere un fisico naturalmente portato per l'equitazione e fare errori madornali. Oppure ho solo la gran fortuna di avere avuto buoni istruttori e tanti soldi per cavalli che mi hanno insegnato tanto. Chi ha tutto questo messo insieme ha talento.

Ciò non vuol dire che solo chi ha talento va avanti o impara. Il mio talento non è di certo l'equitazione ma quando raggiungo un risultato a cavallo sono felice allo stesso modo (se non di più) di quando ottengo qualcosa in ambiti in cui sono decisamente più portata. Se Ahlmann sarà sempre un pelino più bravo di me sopravvivo uguale!!  :horse-wink:
And but for the sky there are no fences facing

milla

Poker il talento esiste (e si vede benissimo) anche laddove non c'è né velocità né imprevisto; non è assolutamente vero che nella musica si nota meno, forse non lo nota chi non ha orecchio, idem nelle arti figurative, nelle scienze ecc.ecc.

segreto

Citazione da: PokerFace - Febbraio 29, 2016, 10:30:11 AM
...posso avere un grande talento e un grande studioso che suonano un pezzo nella stessa maniera, bello uguale.
Dici? Mah.
Segreto