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Area Equitazione Classica e altro => TREC, Equitazione di Campagna e Trekking => Topic aperto da: klystron - Settembre 12, 2012, 03:38:33 PM

Titolo: L'arte della fuga
Inserito da: klystron - Settembre 12, 2012, 03:38:33 PM
Il titolo del topic e' solo un omaggio alla mia cara mezzafida, Bach c'entra poco....
Piu' in dettaglio: come affrontate le uscite in campagna con un cavallo a cui piace.....correre?
Suggerimenti pratici, consigli, insomma VOI come vi comportate quando andata fuori onde evitare di ritrovarvi in Austria (abitando in Francia)?
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: old duck - Settembre 12, 2012, 03:51:04 PM
riscaldamento in campo e poi una bella galoppata in salita.
In alternativa, impegno anche in campagna: vuoi correre? e io ti faccio fare qualche cessione alla gamba, qualche passo indietro, transizioni a scendere...insomma, cercando di convogliare l'attenzione su di te e non sul panorama.
Esce già in campagna o sono le sue prime volte??
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: klystron - Settembre 12, 2012, 04:28:35 PM
Esce in cross.....una cosa che mi sono sempre chiesta riguardo le galoppate in salita e': e dopo? Cioe', la salita prima o poi finisce......e se dopo inizia la discesa?  :doh:
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: alex - Settembre 12, 2012, 04:55:06 PM
Interessante domanda.... ma stranamente, il galoppo in discesa è molto più "riunito" di quello in salita. L'ho scoperto con molta sorpresa, ma mi pare che sia  così. Ovviamente da farsi solo con un cavallo equilibrato, sia in senso mentale che in senso baricentrico... certo che il momento in cui si decide di provare a galoppare su una discesa non a capofitto, ma comunque discreta, si deve superare un bel po' di "resistenze mentali".  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: Winter Mirage - Settembre 12, 2012, 04:57:44 PM
A leggere queste cose, mi ricordo perchè amo tantisssssssimo la mia mucca.
Lei non fa fughe. Lei fa la Difesa del Trattore... cioè si pianta immobile, quattro zampe a terra di fronte al pericolo, ed aspetta che qualcuno la venga a salvare.  :love4:

Vi lascio a raccontare delle vostre corse a rotta di collo... volontarie o meno...  :horse-wink:
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: old duck - Settembre 12, 2012, 05:10:36 PM
Lo scopo del galoppo in salita è togliere un po' di verve...di modo che la cavalla si dia una calmata. Bisognerebbe che alla fine della salita ci fosse un terreno pianeggiante ove poter far un po' di  trotto. In discesa io non galoppo mai per sicurezza mia e del cavallo (a meno che la pendenza sia veramente fattibile....). Per abituare e scaricare si fa così: si affronta la salita al galoppo e si ritorna in discesa al passo...qualche minuto di trotto in pianura e poi si riprende la salita al galoppo tornando al passo fino a quando si ottiene la calma.
Esce in cross e dunque lavora. Bisogna abituarla ad uscire in campagna, che è cosa diversa, anche se di lavoro sempre si parla.
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: old duck - Settembre 12, 2012, 05:12:21 PM
altra soluzione che affatica un po' è affrontare la salita al passo....questo però diventa difficile se hai una cavalla che ha voglia di andare. I cavalli salgono quasi sempre al galoppo per faticar meno. Se li metti al passo si incapperano un pochetto....
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: rhox - Settembre 12, 2012, 09:55:53 PM
secondo me il problema è distinguere tra un cavallo caldo e un cavallo che tende a fuggire. c'è un abisso anche se all'esterno può sembrare la stessa cosa.

con un cavallo che tende a fuggire una galoppata in salita vuol solo dire accendere i motori, non si calmano, anzi. molto spesso con questi cavalli non è la galoppata che li rilassa, tanto più su un terreno che invoglia ad andare come la salita..
non c'è spesso una soluzione vera e propria se non non concedergli mai niente. cosa non facile perchè spesso ne inventano di ogni sorta per sfuggire alla "compressione" di non poter andare. anche con un ottimo addestramento restano coi motori su di giri..

