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"Alta scuola" di campagna

Aperto da alex, Agosto 04, 2012, 12:36:09 PM

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Nicola

Citazione da: alex - Agosto 09, 2012, 11:56:17 AM

Se non aveva catarifrangenti e almeno una lucina LED, allora la diagnosi è fatta: era un deficente.  :chewyhorse:

Considerato che questo genere di attrezzatura, per equino e cavaliere, è di comune utilizzo all'estero, direi che è il tipico comportamento italiota
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Winter Mirage

Nuuuuu!! Ma io li ho i catarifrangenti... sono una badola? Ma io mi credevo intelligente...  :horse-scared:
Ho comprato da decathlon le fasce elastiche per i corridori e li attacco alle zampe della mucca, e poi mi metto il giubbino... secondo me non mi dicono mai niente perchè credono che sia un cavallo della polizia!!!
:embarrassed2:
Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

piciopacio

In altro tempo ho fatto alcuni viaggetti a cavallo, non sto a spaccarvi i cabasisi con i diari di bordo, è sottinteso che al quel tempo non esistevano SUV al seguito, tantomeno i telefonini, avevamo punti di riferimento prestabiliti e una lalla da soma per le attrezzature.

Il vero viaggio a cavallo, se non si è mentalmente motivati e fisicamente preparati è terribile, fatica, polvere, noia, sudore, insetti, le salite e le discese bisogna farle a piedi ma non solo quelle, ogni tanto bisogna scendere, allentare le cinghie e spasseggiare per 5/6 km...ho visto un dirigente d'azienda sull'orlo di una crisi di nervi dopo 4 giorni senza doccia.

Se si viaggia, scordatevi le belle galoppate, si va al passo chi va piano va lontano.

La mia prima esperienza fu disastrosa, imparai/imparammo.

Partenza all'alba, tre blocchi di : - 4 - 3 - 2 ore di marcia intervallate da 1 - 2 ore riposo permettono di percorrere 40 km al giorno comodamente.

E' circa la media che ha programmato questo ragazzo palermitano per farsi 800 km a piedi in 22 giorni http://www.ilcamminodellataranta.it/tappe.html


Pac8

Piciopacio, non so dove hai fatto i tuoi viaggi, ma se io dovessi farmi le salite a piedi, farei prima a lasciare il cavallo a casa. Di norma in salita non smonto, è più faticoso per loro stare al nostro passo che portarci su al loro; per le discese ripide o su terreni poco comodi, ovviamente si scende; e lì si apre il mondo del cavallo alla mano...
Ho visto cavalli grattarsi il sudore sulla spalla del cavaliere impegnato sul ciglio di un sentiero e buttarlo quasi di sotto; cavalli cercare di superare o cercare di camminare affiancati al cavaliere (come viene insegnato nelle scuole inglesi, cammina all'altezza della sua spalla, tieni le redini con la destra e l'avanzo con la sinistra) che se fatto in sentieri stretti e magari col salto a valle è poco consigliabile... insomma anche andare a piedi in sicurezza non è così semplice come potrebbe sembrare.
Per la notte/sera, almeno il gilet della macchina (per capirci) è d'obbligo, catarifrangenti, almeno agli anteriori del capofila ed ai posteriori dell'ultimo.. cavalli bai e morelli al centro, grigi , palomini o comunque chiari in testa e soprattutto in coda; un giorno ho incontrato un trekking di butteri di sera poco dopo il tramonto, tutti bai scuri e morelli, l'unica cosa che si vedevano erano le maniche delle camicie....

bionda

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

piciopacio

Citazione da: Pac8 - Agosto 21, 2012, 12:10:10 PM
Piciopacio, non so dove hai fatto i tuoi viaggi, ma se io dovessi farmi le salite a piedi, farei prima a lasciare il cavallo a casa.

Certo se fai un viaggio di 4 orette con qualche salituccia hai ragione, ma se fai una marcia di 10/12 al giorno per 5/6 giorni tu le salite - quelle toste -  scendi, ti attacchi alla coda del lallo e vai su per le montagne, altrimenti rompi il tuo lallo...garantito al limone.

