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Scomodità

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 22, 2017, 04:54:45 AM

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raffaele de martinis

La madre di tutte le ippocrisie lalliste.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Ho un lieto elenco di "scomodità" cavallare che funzionano benissimo, alcune delle quali adottate dai vet per piccoli interventi, per normali controlli senza farsi ammazzare dal lallo incollaborativo, il torcinaso ad esempio.

Non le pubblico pereché cié il rischio che qualche mentecatta le adotti senza avere l'esperientia e il pelo sullo stomaco necessario per praticarle, ma ditemi, voi lalliste che avete inventato il termine, cossa intendete per scomodità.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Lallista pronto.

La migliore traduzione di "scomodità" è "fastidio". Una richiesta non dolorosa, di bassa intensità, ma ripetuta incessantemente fino a ottenere il risultato  crea esattamente una condizione di fastidio senza dolore; quindi di scomodità; si può discutere se sia ua strategia efficiente e efficace in modo ottimale, ma un po' di efficacia ce l'ha.

Vedo molta più ippocrisia nell'insistenza riguardo alle imboccature che non causano dolore. IL che dimostra che la madre di tutte le ippocrisie ha partorito molto, molto prima che fosse inventata questa parola.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#3
Per mia esperientia, in primis:  nessun lallo in fase di doma et di primero addestramento  cede al "fastidio"... hai mai avuto a che fare con polledri intieri? Con femmine riottose?

In secundis: quando il lallo è addestrato cede solo all'idea del fastidio... e il fastidio magno è il lallista in groppa.





... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Questo lallo plobabilmente è stato domato e addestrato assai scomodamente... eppure:
https://www.youtube.com/watch?v=hCAJQHZDu7I
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Luna di Primavera

La "scomodità" per eccellenza, per quel che posso averne capito io, è far muovere il cavallo.
Ti caccio via, ti rincorro con la frusta, ti faccio girare come una trottola.. finché non fai quel che dico. Allora avrai riposo e ti lascerò un pochino in pace.
Coi cavalli freddi e pigretti funziona a meraviglia: pur di essere lasciati "comodi" cedono subito.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

alex

#6
Citazione da: Luna di Primavera - Aprile 24, 2017, 07:40:26 PM
La "scomodità" per eccellenza, per quel che posso averne capito io, è far muovere il cavallo.
Ti caccio via, ti rincorro con la frusta, ti faccio girare come una trottola.. finché non fai quel che dico. Allora avrai riposo e ti lascerò un pochino in pace.
Coi cavalli freddi e pigretti funziona a meraviglia: pur di essere lasciati "comodi" cedono subito.

Non intendevo questo. Questa, la tecnica di Roberts, è punizione. Io mi riferivo ad altro: la ripetizione di un aiuto leggero ma insistente ("fastidioso") che cessa non appena il cavallo esegue la richiesta. A me non piace, come non piacciono le tecniche che prevedono la punizione come metodo sistematico. Ovvio che serve una premessa: che il cavallo sia ammansito; che non ti tratti a modo suo come una mosca fastidiosa.

Esempio banalissimo: per fargli sollevare un piede, si può usare un frustino o un oggetto qualsiasi toccandolo su un pastorale; si può usare la stessa intensità leggera ma insistente o si può aumentare rapidamente l'intensità del "tocco". Funziona in ambedue i modi. Il rischio del primo metodo è l'adattamento, la involontaria desensibilizzazione. Il secondo è più rapido ma bisogna essere certi che l'escalation finisce con successo.  Altrimenti è un problema: ne soffre la relazione (Raffaele, l'antistaminico contro l'orticaria è nel mobiletto in alto a destra).

Siccole quello che conta sono le solite sensibilità e tatto, usandole entrambi i metodi danno risultati.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

 A me hanno sempre insegnato che il "cavallo obbedisce perchè costretto" .

Il modo dicostrizione può essere vario,ma l'obbedienza avviene quando il cavallo impara che senon effettuerà quanto e come richiesto arriveràdi peggio.