personalmente la mia cavalla è stata per anni una che tendeva a fuggire. molto complessa gestire come andature, transizioni, velocità.. ci sta una parte di poco addestramento, ma è anche carattere. perchè un conto è fermarsi a fatica, un altro è inventarsi ogni scusa per aprire il gas..
e una volta aperto c'è ben poco da fare dopo per calmarli..
ha smesso di essere così su di giri a uscire sempre con zara per cui adesso, dopo 5 anni, si francobolla dietro e difficilmente supera. ma se esci da sola torna la solita, sempre pronta ad ogni salita e sempre difficile da calmare dopo un po' di andatura..
galoppi nei prati ovviamente banditi!!
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: klystron - Settembre 12, 2012, 10:38:37 PM
 
Citazione da: alex - Settembre 12, 2012, 04:55:06 PM
Interessante domanda.... ma stranamente, il galoppo in discesa è molto più "riunito" di quello in salita. L'ho scoperto con molta sorpresa, ma mi pare che sia  così. Ovviamente da farsi solo con un cavallo equilibrato, sia in senso mentale che in senso baricentrico... certo che il momento in cui si decide di provare a galoppare su una discesa non a capofitto, ma comunque discreta, si deve superare un bel po' di "resistenze mentali".  :icon_rolleyes:

Dunque, se Oliver fosse stato un cavallo equilibrato non avrei aperto questo topic... ;D.....
Scherzi a parte, non lo so, non mi fiderei a galoppare in una discesa ripidina con lui....quando perde la testa non capisce più nulla....
e qui veniamo a quello che dice Old...il punto non è tanto farlo faticare secondo me. Cioè, il lavoro sicuramente aiuta e migliora la situazione, ma non la risolve. Sicuramente io non esco senza aver prima almeno lavorato alla corda, ma...
secondo me forse Rhox ha centrato il punto....lui è sicuramente anche caldo, ma di fondo è proprio un fuggitivo. Dopo la galoppata infatti la situazione peggiora paradossalmente. Perde la brocca.

Il non concedergli mai nulla in effetti forse è la chiave...e qui forse può essere utile quello che dice old, dovrei provare a tenerlo impegnato con qualche esercizio appena sento che inizia a fare il cretino. In campo funziona abbastanza. Inizia con le fughette, lo richiami all'ordine e si mette in riga.
Fuori.....boh, pare facile. C'è poi anche la componente emotiva mia che me la faccio lievemente sotto e lui lo sente...ma sicuramente il consiglio di old è da provare...
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: alex - Settembre 12, 2012, 10:58:56 PM
Sono leggermente preoccupato della osservazione di old duck.... far trottare e galoppare (non a rotoloni, ma "riunito") un cavallo in discesa può in qualche modo logorarlo/danneggiarlo?
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: rhox - Settembre 12, 2012, 11:08:28 PM
il problema è che gestire con un esercizio fuori un cavallo non è sempre così semplice. se sei solo forse puoi farlo, se sei in compagnia e qualche altro cavallo accende la miccia non è così facile.
e poi funziona se lo prendi prima che inneschi la miccia. una volta accesa rischi che chiedergli i vari esercizi si trasformi solo in una lotta perchè non vuole, li fa male, devi essere molto pressante, se non ti ascolta devi aumentare le richieste rischiando di eccitarlo ancora di più, ecc..
oltre al fatto che certi cavalli rivoltano contro di te quegli esercizi che gli richiedi per contenere la loro esuberanza: ci sono quelli che appena vengon trattenuti partono in appoggiata, cessione, flessione, volte, passi indietro, ecc..

io con la mia soluzioni vere e proprie non ne ho mai trovate se non accenderla: che vuol dire in frotta fare molta attenzione e stare il più possibile dietro, non prendere troppa distanza, se devi far andare via gli altri non deve fare un passo più veloce se no non la tieni più, trovare una soluzione del contatto che il cavallo interpreta come essere trattenuto senza massacrarlo, un gesto che lo calmi (passare ore su un cavallo che trottigna sul posto con le redini a contatto passando la mano sul collo e canticchiare per non trasformarsi in pazze omicide insegna..), ecc..
poi non galoppare in posti che potenzialmente possono diventare pericolosi in altri momenti (tipo un prato che in estate fai pochissimo, ma su cui ci passi in inverno con un cavallo carico. se ci galoppi una volta sei finito!), non galoppare mai troppo lasciando fare, non galoppare sempre negli stessi posti, non uscire troppo in compagnia, non scegliere compagnie sbagliate, trovare il giusto compromesso di imboccatura, ecc..