Pac8

non sono d'accordo.. mai rotto cavalli.. mai sceso in salita. C'è da dire, però che raramente faccio più di 8 ore al giorno...

alex

Cito Dario Masarotti, parecchi viaggi di parecchie migliaia di km (con cavalli ferrati): salita in sella, discesa a piedi. Io ho però l'impressione che il peggio della discesa non sia la fatica, mala facilità di scivolare, soprattutto con i posteriori, sul duro/liscio, ricordo l'incubo dell'asfalto in discreta pendenza preso in discesa, da fare con cautela al passo e smontati; adesso, sullo stesso asfalto in discesa, ci trotto e sento che la cavalla è serena e a suo agio completo. Anzi: la ritengo un'ottima ginnastica.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Pac8

attenzione, non è solo una questione di scivoloni,  le spalle sono molto stressate in discese ripide, inoltre un'eventuale perdita di equilibrio anche momentanea del cavallo, con il cavaliere sopra, anche in perfetto assetto, può essere molto pericolosa...
Non è questione di ferri o no (vale nel caso dell'asfalto, e già non vale più se si usano ferri in lega) è questione di equilibrio e di stress a carico del treno anteriore...

alex

Forse parliamo di discese diverse.... io parlo di discese max 10-15% "stradali", non di discese limite tipo argini o scarpate o peggio. Quanto alle discese di questo ultimo tipo, che in genere non sono molto lunghe, sarebbe bello parlare della tecnica per affrontarle; io a lungo ho sbagliato, "puntando avanti i piedi", invece di tenere le gambe al loro posto e spostando limitatamente indietro il tronco. Stessa cosa, per le salite: gambe al loro posto, e leggera inclinazione del tronco. Ne parleremo spero.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Pac8

beh, 10 15% si fanno in sella, a meno che per terra non ci sia la sciolina.. quelle più impegnative di norma cerco di farle a piedi, ma il modo per affrontarle in sella, è sempre con gambe al loro posto, il tronco deve rimanere in assetto, seguendo il cavallo, c'è una bellissima foto di caprilli che scende l'argine di un fiume che è la sintesi esatta dell'assetto corretto... rimane il fatto che una discesa come quella io la faccio a piedi...

alex

#56
Citazione da: Pac8 - Agosto 22, 2012, 03:58:03 PM
beh, 10 15% si fanno in sella, a meno che per terra non ci sia la sciolina.. quelle più impegnative di norma cerco di farle a piedi, ma il modo per affrontarle in sella, è sempre con gambe al loro posto, il tronco deve rimanere in assetto, seguendo il cavallo, c'è una bellissima foto di caprilli che scende l'argine di un fiume che è la sintesi esatta dell'assetto corretto... rimane il fatto che una discesa come quella io la faccio a piedi...

Conosco quella foto... spaventosa. In effetti, è ragionando su quella foto che mi sono convinto di quanto sbagliavo (a seguire i consiglidi sedicenti esperti, mica mi sono inventato io la posizione "harley davidson" per le discese, eh...) Io sarei più drastico: una discesa del genere, la aggirerei. :-)
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Pac8

ovviamente, se non è aggirabile...
l'unica cosa che ti posso dire con certezza è che certe discese, se lunghe, meglio affrontarle "dritte per dritte" che a zig zag, come molti credono.. il cavallo lavora veramente scomodo in diagonale...

piciopacio

Va beh,  vuol dire che mi son fatto/ci siamo fatti inutilmente delle ripide salite  a piedi...ma trascinato dalla coda del lallo, non è tanto faticoso

Alex che così stoicamente sta occupandosi della equitazione militare itagliana dovrebbe riferirci che secondo i regolamenti dell'epoca, i marmittoni - salite o non salite - ogni tot km dovevano fare piede a terra per dare sollazzo ai lalli e per sgranchirsi le gambe.

alex

Spero vivamente di beccare il "Regolamento".... nelle sue varie versioni, dal 1861 al 1901, c'è, a quanto pare, tutta la storia dell'evoluzione dell'equitazione non solo italiana; in ogni numero della Rivista di Cavalleria c'è una rubrica su notizie dalle cavallerie estere, per chi fosse interessato. Una bella iniezione di cavalleria tedesca/austriaca, ad esempio, dovrebbe essere stata indotta da Paderni, che era "straniero".
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