Da questo punto di partenza si crea  un rapporto articolato fra cavallo e cavaliere,ma la cosa principale è riuscire a rendere il cavalloadeguatamente responsivo alle richieste,senza mezzi brutali.

Il mio istruttore,che è anche addestratore ,non usa metodi di per sè violenti, usa molto la pressione spaziale,la pressione ottica., sfruttando un canale di comunicazione fatta di gestualità  più che di contatto fisico.

Va da sè che la "frustata" quando serve serve.

Sul cavallo montato il linguaggio del corpo raggiunge mille sfaccettature, tutte le parti a contatto  comunicano,richieste ripetute,insistenti non portano a granchè,anzi,alterano la comunicazione.

Quello che va ricercato è l'efficacia della richiesta.

Quindo,la scomodità è un concetto quanto mai ampio e relativo,ma il fine del suo utilizzo è quello di avere una risposta rapida,adeguata con richieste minime e ugualmente adeguate.

Facile a dirsi,difficile a farsi,in due parole è lo scopo dell'addestramento o dressage che dir si voglia








raffaele de martinis

#8
Per completare il discorso coi lallisti, domanda: quali mezzi usate per "fastidio" ai vostri lalli?

Qualcuno ha detto: facendoli muovere, a parte il fatto che "far muovere" un PSI è come dare una mezzena di vitello ad un leone, come fate, dalla zella, a far capire allo lallo quando il movimento  è una scomodità e quando è una legittima richiesta?

... scommetto che qualchiduno - ora - mi farà un pipponcello sulle "pressioni", o no?

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

sissy

il mio cavallo,allo stato attuale, sa che al minimo tocco della gamba deve andare avanti (o di lato,dipende dal modo della richiesta),altrimenti gli capiterà di peggio. (detto in termini terra-terra).

L'evitare il peggio,farà della richiesta,una richiesta legittima.
La cortesia della richiesta,alla fine risulterà un premio,rispetto alla possibilità dellarudezza della stessa.

Se chiedo con una carezza la cosa che potrei ottenere con una frustata,meglio  per il cavallo obbedire alla prima che alla seconda,ma ahimè,per arrivare a questo deve conoscere ambedue...

raffaele de martinis

Mia hara stai descrivendo con tue palabras l'assioma di L'Hotte... ormai credo che manco la lallista più sfegatata osi confutarlo:

"Nessun cavallo ci obbedirà per compiacerci tanto meno per senso del dovere, lo farà unicamente per evitare il dolore, rispondendo ai segnali che precedono l'uso di strumenti che possono provocarlo e che - all'occorrenza - lo produrrebbero fino a costringerlo all'obbedienza."
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

cilla

Noto una sottile ironia nei.confronti dei metodi "dolci", che rispetto. Ma mi chiedo, prima di disprezzare hai provato?

La mia.istruttrice Parelli nonché cara amica credo ti piacerebbe molto, una vera donna di cavalli, capace di insegnare al cavallo a fare qualunque cosa. Credo ti stupirebbe vedere quanto è diversa dallo stereotipo che hai in mente

raffaele de martinis

Provato?

Sono uno dei massimi esperti in sollazzi... e, fino a quando camperà, il Caimano lo potrà dimostrare, proprio per questo so distnguere le dolciezze della minchia dalle delicatezze dell'equitazione.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

cilla

Ma infatti secondo me è il termine dolce che è fuorviante, io trovo che - esclusi fanatismi ed estorsioni di soldi da babbioni- i metodi etologici insegnino a vedere la cosa dalla prospettiva del cavallo e di conseguenza a fare le richieste nella maniera corretta. Cosa non così scontata nell'equitazione classica insegnata nel maneggio medio

alex

Vedo una straordinaria convergenza fra Sissy e Raffaele.... non mi meraviglia: il dressage è l'equitazione dell'obbedienza. Ho rinunciato a convincere chiunque che esiste altro. Forse non sarà equitazione, ma qualcosa è, qualcosa di concretoi e di reale, perchè io (e non solo io) la pratico e mi ci diverto.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.