per la cronaca parlo di una cavalla che è riuscita a prendermi la mano dopo 70 km di gara alla sua prima 90 km così, tanto perchè aveva voglia

alex sono correnti di pensiero. come il trottare e galoppare sui terreni duri..
c'è gente che giura che sono da denuncia, altra che dice che si può fare, altra che lo fa puntualmente..
i cavalli si rompono comunque, anche se ben usati quindi è difficile dire cosa faccia cosa. e poi ci sono cavalli che adorano fare certe cose che danneggiano altri: lo stallone arabo del mio passato maneggio adorava scendere in discesa al canter riunito perchè fisicamente faceva meno fatica. la mia invece si sderenava perchè non riusciva a riunirsi con la stessa facilità
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: klystron - Settembre 12, 2012, 11:08:52 PM
Alex forse intendeva dire che è pericoloso nel caso in cui appunto....si proceda a rotoloni!  :onhorse6:
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: klystron - Settembre 12, 2012, 11:21:11 PM
Citazione da: rhox - Settembre 12, 2012, 11:08:28 PM
il problema è che gestire con un esercizio fuori un cavallo non è sempre così semplice. se sei solo forse puoi farlo, se sei in compagnia e qualche altro cavallo accende la miccia non è così facile.
e poi funziona se lo prendi prima che inneschi la miccia. una volta accesa rischi che chiedergli i vari esercizi si trasformi solo in una lotta perchè non vuole, li fa male, devi essere molto pressante, se non ti ascolta devi aumentare le richieste rischiando di eccitarlo ancora di più, ecc..
oltre al fatto che certi cavalli rivoltano contro di te quegli esercizi che gli richiedi per contenere la loro esuberanza: ci sono quelli che appena vengon trattenuti partono in appoggiata, cessione, flessione, volte, passi indietro, ecc..



Oddio rhox stasera mi fa quasi paura... conosci Oliver? :D
Si, lui parte a far Totilas quando si incacchia....Magari l'esercizietto può essere utile per tenerlo impegnato quando sento che sta per partire per la tangente...ma ancora sono in tempo. Avere la sensibilità di capire "quando" ciò si verifica è altra cosa...Per lo meno, in campo ormai dopo un anno a sbatterci la testa riesco spesso a capirlo. Motivo anche per cui le lotte peggiori si verificano quando ho lezione e non sono "autorizzata" a gestire io i tempi. Fuori altra storia. Esco poco per fifa, date le esperienze passate.
Il poco che ho capito uscendo è che:
1. devo star con cavalli tranquilli: chiunque parte o si spaventa, lui segue a ruota (non vede l'ora)
2. non devo accendere la miccia, come dice rhox: richiamarlo appena accelera, senza "farlo sfogare" (do per scontato che prima lo sfogo ci sia stato in campo o comunque in condizioni di sicurezza). Il lasciarlo fare mi è costato un orrido fugone pancia a terra avanti e indietro per i campi, mentre sono stata fiera di me la settimana scorsa (mi basta poco) quando nel tornare ai box per la stradina lunga (prato in salita - dopo lavoro) ha scartato e stava partendo, ma l'ho fermato non so come prima di superare il punto di non ritorno e da li fino a casa ce la siamo fatta tutta sbuffando (io cantavo) ma agli ordini
3. Star dietro ad altri cavalli con lui non va....vuole passar avanti e se lo tengo si incacchia...e si libera di me (anche questo: fatto!)
4. La cosa più importante poi....devo star calma IO. Mantenere la tranquillità sarebbe già un buon 70%...pare facile...






Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: alex - Settembre 13, 2012, 12:29:53 AM
A dire il vero dovrei starmene abbastanza zitto.... forse non ho mai montato un cavallo che "si carica progressivamente" fino alla incontenibilità.

Morena: velocissima, con una forte tendenza a accelerare progressivamente di suo; era necessario tentare di correggerla prima di darla nelle mani dei suoi nuovi e appassonatissimi proprietari, privi (praticamente) di qualsiasi esperienza. Soluzione (con la BB): la prima volta che si è provata ad accelerare il galoppo, fermarla a ogni costo; il che è significato (con i rischi del caso) traversarla. Problema finito.

Ami: adesso è la cavalla "sì, con lei non ci sono problemi perchè è buona e tranquilla".  :icon_eek: Peccato che quando l'abbiamo comprata avesse il noto vizio di trascinare "a casa" al galoppo chi la montava nonostante imboccature severe; salvata a stento dal macello. Soluzione: via l'imboccatura, niente contatto, e in questo "silenzio degli aiuti" un'azione di redine energica ha ricominciato a funzionare, e poi non è stata più necessaria nemmeno occasionalmente. Probabilmente anche la sferratura ha aiutato.... vantaggi della transizione e di un po' di sensibilità in più. Un cavallo sferrato non galoppa pazzamente su terreni difficili; è caldo, ma non stupido.  :firuu:

Luna: bella e giovane grigia arabo-lipizzana. Con lei ho provato "il galoppo che fa lacrimare". Nota per tirare, soluzione: e che ne so io? Ero assoluto principiante, non sapevo nulla tranne una cosa: avevo la ferma determinazione di dsobbedire sistematicamente a chi mi gridava "tieni i pugni chiusi". Io li tenevo aperti. E con me non scappava.

Cavalla di cui non ricordo il nome: non scappava, ma nelle passeggiate era notoria per trottignare nervosamente dall'inizio alla fine, come se volesse sfuggire e scappare.  Piena di energia, una di quelle che faceva saltare anche un sacco di patate, aggredendo l'ostacolo di sua iniziativa. Montata in passeggiata una sola volta, soluzione del trottignamento: redini abbandonate.
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: klystron - Settembre 13, 2012, 12:59:04 AM
Eh Alex, non so se ho capito bene....in pratica in tutti i casi che hai descritto il problema era (dimmi se semplifico troppo), un nervosismo del cavallo dovuto a eccesso di contatto (se cosi si può dire) o imboccature o mani troppo severe.
Beh, non so se sia questo il caso...in linea di massima è vero che se accorcio le redini lui si carica di più (pensa forse di partire in cross?), ma il fugone se gli gira lo fa anche a redini lunghe. Mi spiego meglio: se aumento di andatura (trotto ad esempio)e mollo le redini va tutto bene finchè per oscuri motivi lui non inizia a prenderci gusto e aumenta. Allora o lo riprendo, oppure è finita.
Per fugoni invece dovuti ad altri motivi , tipo spaventi improvvisi dovuti a mostri invisibili (che credo siano riconducibili a mia non tranquillità che gli trasferisco) magari invece mollar le redini non è male,  perchè trasmetto meno tensione io a lui...
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: alex - Settembre 13, 2012, 01:12:53 AM
Hai ragione; infatti ho premesso che in realtà non ho mai trovato un cavallo che mi "porti via". Quelli che ho elencato sono i "peggiori" casi che mi siano capitati, ma so bene che c'è molto di peggio.  Il peggio del peggio (come cavalli che si scaldano progressivamente fino a diventare incontrollabili) da quanto ho sentito qua e là dovrebbero essere i purosangue ex-galoppatori; e quindi a questo punto il parere di Carodubbio, che li maneggia, diventa molto importante. Carodubbio, se ci sei, batti un colpo!

Quanto alla fuga per paura, il peggio che fa Asia quando una bici le appare da dietro all'improvviso (ha i suoi ottimi motivi, c'è dietro un incidente serio che ha lasciato un segno indelebile), soprattutto se frena rumorosamente, è una fuga.... di due o tre passi di galoppo, quindi niente di tale. Una sola volta ero "rincorso" in discesa da un idiota in ciclocross che non si fermava; in quel caso c'è stata una spiacevole sequenza di "fughette brevi" che si fondevano quasi in una "fuga lunga" e la cosa è stata un po' fastidiosa.
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: rhox - Settembre 13, 2012, 08:37:53 AM
Citazione da: klystron - Settembre 13, 2012, 12:59:04 AM
Eh Alex, non so se ho capito bene....in pratica in tutti i casi che hai descritto il problema era (dimmi se semplifico troppo), un nervosismo del cavallo dovuto a eccesso di contatto (se cosi si può dire) o imboccature o mani troppo severe.
Beh, non so se sia questo il caso...in linea di massima è vero che se accorcio le redini lui si carica di più (pensa forse di partire in cross?), ma il fugone se gli gira lo fa anche a redini lunghe. Mi spiego meglio: se aumento di andatura (trotto ad esempio)e mollo le redini va tutto bene finchè per oscuri motivi lui non inizia a prenderci gusto e aumenta. Allora o lo riprendo, oppure è finita.
Per fugoni invece dovuti ad altri motivi , tipo spaventi improvvisi dovuti a mostri invisibili (che credo siano riconducibili a mia non tranquillità che gli trasferisco) magari invece mollar le redini non è male,  perchè trasmetto meno tensione io a lui...

mollare le redini con un cavallo che prende il via non è una soluzione. lo è come premio e come gestione nel momento in cui non prende il via.
cioè finchè si fa passo e si gironzola redini alla fibbia, costituisce il segnale: mi sta benissimo, non ti sto chiedendo niente, rilassati. idem nel momento in cui si fa una transizione a scendere mollare subito le redini per segnalare che la questione è molto apprezzata e si torna in un momento di stand-by...
bisogna avere 2 accortezze: essere sicuri di poter recuperare le redini corte in qualsiasi momento (e si impara con la pratica, come anche imparare il point break.. solitamente la fa da padrone il cacometro di PP: ogni volta che arrivi in zona rossa impari ad essere più veloce) e se si esce con altre persone che siano accomodanti se c'è qualche problema (tipo che se non riesci a fermarlo non galoppino, che ti aiutino se succede qualcosa, che non facciano le furbate tipo tu scappi e io ti corro dietro per darti consigli..)..
una cosa che ho visto aiutare moltissimo è fare le transizioni a salire a redini lunghe. facile a dirsi molto meno facile a farsi.. ma trasmette un'idea di non essere preoccupati di quello che si sta facendo e non innesca nel cavallo la gara: devo partire a bomba prima che questo mi fermi. con le redini lunghe tendono a partire più progressivamente perchè si sentono meno tarpati nell'esprimersi. poi bisogna in un paio di falcate regolare il ritmo e non cedere più

per il resto kly non preoccuparti che è pieno di cavalli come oliver.. in tanti anni di equitazione di campagna con gente che ha gestito molti cavalli problematici ho imparato che moltissimi di questi imparano a rigirare la frittata contro di te...
ho conosciuto un cavallo che partiva solo a bomba al galoppo, allora la proprietaria (nonchè ex istruttrice da molto giovane) aveva preso l'abitudine di fare una volta prima di partire. dopo 4 volte il cavallo quando voleva andare ti piantava una volta di 2-3 metri (e stacci sopra) e poi a bomba (e fermalo da sbilanciato..)
in corsica in un trekking il cavallino che montavo era molto caldo, qualcuno doveva avergli fatto fare qualche passo laterale per non farlo partire subito così il risultato è che quando sapeva che bisognava galoppare per essere liberato subito si faceva 30-40 metri al galoppo in appoggiata verso sinistra (solitamente la mano a cui i cavalieri sono meno forti e quindi lasciano la porta più libera).. me lo ha fatto anche l'ultimo giorno dopo 210 km di montagna percorsi in 5 giorni (ed era il suo terzo trekking consecutivo.. quindi non proprio fresco come una rosa)..
oppure ci sono quei cavalli (la mia per esempio e il cavallino sardo) che imparano che i cespugli e gli alberi sono ottimi fattori di distrazione del cavaliere per cui quando li trattieni ti buttano dentro e mentre schivi i rami devi mollare le redini
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: klystron - Settembre 13, 2012, 10:43:45 AM
Rhox, io non intendevo mollare le redini in fuga, ma andare in giro a redini abbandonate per far si che il cavallo sia piu' rilassato. Che poi ripensandoci Oliver scarti e fughette ne fa anche a redini alla fibbia, quindi forse non funziona e basta per lui.
Per il resto....so bene che se l'indole e' quella del fuggitivo non si puo' certo cambiare. Ne parlai anche con il Colonnello tempo fa...Il punto e' che Oliver con me si permette di fare 8, mentre con la proprietaria 2. Il 2 e' l'indole e non va via, ma da 8 a 2 ce ne passa....vorrei "limitare i danni", ecco.
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: alex - Settembre 13, 2012, 10:43:56 AM
Attenzione: il mio non è "mollare le redini" perchè la mia equitazione è sistematicamente, sempre "senza contatto", a meno che non debba dare un segnale.

Da quest punto di vista mi sento pià "amerikano" che caprilliano; anzi, ammetto che di caprilliano, letto Caprilli,  non ho quasi nulla.
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: old duck - Settembre 13, 2012, 11:36:03 AM
Rhox ha dato ottimi spunti ai quali io sinceramente non avevo proprio pensato. Chiara, secondo me allora bisogna lavorare sull'ansia del binomio, cercare di prevenire impegnandolo con il lavoro se i terreni lo permettono. Dici che con la proprietaria fa meno storie: non resta allora che da carpire qualche segreto.....

Ale, ha ragione Rhox: scuole di pensiero riguardo il galoppo in discesa....io faccio ciò che mi è stato insegnato e finora mi sono trovata bene
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: klystron - Settembre 13, 2012, 11:50:55 AM
Gia', l'ansia e' fondamentale, e l'impegno pure.....sono venuti fuori vari spunti....e sicuramente altra tappa obbligata e' lo studio del binomio con la proprietaria!
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: piciopacio - Settembre 13, 2012, 01:23:34 PM
Citazione da: klystron - Settembre 12, 2012, 03:38:33 PM
Il titolo del topic e' solo un omaggio alla mia cara mezzafida, Bach c'entra poco....
Piu' in dettaglio: come affrontate le uscite in campagna con un cavallo a cui piace.....correre?
Suggerimenti pratici, consigli, insomma VOI come vi comportate quando andata fuori onde evitare di ritrovarvi in Austria (abitando in Francia)[/quote



Mi piacerebbe sapere quale ragione ti ha portato ad inserire questo argomento in questa sezione.

Evidentemente, il problema che esponi non è tipico della equitazione italiana, tantomento lo inserisci in un contesto di  s.o.

Forse non hai trovato una sezione specifica e non ti andava di metterlo nei generali ?

Allora - forse - sarebbe il caso di segnalarlo ai mod.
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: klystron - Settembre 13, 2012, 01:44:11 PM
L'ho messo qui perche' si era pensato di inserire qui anche argomenti relativi all'equitazione di campagna - o almeno cosi mi era parso di capire in qualche discussione precedente.
Ad ogni modo se i moderatori lo riterranno appropriato provvederanno loro a spostare credo, senza bisogno di alcuna segnalazione.
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: klystron - Settembre 13, 2012, 01:46:43 PM
Ah, hai scritto all'interno della citazione per sbaglio....  ;D
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: carodubbio - Settembre 13, 2012, 02:19:20 PM
Il fugone è incontrollabile . Va  controllato da subito rimettendo il cavallo agli ordini, se lo fai partire pensando che poi lo fermi stai fresco va bloccato sul nascere .

Le  prime volte in sella, mi mettono su Brizio arrivato da pochi giorni in stalla , portano il cavallo fuori dal box mi fanno salire e gli amici a guardare il cavallo che  camminando piano cercava di brucare e IO che cervo di alzare la testa , all'improvviso da fermo gira su se stesso  di 180gradi e parte al galoppo, solo che prende una starda bianca in discesa e bella ripida, non sapendo stare in sella preso dal panico in un primo momento mentre cercavo di fermare il cavallo tirando con tutta la mia forza, nel cervello mi tornano i classici modi di dire di vecchi cavalieri, dandomi per spaciato invece di tirare le redini, mi sono messo a spingere sul collo incitando il cavallo a aumentare la cadenza naturalmente non sapevo quello che stavo facendo, solo che nei pressi di una casa il cavallo invece di continuare la strada prende per il cancello della casa chiuso, ma come vedo che imbocca per questa deviazione ritorno a tirare con tutta la forza e si ferma :676:

Altro episodio con Tibul, alle prime volte che iniziavo a allenarlo cercando di tenerlo a passo con molta redine, stavo per tornare dopo un giro esco dalla spiaggia faccio un tratto di strada in piu del solito, strada asfaltata rettilineo in zona tranquilla e senza traffico di 800metri solo che parallelo  ai binari della ferrovia, mentre andavo verso nord ( il box si trova a sud  della mio posizione) il cavallo tranquillo senza nesun segno di nervosismo e  rilassato, arriva un treno in transito come ci raggiunge il cavallo gira su se stesso di 180gradi parte al galoppo testa alta tutta manetta :onhorse6: , con il treno che faceva un rumore infernale  galoppo tutta birra in coppia dopo 400metri faccio una doppia curva entro in  un viale con le case a destra e sinistra la ferrovia coperta dalle case in terra trovo il limitatori di veloci ( i dossi quelli neri e gialli) ne faccio due , tira che ti ritira alla fien si è fermato, i battiti del mio cuore al limite dopo di questa mai ho piu fatto partire un cavallo al galoppo se non sicuro di fermare quando voglio
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: alex - Settembre 13, 2012, 02:32:29 PM
Bene... sentito Carodubbio ci son pochi dubbi: sono cavoli amari......  :icon_neutral:
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: rhox - Settembre 13, 2012, 09:04:43 PM
Citazione da: klystron - Settembre 13, 2012, 10:43:45 AM
Rhox, io non intendevo mollare le redini in fuga, ma andare in giro a redini abbandonate per far si che il cavallo sia piu' rilassato. Che poi ripensandoci Oliver scarti e fughette ne fa anche a redini alla fibbia, quindi forse non funziona e basta per lui.

ci sono invece dei cavalli (non quelli che prendono il via, ma quelli che tirano solo) per cui mollare le redini nel mentre delle loro mattane li spiazza e li riporta alla ragione.
se stanno lottando contro l'imboccatura e si concentrano su quello lasciare le redini è modo migliore per metterli fuori equilibrio (mentale e fisico) per cui si sentono destabilizzati e spesso rallentano per recuperare quanto perso.

come lo spingere ancora un cavallo che non ti ascolta con le transizioni: se vuoi correre allora corri ancora più forte e corri ancora quando vorresti rallentare... di solito dopo un paio di trattamenti del genere imparano che ascoltare è meno faticoso..
certo che devi avere tutto lo spazio per farlo e non un cavallo da endurance sotto la sella... :chewyhorse: :horse-cool:
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: Giada88 - Settembre 20, 2012, 08:52:53 PM
Concordo con rhox, credo che lasciarlo "sfogare" significhi accendere la miccia per Oliver.
Io quando esco con Lasco non ho di questi problemi, nel senso che con il fischio rientra subito anche dopo un allungo da vera psi (provato sabato). Noi quando lavoriamo fuori facciamo lo stesso le figure di maneggio, anche se siamo in pendenza, ciò significa ad esempio fare un circolo  in cui la prima metà sei in salita e la seconda in discesa (in salita "lasci" spingere ed in discesa riunisci). Magari potresti uscire con un binomio tranquillo e lavorare in piano su e giù per i campi in modo indipendente rispetto all'altro binomio (lui magari dà un'occhiata, vede che sono tranquilli e mentalmente si "tranquillizza) alternando variazioni di ritmo e figure di maneggio (così non si annoia e si incacchia), se poi provi a galoppare e senti che si scalda/scappa lo rimetti a lavorare al trotto, finchè non si calma.E così via.  Il galoppo in salita poi è un ottimo esercizio per far muscolare i cavalli (ma ti dico, Lasco aumenta di più in salita perché mette più motore per spingere, quindi tralascerei il "lo faccio galoppare in salita così si sfoga).
Titolo: Re:L'arte della fuga
Inserito da: Tu Reviens - Ottobre 01, 2012, 11:43:17 PM
Cara Rhox, è bello leggere interventi come i tuoi su questo topic. Proprio. Lo sai che io non uso il "redditometro" qui di fianco: il mio + per te è questo.